Fine secolo - 22-23 febbraio 1986

Classifiche internazionali dei consumiculturali a cura di Marino SINIBALDI. ITALIA Narrativa italiana 1 SCIASCIA, La strega e il capitano (Bompiani) . (Tra inquisitori molto attuali e garantismo ante ll_tte: ram una storia vera che sembra inventata. Coragg1os1 non 'sono i capitani, ma le streghe) 2 DE CRESCENZO, Oi dialogoi (Mondadori) (Ahinoi, oi dialogoi. Qui la morte della filosofia, troP.pe volte evocata, perviene a realizzazione; appena p1u a nord di dove nacque, appena qualche migliaio di anni orsono) 3 SENNI, Comici spaventati guerrieri (Feltrinelli) (Quando la realtà mette paun;, meglio riderci su; quando la realtà fa ridere, meglio averne paura. Benm ridendo castigat) 4 BELLONCI, Rinascimento privato (Mondadori) (Anni ruggenti: Isabella d'Este, Lu~ovic~ il ~or?, ~h.~– lio 11, Pico della Mirandola, Mach1avell1, Gu1cc1ard1m, Mantegna, Leonardo, Michelangelo, Tiziano, Ariosto, Boiardo ...) · SSALVALAGGIO, Mi dimetto da padre (Mondadori) (Come cant1;1vanoCrosby Still Nash e Young? «Teach your children well / Their father's hell / Will slowly go by... ») Narrativa straniera 1 FOLLET, Un letto di leoni (Bompiani) (Thriller di spionaggio sullo sfondo dell'Afghanistan occupato; protagonisti: un medico francese, una donna inglese, un avventuriero americano, un colonnello rus– so. E l'amore, questo follet sentimento che ...) 2 E.M.FORSTER, Casa Howard (Mondadori) ' (Gruppi di famiglia in un interno, tra tè e pasticcini, mentre cambia il secolo. «E' la vita privata che porge lo specchio all'infinito») 3 BACH, Un ponte sull'eternità (Rizzoli) (Lo scrittore e pilota , "autore del Gabbiano Jonathan Livingstone", come da dieci anni spiegano le fascette editoriali, qui racconta una storia d'amore utile ad esporre la sua visione del mondo. Interessa?) , 4 ELEGANT, Il mandarino (Mondadori) . (La figlia di un ebreo cinese rinnega e si dedica a plu– rimi amori europei. Come fosse facile ... Giacché facile non è, si va avanti per più di 500 pagine) 5 KUNDERA, L'insostenibile leggerezza dell'essere (Adelphi) (Un caso unico: in classifica da tempo insosteriibilmen– te lungo, se·10 merita. Ma Milan l'è un gran Milan) lçggrudo leggendo In questi giorni è in programmazione nei ci– nema di prima visione l'ultimo film di Arthur Penn, regista statunitense di rango. Il film si chiama Target e ha come protagonista Gene Hackman (Il braccio violento della legge) e Matt Dii/on (Rusty il selvaggio), La pelli– cola non è un granche. Ciò che anzi intriga lo spettatore non è tanto la storia in se stessa quanto il corpo a corpo tra i due attori: il primo, una vecchia volpe del cinema ameri– cano d'azione; il secondo, un bellisssimo ma un po' imbalsamato ragazzo, che ha ancora molto da imrrirare. Questa breve digressione per un altro con– fronto, librario, letterario, che in questi ulti– .mi mesi va molto di moda (e le mode, si sa, vengono sempre dagli Usa). Il confronto ri– guarda due narratori d'oltreoceano: David Leavitt, autore di Ballo di famiglia appena pubblicato da Mondadori e John D. Salin– ger, creatore di quel ·romanzo memorabile che è Il giovane Holden. La messa a con- fronto, però, non riguarda la scrittura e lo stile del romanzo di Salinger, quanto l'ossa– tura, /'ispirazione che domina una sua rac– colta di racconti: i Nove racconti, appunto, pubblicati anni fa da Einaudi. Sia detto subito: come Matt Dii/on, anche· Leavitt è molto giovane e promettente, ma il paragone col maestro non regge neanche un secondo. Il libro di· Leavitt è godibilissimo, acuto, a tratti divertente. Ma è anche infar– cito di ripetizioni, cadute di tono, lo stile non regge a lungo, c'è addirittura qualche caso di auto-plagio (si vedano i racconti "Contando i mesi" e "Radiazioni"). · E' vero, anche per il giovane scrittore ameri– cano le storie difamiglia e i bambini sembra– no essere l'ultimo scampolo di umanità che valga ancora la pena di essere indagato. Ed è vero che Leavitt è riuscito a creare un lin– guaggio, una scrittura che, in molte circo– stanze, ricordano quelli di Salinger; ma, ri– peto, siamo a distanze stellari. Anzi direi che, riletti oggi, questi Nove rac– conti di Salinger appaiono più ricchi, prolifi– ci, affascinanti di quando li lessi anni orsono. Allora, evidentemente, era ancorà troppo forte lo shock narrativo dell'Holden. In particolare i primi due racconti ("Un giorno ideale per i pesci banana" e "Lo zio Wiggily nel Connecticut") sono di una bel– lezza e di una semplicità devastante. Alberoni,prima delfErotismo ITALIA Saggistica 1 ALBERONI, L'erotismo (Garzanti) (Prodigiosa ascesa del prolifico Alberon degli Albero– ni. Ma stavolta il suo compito è facilitato dal popolaris– simo tema: è dall'amore che nasce l'uomo I e dalla terra matura il grano) . 2SCALFARI, La sera andavamo in via Veneto (Monda- dori) • (Il Mondo I Non si è fermato mai un momento ...) 3 BUSCAGLIA, La coppia amorosa (Mondadori) (Alleluiah! Amarsi con gioia, onestà, comprensione, tenerezza, indulgenza, sincerità, reciprocamente, sen– za gelosia. Ma non sarà per caso un po' noioso? Il li– bro o l'amore? E l'autore?) 4 BIAGI, Senza dire arrivederci (Mondadori) (Ultimo libro prima della trasmissione televisiva cui seguirà un nuovo libro e un'altra trasmissione Tv. Il circolo vizioso della multimedialità) 5 STAJANO, Mafia: l'atto d'accusa dei giudici di Palermo (Editori Riuniti) _ . (Tutto quello che avreste voluto sapere sul max1pro– cesso ... Ma per precauzione garantista, da leggere as– sieme al libro di Sciascia) Varie 1 FRASSICA, Il libro di Sani Gesualdi (Longanesi) (In classifica da due mesi! Perchè? Eh, direbbe il frate, gli italiani hanno coi libri un rapporto sanomasochi– sta ...) 2 FORATTINI, Nudi alla meta (Mondadori) (Banda Scalfari, l'unica che tiene testa alla Banda Ar- bore) ' 3 BAGLIONI/HARARI, Notte di note (Rusconi) (La vita è adesso, sopportiamo anche questo) 411 Gulnness dei primati (Mondadori) (La parola più lunga apparsa in un'opera letteraria è greca o sanscrita? E il più lungo palindromo è finnico o inglese? Non di soli muscoli vive il Guinness) 5CASTAGNA-D'AGOSTINO, Look Parade (Sperling & K.) (Fedeli a oltranza all'assunto "non è bello ciò che è bello ..." i due gagà vogliono lookizzarci tutti. Ma ribel– larsi è giusto) E' un'umanità in bilico, quella che popola qùeste novelle esemplari. In bilico tra follia e purezza, tra infanzia e sradicamento. Spes– so, i protagonisti di queste pagine sono bam– bini (magari prodigio come il Teddy del rac– conto omonimo) o reduci di una qualche as– surda guerra (e come lettore, non sai mai de– cidere se di Corea o di Vietnam o di Seconda guerra mondiale si tratta). Film Nel caso poi di "Bella bocca e occhi miei verdi", il protagonista vero è un telefono: l'intero racconto, infatti, è una lunga, este– nuante telefonata tra due avvocati che, nel cuore della notte, si confessano debolezze e tradimenti. La scrittura è leggera, fluida, di una sempli– cità disarmante. Forse, è ancora più interes– sante dello stesso Holden dove si sentiva probabilmente uno sforzo costante e troppo consapevole di sperimentazione linguistica. Una preoccupazione che qui non c'è. Qui re– gna in/atti l'assoluta purezza del piacere di narrare. Quella semplicità così difficile a farsi ... (mf) 1 S.STALLONE, Rocky IV 2 e.VERDONE, Troppo forte 3 L.WERTMULLER, Complicato intrigo... 4 F.FELLINI, Ginger e Fred 5 T.HACKFORD, Sole a mezzanotte 6 M.PONZI, Il tenente dei carabinieri 7 A.L YNE, Nove settimane e mezzo 8 G.COSMATOS, Rambo 2 9 M.LESTER, Commando 10 A.LATTUADA, Una spina nel cuore

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