Interrogations - anno II - n. 5 - dicembre 1975

LUCIANO LANZA L'attuale revival fascista (2), molto piu modesto di quanto si voglia far credere, rischia di confondere la serenita di giudizio. Oggi lo sparuto manipolo di giovani picchlatorl e di mummie viventi del passato regime non ha le stesse connotazioni del movimento degli anni venti. Di quello ha conservato solo l'aspetto delinquenziale, nonche i finanziamenti di qualche capitalista desideroso di fermare, o almeno rallentare, l'evoluzione socio-economica. Questo non cl deve fuorviare nell'analisi; i tardi epigoni di un regime ormai chiuso e liquidato dalla storia non ci impensieriscono e l'antifascismo «ufficiale» troppo spesso e divenuto un'alibi per i veri successori del fascismo: la «tecnocrazia democra tica». Questo articolo s1 propone quindi, molto sempll::emente, di avviare un dibattito sull'interpretazione del fascismo per arrivare a comprendere piu compiutamente la storia e l'evoluzione della classe tecnoburocratica (3). II programma PARLARE di programma ideologico del fascismo e del nazismo puo sembrare poco significativo perche ii pragmatismo e la componente principale della strategia politica di quei movimenti. Prodotto dalla crisi del dopoguerra, II movimento fascista inlzialmente altro non e che un coacervo di ex combattenti frustrati, di s!ndacalisti interventisti, di nazionalisti radical!, ecc., tenuto lnsieme dal mito e dalla pratica della «violenza antibolscevica» e dal finanziamento degli industriali e degli agrari. Ma nonostante il finanziamento del «grande capitale, ii programma dei Fasci Italiani di Combattimento, emesso a Milano il 28 agosto 1919 (4), ha connotazioni rivoluzionarie: «Nol poniamo la valorizzazione della gue.rra rivoluzionaria al di sopra di tutto e di tutti». E soprattutto formula embrlonalmente, ma in modo chiaro, la prospettiva di rinnovare la dlrigenza soclale: «GU altri problem!: burocratici, amministrativi, gluridlcl, <2> A questo proposito vedi A. Bertolo, Pericolo fasclsta e compromesso storlco, in Interrogations, n. 3. (3) A onor de! vero, ii dibattito sulla corretta interpretaztone de! fascismQ e gia iniziato, sla pur in modo discontlnuo, nel movimento anarchlco itallano. Ad esempio, i Gruppi Ana.rchici Federati hanno introdotto nel bagaglio teorico che Ii caratterizza anche l'interpretazione ln chlave tecno-burocratica de! fenomeno fasclsta. SI veda anche: E. Cipriano: I padroni con il fez, in A Rivista anarchlca, anno II, n. 5, glugno 1972. (4) G. A. Chlurco: Storla della rlvoluzlone fasclsta, Firenze 1929, vol. ~. pagg. 240-241. · 60

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