Fine secolo - 30 novembre-1 dicembre 1985

di Roma e Renato assa.. E Airone puntava in alto~ sempre in salita le vendite, sfondata. quo– ta: duecentomila co~ sfondata quota duecen"'– tocinquantamila. Il colpo grosso di Gavazzi è datato 1984. Con_la Rai., prima cete, partiva il progetto di un settimanale televisivo con servi– zi gira.ti in ltalìa e non solo filmati, anche se splendidi, acquistati: dalla Hoc inglese o dagli americani come il Quark di Piero Angela. Na– sceva così un contenitore di storie di natura prima chiamato li Gabbiano, poi lA volpe e il Gatto e finalmente Pan. (proprio lui, il dio Pan) condotto in studio da Luigi Boitani, astro na– scente della zoologia. italiana, transfuga dal Wwf. Con Pan pronto a decollare il primo sa– bato di questo dicembre, Gavazzi per ora la– scia liberi proprio Boitani e Mainardi mentre porta via con sé i fedelissimi Massa e Marco Ausenda. . Gli etruschi, strani animali E' storia di questi giorni. E il mondo ecologi– sta italiano continua a domandarsi il perchè della rottura di un'allenz.ache sembrava di fer- ' ro e che aveva portato prestigio a Giorgio Mondadori e aveva fatto dell'Airone di Gavaz– zi il più clamoroso caso editoriale degli ultimi anni. Possibile rompere un meccanismo fun– zionante senza arrivare a trovare la soluzione di una vertenza anche difficile? Di chi la colpa? E poi: ma è vero che Airone dava già segni di incertezza? E' vero che e~ iniziata una inver– sione di tendenza nelle vendite? E' stato il ma– lumore serpeggiante tra i padri stori!i del mon– do verde italiano a far scattare il licenziamen– to? Oppure sono state le pressioni esterne a co– stringere Gavazzi alla resa? Le voci si sprecano. Certo è che Airone degli ultimi mesi aveva calato tono e mordente: mol– to più malleabile verso i cacciatori, molto di– spombile a sponsorizzare biciclette per gite in montagna, aveva spiazzato uh po' tutti con una copertina e un numero, il 54 dell'ottobre scorso, quasi interamente dedicato agli etru– schi, all'anno degli etruschi (proprio a conclu– sione di una stagione di fallimento delle mostre tosca.ne) . E in quel numero si poteva leggere u n articolo che, a proposito degli scavi clande– stini. finiva per domandarsi: se non:_fossegiun– to il momento di aprire [e porte al mondo dei violatori di tombe e farli passare dalla clande– stinità all'ufficialità, quasi a premiare la loro secolare tatica di viola.tori di tombe. distruttori di pagine di storia e responsabili della fuga al– f estero di: statue e vasi esposti oggi nei 'musei di mezzo mondo . Una rivista unpo' fuori rot– ta, sbandata.ma nello stesso tempo sempre più_ pc ca d i pu bblicità. Colpa di Gavam'! O dell"editore- Giorgio Mondadori? Certo il Jlcenziamento in tronco . ' FINE SECOLO * SABATO 30 NOVEMBRE / DOMENICA 1 DICEMBRE Pittima reale 7 non depone a. favore dell'editore. Soprattutto se è vero che nelle ultime settimane lo scontro si era fatto aspro proprio sul tema della prote– zione della natura. Mondadori aveva chiesto a Gavazzi di passare sopra alle solite lottizzazio– ni nei parchi, alle denunce di abusiyismo e dj inquinamento: '.'Meglio parlare dei bei posti da visitare e degli animali da vedere. In fondo questo è il compito di Airone". E' stato a que– sto punto che Gavazzi ha scelto di andarsene? Ed è stato a questo punto che Mondadori lo ha prevenuto cacciandolo? Poco importa il pettegolezzo. Restano questi 56 numeri di un mensile che ha fatto sognare molti neofiti della natura, amare animali e luoghi ancora scono– sciuti e intatti, arrabbiare esperti e scienziati per scelte e articoli non "meramente ortodos– si". I primi 56 di Airone, quelli firmati ·Gavaz– zi, resteranno nella storia dell'editoria un po' come negli anni del dopoguerra tutti ricorde– ranno li Mondo di Pannunzio. Con le clebite proporzioni certo. E con la certezza di non mi– schiare il sacro col profano. Verdi dall'invidia? La fine di un ciclo lascia comunque un attimo di smarrimento. Chi avrà il nuovo potere? Chi conterà di più nei prossimi mesi? Il Wwf inviso a Gavazzi avrà la sua~rivincita? Il dito allora si sposta a puntare il .mondo dei protezionisti. Troppo alla moda l'ecologia italiana. Come sempre. Con tanta voglia di protagonismo dei nuovi leader emergenti, con invidie e recrimi– nazioni, insofferenza e dispetti. Chi è più verde di. tutti? Chi è stato verde prima di tutti? E perchè il centro rapaci mio è più bello del tuo? E il progetto per salvare il cervo sardo non è forse più bello di quello per far tornare al nido la cicogna, bersaglio dei cacciatori irresponsa– bili?.Si litiga nel bel mondo verde italiano. E' più che comprensibile tanto è vero che lo fan– no anche i tedeschi e i francesi. E poi ci sono tanti interessi dietro. C'è il ministero dell'Eco– logia che si prepara a tirar fuori miliardi per l'ambiente. E c'è tanta voglia di tornare ai tempi in cui si lottizzava senza ritegno e senza denunce. C'è molto inquinamento nell'aria-e tanta pioggia acida di cui non si vuole parlare. Ci sono incendi dolosi a valanga. Poi -ilpartito dei cacciatori che si sta organizzando e parla– mentari che fabbricano cartucce che si fanno la legge sulla caccia su misura per gli affari loro e dei parenti armaioli. Per questo la crisi di Airone fa anche un po' paura a chi vorrebbe un bel fronte compatto di tutti quelli che hanno interesse a salvare l'uo– mo nell'ambiente .più pulito possibile. In giro c'è gente che non vedeva !''ora di far spaccare in due un mensile come quello di Gavazzi. E intorno all'Airone sembra d1 veder volare av– voltoi. I còllaboratori di questo_ num.ero di Fine secolo Carla MEI..AZZINL valtellinese, vive a Napoli. Vmcenzo CERÀMI,. nato a Roma nel 1940, è narratore ("Un borghese piccolo piccolo", 1976; "Tutti cattivi", [981; "Ragazzo di vetro", 1983), poeta ("Lenin addio~, l98J) e sceneggiatore. Tano D'AMICO,. frequente n:ostro ospite, ha pubblicato le sue fotografie, oltre che in numeÌosigi.omali e riviste, in volumi: "Se non ci conoscete", 1977, ed. Lot– ta Continua; "E" il 'Tr, 1978, I libri del No; "Con il cuore negli occhi", 1982, Edizioni Kappa:; ~una storia di pace", 1983, Romana Libri Alfabeto; "24 mar– zo", 1985, Alfamedia.(con testi di Sandro Medici e Riccardo Barenghi). Obelix é uno pseudoeimo. Nrente si può dire di. uno pseudonimo. Giuseppe GOFFREDO è nato 28 anni fa nelle campagne di Alberobello. Ha . pubblicato "Poesie. di provincia" nel 1979; è uno dei "Nuovi poeti italiani" del– l"antologia Einaudi 1982 Giovanni FORTI è nato a Firenzè nel 1954 ed è redat– tore per gli esteri di Reporter. Pino RUSSO è nato a Casoria (Napoli) nel 1958. on ha pubblicato nulla. Studia sociologia. Carolyn Christov Bakargiev compila settimanalmente la rubrica degli appunta– menti d'arte. Calligaro OL'79, Vincino, disegnano regolarmente per Fine secolo. Nello scorso numero, forse per la soggezione di aver a eh.efare con tante profes– soresse, abbiamo commesso alcuni errori di registrazione e di stampa. In partico– lare, ne è risultato travisato l'intervento di Magada Delaini; in un altro cappe e farsetti sono diventate casse e farsetti; e poi abbiamo scritto male il nome di Lau- , ra Bignozzi, che insegna italiano al Liceo ClassiccfGalvani di Bologi;ia. Ce ne scu– siamo. Hanno variamente collaborat6: Giorgio Agamben, Ginevra Bompiani, Fabrizio Carbòne, Gianni Coppola, Enrico Deaglio, Antonio De Marco, Marco Melillo, Stefano Montesi, Valentina Savioli,. Ida Terni, Raffaele yent~rini. Curano Fine secolo: Nora Barbieri, Paolo Bemacca, che si occupa della veste grafica, Marino Sinibaldi, Adriano Sofri, Franco Travaglini.

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