NICO BERT1 quanto riguarda la nature di classe dell'anarchismo. Infatti proprio su questo tema, estremamente importante, la storiograi'ia corrente indugia in alcune palesi e insolubili contraddizioni. Se infatti la Spagna e l'Italia esprimo classi subalterne arretrate rispetto alla forma capitalistica moderna di produzione, come spiegare allora la nascita e la natura di classe dell'anarchismo in Francia ? Se l'anarchismo italiano e spagnolo è l'espressione delle masse contadine e sottoproletarie (8), quello francese si caratterizza per una netta prevalenze dell'elemento urbano e operaio (9). Tutte queste diverse e contradditorie interpretazioni sociologiche sulla genesi dell'anarchismo testimoniano involontariamente, da una parte, che esso non è l'espressione di nessuna precisa classe sfruttata (ma lo è della lora pratica rtvolu- (8) E' questa soprattutto la tesi di fondo della storiografia corrente marxista e non marxista. Per l'Italia si veda a questo proposito E. Conti, Le origini del socialismo a Firenze, Roma, Rinascita, 1950, pp. 144-145; F. Della Peruta. Democrazia e socialismo nel risorgimento, Roma, Editori Riuniti, 1973, p. 286; G.' Trevisani, Storia del movimento operalo Italiano. Dalla Prima Internazionale a fine secolo, Milano, Avanti, 1960, voi. Il, p. 117; A. Romano, Storia del movimento socialista in Jtalla. Testi e documenti. 1861-1882,Bari, Laterza, 1967, voi. III, p, 433 ; per la Spagna si veda nel suo complesso il giudizio di Gerald Brenan; c!r. G. Brenan, Storia della Spagna 1874-1936, Torino, Einaudi, 1970, pp. 128-192, dove l'anarchismo è visto come una rappresentazione capovolta, In senso rivoluzionarlo, delle più profonde tradizioni Iberiche ; Aldo Garoscl Invece legge la genesi dell'anarchismo spagnolo n'ella mancanza di un rapporto organico fra popolo e Stato perchè quest'ultimo, mantenendo certe strut.. ture medioevali, rimaneva In pari tempo fuori dalla vita moderna : da qui il ribelllsmo e l'estraneità delle classi inferiori verso il potere. Indirettamente si potrebpe dir~ anche qui che l'anarchismo nasce da un'arretratezza socio-politica. C!r. A. Garoscl, Problemi dell'anarchismo spagnolo, in Anarchici e anarchia nel mondo contemporaneo, Torino, Fondazione Luigi Einaudi, 1971, pp. 59, 60, 61. (9) Non occorrerebbe documentare questa tesi se si pensa che la Comune di Parigi cadde proprio per l'indifferenza (e la mancanza di collegamento) con le masse contadine : le Lettere a un francese di Bakunin rimangono una drammatica testimonianza. Cfr. M. Bakunln, Lettres à un françals sur la crlse actuelle, ora in M. Bakunln, <Euvres, Paris, P-V; stock, 1907, pp. 71-284. Si veda comunque quanto scrive Edouard Dolléans sulla preponderanza del proudhonlanl e in genere del « comunisti non :i.utorltarl » nella Comune (Cfr. E. Dolléans, Storia del movimento operalo, Roma, Edizioni Leonardo, 1946, voi. I., p. 404), la quale fu opera della diffusione del socialismo nella classe operala urbana: Cfr. J. Bruhat, J. Dautry, E. Tersen (a cw·a di), La Commune de 1871, Paris, Edltions Sociales, 1960, pp. 25-30. Anche dopo l'epoca della Prima Internazionale l'anarchismo francese non perderà questo carattere : basti pensare al fiorire dell'anarcoslndlcalismo che affondava le proprie radici proprio nella classe operaia. Si veda a questo proposito J. JuUlard, Fernand Pelloutler et les orlgines du syndlcallsme d'actlon dlrecte, Parls, Seul!, 1971, pp. 117-262; e li testo classico dello stesso Pelloutler : Cfr. F. Pelloutier, Hlstolre des Bourses du Travail, Par!s, Gordon et Breach, 1971. 98
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