Interrogations - anno I - n. 1 - dicembre 1974

BERTOLO/LANZA miliardi, nei servizi 764,1 miliardi, nelle infrastrutture e •costruzioni 264,4 miliardi. La ripartizione geografica vede il Mezzogiorno assorbire circa il 50 % degli investimenti totali (875 miliardi) e oltre il 90 % di quelli destinati a nuove iniziative (20). Forme di finanziamento. Il gruppo I.R.I. si approvvigiona dei fondi necessari al suo funzionamento e alla sua espansione In modi che ricalcano la sua natura pubblica e nel contempo aperta al mercato privato. Il fondo di dotazione (cioe i capitali che lo stato ha stanziato per l'I.R.I. fino al 1975) ammonta a 1.805,4 miliardi; accanto a questa forma pubblica di finanziamento il gruppo, a tutto il 31 dicembre 1972, aveva in circolazione 1.457,1 miliardi in obbligazione e in essere mutui per 3.398,8 miliardi, cioe capitali reperiti sul mercato finanziario. Inoltre le societa del gruppo reperiscono mezzi finanziari a breve termine per 822,6 miliardi presso le loro banche (Credito Italiano, Banca Commerciale, Banco di Roma, ecc.) e per 1.439,3 miliardi presso altre banche (21). Nel 1973 cospicua e stata la capacita di autofinanziamento che e stata di 610 miliardi cioe il 29 % circa del fabbisogno finanziario del gruppo. Bilancio costi-ricavi. Pur presentando un avanzo netto di gestione, per 11'73, di 5,5 miliardi a livello della holding madre (22), 11 gruppo I.R.I. ha una gestione complessiva certamente deficitaria. E' un giudizio corrente, anche se non ci e riuscito di trovare in nessuno studio d'economista una quantiticazione di questa eccedenza dei costi sui ricavi nell'insieme del gruppo. Ne d'altro canto e agevole districarsi tra le pieghe di bilanci societari fatti spesso piu per camuffare i risultati della gestione che per esplicitarli. L'apparente contraddizione tra !'avanzo netto di bilancio e l'asserita gestione reale deficitaria si spiega con il fatto che mentre entrano nel bilancio della holding tutti i dividendi delle societa attive, una parte difficilmente misurabile ma certo elevata delle ingenti perdite delle societa passive viene «passata~, direttamente o indirettamente, allo Stato. Clamoroso e significativo e il caso della Finmare che ha avuto un disavanzo di 77 miliardi al 30 giugno 1973 e 174 al 30 giugno 1974 (23). Il disavanzo e stato sinora regolarmente ed integral- (20) Petrllll, cit. (21) Petrtlll, cit. (22) Un proflto In ogni caso miserlsslmo, pari a meno dell'un per mille del fatturato consol!dato. (23) Fonte: Bllanci Flnmare 1973 e 1974. 81

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