MOVIMENTO COOPERATIVO dola in collaborazione, in un settore spesso saturo e dotato di «spazb assai ristretti per l'iniziativa individuale. In Italia, queste «mutue di sfruttatori» erano 28.578 nel 1972 (9). La diffusione delle cooperative agricole non è solo appannaggio dei paesi arretrati. Anche in quelli industriali o comunque progrediti (corne la Germania o la Danimarcaf sono presenti in misura rilevante, dove prendono prevalentemente l'aspetto di associazioni di vendita (in senso lato), volte allo scopo di adeguare alla domanda l'offerta dei prodotti agricoli. L'evoluzione tecnoburocratica delle cooperative Q UESTA dilatazione dell'incidenza che la cooperazione presenta sull'econom!a internazionale, si è verificata attraverso una parallela dilatazione delle singole cooperative, che sono venute razionallzzando la propria importanza attraverso l'aumento del numero dei soci e del proprio raggio d'azione. Infatti, si confrontiamo i dati del Bureau International du Travail, che prima abbiamo riportato, con quelli omologhi del 1965, troviamo che, a quell'epoca, le cooperative affiliate all'ACI erano 551.000, con un numero totale di soci pari a 197 milioni circa ed un giro complessivo d'affari dl 60.000 miliardi di lire. Ciô significa che, in cinque anni, si è passati da un numero medio di soci per ogni cooperativa da circa 360 a quasi 500, mentre il volume d'affari è esattamente raddoppiato. In realtà, i dati del 1965 sono desunti da una fonte diversa da quelli del 1970 (10) e pertanto il confronto perde un poco della sua significatività. La testimonianza della progressiva dilatazione delle dimensioni medie delle cooperative, perô, resta un fatto incontroveribile. In altri termini, accanto a società di piccole e piccollssime CÎimensioni, sono presenti sulla scena internazionale cooperative gigantesche, con parecchie mlgliaia di soci. Tale fenomeno avviene soprattutto nei paesi tardo-capitallsti, corne già si è detto, e costitulsce, accanto alla rilevanza economica del settore cooperativo, il presupposto dell'evoluzione tecnoburocratica dell'associazionismo mutualistico. In fatti, l'aumento delle dimension! comporta, inevitabilmente, un (9) Cfr. Ilario Bianco, Il Movimento Cooperatlvo JtaUano, Milano, 1975. 00) Annuarlo G1ncrale della Cooperazione, Roma 1965. 59
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