LUCI ANO LANZA sempre piu precisa ii suo programma di statalizzazione e troppo tardi i capitalisti si accorgeranno che esso non sta facendo 1 Ioro interessi di classe. Per comprendere appieno l'intesa grande industria-fascismo e per inserirla in un quadro storico non viziato da idee preconcette bisogna chiarire che «non tanto e indispensabile stabilire la misura delta dipendenza del fascismo da certe forze e da certi interessi quanto capire la misura e le ragioni della sua autonomia da essi. Solo cost e possibile valutare le cause degli errori della classe dirigente tradizionale, la novita del fascismo e il suo successo sia a livello di massa ... che a livello politico vero e proprio» (12). In conclusione l'alleanza tra «grande capitale» e tecnoburocrazia subisce una evoluzione. Il rapporto di forza, favorevole all'inizio degli anni Venti al «grande capitale)) si modifica progressivamente e negli anni Trenta, dopo la grande crisi del '29, il regime fascista e in grado di imporsi con pari, se non maggior forza, all'« alleato storico». Classi medie e fascismo SE LA GRANDE borghesia e un alleato «esterno» del fascismo, che vuole utillzzare questa alleanza soprattutto come elementi di restaurazione, il pilastro sociologico del fascismo e individuabile nei ceti medi. Ampi strati della piccola borghesia impiegatizia vanno a costituire i quadri intermedi e superior! del partito. La stessa inizi~tiva di fondare e organizzare ii partito parte proprio dalle classi medie cui solo successivamente si affianchera la grande borghesia col proprio intervento finanziario e politico. La componente anticapitalistica e nazionalistica ctel Programma de! Fasci di Combattimento esprime, grosso modo, l'ideologia di queste classi sociali che, schiacciate tra capitalisti e masse operate, vedono sempre piu messo in forse il proprio avvenire. Ma ii fascismo non e solo la rivincita degli impiegati delusl: e qualcosa di molto plu complesso. Lo sviluppo dell'economla (itallana e soprattutto tedesca) attuato dal nuovo regime crea all'interno delle aziencte nuovi quadri direttivi e intermedi. ai quali l'imprenditore delega numerose funzioni decisionalmente rilevanti. E' la logica stessa della grande impresa che (12) R. De Felice, op. cit., pag. 50. 64
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