CONTRO LA STORIA analizzare questo passagio? Significa, a nostro avviso, operare un confronto-scontro fra tempi storici e tempi rivoluzionari. Con i primi sono presenti tutte le condizioni date dalla società del momento, con i secondi, invece, tutte le condizioni possibili, a partire da quelle date, della società futura. All'interno dei primi perciò sono presenti anche tutte le forze storiche dell'ordine costituito e anche tutte quelle forze che, pur non accettando questo ordine, hanno assimilato da esso, teoricamente e ideologicamente, la sua rappresentazione formale : il potere. Cosi che la rappresentazione del mondo, ovvero delle condizioni date, non è solo e soltanto il riflesso del tempi storici ma è anche il riflesso della loro rappresentazione autoritaria. Inevitabilmente l'immagine di quest'ultima è l'immagine della realtà e viceversa. Dalla parte opposta, invece, l'unico movimento che ha negato tutto questo, significando le condizioni possibili come l'assenza di ogni potere, e quindi cercando di sovrapporre al tempi storici i tempi rivoluzionari, è stato, evidentemente, l'anarchismo. Ma non nel senso di una visione « chil1ast!ca >, cioè di una concezione del mondo sottratta al tempo e allo spazio, come vorrebbe Karl Mannhelm (35), ma nel senso che una rappresentazione di essi si dà nella misura in cui avviene il mutamento storico rivoluzionarlo : in altri termini il soggetto riconosce la realtà per quel tanto che la trasforma. Ricostruire l'incontro-scontro fra questi due poli-tempi storici-tempi rivoluzionari - (che nel movimento socialista rappresentano rispettivamente la corrente autoritaria e la corrente libertaria (36), è rintracciare storicamente i punti più alti raggiunti dalle masse oppresse nel tentativo di forzare i primi a favore dei secondi. Questi punti sono la Rivoluzione russa e la Rivoluzione spagnola. Esse si danno e per l'estensione (35) « La mentalità « chlllastlca », scrive Mannheim, prescindendo dalle strutture spazio-temporali del mondo, concepisce la realizzazione del futuro progetto sociale come una concretizzazione immediata, crede cioè che sia possibile realizzare qui e subito Il disegno utopistico. Essa è dunque un'estremizzazione della mentalità utopica. Questo atteggiamento di « indeterminatezza storica» ha trovato la sua forza moèern·, nell'anarchismo estremo». Cfr. K. Mannheim, Ideologia e utopia, Bologna, II, Il Mulino, 1965, pp. 219-220 e p. 246 passim. (36) I marxisti, afferma Bakunin, ci « rimproverano soltanto di voler affretare e anticipare Il lento cammino della storia e di non riconoscere la legge positiva delle evoluzioni progressive» (Cfr. M. Bakunin, Lettre au journal la "Liberté n de Bruxelles, ora in M. Bakw1in, <Euvres, tome IV, Paris, P.-V. Stock, 1910, p. 375) ; « Materialisti e deterministi, come lo stesso signor Marx, anche noi riconosciamo Il fatale concatenamento del 113
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