Fine secolo - 23-24 novembre 1985

Nella pagina a fronte la ·ndiografia della manodi Berta Riintgeo e una foto di ConradW. Riiotgeo nel 1895. Qui accanto un disegnodi Galantan dall' "Asino"(l903): i raggi X sono come "la luce marxista; col suo mezzo si dimostra che il gran male che affligge l'umanità è il · capitale". La testatina in alto raffigura UDO schema illustrativorisa!eote al 1896 dell'esperimento di Riiotgen. che. Sono immagini di crudo realismo: ·un po' come quando, nell'Arrivée d'un train à La Ciotat, gli.spettatori delle prime file si gettano gridando giù dalle sedie, ignari se la locomotiva scatenata da Louis Lumière frenerà in tempo. Positivismo e ingenuità, scientismo e spiritismo sono sug– gestivamente intrecciati in quel torno di anni. -La mano rivelata dai raggi X evoca la mano diafana che interviene alle sedute spiritiche. Alle quali partecipa il fiore degli scienziati del tempo. In un ciclo di sedute con la celebre medium Eusapia Paladino, a Milano, nel novembre 1892, alla presenza di scienziati illustri come Charles Richef {più tardi premio Nobel per la medicina), Lombroso, -Schiaparelli e altri, "si mise in opera un tubo Crookes, per produrne la luce catodica: ma non si potè avere alcun segno dell'influenza di questa luce sui fenomeni. (Luce catodica fu chiamata dal Crookes una luce a raggi fortis– simi ma oscuri, da cui il Rontgen fu condotto alla scoper– ta de' famosi raggi che portano il suo nome" (dalla Ci– viltà Cattolica, 1902). Ma la scoperta dei Raggi X doveva esercitare il massimo di attrazione su una mentalità sospettosa, ansiosa di ve– dere "che cosa c'è sotto", di una verità che i offriva solo alla speleologia dei cercatori del profondo. Il primo Nobel per la fisica Tra il 1895 e il 1901 il cursus honorum del professor .Rontgen si compie: nel 190I, il premio Nobel pei:..latisi– . ca, il primo nella storia, vienè conferito al padre della rontgenterapia. Per un'ulteriore coincidenza, è nel 1895-96 che Freud ri– corre per la prima volta alla nozione di proiezione appli– cata alla paranoia. Ma bisognerà arrivare fino al 1910 pçr avere una metodica esposizione del concetto da parte di ,Freud, nelle meritatamente celebri osservazioni psica– nalitiche Sl,!l Presidente Schreber. E con ciò siamo arrivati diwe volevamo. arrivare. Nov-émbre 1895. $chref,er donna e l'uomo nuovo «Un capitolo importante nella storia della mia vita, e in particolare nella concezione mia propria del modo' in cui prevedibilmente l'avvenire si conformerà, è contrassegna– t~ dal mese di novembre dèl 1895./.../ In quell'epoca i se– gni della femminilizzazione si presentarono così intensa– mente sul mio corpo che non potei continuare a sottrar– mi alla conoscenza dello scopo immanente verso cui si di– rigeva tutta qùesta evoluzione/ •.) La voluttà dell'anima era diventata talmente forte che io stesso cominciai a sen– tire l'impressione del corpo femminile prima alle braccia e alle mani, e in seguito alle gambe, al petto, al sedere/ .../ Ormai acquistai la incrollabile certezza che l'Ordine del Mondo richiedeva imperiosamente l'evirazione, sia che . ciò a me personalmente piacesse oppure no, e che quindi , per motivi razionali non mi restava altra sçelta se non quella di conciliarmi con l'idea della trasformazione in donna. La conseguenza ulteriore dell'evirazione natural– mente non poteva essere se non una fecondazione da par– te di raggi divini allo scopo di creare nuovi uomini». (D.P.Schreber, Memorie di un malato di nervi). I Raggi Schreber Tra il 1893 e il 1902 il Presidente a riposo della Corte d'Appello di Dresda, Daniel Paul Schreber, visse segrega– to in istituti di cura per nevropatici. Ciò non gli impedì di partecipare grandiosamente dello spirito del tempo, spe– rimentando e descrivendo nel suo delirio persecutorio ra- . diazioni prima misconosciute, e che degnamente potreb, bero chiamarsi Raggi Schreber, e perfezionando un siste– ma interiore di proiezione di immagini destinate a essere osservate dentro di lui da quei raggi, e attraverso .essi da Dio. Il quale Dio peraltro si segnala per una perfezione non esente da difetti, primo fra essi la dimestich zza con i morti, e la scarsa familiarità, e perfino ottusità, nei con- fronti delle persone vive. ! Come quelle di certi medici proverbiali, le operazioni del Dio di Schreber riescono, ma il paziente muore. A somi- Su Rontgen, a 90 anni dalla Deleuze-Guattari, Einaudi, sua scoperta, si è .tenuto di 1978. Roberto Calasso ha recente un convegno medico reincarnato Schreber ne a Padova. La biografia più L'impuro folle, Adelphi, recènte in italiano è di Gior- 1975. Di Schreber si occupa gio Cosmacini (Rizzoli 1984). attualmente, fra molti altri, Ne abbiamo tratto alcune Luce lrigaray. delle illustrazioni qui ripro- U • scelta d,· test,· dotte. na preziosa Sul presidente Schreber, "il del padre del presidente, paziente più citato della psi- D.G.M.Schreber, è,stata tra- . dotta da lngeborg Walter col chiatria moderna", la biblio- titolo L'educazione totale grafia è molto vasta e varia. (Istituto dell'Enciclopedia L-a fonte essenziale è il po- Italiana, 1981). Schreber deroso volume di Memorie di un malato di nervi, tradot- nacque a .Lipsia nel 1842. to da Federico Scardanelli e Suo padre e·ra un famoso Sabina de Waal per la Adel- medico ortopedico, autore di phi, e curato da Roberto Ca- diffusissimi ·testi pedagogici lasso, che vi ha posposto di "ginnastica medica da ca– una "Nota sui lettori di mera", cui i figli fecero da. Schreber" e una bibliogca- cavie. Morì nel 1861. Nel fia. Stampato nel 1974, il li- 1877 muore suicida il fratello bro è esaurito da tempo. maggiore di Daniel Paul. Il testo di Freud, Il Presiden- L'anno dopo, questi si spo– te Schreber. Osservazioni sa, con· una donna di 15 anni psicoanalitiche su un caso di più giovane. Non riusciranno paranoia (dementia paranoi- ad avere figli. Nel 1884 è a des) descritto autobiografi-' capo del tribunale di Chem– camente (1911) è tradotto in nitz, e viene battuto nelle · italiano da Boringhieri. Oltre elezioni per il Reichstag. Ai– ai riferimenti in opere di corre per la prima volta a Jung, e poi di Laèan, Manno- P.T.Flechsig, direttore della ni ecc., si trovano traduzioni clinica psichiatrica di Lipsia, italiane di studi specifica- dove viene ricoverato e ten– mente dedicati. a Schreber, ta pèr due volte di suicidarsi. da W.G.Niederland (Il caso Dimesso, vi torna nel 1893, Schreber. Profilo psicanaliti- dopo la promozione a presi– co di una personalità para- dente della Corte d'Appello noide, Astrolabio, 1975), o da di Dresda, e un nuovo tenta– M.Schatzman ~(La famiglia tivo di suicidio. Cambiando che uccide, Feltrinelli, 1973). tre cliniche, resta ricoverato Di Schreber si occupa Elias fino alla fine del 1902, quan– ·canetti in Massa e potere, do torna dalla moglie. Nel Adelphi, 1981. Sé:hreber fa 1903 viene di nuovo ricove– inoltre la parte .del leone rato, fino alla morte, nel (meglio:- del malcapitato 1911. Ha trascorso in tutto 14 agnello) nell'Antiedipo di anni in manicomio. FINE SECOLO* SABATO 23 / OOMENICA 24 NOVEMBRE ·21 glianza del medico dell'epoca preradio!,ogica, «Dio vede un uomo vivente solamente dall'esterno»; «Dio qi regola - aveva soltanto un'impressione esterna dell'uomo viven– te/ .. .f Soltanto così sono in grado di spiegarmi l'incapa– cità totale di capire l'uomo vivente come organismo». Dunque la conoscenza che appartiene a Dio è un autoin– ganno. Quelli che abbiamo chiamato Raggi Schreber sono i nervi di Dio (che ricevono in sè i nervi delle anime morte) nella loro capacità di trasferir_si in tutte le cose possibili del creato. Le proiezioni interiori del presidente Dopo averlo torturato per anni, ne, novembre 1895 - proprio quando Rontgen scopre il suo «agente» radiante - i raggi cominciano a provar gusto all'entrata nel corpo di Schreber, e quindi ad attenuare la loro petulante cru– deltà. I raggi sono destinati fin dall'inizio a costringerlo a pensare, perchè le anime vengono colte di sorpresa, «in momenti di non .vigilanza», e Dio approfitterebbe della minima distra~ione per ritirarsi da lui, e del resto orrriai perfino il bello e il cattivo tempo «dipende in una certa misura dal mio (di Schreber) fare e pensare». Tuttavia ora essi cominciano ad allentare la loro ossessionante sorveglianza, e Schreber può dedicarsi ad allestire degli spettacoli per intrattenerli: più esattamente, a disegnare · immagini nella testa, a «proiettare con immagini /Hinein– bilden/ qualcosa nella testa o nella coscienza umana»: «Probabilmente' ne_ssunoal di fuori di me sa, e anche alla scienza dev'essere ignoto, che l'uomo porta con sè nella propria testa, quasi fossero dei quadri, iutti i ricordi che ancora sono nella sua memoria, grazie alle impressioni che ne sono rimaste ai nervi. Questi quadri nel mio caso, in cui l'illuminazione dell'intero sistema nervoso è prodotta dai raggi, sono suscettibili di riproduzione volontaria, e in ciò appunto consiste l'essenza del disegnare/ .../ Io sono in gra– do di produrre immagini di tutti i ricordi della mia vita; di flersone, animali e piante, di altri oggetti naturali o oggetti d'uso di qualsiasi genere mediante una vivace rappresenta– z(one dei medesimi, con /'effetto che-questi diventano visibi– li nella mia testa oppure anche, a seconda delle mie inten– ~ioni, al di fuori della testa, sia per i miei nervi, sia anche per i raggi che sono in collegamento con essi/ .../ Posso fare lampeggiare o piovere/ .../ posso far bruciare una casa sotto la finestra della mia abitazione ecc.ecc.»., Il catàlogo del fantascopio privato di Schreber continua, sterminato quanto e più di quello contemporaneo dei fra– telli Lumière. Vi è anzi già anticipato Meliès, coi suoi trucchi portentosi: «Posso persino 'disegnare' me stesso in un altro posto da quello nel quale mi trovo realmente, per esempio, mentre siedo al pianoforte, stare nella stan– za accanto davanti allo specchio in vesti femminili/ .../ Il disegnare un sedere femminile sul mio corpo - honny soit qui mal y pense - è diventato per me talmente abituale che lo faècio spontaneamente ogni v__olta che mi chino» . E c'é già, e con quale sovrana intimità, il film storico: «Per esempio - non importa se sia giorno o sia notte - faccio passare dalla mia camera Napoleone o Federico il Grande, uscire dall'armadio dei miei vestiti l'imperatore Guglièlmo I vestito per l'incoronazione ecc.ecc.» (Per cu– riosità, ricorderemo che, aspettando Abel Gance, gli stes– si Lumière avevano girato nel 1896 a Berlino l'inaugura– zione del monumento di Guglielmo I). InoÌtre, meraviglia che si lascia ben indietro la locomoti– va parigina, i «disegni» del presidente includono un pecu– liare sonoro: «Tutti i rumori da me percepiti sembrano parlare, in particolare quelli che hanno una certa durata, come lo sferragliare dei treni, il rumore dei vaporetti; la musica di eventuali concerti ecc., le parole pronunciate dentro la mia testa dalle voci/ .../». Il pubblico del giorno del giudizio Guai se q~este arbitrarie citazioni dessero un'impressione di frivolezza e perfino di comicità, ingrediente formidabi– le dello stile del presidente solo nella combinazione con la sofferenza e la tragedia. «Nessuno, che non abbia prova– to tutto quanto io ho dovuto sopportare,. può farsi un 'i– dea sotto quanti rispetti la,~a'pacità di 'disegnare' abbia

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