LETTERÁ. DALL' ITALÍA sin qui dlmostrata da! reglme di adeguarsi alle tendenze evolutlve della socletá civile e del sistema produttivo (4). La partecipazione del P.C.I. al governo si presenta sempre plú, cioé, come associazione alla gestione del potere del plú forte rappresentante politlco del movimento operaio e della piú efficiente espressione del riformismo tecno-burocratico. Della sua efficlenza come ammlnlstratore e riformatore 11P.C.I. ha del resto gia saputo/voluto dare prova ne! governo delle reglonl, provincie e comuni in cu! é egemone, dlmostrandosi (In genere) plú capace e meno corrotto e corruttiblle del democristanl e del loro alleatl di centro. Se a tutto questo agglunglamo 11 fatto che sempre piú 11 P.C.I. riesce ad influenzare l'inte/.ligllenzia italiana (non solo rappresentandone gll interessi di tipo tecnocratico, ma anche costltuendo un attivo punto di riferimento culturale); se aggiunglamo che anche 11tradizionale anti-comunismo della Chlesa cattollca va lentamente sfumando in neutralitá (11 P.C.I., da parte sua, non ha mal smesso in trent'annl, di blandire unilateralmente questo centro di potere ideologico, da! voto favorevole al concordato fascista con la Chiesa, nena Costituente, alla proposta !atta giornl fa di celebrare 11primo maggio in piazza S. Pletro); se agglunglamo, infine, che 11P.C.I. é, oltre tutto, (4\ Scrlve il soclologo G. Posgi (per !are un solo esempto di quena rhc é l'opinionc larghlsshnnmente dlf!usa tra economlstl, soctologt, po11trylogl): 1c••• colplsce in Itali::i. la sca.rsa. funzionalita dell'azione pubbJica rlspettl') nlle eslgen1,e del sistema produtt!vo nazlonale. Ad esempio, sareb-- f:'ledirticile dtre che l'apparato amministratlvo delle Stato italiano si é strutturato in maniera tale da factutare U funzlonamento del ,sistema economico; o che questo trovt a.gevole utilizzare come propri lnputa gU outputs nonlamo rlcl sistema scol?sttco o di quello giudiziario itaUant. Gli studlosi di storia economlca del dopoguerra denunctano macroacopiche scelte errate fatte dalla dirigenza polittca. ttaUa.na nel campo della politlca economtca, o quanto meno lamenta.no l'tnesisten?,a. di una strategia di cffir.ace sostegno della crescita del nostro sistema tndustrJale. La t.ematlca delle «mancat.e rlforme» e del danno che esse hanno arrecato alla. possiblllta. d1 un ordinato svlluppo economtco del nostro Paese, si pu6 dire sta SUIIR bocea di tutti ... » Sia chiara, tuttavla, che 11 sottoscrltto non int.ende affatto dare per ~"onU!to che una CO!irnstlonegovernativa P.C.I.-D.C. offra alte probabtllta di superarnento delle irraziona.UtA struttura.Ii ttaliane. Potrebbe anche, p&radOSlS&lmente,aggravarJt realtzzando una somrna del difettl comunlstt .1 ouelll dcmocrlsttanl nnzlchC un loro algebrlco annullamento. Questo e quanto temóno coloro che si oppongono al «compromesso» da P<>Sizioni di critica razionale e non di viscerale anticomunismo. E' quanto, ad esempio, ha dlchlarat-1 In una recente intervlst..'\ il governatore della Banca. Q'Italla, Carli (uno del pochl tecnocratt efflcientl del reglme democrlstlnno): dal ~~1~tc~~~~;0 a::~r:;;~n~ºt;db~erik~: 1 in.«Quetii 5 ~hue 0 ~utª~f8f:t:·e=ta~t:! lineare e l'aspett&tlva sorrettlva di una parte crescente di oplntone pub-- bllcn «democrattca» e dell' lntelllchenz.ia, cloé la dlf!usa convinzlone/ spennza che 11 «compromesso» possa ravpresentare una via di soluztone al ptU gravt problemt 60Clo-econom1ci ital1ani. 25
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