Interrogations - anno II - n. 2 - marzo 1975

CONTRO · LA STORIA Se questa interpretazione è giusta, risulta evidente dunque che la subordinazione di fatto dell'azione al pensiero, per quel tanto che si espresse negli esempi sopra riportati o anche in altri, fu dovute ad una carenza della pratica internazionalista da parte dell'anarchismo. Risulta inoltre evidente che questa carenza, favorendo l'iniziativa strategica degli Stati nazionali, ne favoriva in pari tempo la loro azione direttamente repressiva, con la conseguenza che il movimento rivoluzionario e anarchico in special modo, si sostituiva e si sovrapponeva al proletariato - che in tali momenti tendeva a ritirarsi sulla difensiva - dando luogo appunto a tale subordinazione. Tenendo presente questa dimensione, che nel contempo è anche come abbiamo detto (24) ambivalente, è possibile adesso vedere in quale misura la diffusione dell'anarchismo fra le masse popolari, permise a queste ultime di praticarlo in quei modi e in quelle forme che « ufficialmente , non risultarono tali. Con questo criterio intendiamo mettere insieme non solo la pratica anarcosindacalista, ma anche qualsiasi pratica sociale libertaria. La strada da percorrere per rintracciare questi movimenti degli sfruttati si fa a questo punto estremamente problematica. Il secondo aspetto della questione posta all'inizio Cfr .. G.D.H. Cole, Storia del pensiero socialista. Marxismo e anarchismo, Bari, Laterza, 1967, voi. II, pp. 224-225 ; M. Molnnr, Le déclln de la Premlère Internatlonale. La Conférence de Londres de 1871, Genève, Droz, 1963, p. 99 : il Molnar, sopravalutando la tendenza parlamentaristlca marxista, sposta il discorso storico su un plano troppo Ideologico, e quindi, per converso, fa apparire Indirettamente l'opposizione anarchica per un'opposizione solo di principio ; A. Arru, Classe e partito nella Prima · Internazionale, Bari, De Donato, 1972, pp. 37-76. Quest'ultima non solo capovolge I nodi della questione, ma anche 11 senso degli Intendimenti bakuninianl. Diverso è il discorso di Leo Vallant il quale spiega che di fronte ai partiti polttici democratici che hanno una consistenza derivante dall'Influenza della Rivoluzione francese « il movimento socialista non trova altra forma pratica di differenziazione Intransigente che la rinuncia a compiere con essi sul terreno politico e la contrapposizione ad essi di • una negazione -totale e assoluta della politica, sbagliata certo In teoria, ma inevitabile in pratica in quel momento». VaJtanl pur storicizzando bene il _problema tralascia e sottov11-Juta gli sviluppi storici di questa intranslg!!J}Za che non morì con 11 passaggio del movimento socialista di ispirazione marxista al campo parlamentare. Le ragioni ideologiche dell'astensionismo furono sl ancpe un prodotto delle contingenze storiche del momento, ma non finirono con esse. Cfr. L. Vallanl, Considerazioni su anarchismo e marxismo In Italia e In Europa dopo la Conferenza di Rimini, In AA.VV., Anarchismo e socialismo In Italia (1872-1892), Roma, Editori Riuniti, 1973, p. 146. (24) Per esempio Joaquin Romero-Maura ha scritto recentemente che l'ai1arcoslndacalismo spagnolo nacque e prosperò nel primi . anni del secolo senza lo specifico apporto dei sindlcalistl. In questa debole?.za della componente sindacale, e per contro, nella prepondei-anza dell'elemento :,·101

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