lNTERPRETAZION~ DEL FASCISM() genera questo processo. Mano a mano che le dimension! aziendali aumentano, i1 processo produttivo e distributivo si fa piu complesso e per dirigerlo funzionalmente la figura dell'imprenditore non e phi suficiente. Il fenomeno e tipico ed e stato studiato ed analizzato in tutto le sue varianti. Il fascismo dunque e visto dai ceti medi come un me-i:zo di affermazione politica e sociale. L'affermazione del partito e vista come affermazione dei suoi componenti, cosl come l'accresciuto potere dell'impresa e visto come un ampliamento del potere dei nuovi dirigenti. All'interno delle stesse classi medie e opportuno separare queue che, per cosl dire, incarnano il regime da quelle che, piu sempllcemente, lo fianchegglano o addirittura lo subiscono. Di valido ausilio e l'esame della dinamica sociale negll anni che vanno dal 1921 al 1936 (13). La piccola borghesia impiegatizia o, meglio, la piccola tecno-burocrazia (13 bis) (negll anni in questione) s1 espande da 650.000 unita a 990.000, mentre la piccola borghesia autonoma (artigiani, commerciantl, ecc.) decresce da 9.650.000 a 9.250.000, cosl pure la borghesia che da 350.000 unita scende a 320.000; anche la classe operaia subisce un regresso, da 9.190.000 unita a 8.550.000. In termini percentuall, forse piu evidenti, l'evoluzione e la seguente: la piccola tecnoburocrazia passa dal 3,2 % al 5 %, la piccola borghesia autonoma dal 47,3 % al 47,1 %, la borghesia dall'l,7 % all'l,6 %, la classe operaia dal 45 % al 43,6 %. Quindi solo la piccola tecnoburocrazia registra una espansione mentre tutte le altre classi segnano regressi pi11 o meno sensibili. Questo aumento quantitativo da solo non completamente sufficiente a spiegare la prevalenza sociale della piccola tecnoburocrazia, assume particolare significanza se viene abbinato all'analisi del peso che esso ebbe sulle strutture economiche e politiche del paese. E' estremamente significativo rilevare che lo sviluppo della «piccola borghesia impiegatizia> e strettamente collegato all'espandersi della burocrazia statale e della tecnocrazia aziendale. Molte posizioni dirigenziali sono occupate da elementi piccolo borghesi, cioe da individui non detentori di capitali, ma dotati quasi esclusivamente di un nuovo tipo di proprieta: la detenzione del sapere tecnico, scientifico, amministrativo. Le grandi concentrazioni azienda.11, i cartelli, gli uffici della pianificazione e delle corpora.zioni sono (13) I dati che seguono sono ripresi da P. Sylos Lablni, Santo sulle class! social!, Bari, 1974, pag. 155. (13 bis) Cfr. AA.VV.: Anarchismo '70, Cesena 1973, pagg. 76-77. 65
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