Fine secolo - 25-26 gennaio 1986

-:?V.("••:•~.:~ '•:,C•)?~:~-: ..-::– -:.-.❖~--w:>·., tN"t-:<-::;.,;,.;;: ;:~~- •· .•••• X;.,._,-~ •~:·-> ._:_ :-·-:– 'i-:..:.t •:;..:;, :< ··v*•·-· -:-. S ignor Pres_idente, signori giudi;i_del tri– bunale di Napoli: dirò subito che ho fulu– éia nel giudizio sereno di questo tribuna- • le. Devo dire altresì che l'episodio riferito da Pa– squale Barra e relativo alla presunta f ulelizza– zione dell'imputato Enzo Tortora in casa della mia assistita, Nadia Ma zano: è un episodio frutto di invenzione». (Dall'arringa difensiva dell'avvocato Domenico Ciruzzi). Domenico Ciruzzi è un giovane avvocato na– poletano, con la passione del teatro. Una se– conda vita che lo aiuta a interpretare anche il mestiere di esploratore del crimine. E' andato al processo ottimista;e ora lo è un po' meno, anche se non si lascia disanimare dalla senten– za che è stata riservata alla sua assistita: cinque anni di carcere per partecipa,zione ad associa– zione di stampo camorristico, quel famoso 416 bis del codice che centinaia di detenuti della Campania producono nelle carceri italiane come un biglietto da visita. L'avvocato ha una sua teoria, che vede prota– goniste del processo, al di là di reati commessi o presunti, le comunicazioni di massa. «La ve– rità, signor presidente, e lo dimostreremo, è che gli inquirenti sono rimasti vittime di un teore– ma». Per trovare i fondamenti della sua opi– nione, -siamo andati a spulciare fra le carte processuali. Quello che leggereté, quindi, è au– tentico, o perlomeno autenticato. E attenzione ai passaggi, alle date e alle interpretazioni. La vicenda di Nadia Marzano si inizia il l9 aprile 1983 quando Pasquale Barra, killer della camorra fuori e dentro il carcere, viene convo– cato dai giudici napoletani. Un incontro come tanti altri precedenti, tutti finalizzati a racco– gliere più informazioni possibile dall'ex camor– rista che da alcuni mesi si è dichiarato disponi– bile a collaborare con la giustizia. Il battistra- . da della defezione dalla «Nuova camorra orga- · nizzata» è proprio lui, seguito a ruota da Gio– vanni Pandico, che ha avuto il privilegio di conoscere il boss Raffaele Cutolo solo in car– cere, diventando suo compagno di cella. Dal 19 aprile al 25 novembre «.Ho da farvi llllQ richiesta poichè è possibile. anzi ne sono certo, che ne/farvi gli elenchi degli appartenenti alla Neo mi sono scappati iJéi nomi, di una certa importanza perchè non sò~o un cervello elettronico...Passando ad esaminare i nomi fatti dal Pandico efermandomi ad esami– nare i nomi più noti posso confermare senza dubbio che Enzo Tortora, il presentatore della Rai Tv è camorrista regolarmente fedelizza– to...Enzo Tortora fu conosciuto dal Cutolo nel 1978, dopo la fuga dal manicomio di Aversa, a Milano e precisamente nella casa di Nadia Mar– zano che faceva parte dell'organizzazione Tura– tello ed era una pedina del traffico di droga– ... Che il Tortora diventò camorrista io lo seppi da Cutolo tramite la moglie di Antonio Cuomo nel 1979... ». Annotazioni per il primo interrogatorio._ l) Il blitz nel quale verrà arrestato Enzo Tortora è ancora da venire: sarà attuato il 17 giugno. 2) Barra collàborava con i magistrati da quasi un anno, dal maggio del 1982, e fino a quel mo– mento gli efa sfuggito un personaggio come Tortora. Ma gli torna in mente quando scorre FINE SECOLO* SABATO 25./ DOMENICA 26 GENNAIO Vicissitudini di ·una descrizione di donna,. e signifi~~ della .sparizione di alcune lettere :insignificanti Antologia ragionata di alcune /rasi verbalizzate di Pasquale Barra, e delle domande, e delle ipotesi di risposta del difensore di Nadia Marzano. Da leggere con pazienza, come con un rebus a soluzione dilazionata. la lista compilata da Pandico. Allora si ricorda pure una serie di particolari: quando Tortora è stato assunto dalla camorra, in quale occasio– ne e in casa di chi. 3) Nadia Marzano viene de– scritta come una del :clan Turatelfo, con fun– zioni di trafficante di droga. 4) Antonino Cuo– mo, e sua moglie, indicati come testimoni, non . possono ·purtroppo esserè ascoltati: Nel frat– tempo sono stati ambedue ammazzati. Il 25 nove_mbrePasquale Barra viene riconvo– cato dai magistrati napoletani. · «Presidente, è importante tenere presenti questi lassi di tempo: il 19 aprile vi è il primo interro– gatorio di Barra a proposito di Tortora e della MarzQJlo; il 25 novembre, soltanto il 25 novem– bre, vi è il secondo interrogatorio; a distanza di _sette mesi, presidente, non viene fatta nessuna indagine, non viene disposto nessun pedinamento della Marzano, non viene identificata, non viene disposta una intercettazione telefonica, nulla fino al 25 novembre. Perchè presidente? ...Che cosa succede, presidente, prima del secondo in– terrogatorio di Barra, prima del 25 novembre dell'83?». . C'era stato un pandemonio. Il 17 giugno era scattato il blitz che aveva portato in carcere Enzo Tortora e altre centinaia· di persone. Il . damore, lo scandalo, lo stupore. L'Italia subi– to divisa fra innocentisti e colpevolisti. «Un blitz storico e un personaggio dei media: una mi– scela esplosiva», commenta oggi l'avvocato Ci– ruzzi. Ed enuncia le premesse ·della sua teoria. «Ai nostri giorni gli effetti punitivi del processo penale norrsono più legati alla sentenza. Vengo– no, paradossalmente, anticipati all'inizio delle indagini, con gli arresti, le C!Jmunicazionigiudi– ziarie, ecc...E i mass-media amplificano. Si dif– fondono solo notizie accusatorie, quelle cioè del– la magistratura, perchè in quella fase la difesa è sempre e comunque a/l'oscuro di tutto». E ag– giunge che non vuole demonizzare nessuno, perchè qui non si tratta di malvagità indivi– duali, ma di un processo all'interno del quale si registra un progressivo spostamento del giu- sto interesse dell'indagine. . «Perchè presidente? E ritorniamo alla chiave di lettura che abbiamo offerto, una chiave di lettu– ra che ci viene offerta dagli stessi pubblici mini– steri nella requisitoria scritta, perchè loro dico– no che il Barra è il cardine dell'aécusa, perchè dicono che il Barra è-completamente disinteres– sato e spontaneo. Loro sono vittime di questa premessa, presidente, perchè ritengono che Bar– ra dica la verità·, e quindi non c'è bisogno di ri– scontro. Che cosa succede, presidente, prima del 25 novembre del/'83? Vi .è il dissenso di ritorno che comincia a montare, presidente, intellettuali come Biagi, Bocca. Vi è un dissenso di ritorno anche ·attraverso la fotografia di Tortora calvo, o q!lasi calvo. Presidente, vi è un dissenso di ri– torno che comincia a montare: si ritorna da Bar– ra e finalmente si chiedono delucidazioni». Barra riparla, e Nadia fa . carriera Alle ore I 1.10 del 25 novembre 1983 Pasquale Barra si siede di fronte al giudice Giorgio Fon– tana e ricorda i tempi passati nel carcere di Poggioreale. «Cutolo mi precisò che il Tortora era divenuto collaboratore stretto della Neo per il traffico di stupefacenti, dopo che aveva già collaborato con il Turatello. Mi prf!cisò,anche· che, sempre durante la latitanza, il Tortora fu fatto camorrista presso la Nadia Marzano, abi– tante a Milano, via Mazzarenti nr.26, che, insie– me al marito, anch'egli trafficante di droga, era collegata con il clan deifratelli Mazzei, di Cata– nia, operanti su Milano. Preciso che Nadia Marzano mi era già molto nota, avendo avuto anche rapporti epistolari con lei, · circo~tanza che, se lei vuole, può controllare, per gti anni 1980-1982.,,J rapporti epistolari erano.determi– nati dai collegamenti tra Cutolo e noi della Neo per Milano e sulla Lombardia»; e aggiunge che se si vuole conferma alle sue parole, basta ri– volgersi al dottor Argenio della Crimjnalpol di Napoli, Il funzionario di polizia, infatti, appe– na saputo dell'atteggiamento collaborativo del Barra, era andato a trovarlo nel carcere 'di Foggia in tempi insospettabili a caccia di infor- 7 ( mazioni per le sue personali indagini. A lui il detenuto consegnerà anche una foto della don– na con alcuni numeri di telefono segnati sul re- tro. , Annotazioni per if secondo interrogatorio. I) Si ricorda della via e del numero civico solo a sette mesi di distanza. 2) La' donna non fa più parte del clan Turatello, ma ·proviene da quel– lo, minore, dei fratelli Mazzei. 3) Diventa una vecchia conoscenza, con cui si è 1,critto dall'80 e che lui conosceva da prima, senza spiegare come e dove. 4) Nadia Marzano appare come una persona interna e indispensabile all'orga– nizzazione camorrista e, in un altro passo, il marito viene present~to come un grosso traffi– cante di droga. 5) Il funzionario della Crimi– nalpol, che si presenta forte di un incarico mi– nisteriale, entra in un carcere. a massima sicu– rezza, parla con un detenuto e intasca una foto. Di tutto questo, ovviamente, non esiste verbale agli atti. 6) I numeri di telefono segnati sulla fotografia della Marzano sono risultati in successive indagini del tutto "innocenti". «A questo punto, presidente, la sana aspettativa dell'inquirente ha trovato .un riscontro: i:he if personaggio Marzano, castellana che assiste con i vertici alla fidelizzazione di Tortora, non è un · personaggio marginale, non è, secondo questo interrogatorio di Barra, completamente separa– ta dall'organizzazione. non è una persona che scrive a Barra soltanto per un aggancio epistola– re dopo l'omicidio Turate/lo. Da questo secondo interrogatorio apprendiamo che Nadia Marzano è un personaggio saldamente inserito nell'orga– nizzazione e che, quindi, ben poteva _svolgere quel'ruolo di castellana·che Barra le aveva attri– buito nel primo interrogatorio, Ma·che cosa suc– cede; prestdente? Chi è che smentisce Barra?». L'ex camorrista forse si propone di corrispon– dere a ciò che si aspettano da lui: conferme, notizie, prove a carico. Ha persino un commis– sario dell'Interpol da fornire, E qui commette il suo errore. Il I dicembre viene convocato il dottor Romano 'Argeniò, uno che passa la vita cercando di intrappolare i criminali e ha avuto anche grandi successi; è riuscito, ad esempio, ad arrestare il boss. Bardellino in Spagna. · «In uno dei pochi incontri avuti personalmente con 'il Barra mi disse anche che per smistare la droga raffinata.ci pensava il clan dei Mazzei, catanesi trapiantati a Milano. i quali, a loro vol– ta.fornivano dei personaggi minori tra i quali la Nadia Marzano, della quale mi consegnò la foto, la quale, a suo dire, avevafun?ione di col– legamento e di smistamento della.droga per Mi-· /ano. Mi precisò che non conosceva di persona la Marzano e di averne ricevuto lafoto e due let– tere dopo l'omicidio di Turate/lo, Precisò anche che, a quanto a lui risultava, la Marzano era evidentemente collegata a Turatello. Svolsi im- . mediati accertamenti che furono negativi quanto all'individuazione della raffineria. e quanto ai Mazzei; si accertò che avevano lasciato traccia dejla loro presenza nell'asse Modena-Bologna, a nulla di particolare risultò a Milano, La Marza– no Nadia fu completamente_identificata ...in via riservata la Criminalpol di Milano ci comunicr chè la Marzano;!era conosciuta come abituale frequentatrice delle bische milanesi, Nulla ci ri– sultò circa l'inserimento nel traffico di droga». Smentisce quindi Barra in diversi punti. Quan– do, ad esempio, il detenuto afferma di averla conosciuta da sempre, l': bene, e di aver ricevu-

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