Iniziativa democratica - anno I - n. 3 - 16 dicembre 1951

_P_a~g_. _ 4 _______________________ _.;IN~l!:_Z~IA~T:::I~V'.!_A:...._!:D_E_M_O_C_R_A_T_I_C_A _ __ Dicembre 1951 UN URGENTEPROBLEMA ECONOMICO NAZIONALE G L I Richieste concrete p rl'arliéianato a I F ATLANTICI La recente discu::i::,ione del bilancio dell'industrio e del couunercio ha riportalo nelle aule parlamentari il tema ormai nnnoso dell'arligianato, riproponendo ancora una volta all'attenzione del Paese in termini particolarmente :,ignificativi che meritano di essere meditati con serio impegno per arrivare una buona volta a soluzione queJla che può dirsi ormai 1a « questione artigiana>>. Di tale que::,tione lni-ziativa Democratico ,aiuta tutta l'itnportanza e ad essa si risen•a di dedicare nelle prossime seu imano qualche nola meno affrettata di quanto non sia que::,to rapido cenno. Dobbiamo dire ::,ubito che l'artigianato, a nostro av,,•ioo, ri\'ei,te un singolare significato, nel quadro della nostra vita nazionale, in quanlo rappresenta un fotto sociale prima che un fatto economico. All'artigiana10 dà pei;;o e importanza il moc/o col quale si realiz:a l'im• presa artigimw, prima che la natura, il metodo e l'entità <lelJa sua produzione, purtanlo significati\'e; il modo cic.è come operano e si compongono nell'impresa ariigiaua le funzioni produuive della tecnica, della prestazione di lavoro, del capit,de e quelle commerciali per il collocamento del prodouo; funzioni ohe si riassumono tulle e si fondono nella persona dell'ari igia!10, assistito dal nucleo familiare. E' sono questo profilo che l'artigianato presenta le sue caratteristiche, sviluppate dallo spirito, dalle tendenze, dalle attitudini, dalle capacitl1 personali del nostro lavoratore: caraucristiche solide e bicurc pcrchè esprc:.:.c a su.e spese! Queste sono ci/re che ogni italiabpon1aneamentc dal genio naLi\'O della 110:,Lra 110 responsabile ha i.l dovere di considerare gente; importnnti da un punto <li vi-;1a econo• con la massima serietà». I mico, ma addirillura preziose e scduceuli se Perchè Ja verità è questa: se oggi in Italia ne \aiutiamo la port~1lu sociale. si contano 1.000.000 di e!-iercizi cli artigiani ~a un 1>1~1110 di vbta economico gim,tameu- , rirca, che procurano al Paese una produzione te e staio rilevato alla Camera che il Governo di beni e di servizi valutala in1orno ai mille deve fermare la sua più allenta considcnizio- miliardi all'anno e se dalle attività artigiane ne sul fondamentale contributo che l'artigia- rirra 5.000.000 di ciuaclini traggono i meui nato può ~are al rifiorire della vita e<·onomica di vita: è nnrhc vero che lo stato di disagio, della Nazione. L'Artigianato è il pili adatto di profondo disngio, in cui si 1rovano Jc imstrumenlo a coltivare e a trai:,formaro in rie- prese artigiane (proprio por Ja mancanza di t.:hezza il genio inventivo, il gusto arfr•,lico, una adatta legislazione che ricomponendone lo abilità naturali dei nostri lavoratori: che lt1 nalura, le carallcristiche, i compiti, le disono lo nostre materie prime. sriplini organiramente) costringendo i me1\la eia un punto di vista sot·iale noi <lob- --tieri anigiani a vivere di tradizioni, ai marbiamo climelllirare il contributo 'essenziale ·.i;ini della Yita pnlsan1e e alliva. che l'artigianato può dare· alla soluzione di E i mestieri artiginni trascinano sbandala• \asti e graYi problemi che ogJ:?;itanto premo. mc~Le I~ loro esi..,IE>nza1-E>nza!-per_ar~zadi av• no sulla vila della Nazione. nmre m quanto le bo1trp:he art1g1ane sono L'impresa arligiana, per la sua naturale costituzione rappresen1a una ~oluzione i<leale - puriroppo realizzabile solo in que:,to seltorc - da ogni relazione lai•oro. le<nica. capitale e la sua formula che ~cmbrava fino a ieri supc• rata dai tempi, rinnegala dulie esigenze della vita moderna, incompatibile con lo svilup1>0 del.la tecnica, è invece convalidala ogni giorno di più proprio da quc!:ita stessa tecnica che sa fornire a11n più mo<lc,;;ta bottega artigiana al• trezzatura e mezzi produttivi tanto perfc1ti e tanto semplici <la mellcrla in grado di tenere validamente il campo nel mondo economico e di reggere concorrenze in altri tempi insoppor- "mpeJi1e dal pesante fis('alismo h11rol:ra1ico ,Jj assmn<>re a1lprendisti (' si avviano, prive •li ril'ambio, di flu~so di nuove energie, al declino e alla mortr. Nel recente dibattito alla Camera, il Mi- 'listro Campilli, ha promesso che al più pre- ..,to il Governo presenterà al Parlnmcnto due -;chcmi di legge per la di~ciplina dell'artigianato e del credito all'impresa artigiana che la ,..onnnissione Consultiva costituita presso il \fini ...lro lndu--tria e f:ommcrrio ha preparato da 1empo. o lellete tabili. E' un lutto ciel resto noto nelle ccono• mie più progredite che la concentrazione in- <luslrialc, oltre certi limiti, e sopralutto per lalu ■ i seuori sempre più numero:;i, deve reaere il passo al det:enlramento ad una « demoli cratizzazi.one :o aziendale che opero da qualche . tempo sc111propiù a11i,·arncntc anche nei paesi E' una huona notizia che merita, come ri proJ)oniamo di fare, più meditata e appro• fondita considerazione. Intanto facendo ero ::ali.i viva soddisfazione con cui gli artigiani 1rnnno arcolto la promessa clell'oo. Campilli, formuliamo il \"OIO rhe e:-,a si traduca, con l'urgE>nzn rhf" orcorrr in realtà concreta. Girolamo Lino Moro Caro Dii ettore, il Cavane, Via Cavone a Piazza Dante, è una di quelle strade dove tu ritrovi tutti i volli di Napoli, i volti di tutti i tempi, forse anche i segni del futuro. d~'tJ>rfl'fr~Re,mPu 0ri[J1dpti« lffssf~.el cfi~r,ius;M~ a pili alto i,viluppo capitali~tico, come sono gli Stati Uniti <l'Amcrira. Fenomeno quceto largamente controllabile anche da noi in quei eettori dell'indus1ria meccanica, acl e~., dove la preei5ione e la grande qualifirazione della mano d'opera siano richiesti in alto grado e dove un artigianato efficiente e preparalo ..,in davvero all'altezza dei tempi. Con ciueste pro:ipeltivc è chiaro che la funzione dell'artigianato acquista rilie,·o di capitalo imroplaoza. :)fa non babta. Da un ahro punto di , i,t;.1, l'artigianato ha compili cs~enziali da adempiere nella noslra Italia. Nelt'ulttma diS<:usstone alla Camera sul bi· lancio del Ministero detL'lndustria e del Commercio un numeroso gruppo di parlamentari ha pre.,:;enta.to un ordine del giorno ·on dette richieste concrete per il supera• mento della disagia.ta situazione neUa quale ji. trovano oooi le botteghe artigiane. Particolarmente , ordine del giorno dopo .1-ver inuitato --il Governo a presentaTe al Parlamento il disegno di legge sul Consiglio ;uperiore dell'artigianato richiede it potenziamento od il Tinnovamento degli enti che hanno per iscopo di promuovere e tutelare e assistere le attivitti e le produzioni. tipiche artigiane come l'E.N.A.P.I., L'Ente mostra mercato nazionale dell'artigianato, la Compagnia nazionale deH'artigianato, t'Istituto Veneto del lavoro e<:c.. Di particolare interesse è pure la richiesta a mettere la Cassa di credito per le imprese artigiane in condizione di agire secondo gli impegni statutari. Risulta infatti che questa cassa si trova nella impossibilità di operare a causa della mancata copertura del fondo di garanzia di 2 miliardi ch°"e'ad essa assegnava U suo stesso decreto costitutivo. Ecco quattro orandi osoiti Acheson. I t a I r o • I CO romani di questi! qiornil, Schuman, Bidault, Eden, alvei polmonari assorbono e rimandano il respiro della città, sotto quei palazzi, dove le poche tracce di intonaco misurano sulle facciate i diagrammi della resistenza dell'antica nobiltà, che puoi assistere all'incontro della donna a mezzo servizio con l'Avovcato buongustaio, che non rinunzia a scegliersi personalmente la « spasella di alici » o il « Quando si pensi - è Huto dello alla Camera - che le botteglw artigione, sollevate dogli eccessivi pesi contributivi che oggi le schiacciano, potrebbero assum<'re immedimamente non meno di 200.000 giova,ii apprendisti, togliendoli dall'ozio e dalla ,,;;tnufo, e che alme,io altri 100.000 pMrebbero poi es.~r>re assorbiti ogni omio per trasformarli in artieri proveui, in operai specializzati, in artigiani finiti ci rendiamo conto del cla,rno enorme già recato al Paese in questi anni trascorsi i11rn110. In tre anni, l'artigia,wto iwliarw, messo iu condizioni cli vivere adeguatamn11e, senza nessun privilegio i11te11diamoci, ma con il rispetto della SlW speci/ic(I natura, avrebbe potuto assorbire, qualificare e specializzare non meno di 100 membri di lavoro e soltanto Alla fine t'ardine del giorno richiede che l'artigianato venga fatto partecipare a mao• gior misura alla assistenza dei fondi E.R.P. e questo non solo ai fini della qualificazione professionale della mano d'opera, ma anche ai fini della produzione; ed inolt,re à sostituire le attuali provvidenze A.R.A.R., che si sono dimostrate pressochè inutili, con altre più appropriate da concordarsi con le organizzazioni di categoria. Chi ricercasse nei comunicati uf!iciali rimarrebbe deluso. E avrebbe torto chi ca· la frase~dell'intesa cordiale. della riunione i risultati stupefacenti, pensasse-ormai superala, come retori· « pezzo a cannella »; del prestigio accomodante del capo circolo della Nettezza Urbana con la diplomazia in vestaglia della « maestra >> che sciorina i panni sul castelletto di funi e bastoni, capace di resistere agli attacchi di clacson della 500 del figlio del salumiere. E' qui che puoi ritrovare i ~ - « compari struiti >) raccolti dal << tresette » nel << basso >> spazioso della Associazione Cat-1 tolica. Ogni rione ha la sua Associazione Cat~oJioa circolo a pianterreno per la partita quo'tidiana, quartiere generale mobilitato in 1 permanenza per la festa annuale del Santo Patrono. In questa festa il none celebra se • stesso, si manifesta in tutta la sua sintesi, in tutta la sua capacità sintetizzante. osservatorio Bisognerebbe farla, non ti pare?, un'analisi approfondita di queste feste, scriverla, la storia delle Associazioni che le esprimono: in un episodio di costume, nello svilnppo di una delle rare e particolari forme organizzative la verifica ~i alcun!'! intu!z.O'ni generati potrebbe sostanziare le linee d1 una iniziativa valida. Una tale verifica non inciderebbe soltanto sul piano dell'Apostolato religioso. Sugli sbiaditi manifestini di _una d~lle ultime feste ho ritrovato ieri 10negg1ato 111 qualità di padrino dei f~steggiam~nti_ u~o dei gerarchi del ventennio. No, I ep1sod10 non ha solo una validità sul piano propa• gandistico, non segnala soltanto gli sc~emi di una tecnica del << ritorno )), ha un s1g111• flcato, mi pare, più importante. L'azione politica dei cattolici a No.poli ho una sua storia particolare ,anche essa ancora da scrivere; ma una cosa è certa che, ~e l_e vecchie glorie del Partito Popolar~ e 1 dirigenti formati nella moderna Azione Cattolica costituirono i primi quadri dopo ~a liberazione, questi trovarono _un. agganci~ abbastanza vasto con gli ambienti popolar! della città proprio tramite le strutture d1 questo cattolicesimo loca le. Ora che i quadri dirigenti si .sono t~asferiti a Montecitorio ed al Maschio Ang~om<>! ora che i Com.1tati delle varie .teste .ri~na!t sono stati assorbiti nel gioco dei consigli ~h.- rettivi delle sottosezioni e che la capacita ricapitolante del Partito si è e~aurita a qu~- sti strati superficiali, l'aggancio col cattolicesimo locale potrebbe e!::sere rotto _o mediato attraverso l'artificio d~ o_n vecchio personale Politico, che la mediazione ?Pererebbe certo, non ce'n spontaneità e. nov1_tà ~e:mo: cratica, ma per i soliti vecchi ob1ethv1 d1 clientele. Nel Cavone di NapoJi il roco strimpellare del « pianino >> e lo sferraglia~e dei trams della periferia potrebbero facilmente confondere qualsiasi _sincero aPPfi:llO alla, d ~e5a dei principi primi con le strilla_ dell ultimo pescivendolo arrivato da Mergelhna Una iniziativa intelligente che riprendesc,e i contatti con il cattolicesimo. locale se!1za disperdersi nella tecnica degli ~ch~da~1 o nella causidica esegesi deJle moz107:11d1 ?r• dini, potrebbe nel çavonC: di Napoli,_ comrnciare a secernere I oro d1 NaPo!J, _difendendolo dalle brame de~li avventunen. E' ciò che molti ormai attendono. Cari saluti e auguri di buon lavoro. g. I. La festa degli alberi sto con i luttuosi fotti del Polesi• no sembravo quasi echegiosse lo polemico politico tocco sem• scherno e d~rislone. pre onche punti ed argomenti che meno di tutti si odottono od essere sfruttati. E' lo volto di un le piene discstrose dei fJvmi, le tragiche rotture degli argini ed i conseguenti lutti stanno od settimanale neofascista che, gel• indicare lo necessitò che il potrito un grido di soddisfazione per- monio boschivo vengo con ogni chè il Ministro Fanfani ha voluto fretto ricostruito. Do qui lo fazioso interpretazione dello fortui• to coincidenza della festa degli alberi con le alluvioni dell'ltalio settentrionale. Il Governo, è stato detto, non ho fotto mai nullo per il nostro pohimonio boschivo ed è stato dimenticato l'altro opera di fondamentale importanza varato nel 1948 dolio stesso Ministro Fanfani; i cantieri di rim• boschi mente. Dallo • festa degli alberi• noi vogliamo invece solamente sottolineare l'intimo suo motivo pedagogico cho consiste ne:lo sviluppare l'ottoccomento delle nuove generazioni allo bellezza della natura e allo vita sono ed oper· che di nuovo venisse celebralo in to dei compi. tutto ltolio le festa degli alberi. l'opinione pvbbllco è stato foFesto fosdslo, orgogliosamente vorevolmente impressionato do affermo nello sua ignoron;:o, non sopendc che questo festa ero sto• to voluto nientemeno che dal Miquesto semplice iniziotivo: e questo è un nuovo segno dello popo-- lorit6 che il giovane Ministro Fonnistro Baccelli, con il decreto del foni riesce o far sorgere attorno 2 febbroic, ancoro nel lonlono e olla suo dinamico attività. per nullo fascista 1902. Mo nel mentre questo faziosità politico per nullo ci preoccupa perché do nessuno raccolto, v~• glioma wttolineore l'imporlonzo deilo ripreso di queslo manifesto. zione. lo colncidonzo di questo fo. L'80° di don Sturzo luigi Sturzo ha compiuto in questi giorni l'ottantesimo anno Tutto la democrazia italiano si è unito a festeggiare questo uomo che bene meritò di lei. Poichè Don Luigi Sturzo fu il creatore d,ello forzo polit!ca primo costruttivo dei cattolici itoPrimo di lui il • non expedit • tenevo lontani i cattolici dolio politico. Questo rafforzava il sistemo della democrazia ristret-- to. Quando il socialismo mise in pericolo questo sistemo, Giolitti riusci o far votare i coltolici per i candidati liberali, dietro promesso di non fare una politico contro gli interessi dello Chiesa. Per questo piallo di lenticchi~ essi vendevano uno. primogenilu• ra polilico e si facevano complici del giolittismo, dello democrazia controllata attraveno i prefetti e lo scioglimento della Camera, dello Stato accentratore e prote• zionisto, dell'equilibrio monarchico-conservatore. Don Luigi Sturzo, comprese come, invece, il Partito dei cattolici dovesse essere un partito po• Il domani ci dirà che un grande passo è pea, dell'esercito europeo, ed infine, non delle nostre industrie per la difesa. stato fatto sulla via dell'unità euro· ultimo per noi, sul lavoro concreto polare che costruiue un vero stato «liberale• (in cui la libertà comun6). fosse patrimonio questo presenta il nuovo partito con un programma antigiolittiono e sostanzialmente rivoluzionario del sistema preesistente. Giolitti non volle mai scendere a patti con quest'uomo, poichè capivo che egli avrebbe spezzato la suo antica dittatura morale. Ten• tò di mettergli contro il Vaticano ed infine gli gettò le prime squo• dre foKiste. l'immofurità dei socialisti, briachi del recente • ottobre ubras• so., l'educazione dei gruppi più retrivi cfel P.P .I., impedirono la alleanza naturale fra socialisti democratici e popolari, su cui sa• rebbc noto lo stato democratica. E olloru fu il fascismo. Molti er• rari furono commessi, mo all'otti• vo di Don Sturzo v'é la opinione contraria al rifiuto di Meda di fare il Governo (rifiutando di OS· sumere necessarie le responsabili• tà dell'ora) e lo suo tenace oppo• sizione allo collaborazione del P.P.I. con i! fascismo. Oggi, mantiene egli nonostonte ancoro una viva l'età, posi• zione, sopratutto levando alto lo voce per la morolinazione della vita pubblica. Posizione che non si può condividere, anche se talvolta riesce poco efficace, per una tal quale indulgenza del gronde statista verso una prassi liberale del governo dello $tot.o. Il M.A.T.O. a Roma Dello riunione che il Consiglio Atlantico - l'organo massimo del NATO - ho tenuto nel giorni scorsi a Roma, /'opinione pubbli• ca è slota costretto od interessarsi per lo vivacissimo polemico che si è svolto nei muri delle vie solo iniziativa di difeso. L'oliar• dltodine. Di conseguenza assume gorsi delle dimensioni di impomoggior rilievo - anche ai fini stazione di ogni problema lascia dello politico interna - lo vitto- senza dubbio speranza che on• rio murale di coloro che nel che lo loro soluzione Potto Atlonlico vedono uno stru• verso formule nuove. rr.vnto di difeso e di pace, allo cvi propagando i comunisti hanno senza volerlo doto maggior riwlto. Se essi infatti non ove~ero doto ovvio allo polemico difficilmente l'oplnlone pubblico avrebbe potuto accogliere il slgnificoto nascosto dello riunione - vole o dire quello di uno mog· g!ore efficienza difensivo, di uno si ovvll concreto adeguatezza dei pro- Poichè questo giornele ebbie, grommi olle posslbilità, di un vira indipendente è necesse• maggior coordinamento su un plano economico-sociale_ ed ovre1>. rio~che si abbonino un nubero stimato lo riunione del Con- mero di lellori pari e quanti sigllo AtJontlco come uno èonfe- oggi ricevono il giornale. renzo qualsiasi di diplomatici. Per questo anche il discorso di Eden o favore dell'Italia cesso di essere un fenomeno di nei riguardi dell'ospite cortesia per di• venire un impegno politico. E la solidarietà per gli alluvionati portalo svi piano dello politico inlernozionole significo l'apertura di sempre maggiori orizzonti o quello che ero in principio uno le~ si dhh.o-twi.eo.i ad è abbonato? iniziativa democratic il settimana I e dei cattolici democralici che sono impegnati sul piano politico sociale.

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