Fine secolo - 20-21 luglio 1985
FINE SECOLO* SABATO 20 / uuMc:t"''-'" 24 . . . ) . ' cazioni della propria storia, non solo come m– dividuo, ma anche come specie. Che altro? Se così fosse, ci troveremmo per la prima volta ad invidiare, di un animale, anche le sue facoltà mentali. -Adriatic Sea World Solo quando, dopo più di un'ora, lascio la va– sca sfinito e felice, mi rendo conto che per tut– to il tempo che _cisono rimasto non ho pensato che eravamo dentro una gabbia di venticinque metri di diametro e cinque di profondità nella quale io ero entrato volontariamente e lo~o no, dalla quale io sarei uscito e loro no. Ho mvece semplicemente goduto di un incontro, almeno per me, straordinario. . . . E' successo qualche giorno fa all'Adriatic Sea World, il delfinario di Riccione. E' lì che vivo– no i quattro delfini con cui ho nuotato. Tre vengono dall'Atlantico, uno dall'Adriatico. «Siamo l'unico delfinario in Italia -spiega San– dro CorazzlJ, uno dei soci dell'A.S.W.- che ha ottenuto l'autorizzazione all'importazione di delfini atlantici dal Ministero della Marina mercantile Usa. Una autorizzazione che com– porta l'attuazione di e_le~atist~nda~d di _q~a: lità: superficie a disposmone, s1stem1tecmc1d1 sicurezza per la salute degli animali, personale in grado di tutelarla, ecc.». Mi accompagna a visitare l'impianto. La porzione di vasca che ho visto separata dal resto con un muretto e una rete serve per ricoverare i delfini quando devono essere visitati o per il periodico ricam– bio totale dell'acqua. Quest'ultima viene aspi– rata dal mare, a una settantina di metri dalla riva e, una volta immessa, passa in continua– zione -il riciclaggio completo avviene ogni cin– que ore- attraverso un filtro di sabbia e ghiaia. In una stanza una ragazza sta preparando 11 italiano che catturi ed uccida, portandolo poi a terra, un delfino. Il premio é elevato a f. I00, quando si tratti di femmina durante il periodo della riproduzione». Anche quando si é smesso di considerarlo un «nocivo» il delfino ha continuato ad essere cacciato sia per puro diletto - con i suoi balzi in mare aperto viene considerato un ambi~o bersaglio per chi ama sparare dalle barch~ - sia per trane pochi chili di filetto - da un ammal_e di quattrocento chili se ne ricava~o _40- p_reh: batezza gastronomica nota agh mtend1ton come «musciame». In una certa misura si con– tinua ad ammazzarli anche ora, nonostante un decreto del Ministero della Marina Mercantile vieti l'uccisiòne e la cattura di tutti i cetacei. All'A.S.W. spiegano che non é per q1Ksto però che preferiscono importare i delfini _dagli Stati Uniti. E' infatti possibile ottenere dei per– messi di cattura anche irt Italia. Resta il fatto però che, nonostante le nuove leg~i, l'~tteggia: mente dei pescatori nei confronti dei delfini non é molto cambiato. In America -dove pure i delfini continu ano ad essere catturati "invo– lontariame11.te "insieme ai tonni- per quelli de– stinati agli acqu ari e alla ricerca si usano meto– di di cattura che, oltre ad offrire maggiori ga– ranzie e possibilità di scelta, riducono al mini– mo il trauma della cattura che invece con i me– todi nostrani é ancora molto forte. Nei mari statunitensi i branchi di delfini vengono isolati in lagune artificiali dove sono ten?ti ~ _ lu~g? sotto osservazione. Si scelgono p01 gh md1v1- dui più giovani, quindi più adattabili alla catti– vità, che vengono visitati da una équipe di ve– terinari. In Italia, al contrario, la cattura é affi– data a pescatori che, una volta individuato e· isolato il branco, catturano quello che capita; senza badare a sesso, età, stato di salute. cibo. Taglia a pezzi i pesci. «Mangiano duran- Quel sorriso da clown te gli spettacoli -dice- e se ad ogni esercizio gli dessimo un pesce intero mangerebbero trop- Intanto, ,mentre noi finivamo il giro, per i del– po». (0, una volta sazi, non farebbero più gli fini é iniziato il lavoro. Due ragazze, alle estre– esercizi?). Su una tabella appesa al muro é se- mità opposte della vasca, provano gli esercizi. gnata la dieta di ognuno, a seconda del peso: Giuseppe Caniglia. il socio che si occupa del– dell'età, dello stato di salute. E' composta di l'addestramento· e guida Io spettacolo,. segue sgobri, aringhe, ·acciughe, sardine. Arrivano dall'esterno e coordina. «La cosa più impor– qui in pacchi congelati, per lo più dall'Olanda. tante -dice- é riuscire ad attirare la loro atten– Nell'Adriatico, spiegano, non ci sono barche zione e a mantenerla sempre viva, l\ stimolarli. che· congelano il pesce direttamente in mare, Se si annoiano é finita». I delfini hanno una appena pescato. Ed é questa l'unica garanzia grande propensione al gioco come sanno quel~i per avere pesce sempre e sicuramente fresco. che vanno per mare e li vedono spesso fare 11 Così devono importarlo. La dieta viene poi in- surf sulla scia della loro barca. «Ed é sul gioco tegrata da vitamine che, presenti nel pesce vivo -prosegue Caniglia- che si basa tutto l'ad~e- . che i delfini sono abituati a mangiare, non ci stramento. Noi giochiamo con loro e se nu-· sono più in quello morto. sciamo a coinvolgerli lo spettacolo funziona, Una video cassetta proiettata all'ingresso del- altrimenti no». Con il «rinforzo» del cibo però. l'acquario prima di ogni spettacolo, 1!)0StraI~ Mentre parliamo una delle ragazze prova la visita medica a cui gli animali sono sottoposti «cavalcata». Un piede su un delfino, uno su un periodicamente dal dottor Taylor, un veterina- altro, viene trascinata, in piedi, attorno per la rio inglese fra i massimi esperti di grandi mam- vasca tenendosi ad una «briglia» che gli ani– miferi e da altri veterinari. I delfini vengono mali hanno in boc~a. Ad ogni tentativo -non lo tolti dall'acqua con una apposita barella, si sanno ancora ·rare- un'altra ragazza, su istru– fanno prelievi del sangue, tamponi allo sfiata- zione della prima, dà a ciascuno un diverso toio, auscultazioni dei polmoni e dèl cuore. quantitativo di pesce. A chi fa ·bene l'intera Ogni sei mesi vengono vaccinati contro la crisi- ·porzione, a chi fa male niente, a chi fa così così fela o malrossin•o, una malattia abbastanza dif- un poco. Da una parte all'altra della vasca fusa fra questi cetacei (solo in cattività?) e che partono colpi di fischietto che,. talvolta, con– può a:vere_conseguenze mortali. Dal video il fondono gli animali. Fino a che una sola pro– dottor Taylor coglie l'occasi?ne per una accu: segue. «In ogni esercizio interagiamo con una, rata descrizione dell'anato~ma del delfino e di O più, sequenze costituite da un gesto delle alcunu;uoi_c_omp_0_rtament1._ - mani (gli esercizi cominciano sempre con i del– Quando sui delfini c'er._a_la taglia _ , Ma perché delfini atlantici? In un qecreto_del Ministero per l'àgricoltura del I930 si legge: «Ritenuta la-necessità di incoraggi:lre e intensi– ficare la lotta contro i delfini, Nf attenuare i I • • danni che essi sogliono produrr~; a1 pesacaton durante le operazioni di pescaj é istituito un premio di f.50 a favore di qu,alsiasi cittadino fini che si trovano sotto il box dell'istruttore e lo guardano), il colpo di fischietto, la distribu– zione del cibo. I delfini imparano che, in una ·determinata sequenza, un certo modo di gesti– re corrisponde ad un certo esercizio. Il fischio ne segna la fine, mentre la distribuzione del cibo é la conferma che tutto é andato bene, e il premio. Noi lo diamo alla fine di ogni eserci– zio, ma ci sono istruttori molto bravi che rie– scono a lavorare con i delfini distribuendo il pesce solo alla fine». , Lo spettacolo, che ho visto più tardi, é un mi- TURSIOPS TRUNCATUS ,J I delfini di cui- si parla in q~es!._e_E!!!gineap- ✓• partengono alla specie Tursiops truncatus, noto anche col nome di " delfino a naso di bottiglia". Ne forniamo un sommario identikit zoologico tratto dalle schede curate dall' A– driatic Sea World. Classe: Mammiferi. Ordine: Cetacei. Sottor– dine: Odontoceti. Famiglia: Delfinidi. Genere: Tursiops. Specie: Tursiops truncatus. Della stessa Famiglia dei Delfinidi sono an~ che l'Orcinus orca e il Delfino comune o Del– phinus delp~i; complessivamente 67 specie appartenenti alla stessa Famiglia. Distribuzjone: in tutti i mari escluse le zone adiacenti ai poli. Periodo di accoppiamento: tutto l'anno. Maturità sessuale: 10 anni circa. Gestazione: 12 mesi. Periodo delle nascite: prevalentemente prima delle stagioni-tempe– rate. Taglia alla nascita: 12 chili, 90-126 cen– timetri. Taglia da adulto: 2,5-3,9 metri; 150- 300 chili. Durata de/l'allattamento: 18 mesi. Alimentazione: da 5 a 9 chili di pesce al gior– no. Temperatura corporea: 37 gradi. Capa– cità di respirazione: da 5 a 13 litri in mezzo secondo. Durata di immersione: 8 Profondità massima di immersione: metri. Velocità massima di navigazione: nodi (40km/h). Durata media della vita: 25-3 anni. Vista: I delfini possono vedere bene in dive,, se situazioni: -sott"aequa-,-in -aria, daWacq all'aria. Possono anche combinare la vi dell'occhio con la "vista" del sonar, esempio quando saltano nel cerchio o qu do prendono un pesce dalla rr:ano di uomo posto a sei metri di altezza. O/fatto: probabilmente non l'hanno se non I gato alla respirazione. . Gusto: distinguono i tipi di pesce per co
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