NICO BERTI-_ relative alla fioritura individualistica di fine secolo, sono state espressione autentica di esso. Ma oltre a quest'ultimo problema, in un certo senso marginale, rimane sempre aperto il quesito relativo ad una subordinazione di Jatto dell'azione al pensiero, qui ora visti l'uno come espressione del movimento specifico e l'altro come espressione di quello sociale. gerarchizzazione che si è presentata per esempio in alcuni momenti in Spagna relativa al rapporto FAI-CNT. Ora dal momento che il nodo da sciogliere per una comprensione di questa subordinazione si trova nelle conseguenze storiche della divisione fra movimento politico e movimiento economico-divisione voluta e iniziata dai marxisti con le Conferenza di Londra del 1871-dobbiamo analizzare queste conseguenze per capire in quale misure l'anarchismo le subi (rovesciendole però anche positivamente). Vediamole dunque brevemente, partenda dalla radice teorica che le ha generate : la conquista del potere politico voluta dal marxisti. Ma che cose signiticava questa conquista in rapporto all'idea e alla pratica internazionalista ? Signiticava, a nostro avviso, il loro totale rovesciamento. Le classi inferiori, infatti, ·per conquistare il potere politico avrebbero dovuto iniziare una · lotta dentro i propri confini nazionali. Solo in questo ambito infatti, cioè all'interno di ogni Stato nazionale, esse potevano verosimilmente conquistare tale potere. La conseguenza era però che l'inscindibile binomio della lotta economico-politica, -intesa come lotte ,contemporanea contro il capitalismo e lo 'Stato, veniva distrutto privilegiando la seconda rispetto alla , prima. Cioè, quello che avrebbe dovuto essere solo un mezzo, la lotta politica, diventava di fatto fine, e 11fine, l'emancipazione economica, diventava un mezzo. Con qual! conseguenze ? Queste : alla unità (al di sopra degli Stati nazionali) degli interessi obiettivi degli sfruttati, fondati sulla lotta economica per la loro emancipazione, veniva sostituita l'unità fittizia della lotta politica, con l'inevitabile risultato che l'iniziativa revoluzionaria degli sfruttati restava condizionata da quella strategica degli Stati nazionali (23). (Tra parentesi : queste sono anche a nostro avviso le radici storiche dell'impotenze della Seconda ·Internazionale di fronte alla prima guerra mondiale). (23) A tale riguardo rileviamo che la storiografia marxista e non marxista non ha colto nel suo autentico significato l'opposizione anarchica alla Conferenza di Londra. L'opposizione, inlattl, non nasceva solo dall'attinenza metodologica al principi dell' astensionismo politico, ma anche dalle ragioni sopra esposte. Per esempio nè Cole, nè Molnar, nè li.a Arru, per citare tre esempi, cl sembra abbiano colto i termini reali del proljllema. . 106
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