Fine secolo - 26-27 ottobre 1985

«Quaquaraqua». Cos'è un «quaquaraqua»? Uno che spara cazzate. E che pensa dell'ipotesi di Bellezza, che è stato Pasolini a provocare lei perchè lo uccidesse? Che è stato Pasolini a provocare me...? Perchè lei quasi uccidesse Pasolini, cioè l'ha provocato al punto tale da volere... Se lui conosceva bsne Pasolini e afferma que– ste cose, penso... non lo so, io non Io so perchè non lo conoscevo, proprio, la prima volta; la prima e l'ultima. E riparo la macchina Ma quella notte stessa, lei si è sentito provoca– to da Pasolini, in che senso si è sentito provo– cato? Mi sono sentito un bastone di dietro... - Nella macchina..? No, fuori. Poi ho reagito e ho preso una ba– stonata, abbiamo cominciato a litigare e niente, poi lui è cascato, io ho preso la mac– china e me ne sono andato. E mentre me ne andavo ... Ma il fatto è accaduto qua o più in giù? In questo pezzo qua, tra quella rete laggiù e qua. Ecco, lì c'è la rete e poi Pasolini...? on so dove stava il corpo, dovrebbe stà qui m mezzo... ...Ma poi Pasolini è anche scappato a un certo momento? Ma siamo scappati in due, lui che correva appresso a me. Cioè prima è scappato lei o è scappato prima Pasolini? o, so· scappato io. E prima c'è stata una trattativa fra voi due, che cosafare sessualmente. o, non c'erano trattative. Sono cose, così, che capitano, si sanno; non ci sono trattative. Ma lei perchè è andato con Pasolini, che spe– ranza, che...? Niente, io avevo la macchina rotta, dico: «Mò guadagno qualche soldo e riparo la macchina». Tutto qua. Questo a Piazza déi Cinquecento? Sì. E lì Pasolini è passato e lei è salito...? Sì, m'ha chiesto una via poi... e abbiamo par– lato così, due minuti... Poi avete mangiato al «Biondo Tevere» e poi siete venuti qua. o, siamo andati a mette' benzina, c'era il self-service, e poi siamo venuti... mi ci ha portato lui, perchè io mai venuto qua; difatti lui veniva qui a gioca' a pallone, lui. E lei invece non era mai venuto qua, in questo pqsto? Mai. Ad Ostia sì, ma mai qua. E per quanto tempo siete rimasti in macchina, dentro? Dieci minuti, poi io so' sceso per fare dei bi– sogni e poi... è iniziato quello che è iniziato; ed è finita come è finita. Qualcosa di misterioso Lei ha detto che di Pasolini ha letto qualche poesia e niente altro_. Ma una così, una così, non qualche. Sì, una... Che mi è capitata ... Che libri legge adesso, o non legge quasi mai? Niente. Niente. E non le interessa? Non mi piacciono proprio. Che hobbies ha, che cosa fa nel tempo libero, che cosa le piacerebbe fare? Il tennis. Il tennis? Pattinare ... così. E per ilfuturo, che idea ha, che vuolefare? Vorrei metterm·i un banco in piazza,.compra– re un furgone e mettere una bancarella à ven- - de' l'abiti, 'sta roba qua, dentro i mercati di Roma. La prospettiva è quella. Quando lei incontra qualche ragazza e raccon– ta di sè, le reazioni quali sono, dove sono le maggiori difficoltà che lei incontra? Difficoltà non direi, perchè prima o poi glie– lo faccio capire io che qualche cosa di miste– rioso ce l'ho, che so' stato dentro. Poi quan– do gli dico il fatto, magari una o se l'era im– maginato o a forza de parlarne c'era arrivata da sola... Ma il misterioso per lei cos'è, di essere stato dentro o di aver ammazzato Pier Paolo Paso– lini? No, sia di essere stato dentro, di avere qual– che cosa alle spalle. di misterioso ... da na– sconde', insomma. Poi <<nascondere»:a me non ir:iteressatanto de nasconde'. Cioè, non ho difficoltà a dì... li fatto di avere saputo, dopo, di avere ucciso un poeta, anche noto anche bravo: le hq.provo– cato una riflessione su questo fatto o no? Be', le prime volte no perchè ero minorenne, non capivo proprio, ero immaturo al massi– mo, avendo diciassette anni ero proprio im– maturo. A uno doveva toccare Adesso è adulto lei? Sì, so' un po' adulto, un po.' più maturo ... Certo, non ho quarant'anni però un po' di esperienza ce l'ho. Bene o male dentro si fa per forza esperienza. Ecco, e oggi lei riflette un attimo su questa cosa, che Pier Paolo Pasolini non era solo un omosessuale ma e~a anche uno scrittore? Un poeta, sì, ma qui bisogna guardà le cose da un lato, che io so' una persona umana, tu sei una persona umana: io le guardo da 'sto lato. Mò, chi sei, chi non sei, se fai il regista o il poeta a me non me interessa. A me interes– sa come ti comporti tu, e viceversa a t~ ti in– teressa come mi comporto io. Ecco, non ce dò tanto peso a 'ste cose. Ma secondo lei che cos'è che ha provocato proprio quella sera Pier Paolo Pasolini, da reagire come dice lei in quel modo? Non lo so. Tu m'avevi detto, Dario Bellezza che dice\,a che Pasolini se l'era proprio pre– fisso, non lo so. Non so se se l'era prefisso o se gli è venuto in mente quella sera, fa' una cosa del genere. · Ma secondo lei perchè Pasolini cercava pro– prio improvvisamentè di prendei-eun bastone lì e cercare di aggredire con un bastone? Non lo so, me voleva usa' violenza ma io non ci so' stato alla violenza che voleva usa' lui su di me! Usare violenza per fare ...? E ho risposto con la violenza pure io e poi è andata a finire così, purtroppo è andata a fini' così. Ce potevo rimettere pure io benissi– mo. Comunque il corpo è stato trovato a centinaia di metri dalla macchina? No, a centinaia di metri ... Manco saranno - centinaia di metri, qui saranno una cinquan– tina. La distanza; mò non lo so, saranno stati trenta, quaranta metri ... a forza de scappa' lui, scappa' io... Lei si ricorda anche che Pasolini abbia gridato qualcosa o che lei ha gridato, oppure no? Cioè, le solite... quando fa a botte, a uno gli escono delle par.ole, degli strilli o degli urli che non ci fai caso. Quindi voi siete rimasti dieci minuti in macchi– na. La lotta quanto è durata più o meno? · Alt, io ho detto mezz'ora prima, così, ma sa– ranno stati altri dieci minuti, che ne so, cin– que sette quindici ... perchè il tempo non se conta. Poi lei è salito in macchina...? So' salito in macchina, ho fatto retromarcià, ho pigiato la prima, e andavo ... a fari spenti pure, me pare, perchè nun ce vedevo proprio niente. Ma poi non l'avevo mai portata la· macchina - un GT 2000 - il tipo tutto basso. Niente, tutte buche qui, e dicono che io l'ho messo sotto volontariainentè, dicono; io non mi sono proprio accorto perchè a me l'avevo fermato, tanto ,mi bastava. Un monumento, strano - Le dà fastidio tornare qui, in questo posto? . .No. No. L'ha già fatto prima? Si, so' venuto una volta con i fotografi e ho portato dei fiori qua; é la seconda so' venuto, manco un mese fa, da solo, con un amico mio, così. Di questo monumento che pensa? E' una cosa ... boh, è strana. Triste... Brutta, triste, poi è tutto bruciato qua attor– no. Se volevano fa' una cosa, la potevano si– stema' meglio. Hanno fatto pure un altro monumento, lì alla piazza, quello che v'ho fatto vede' prima, e pure quello sta tutto iso- SABATO 26 / DOMENICA 27 OTTOBRE 33 lato in mezzo alla sterpaglia. Che è brutto. lo vedo una ruota, quella me la immagino che sia una ruota, 'na cosa rotonda; e quelle cose là non so cosa ·significano.. Vuoi avere figli tuoi? Sì. Un ragazzo o una ragazza? Mah, tutti e due. Tutti e due? Pure quattro: più so', meglio so'. Una cosa ché hai desiderato di più uscendo dalla prigione qual'è stata? La libertà. Cioè, libertà d'azione, libertà di fa' quello che cavolo ti pare in poche parole., Perchè lì purtroppo ce stanno le restrizioni, le cose; ce sta_nnoorari, esci, rientri in cella, te chiudono, chiavi. Fuori invece, niente chiavi, apri \a finestra non ce stanno le sbar– re. Lì ce stanno. · Ho preso e ho scritto Poi tu in prigione hai anche dipinto, hai fatto dei quadri? Sì, un po' de quadri ho fatto ... Cosa hai dipinto? Ho dipinto quello che t'ho fatto vede' - come si chiama? - «La pesca delle donne» di Salva– dor Dalì, fatto insieme a un mio amico, ci abbiamo impiegato tre mesi. Più qualche quadro, così, inventato. Scritto un libro, anzi diciamo un memoriale, un diario, libro non lo chiamiàmo perchè non so' all'altezza de scrive'. Infatti, io scrivo come me viene; non so' uno scrittore, diciamo. E nessunp lo ha voluto, questo libro? L'ho fatto leggere alla Mondadori, tramite un giornalista, e ha detto che dico cose risa– pute. Niente, poi l'ho ripreso, mò ce l'ha in mano un altro amico mio e me lo dovrebbe ridare. A me piace, l'ho fatto legge' a quella persona che t'ho accennato prima, piace pure a lui;-ha detto: «Per me sta bene così, se è te la faccio io l'introduzione». Perchè lo hai fatto: per difenderti o anche per la gioia di scrivere? Così, pure per passare il tempo; cioè, m'è ve– nuto in mente, anzi me l'hanno detto tante persone, non l'ho mai fatto ... M'è venuto in mente, ho P.resoe ho scritto; una sera ho co– minciato e poi, piano piano, in due anrii l'ho fatto. In due anni l'hai fatto. Quante pagine sono? Ma so' poche pagine, saranno novanta, cen– to. Ho scritto un paio di poesie... Hai/atto anche poesie? Ho scritto due poesie. Ma senza leggere mai poesie? Mai, mai; col pensiero. Ma sono poesie di cosa...? Una è «La signora Speranza» è intitolata, sempre de la speranza da usci'... e l'altra «At– tesa infernale»: l'attesa di un detenuto per fare un colloquio, per ricevere una lettera, tutto su 'ste cose qua, la sera in cella, il ru– more delle chiavi: tutta 'sta roba qui: «Attesa infernale» è chiamata. E questo libro, comincia dall'infanzia? Sì, ho iniziato proprio da quando so' nato. Qual'è /a-prima memoria che hai? Niente, quando so' nato, me ricordo l'asilo, giocavo con le costruzioni; e poi da lì passo direttamente alle medie, e lì c'è un vuoto che non ricordo proprio ... Tu pènsi di avere avuto un 'infanzia bella? Mah, mica tanto; le solite infanzie dei ragaz- zi, così, de borgata, de cortile... ' Un'infanzia...la mi;eria? / Ma a parte 1~miseria, la miseria no, noi sem– pre bene: mio padre lavora, mia madre lavo– ra, da mangiare c'era sempre....

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