Interrogations - anno I - n. 1 - dicembre 1974

L'I.R.I:.Nazionalizzazione all' italiana AmadoBertoloe LucianLoanza P ERCHE uno studio sull'I.R.I.? Perché questa gigantesca holding pubblica italiana offre una molteplicita di elementi di riflessione proprio nel campo di ricerca programmaticamente prioritario di questa rivista: l'evoluzione e resten- ,sione del poteri dello stato, le nuove classi dirigenti, i fenomeni tecnoburocratici nelle societa industriali ... Per cominciare. l'I.R.I., nata fascista e rinata democristiana, gia ricopiata dall'I.N.I. falangista, sembra oggi essere presa a modello di coordinamento dell'intervento pubblico nell'economia del laburismo inglese (meglio ancora dal laburista di sinistra Wedgewood Benn, ministro dell'Industria), dalla socialdemocrazia tedesca, dalla Francia pre-giscardiana e giscardiana. . . A questa variopinte realta politiche sottosta un'unica realta socio-economica: la transizione tardo-capitalistica (a diversi stadi evolutivi) verso nuove forme di sfruttamento, attraverso un'economia mista privata e statale . . Di questa economia mista l'I.R.I., espressione capitalis~ic!Oimprenditoriale dello stato, e forse la manifestazione piü ·~ipica. Ecco dunque che attraverso l'I.R.I. (e le altre forme italiane e francesi e svedesi e tedesche e spagnole ed austriache di partecipazione azionaria statale) si puO studiare la transizione. Si possono studiare le caratteristiche della «borghesia di stato», forma transitoria, appunto, della nuova classe padronale. Si puO studiafo l'evoluzione dello sfruttamento dalla forma capitalistica alla forma tecnoburocratica. Attraverso la «scoperta dell'I.R.I. (la sua natura ed importanza, le sue ramificazione ed il suo significato nell' assetto socio-economico e politico italiano sono stati in parte una seoperta anche per noi) attraverso la «scoperta» dell'I.R.I., dicevamo, si puO «scoprire» quanto di obsoleto vi sia in tanti -slogans ,75

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