Fine secolo - 28-29 dicembre 1985

3 maggio 1936 MuoreROBERT MICHEIS. Era nato a Colonianel 1876. La sua "Sociologiadel partito politico" fu pubblicata a Lipsianel 1911. "Le masse possiedono una tendenza profonda al culto della personalità. Esse necessitano nel loro idealismo primitivo di divinità terrene, cui si legano di amore tanto più cieco quanto più fortemente sono oppresse dalla durezza della vita... Certo, si presenta anche il caso in cui la massa di un partito tratta il suo idolo come i negri il lor9 feticcio e lo bastona di santa ra– gione. Ma ancor più spesso essa segue la psico– logia del feticista anche in ciò, per cui, dopo averlo bastonato, di nuovo lo insedia quale fe– ticcio. In genere, l'adorazione dei militanti per i loro dirigenti rimane allo stato latente, rive- •Iandosi .con sintomi percepibili solo dagli os– servatori più acuti, quali sono ad esempio il tono di venerazione con •cui si pronuncia il nome dell'idolo, l'assoluta docilità con cui ogni sua parola viene ascolta,ta, l'indignazione cpn cui si respinge qualsiasi appunto alla sua persona. Nella democrazia italiana, per lungo tempo il rimprovero "ha parlato male di Gari– baldi", valse come il peggior rimprovero di or– dine morale che potesse venire fatto./._ ../ E' as– sai facile che l'adorazione provochi, in chi se ne vede fatto oggetto, la megalomania/ ...('. (Da "La sociologia del partito politico nella democrazia moderna", ed. it. Il Mulino 1966). 16 luglio 1976 BETTINO CRAXIdiventa segretario del PSI, al postodi De Martino. Proseguiva peraltro Michels: "Certo, anchè il fattore personalità fa valere qui tutti i suoi di– ritti. I vari caratteri reagiscono in modo diver- - so allo stesso stimolo. Esattamente come le ra– gazze (sic!), secondo il diverso grado della loro innata eccitabilità _sensuale e dell'educazione morale ricevuta, escono da situazioni erotiche ugualmente insidiose, intatte, demi-vierges, o "cadute", allo stesso modo le qualità specifi– che dei capi, in quanto acquisite, e non imma– nenti, si manifestano, di fronte alle numerose tentazioni che la vita di partito offre, in modo estremamente diverso nei singoli leaders. Quel generale senso di sazietà, che è proprio di chi ha raggiunto la sua meta, presenta i più diversi gradi di intensità". (Un segno di un certo ottimismo si può ritro– vare nell'ingegnoso •piano·urbanistico-idrauli– co-filosofico di un giovane architetto, Mario ·Spada, che mira a ritermalizzare la città di Roma. Ma di questo riparleremo). FINE SECOLO* SABATO 28 / DOMÉNICA 29 DICEMBRE ~ . \~ - . .. ,. - ·.:. - . . t::';I{:Yf , t.'.i;,,~-:;.: li;:.;i==-iji,gj;_.:.:.:,;,;~....:..:..;;:- :=- :.:.:- =:...:.....;;~- t:..mt.- ... ---lllE!l~~llllìii~ 4 aprile 186 d.C. 19 Milleottocentenario della· nascita di Bassiano, figlio di Settimio Severo, noto col soprannome di . · CARACALLA. Riceve, come il fratello Geta, il titolo di Cesare. Per restar solo col titolo, fa liquidare Geta tra le braccia della madre. Ne fa cancellare il nome da tutti i monumenti. Inguaia le finanze statali concedendo ai soldati un aumento del 50 per cento. Estende la cittadinanza a tutti i residenti nell'impero, con un editto del 212, forse per · calcoli fiscali. Prendendosi per Alessandro Magno, va a battersi in Oriente, e ad · Alessandria perpetra un massacro di abitanti che scherzavano troppo leggermente sulla sorte di Geta. Invita a pranzo re rivali-e li cattura. Insomma, non ci si sorprenderà di sapere che morì ammazzato, da un suo prefetto del pretorio, in nome del principio "Mors tua vita mea". · Gli si devono le celebri Terme. "Alle terme di Caracalla - i Romani giocavano a palla".

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