Fine secolo - 4-5 gennaio 1986
Foto di Luciano. Ferrara. notonia quotidiana/estens: E.f'zscale, il sottrarsi.in tutto o in parte a/l'obbligo di p(lgare una o più imposte. Manca evasione nel significato di evasione dall'obbligo scolastico. Forse ~i ritiene che questo signific&-tosia or– mai desueto, In questo quartiere invece la battaglia con– tro l'evasione è quotidiana ed estesa. Solo due anni fa sono stati censiti oltre 200 "evasori totali": bambini che non avevano frequentato affatto la scuola elementare o lo avevano fatto in modo del tutto parziale. I meccanismi psicologici che portano le famiglie a rifiuta– re o dimenticare la scuola sono indagabili, e se ne è parla– to anche su questo giornale. Ma se per le famiglie si trat– ta di evasione nel senso fiscale del termine, per il bambi– no il terinine evasione rimanda ai significati di fuga e "rottura della intollerabile monotonia". Anche quando i genitori sono contrari, abbiamo visto bambini sfidarli per venire a scuola: purchè essi abbiano un· minimo di in– teresse per essa. Più di altri. bambini capiscono che la scuola può emanciparli da situazioni brutali. Ma come può diventare attraente per questi bambini una scuola che nelle strutture, riei metodi, nella politica del persona._ le trasmette insicurezza e precarietà? Decidere e' doloroso I bambini con difficoltà di apprendimento sono molti. Quando le difficoltà non sono create dalla scuola stessa, rimandano ~mpre alla scarsa organizzazione delle cate– gorie mentali di spazio e tempo. I~ pratica significa ad esempio che l'impaginazione è il problema più 'grave che il bambino si trova ad affrontare. Il fatto è che ogni mutament9 nell'ordine costituito pro– voca angoscia pèrchè obbliga a decidere e a immaginare un futuro -per quanto prossimo- che è diverso da ciò che si afferra qui ed ora. Staccare una parola dall'altra, ter– minare un rigo, una pagina, un pensiero, persino decidere tra maiuscola e minuscola, o scrivere lettere che si allun– gano in basso o in alto, sono tutte cose che comportano decisioni, rottura della uniformità". L'ideale sarebbe poter scrivere su un rullo in una unica riga una sfilza intermi– nabile di zero ed uno: come nei computer o come nelle più antiche scritture (la scrittura coi nodi forse risponde a questo requisito). La difficoltà ad impaginare le parole sulla carta rimanda a quella di 'impaginarsi' nella famiglia e in genere nel mondo adulto, ed entrambe comportano difficoltà anche a organizzare il pensiero. Il determinismo familiare e sociale che porta a riprodurre nei bambini le 'colpe' dei padri può essere rotto solo da una istituzione specificamente volta alla promozione in– tellettuale, per esempio, la scuola, ma per far questo biso– gna assolutamente limitare le fonti dell'angoscia, evitar~ che l'ambiente di apprendimento sia a sua volta ansioge– no a causa della precarietà delle strutture, dei metodi, del personale. Ogni programma di recupero fallirà, come già sono falliti nella zona, e non potrà neppure aspirare al successo se non mette al centro un radicale mutamento dell'ambiente di apprendimento. Scuola e societa' gis' senza promuovere effettivamente le sue capacità in– tellettuali. E così attraverso promozioni e rimozioni il . problema lieviterà nel corso degli anni fino a che sarà maturo per essere consegnato nelle mani della, polizia e · della magistratura. O numi fate luce su 1J_uesto · mistero: dove c'e' spirito c'e'. materi4 ( parafrasi 'da. Leonardo) I • Visita, guidata a un · monumento di fine secolo . Le scuole elementari più prossime al rogo dell' AGIP sono tre e appartengono tutte al medesimo circoio. Quel– la di S.Erasmo si può supporre semidistrutta, mentre le altre due hanno subito danni più o meno seri. Tutte sono sistemate in edifici di fortuna. A S.Erasmo un edificio in– dustriale stretto tra fabbricbette e depositi di carburante. A via Ferrante Imparato si tratta di un ex mulino:. un edificio quasi lussuoso (considerati gli standard napoleta– Il vecchio pregiudizio della asetticità dell'insegnamento ni) ma proprio per questo una parte è in uso alla scuola sopravvive in nuove forme. Le richieste riguardanti le media rimasta senza sede dal terremoto, e una parte è strutture e i mezzi materiali sono giudicate tipicamente stata occupata fino a un mese fa da appena cinque fami– apolitiche e pragmatiche. Infatti esiste un insegnamento gli e. che è comunicazione di puri spiriti, e mezzi materiali del- La scuola di Corso S.Giovanni invece è un edificio per l'insegnamento di cui possono occuparsi geometri e ca- abitazioni costruito O comunque ristrutturato tra la fine e pomastp. Così esiste il grande chirurgo che opera in una l'inizio del secolo: la scuola vi si trova dal tempo dei bi– sala moderna e luoghi di degenza, cucina, gabinetti dove snonni dei nostri alunni, in via del tutto provvisoria_. Egli non mette piede e ce lo mettono altre bestie. s. Giovanni non è un quartiere a rapido incremento de– Nella mia scuola i banchi, le sedie sono delle altezze più mografico e comunque gli insediamenti più recenti sonc diverse~ i bamb!ni inciampano nel pavimento sconnesso, stati dotati di scuole nuove; invece è proprio il centro sto– l'a~la ~•allaga, il ~ore ~netr~ da tre o quattro.ape~- rico (che è centro anche di molte altre cose, come la ca– r~, il nscaldamento e norm!lale, 1l!eo_n sono accesi t"'!tt,o ~ morra O il traffico di droga) a essere sfornito di struttun giorno, occor:re un t~mpo invero~~le per fare ~ap1p1,s1 ...scolastiche adeguate. Il perchè di questo mistero è_diffici– beve atta~tl al rubinetto, non Cl s1lava le mam per far~ le da spiegare anche con la più bieca dietrologia; per cui !a mer~ndina eccetera ~tera. Ma tutt~ q~esto ~on pu_o concludo che si tratta semplicemente della insipienza di 1mped1real Maestro ~1 msegnare nel ~gh?re_ d_e1modi. ben tre regimi politici succedutisi nel secolo, e delle nu• Nella scuola materna e sJato a~Jtato il pnnetp10 :a.Ime- merose amministrazioni che Napoli ha avuto. no_a_parole- che _non es1s~ chi ~• occupa dello spinto e n quartiere non è politicamente amorfo, l'associazioni• eh, -msegnante d1 catego~a B- s1 occupa del ,corpo. Ma smo è forte, i partiti che si definiscono progressisti rac– d_al!ascu~I~ elem~ntare_m su, tutto questo e _supe~to, colgono oltre il 70% dei voti, nonostante la crisi indu• c10e archlVlato ~ dimenticato. Se su sette ~~bi di pnma striale i consigli di fabbrica e i sindacati sono ben presen– elementare tutti ~ sette fanno ancora la p1p1a letto, que- ti. Come mai anche costoro si siano ricordati delle scuolt sta è una ~al~tt~a del corpo de~ta 'e!'ures_i notturna': solo quando nel dopoterremoto, venivano occupate, re– roba da spec1ahst1. Se la cosa continua in qwnta elemen- sta un altro mistero di .non facile soluzione. tar_e_( come, mi è ~apitato ~ è da. ricove~o, ma l'opera ~e~o Come molte cose vea:hie queste scuole forse riuscirannc Spinto puo co?tmuare dimenticando il corp~ ..Lo Spinto a compiere quel miracolo che consiste nel passaggio da non ha fissa dimora e soprattutto non fa p1p1. novero del vecchiume non più funzionale al novero dell< Agibile, ·_non agibile Un tempo l'insegnamento prescindeva da ogni considera- Aggettivo derivato dal verbo agire. Il verbo è intransitivo zione circa la condizione sociale degli allievi: negando l'e- e come tale non può essere coniugato al passivo. Se– sistenza di un rapporto tra rendimento scolastico e con- , nonchè antropologi e psichiatri hanno trovato che un es– dizione sociale si rimuoveva il problema di adeguare l'in- sere umano può essere agito da forze a lui estranee (que– segnamento alle ·caratteristiche dell'allievo. Chi parlava sto significato non viene registrato dai vocabolari): antichità da proteggere. 'Ecco come un colto visitaton potrebbe descrivere i locali dell'edificio di Corso S. Gio vanni, che sono i più squallidi tra quelli citati. L'edificio sito all'incrocio delle strade che servono i quartiere industriale si presenta in forma allungau perchè incastrato nello stretto spazio tra due edifici pree– sistenti. La facciata ha uno stile tardo ottocento con stuc– chi e timpani che richiamano elementi dell'architettun classica. I colori, caratteristici anche di alcune ville vesu viane, sono il grigio per gli elementi decorativi e il rosse mattone per i riquadri. di 'società' era additato come pericoloso sovversivo. Oggi Nella mia scuola si può essere agiti da una scala a chioc– la situazione è capovolta: tutti fanno un gran parlare di ciola con gradini alti e stretti oltre misura, al punto da condizionamenti sociali, ma semplicemente per conclude- produrre· bambini impediti a scendere normalmente le re che senza un mutamento delle condizioni sociali non ci scale; .sipuò essere agiti da un'aula di pochi metri quadri può essere mutamento nel rendimento scolastico dell'al- che induce sindromi da clausura, e via dicendo. Invece lievo. Tutto è cambiato, ma non i risultati: prima il pro- non si può agire in un piccolo cortile con annesso giardi– blema veniva rimosso attraverso la negazione, e il bambi- no dove forse i bambini potrebbero giocare; non si può no in ritardo, pericoloso testimone della falsità della teo- agire ·nella bibliotèca dove forse gli insegnanti potrebbero ria, gettato via con la bocciatura o occultato nelle classi studiare o compilare i numerosi documenti scolastici. differenziali. Oggi il medesimo problema viene rimosso Così è: gli stessi tecnici che trovano idonea la scuola, non promuovendolo di rango (un tempo e ancor oggi si pro- trovano idonei cortile e biblioteca. Muoversi per i bambi– m~ovevano, per rimuoverli, anche i funzionari scomodi) ni e studiare per gli insegnanti sono attività voluttuarie e e altrettanto si fa col bambino; promuovendolo 'ope l~- in quanto tali eliminabili. Si accede ai locali delle scuole attraverso uno stretto an drone largo meno di due metri che si apre su un buio cor tiletto attraverso il quale si accede ad una rampa avvol gente, soluzione ardita seppure scomoda (i gradini son< stretti ed alti) dovuta alla ristrettezza dello spazio dispo nibile. Al termine di ,questa rampa si trova la scuola ma– terna comunale, dove sono ospitate diverse decine d bambini dai tre ai cinque· anni. La scala prosegue cor rampe e ballatoi fino al secondo piano ove si trovano}• direzione e le prime quattro aule.
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