ROBERTO AMBROSOLI sua rllevanza sociale è dovuta principalmente al fatto dl essere presente, ad alti gradi di organlzzazione, in settorl di importanza decislva per lo sviluppo e l'equ111brlodel paese. Da un lato, lnfatti, la capacità di controllo ed lntegrazione esercitata sull'agricoltura e sul consumo, le permette di offrire notevoli «servigb ad una nazione che soffre tuttora di una produzione e dlstribuzione polvorizzata delle proprie risorse alimentari. Dall'altro, 11proprio sviluppo nel settore generlcamente edilizio, attraverso le cooperative di produzione e lavoro, le concede l'opportunltà di lnterloqulre dlrettamente col potere pubbllco, partecipando di fatto alle responsabilità dell'intervento statale in materia di infrastrutture. A ciô, in particolare, contribuisce in misura rilevante l'estra- ·t1one politica delle due massime central! nazional1, i loro stretti collegamenti con i due protagonisti delle istituzioni italiane: la Democrazia Cristiana ed il Partito Comunista. In !talla, quindi, la tecnoburocrazia cooperativa si pone a metà strada, grosso modo, tra la tecnoburocrazla dell'impresa pubbllca e quella dell'impresa privata. Di questa, ha la capacità di svolgere un ruolo economicamente attivo e qulndi socialmente rilevante. Di quella, l'estrazione partitica, il che determina sla la possibilità di usare tale estrazione per acquisire potere, sla l'obbligo di «rlcambiarlo, con prestazioni di varlo genere a vantaggio del partito isplratore {propaganda, voti, finanziamenti, ecc.) (25). Tipica sia della tecnoburocrazia pubblica, sia di quella privata, pol, la tecnoburocrazia cooperativa ha la volontà di crescere, di ampliare il proprio ragglo, la tendenza cioè a masslmizzare la propria capacità di intervento all'interno del paese. Non sembra fuorl di luogo, a tale proposito, citare le parole di Enzo Badloli, neo-presidente della CCI: «( ... ) Oggi è neces- (25) Puo essere interessante notare come Je modaJltà attraverso cul !e due centrall si Jega.no RI proprio partlto slano nettamente dl!ferenzlate. Per la CCI i rapport! con la DC, ancorchè strettl, non sono istltuzlonall, ma vengono !nstauratl per cos! dire «informalmente», attraverso distrazione dl !oncli, bilanci !lttizl, arricchlmento persona.le del dirigent!, ecc. Nella Lega, invece, la di:c,endenza del PCI è lstltuzlonale, provenendo 1 quadri dell'assoc!az!one da! quadrl stessl del partlto, il eu! f!nanz!amento non è lasclato ad lnlzlatlve scoordlnate e dispersive, ina vlene lnserlt o 1n una «Prassl» formalmente prevlsta e rigidamente appl!cata. Questo, oltre :i. permettere ai dirigent! comunistl dl presentarsl in pubbl!co «con Je man! pullte» (a dlf!erenza dl quelll democrlstlanl che sono contlnu amente lm- pl!cati in scandali), è certamente un slsterna assai plù !unzlonale, e splega la rnaggiore efficienza della Lega, sla tecnoburocratlcarnente s!a corne struttura di sostegno econom!co al PCI. (V. anche nota 15.) 72
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