Interrogations - anno II - n. 4 - settembre 1975

MOVIMENTO COOPERATIVO voro che spesso sarebbero riflutate in un rapporto contrattuale vero e proprio. Altrove, ad esempio nelle cooperative di consumo e di credito dove lo scopo mutualistico non si manifesta attraverso un'attivltà lavorativa concreta fornita dai soci, o in quelle edlllzie., nelle quali sono essi stessi dei privilegiati (imprendltorl), lo sfruttamento non si limita perô alla dipendenza del soci dalla tecnostruttura. L'appropriazione tecnoburocratica dei benefici del mutualismo si realizza attraverso l'impiega massiccio di lavoratori non-soci, cul vengono affidati gli incarichi esecutivi e subordinati necessari al funzionamento dell'azienda. Operai delle cooperative di trasformazione, impiegati di vario Uvello, commessi, autisti, guardiani, eccetera, non ritraggono alcun beneficio dalla cooperazione, chè anzi questa si razionalizza e si consolida a loro spese. Essi sono sottoposti quindi ad un duplice sfruttamento: quello di origjne gerarchica esercitato dalla dirigenza e quello di natura «imprenditoriale~ esercitato dai soci. Cooperatlve di 2° e di 3° grado UN ASPETTO molto importante della tecnoburocratizzazione cooperativa, connesso strettamente con l'espansione del mutualismo, è rappresentato dalla tendenza delle singole imprese a riunirsi in super-associazioni, per motivi di efficienza e di funzionalità. Nella terminologia corrente, vengono definiti «consorzh le assoclazioni tra cooperative di importanza ed estensione locale, mentre prendono il nome di «cooperative di 2° grado, quelle risultanti dal collegamento di cooperative (o loro consorzi) a livello provinciale o regionale. La riunione puè> avvenire sia in senso verticale che orizzontale. Puô riguardare cioè organismi caratterizzati tutti dalla medesima ragione sociale, che vedono nell'aumento di dimensioni una fonte di maggiorl beneficl mutualistici. Oppure puô avvenire tra organismi complementari, anche appartenenti a settori divers!, le cul ragioni sociali si integrino reciprocamente. Quest'ultima è certamente la tendenza più diffusa, anche perchè foriera di innegabill vantaggi. Tipica, a tale proposito, l'integrazione tra i settori agricoltura, commercio, consumo, che Tolto ha contribuito a razionalizzare la produzione e la distribuzione degli aliment! net paesi del Nord Europa (14). (14) V. nota 8. 63

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