Interrogations - anno II - n. 5 - dicembre 1975

Elementei cnoburocratici delle' conomifa scista LucianoLanza SUL FASCISMO e sul nazismo sono stati versati fiumi di inchiostro. Nella maggior parte dei casi, pero, ne sono stati presi in considerazione gli aspetti piu appariscenti e brntali, la mitologia e la storia, mentre assai meno ricca e stata l'analisi volta ad identificare con esattezza la logica sottintesa alle decision! economiche e politiche. In altri termini, troppo spesso la valutazione del fascismo e stata unicamente di carattere morale. Ma il giudizio morale (che ovvlamente non puo essere che negativo) non e sufficiente a comprendere pienamente la natura e le caratteristiche di un fenomeno tanto rilevante, e non puo quindi sostituire l'analisi scientifica obiettiva. Responsab11e in forte misura di questa carenza analitica del fascismo e stata, ed e, la dogmatica marxista che definisce il fascismo «strumento controrivoluzionario della borghesia~. Il fascismo e stato certamente anche questo, ma non convince il ridurlo solo a questo. D'altro canto il marxismo, non ammettendo che al capitalismo possa succedere una forma sociale diversa dal socialismo, deve necessariamente negare ogni esistenza autonoma de! fascismo rispetto al capitalismo. Al esntrario, esistono elementi sufficient! per riconoscere nel fascismo un tipo di societa di sfruttamento, di diseguaglianza, di gerarchia e di sopraffazione diverso da quello capitalistico. Certo si possono fare molte obiezioni a questa affermazione. Si possono citare le alleanze con i grand! capitalist!, i finanziamenti degli agrari e molte altre cose ancora. Pur senza sottovalutare l'importanza di quest! fatti incontestabili, 11fascismo, nella sua forma «maturai>, nelle sue intenzioni e in molte sue realizzazioni, fu essenzialmente un movimento anticapitalistico che esprimeva gli interessi di una nuova classe sociale: la piecola borghesia in ascesa verso 11 ruolo di classe dirigente (1). (lJ Lo stesso concetto e stato recentissimamente espresso dal De Felice unica eccez!one forse, per originalita interpretativa, tra gli studiosi del fascismo. Cfr. R. De Felice, Intervista sul fasclsmo. Bari, 1975, pag. 33. 59

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