NICO BERTI ma è diretto a vedere, partendo da esso, in quale misura le anticipa e le supera in virtù dell'ideologia rivoluzionaria praticata (32). E questo il passagio per leggere, dentro la lotta di classe, la lotta rivoluzionaria ; è questa la via per definire e cogliere all'interno di questa lotta la dimensione dell'azione diretta ; è questa, infine, la traccia per una comprensione dell'intelligenza dell'agente storico che, dalle sue molteplici forme socio-economiche (operaio, contadino, sottoproletario, schiavo, emarginato, insomma oppresso di sempre), tende all'unica forma resa possibile dalla prassi sovversiva: la forma uomo (33). Tempi storici e tempi rivoluzionari I L PASSAGGIO che abbiamo delineato sopra, che si potrebbe definire ideologicamente come superamento del classismo in umanesimo (34), vediamo ora di definirlo come modello teorico prima di tradurlo in termini storici. Che cosa significa dunque (32) Per esempio proviamo ad interpretare il significato dell'azione antimilitarista, azione che esprime la propria consapevolezza teorica nella puntualità (anzi, nell'anticipo) con la storia. Cl si domanda : perché l'antimilitarismo presente sin da\j'lnizlo dalla Prima Internazionale come punto ideologico Implicito nella sua prassi, si sviluppa solo nei primi anni del Novecento? Perchè prima non si fece storia se non nelle affermazioni di principio e nella practica rivoluzionaria di pochi militanti ? Perché solo allora, insomma, si fa lotta sociale ? Pensiamo che la risposta vada ricercata nel fatto che non a caso proprio a cavallo dall'Otto al Novecento, come si sa, il capitalismo si evolve in Imperialismo. E cosa significa questo se non una accentuazione della politica militarista degli Stati nazionali ? Molto prima delle analisi leniniste, le masse scrissero con le azioni libertarie questa consapevolezza teorica. Molto prima delle riflessioni analitiche, anonimi militanti fecero proprie tali riflessioni giorno per giorno praticandole nelle piazze, nelle fabbriche, nei campi, nelle caserme. Leggervi dentro tutto un discorso logico e coerente, leggervi dentro tutta la forza di questa consapevolezza che solo cosl si espresse (ma vi é forse un modo migliore?) ecco, un esempio di interpretazione dell'azione come pensiero. (33) L'umanesimo anarchico non é, come ha scritto Gramsci, una foi;mulazione teorica che prescinde dalle condizioni storiche e quindi, di conseguenza, solo una vaga aspirazione umana. Se cosl fosse non si sarebbe mal storicizzato in un movimento e il suo stesso pensiero non avrebbe storia. Cfr. A. Gramsci, Socialisti e anarchici, in A. Gramsci, Scritti politici, a cura di Paolo Spriano, Roma, Editori Riuniti, 1969, p. 237 passim. (34) Per una traduzione in termini teorico-strategici di questo aspetto ideologico, traduzione che si precisa nella trasformazione della lotta di classe in lotta rivoluzionaria, si veda la prima parte di AA.VV., Anarchismo '70. Un'analisi nuova per la. strategia di sempre, Cesena, L'Anttstato, 1973, pp. 13-28. 112
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