Interrogations - anno II - n. 2 - marzo 1975

NICO BERTI del rapporto non solo tra pensiero e azione all'interno dell' anarchismo, ma anche, parallelamente, 11 rapporto tra quest'ultimo e il movimento sociale (15). Per quanto riguarda il primo aspetto, ci si domanda : come « leggere » questo rapporto che costituisce il presupposto fondamentale della nostra interpretazione? A nostro avviso per rilevare la costante storica dell'anarchismo -perchè questo è 11problema di fondoaccorre che la verifica fra prassi e intendimenti ideologici sia confermata da un rapporto non contraddittorio tra essa e i fini ulti~i del pensiero e della azione, qui visti come il riflesso dell'uno sull'altro. Cosi, per esempio, per capire in quale misura le linee teoriche del federalismo proudhoniano si sono fatte storia nelle forme organizzative anarcosindacaliste - specialmente quella francese - si deve fare un confronto che colga, di questa traduzione, una continuità storica non contraddittoria : il decentramento e l'autonomia deile Bourses du Travail rappresentano questa continuità (16), il sorelismo e il conseguente « sindacalismo puro», la contraddicono (17). Cosi, ancora, la (15) E' questa una grossa questione lasciata impregiudicata da Max Nettlau. Il taglio storiografico delle· sue opere è impostato su uno svolgimento In sè coerente, ma privo di legami organici con la storia generale. Questa interpretazione «soggettivistica», esemplare dal punto di vista della verifica puntuale fra dottrina e azione - l'una si spiega con l'altra e viceversa - la faccia.mo completamente nostra. Posizione però che deve aprirsi nel modo indicato sopra, vale a dire attraverso un allargamento del punto di vista « soggettivistico ». SI vedano per Max Nettlau le seguenti fonti : M. Nettlau, Breve storia dell'anarchismo, Cesena, L'Antistato, 1964; M. Nettlau, Bakunln e l'Internazionale In Italia dal 1864 al 1872, Ginevra, Edizioni del Risveglio, 1928 (riedizione anastatica : Roma, Saminà e Savelll, 1970) ; M. Nettlau, Errlco Malatesta, New York, Il Martello, s. d. ; M. Nettlau, La Premlère Internatlorlale en Espagne (1868-1888), DordrechtHolland, 1971. (16) Per la forma organizzativa delle Bourses du Travail cfr. F. Pelloutier, Hlstoire des Bourses du Travall ..., pp. 283,295. (17) Lo stesso discorso ha una certa valenza a~logica anche per i'USI. Hanno scritto recentemente e giustamente Maurizio Antonioll e Bruno Bezza che al suo interno si possono rilevare due modelli contrapposti. Il primo, anarchico, à di attacco « alla logica stessa del capitalismo accentratore, sempre più simile allo Stato », il secondo invece, sindicalista rivoluzionario, e di accettazione « de) modello di sviluppo capitalistico In vista dell'assunzione in prima persona da parte della classe operala della gestione della produzione stessa ». Non 'concordiamo Invece nell'Imputare al modello anarchico la parte debole dell'USI ; ovviamente per noi è l'opposto. Cfr. Maurizio Antonioll-Bruno Bezz'a, Note sul·. slndlcallsmo industriale in Italia : Filippo ·corridonl e la I< ~!torma della tecnica sindicale "• in « Primo Maggio», Milano, n. 2, ottobre · 1933cgennalo· 1974, p. 33 e p. 38. 102

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