Fine secolo - 24-25 agosto 1985
Ali Agca compreso? Non c'è un eccesso di zelo nell'espro– pri!lzione del «cristianesimo di tutti»? · «Ma noi siamo una razza diversa, noi cristiani! Non è un'idea a distinguerci, ma una posizione umana». Una riserva natutale dell'ideologia Emilia ha un tono piuttosto risentito se le si propongono questioni come la difesa della natura, o il rapporto con gli animali. «L'ecologia è }'.ideologia dell'epoca postideologica. Noi non ci occupiamo di viviseziòne, è una di quelle cose sen– timentali che vengono perseguite per rimuovere altri sen– si di colpa. Che una cultura, e una civiltà, che non hanno ritegno ad ammazzare i bambini prima che.nascano, e fra poco i vecchi, si straccino le vesti per la vivise~one, è troppo. E' il sentimento soggettivo che spodesta il valore oggettivo. Fa più presa l'animale vivisezionato che il gru- FINE SECOLO* SABATO 24 / DOMENICA 25 AGOSTO . 21 Nella paginaprecedenteThereseMaltennellal)llrtedi Kundrydurante il SecondoAtto del ParsifaldfR. Wagner, in una foto di'HamBranddel 1882. Qui accantoEmiliaSmurro ( conil cap)Nlllino bianco), e alle sue s~e RobertoFormi_gom 1 leader~litico di CL. Sott4?z. La tentazionedel ParsifalsecondoArturoHacker,e ParsiJal e i fiori in un dipinto di Thoma. · A p~. 22 la miniatura di unmanoscritti> custoditonella · Bibliotecadi Monacodel Parzivaldi WolframvonEschenbach • compostotra il 1200 e il 1216; in basM» Parsifal in una sculturadi AlbertoHussman. ·«Vivere è appartenere» Torniamo dunque alla _vostraproposta; «In gioco è il legame fra libertà e appartenenza. Misura della libertà. è l'appartenere a un altro, ad altro. Occorre ritrovare la libertà di ricostruire secondo i desideri che si hanno nel cubre. Parsifal è totalmente libero: non è schiavo dei suoi limiti, dei suoi errori, di ciò che non sa fare; è reso totalmente libero dall'ideale per cui si muo– ve». Ci sono tentazioni gregarie fra voi? 1 «No. Non abbiamo gregari nelle nostre file. La nostra è una c<;>struzione personale. La gente è con noi in forza di quello che facciamo, e dell'umanità che proponiamo. Stenteresti a trovare fra noi livelli diversi di coscienza, di percezione dell'esperienza - livelli intellettuali sì, ma è un'altra cosa-; la percezione umana, esistenziale; è ugua– le. A maggior ragione fra i più giovani. Questo vale per noi, e più in generale per il mondo cattolico. Oggi quella del mondo cattolico é magari una posizione affascinante e suggestiva, certo non socialmente gratificante. Una po– sizione di responsabilità - l'opposto del gregarismo». Questa. o quello . C'è una condizione particolare delle donne? Come mai la triade del vostro titolo è per intero maschile? «La donna può essere sia Parsifal che la bestia o Super– man, è la stessa cosa che se fosse uomo. Noi il problema ·- della--cçmdizione femminile non-·l'abbiamo mai avuto. Non mi pare che le donne siano meno realizzate: mi por– rei il problema se ci-fosse-una-leader-ship femminile osta– colata per questo, ma non è così. Negli anni recenti una maggiore accentuazione del Movimento Popolare sul versante politico può aver favorito i ruoli maschili. Nella nostra storia c'è un grosso rispetto per l'oggettività dei -temperamenti, dei caFismi-c-Nen -mi-seandalizza. Non pr-0-– poniamo modelli virili, ma semplicemente umani. Se ne vuoi uno di donna. abbiamo_invitato anche madre Teresa di Calcutta. La verità è che l'umanità si inviluppa in tutte. queste questioni parziali perchè ha smarrito un orizzonte - più grande>;: - - - I giovani~ C.heparte hanno i più giovani fra voi? .«I _giovani sono ora molto realisti, non vogliono saperne di cambiali in bianco, di ideologie, di gregarismi appun- - tQ. Di appaltare comunque-la-propria- voglia di protago– nismo. C'è una generazione allevata da genitori pieni- di paura e di diffidenza, paura del '68, della droga, del ter– rorismo, della violenza, del sesso. E insieme compensata da un grande consumismo. Ne è venuta fuori una genera– zione estremamente sensibile alle cose vere, con un gran– de desiderio di essere amata. In questo contesto, noi, for– se, con grande umiltà, stiamo cominciando a reincontrar– li. Negli ultimi anni abbiamo aggregato nell'università e fra i giovani lavoratori, ma molto meno nella scuola su– periore. Sono le domande serie sulla vita e sul destino a mo di sangue che è il bambino di quindici giorni». Sono stupito di una risposta così polemica. Non ci sono forse problemi essenziali aperti, e meritevoli di una consi– derazione non pregiudicata da schieramenti .e precedenti? «La nostra posizione è molto semplice, e non ha niente di terroristico. Noi non sventoliamo feti e fetini. Noi soste– niamo il diritto alla vita, dopo di che abbiamo un forte affidamento alla scienza. Quanto a piante e animali, perchè non dovrebbero esser «fatti per l'uomo»? Perchè l'uomo dovrebbe rispettarli se non per sè? Il nostro tono polemico viene dal fastidio di esser ridotti sempre ad al– cuni problemi, e in fondo sempre allo stesso. Io voglio es– sere misurata sulla proposta costruttiva, positiva, del Meeting. Anéhe nei referendum sull'aborto, che noi ab– biamo votato Sì conta molto meno della campagna cul– turale· che abbiamo condotto. Se non cambia una cultu– ra,· 194 o no un modo per ammazzare la gente lo trovere– mo sempre». far incontrare, e fino a una certa età il consumismo è suf– ficiente. Quando arriva il problema del lavoro, di che cosa fare della propria vita, allora di nuovo una proposta come la nostra incontra i giovani. C'è ~n'enorme espe– rienza dei centri di solidarietà dei giovani lavoratori. Oggi la sinistra è esausta di epergie; il mondo cattolico è ancora vitale in alcuni punti -lo scoutismo, per esempio, aggrega moltissimo-; se dovessi riferirmi alla conoscenza dei miei alunni, direi _chein questi anni le cose che hanno più unito i giovani sono state lo sport soprattutto, e poi gli interessi tecnico-scientifici. Assai poco le ideologie., e anche gli ideali. C'è poi un altro· aspetto del problema, meno oggettivo e più psicologico, che riguarda il momen- to in cui si avverte il passaggio'al mondo degli adulti. Per noi l'università era una specie di grande e suggestiva con– tinuazione del. liceo. Oggi, paradossalmente, l'università, ,pur sfornando disoccupati, ha più a che fare col proble– ma del lavoro. Esistenzialmente è decisivo se ci si sente ancora capaci di cambiamento nei confronti della so-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy