L'l.R.J.¡ effettivo delle partite trasferite. Operando in questo modo l'I.R.I. contribui al ritorno delle banche ad una normale liquidita e libero la Banca d'Italia dalle cambiali di immobilizzo pervenutegli in seguito alle operazioni di sovvenzione alle banche. L'I.R.I. si inseriva tra la Banca d'Italia e le banche ordinarie da un lato e le aziende da queste finanziate dall'altro; casi l'Istltuto fin•t per diventare proprietario sia delle principalt banche ordinarie sia di un ingente patrimonio industriale (5). Mentre la Sezione Finanziamenti ebbe breve vita e venne soppressa nel 1936, con il passaggio alla Sezione Smobilizzi dei diritti patrimoniali e con il trasferimento dell'attivita all'I.M.I. (6), la Sezione Smobilizzi assunse sempre maggiore importanza. Essa, negli anni dal 1933 al 1937 pur procedendo nella politica di riprivatizzazione delle industrie, incassando per queste cessioni una cifra che in maneta attuale puó essere valutata intorno ai 400 miliardi, arrivó a controllare imprese e beni valutabili intorno ai 1.000 miliardi di lire attuali. In considerazione delle difficolta di riprivatizzare le imprese e soprattuto della volanta politica del regime fascista, l'I.R.I. fu trasformato nel 1937 in una organizazione permanente di gestione e di acquisizione di imprese. Con il nuovo statuto all'I.R.I. veniva concesso un fondo di dotazione di 1 miliardo di lire (dell'epoca) costltuito in prevalenza dalla realizzazione e rivalutazione delle sue attivita; inoltre l'ente aveva la facolta di gestire le partecipazioni assunte e di smobilitare quelle non ritenute piu opportune e di assumerne di nuove in grandi imprese «interessanti la difesa nazionale, l'indirizzo autarchico e la valorizzazione dell'impero,. Dopo la trasformazione in ente permanente, l'I.R.I. si trovó con attivita disseminate in una decina di diversi settori ma con un'influenza predominante solo in quelli in cui i privati non erano dispostl a correre rischi. Cost, sotto il suo controllo si trovara piu dell'80 % della produzione cantleristica nazionale e piu del 50 % dell'industria siderurgica, mentre controllava solo il 29 % del settore elettrico dove i rischi erano decisamente inferiori. Come abbiamo visto l'I.R.I., ente creato per effettuare 11salvataggio delle imprese in difficolta, diviene (5) Cfr.: Ministero dell'Industria e Commercio, L'Istltuto per la IUcostruzlone lndustrlale. Tor!no, 1956. (6) Nel 1936 all'I.M.I., in concomitanza con questo passaggio di attivita, fu concesso si ampliare i termini di finanz!amento da 10 a 20 ann!. 81
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