JNTERPRETAZIONE DEL FASCISMO denza dal potere pubblico diviene ancora piu marcata con l'introduzione dell'obbligo di chiedere l'autorizzazione statale per l'apertura di nuove imprese (25), o con la sopressione autoritaria di nume-rose imprese minori (26). Lo stretto controllo dello stato sui cartelli obbligatori e sui trusts viene ulteriormente sviluppato, in Italia, nell'aprile 1936 quando questo si estese anche ai consorzi volontari di produzione e di vendita che rappresentavano, in alcuni settori, il 75 % della produzione nazionale. 11 salvataggio delle imprese in dissesto L'ESAME ctell'intervento statale nell'economia rivela in modo sufficientemente chiaro la politica di superamento del capitalismo attuata dalla tecnoburocrazia fascista. La non linearita (piu apparente che reale) della politica economica fascista e da collegare pill a difficolta, economiche e politiche, contingenti che non a mancanza di strategia globale. Inizialmente il fascismo «sfrutta» le debolezze dei capitalisti e inizia un'azione di salvataggio delle imprese in crisi. In questo atteggiamento molt! economist!, soprattutto marxisti, hanno visto la riprova che il fascismo era un regime sostanzialmente capitalistico, anzi il prodotto del 4'.Capitalismo monopolistico nella sua fase imperialist!ca» e sono arrivati a considerare le corporazioni nell'altro che strumenti del grande capitale (27). In real ta, le cose sono ben lungi dallo stare in questi termini. Per dimostrarlo non contrapporremo astratte formulazioni ma ci limiteremo a riportare fatti. La crisi mondlale del 1929, mette il fascismo nella condizione di operare con maggiore spregiudicatezza che negli anni passati. Il regime, stante le difficolta in cui versano gli industriali, puo anche disattendere le Ioro istanze. D'altra parte·, il mondo industriale che, prima della crisi, non accettava tanto facilmente ingerenze burocratiche esterne, ora le vede come il male minore perche compensate dai vantaggi di un sistema di protezioni e finanziamenti statali. Per sovvenzionare l'industria in crisi, nell'ottobre 1931, viene costltuita la Societa peril Finanzlamento dell'Industria Italiana (Sofindit) con un capitale di (25) Decreto Jegge 3 novembre 1927 e Jegge 18 novembre 1929 in Italia. (26) Legge 7 marzo 1939 in Germania. (27) Cfr. P. Grifone, Capltalismo di stato e impQJ'ia.liamo fuclata. Milano, 1975, pag. 47. 71
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