Fine secolo - 6-7 giugno 1985

Nell'altra r· Francesco Pese~ (14~1457): Ss.Cosma e Jlamiano 1 due Saa.~ atront•e11a médicioa, SODO laniosi ~ il trapianto SII UD bianco ilelJa gamba di UD negro. Si appurò, per cominciare, che negli ospedali tedeschi le prime reazioni all'offerta del Dott. Harms erano state assai più articolate di quan– to non fosse apparso poi, sotto la luce della morale. In parecchi casi la si era considerata normale, come tutti i progressi della medicina. S'era discusso piuttosto nel merito della cosa, vale a dire sotto il profilo tecnico. Quali sono le condizioni in cui avviene il distacco e il tra– sporto dell'organo? Quali garanzie vi sono che il donatore si trovi in perfette condizioni di sa– lute al momento dell'operazione? Non è legitti– mo il sospetto che si tratti piuttosto di un sog– getto debole e malnutrito? Quali sono i pro, quali i contro del trapianto da vivente scono– sciuto rispetto al trapianto da cadavere o da parente? Questi i quesiti che avevano impegna– to gli specialisti e i più diretti interessati, i di~– litici. I quali, com'è ovvio, erano molto più ag– giornati sullo stato delle cose reali dell'opinio– ne pubblica. Negli Stati Uniti, per esempio, un'azienda come quella del Dott. Harms esi– steva già, anzi più d'una. Uno dei managers del settore, un certo Dott. Barry Jakobs, rag– giunto oltre l'Atlantico via cavo, non ebbe al– cuna esitazione a dichiarare che "l'importazio– ne degli organi è la inevitabile 'via americana' per sopperire alla scarsità dei donatori in loco". Questo gli ammalati tedeschi lo sapeva– no già, perchè un anno prima avevano ricevu– to posta da ditte americane con offerte di pre– ventivi vantagg!osi per operazioni di trapianto senza lista d'attesa. Un'altra informazione che affiorò in quei gior– ni sulla stampa, e che per gli ammalati non co– stituiva una novità, fu che il numero delle ope– razioni di trapianto effettuate ogni anno in Germania era superiore al numero dei donato– ri. Un certo contingente aggiuntivo di organi proveniva dalle eccedenze di una banca olan– dese. Ciò nonostante l'offerta restava netta– mente inferiore alla domanda, e questo'in tutti i paesi europei. Il numero dei trapianti in Ger– mania era bensì aumentato costantemente ne– gli ultimi anni, ma il numero degli ammalati che si aggiungevano annualmente alla lista d'attesa era aumentato di più. L'esercito dei dialitici si accresceva di circa 500 unità all'an– no, e con esso si accrescevano i costi sopporta– ti dalle mutue. L'interesse vitale degli ammala– ti ad ottenere un trapianto i l prima p ossibile stava in evidente rapporto di allea.ma con l'in– teresse venale degli istituti mutualist ici a ri– sparmiare denaro: l'operazione ~ortizza la dialisi in meno di un anno. Un dialitico può re– stare per parecchi anni attaccato all'apparec– chio. Lui soffre, e la mutua paga. In Brasile, si scopri, uscivano regolarmente su quotidiani ad alta tiratura annunci rivolti a potenziali donatori: gente povera, sana e in grado di legger(? il giornale. O di farselo legge– re, e spiegare. Purtroppo nessun reporter ebbe il tempo di esplorare la via del trapianto renale a partire dal Rio delle Amazzoni: tutti furono convocati con la posta del lunedì ad una conferenza stampa del Dottor Hajo Harms presso l'Hotel Quellenhof di Aquisgrana, in Renania. Un iceberg dalla punta di cartone Quel pomeriggio del $ marzo alle 5 la hall del Quellenhof, l'albergo più elegante della città, era gremita di oltre cento invitati, intenti ad annotarsi una sfiha di domande cattivissime. Il Dott. Harms fece il suo ingresso a passi rapi– di, salutato dal ronzio delle telecamere di sette stazioni televisive e da una scarica di lampi al magnesio. Depositò sul tavolo un pacco di co– pie di un dattiloscritto, prese in mano la prima mazzetta spillata e si raschiò la gola. Nel silen– zio impo~ la sua voce suon~ incerta. •~vi ringrazio per essere intervenuti ~çosì numer(?– si'', e alzò per la prima volta gli gechi sulla pla– tea, per poi subito riportarli swfogli. Parlò di soldi. La tassa per far registrare la so– cietà era stata di dieci marchi, le altre spese ini– ziali erano nell'ordine di poche decine di mar– chi: l'allaccio di una linea del telefono e una manciata di francobolli. "Poi ho semplicemen– te atteso che diventasse di dominio pubblico ciò che tutti hanno il dovere di sapere: società di compravendita di organi destinati al tra– pianto esistono. Il traffico di organi non è una mia invenzione ma una realtà del nostro tem– po. Ce ne sono già diverse, e come io stesso con la spesa di dieci marchi ho potuto dimo– strare, non esiste alcuna norma giuridica c}le ne ostacoli l'attività. Persino nel nostro siste– ma giuridico così compatto non vi sono mezzi legali per impedire questa forma di mercato. Io non credo che la tattica dei miei colleghi di ta– cere il problema sia sensata, anche se non pos– so rimproverare ad alcuno di loro di non aver scelto i mezzi drastici che ho scelto io per ren– dere pubblica questa realtà. Persino tra i miei familiari c'è stato qualcuno nelle scorse setti– mane che s'è chiesto se davvero io non cercassi il 'grande affare'. Ma non avevo altro modo di raggiungere il primo dei miei fini, sollevare l'attenzione. Il che sembra essermi riuscito, a giudicare dall'affluenza di oggi". Un brusio at– traversò la sala come un soffio. 11Dott. Harms continuò: "Mettetevi nei iniei panni. Se non avessi fatto circolare quella mia offerta e dipin– to il diavolo sulla parete, ma mi fossi rivolto direttamente a voi, un mese fa, dicendo c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa che dev'esse– re corretto: quanti di voi mi avrebbero dato asoolto'! Ho dovuto presentarmi a voi còn una patente di mercante di organi vidimata dallo stato, per dar peso alle mie parole e farmi prèndere sul serio da quella grande potenza che siete voi, signori della stampa". Qui il Dott. Harms fece una pausa,.si udì rotolare sul pavimento una penna caduta di mano a un giornalista della seconda fila. "Permettetemi ancora due parole-su questo punto. Chi si vuol mettere in affari :.ul mercato dei trapianti non fonda una società di persone a proprio nome FINE SECOLO *. SABATO 6 / DOMENICA 7 GIUGNO WilliamHogarth (1697-1764):La ricompensa della crudeltà,. ovverouna lezione di anatomianel 1750 nellasala dei barbieri. Sotto: MichelangeloBuonarroti (1475-1564):DisRzione di un cadavere. - per trasformare l'ip.dignazione in solidarietà attiva e in impegno in prima persona ... "Ciò che mi aspetto è che chi viene a cono– scenza di questo stato di cose si conceda un po' di tempo per riflettere con calma e si do– mandi come può conciliarsi con la sua coscien– za il fatto che vi sono persone condannate a morire quando la medicina avrebbe i mezzi per aiutarli... · "Non. possiamo certo prendercela con il pa– ziente che, invece di morire qui da noi, se ne va all'estero a comprarsi un rene... "Vi è un'unica soluzione praticabile, un solo modo di combattere il m~le alle radici. Una donna in Germania è arrivata da sola alla con– clusione e ha detto: pur di impedire una simile vergogna mi metto io a disposizione e offro un rene... "Sarebbe una vergogna per noi che viviamo nel lusso se non riuscissimo a risolvere da soli i nostri problemi medici, e andassimo a compra– re questa soluzione dai più poveri tra i pove– ri... "Basterebbe anche solo che ogni prete e ogni suora si facessero avanti ... "Certo ci sono dei rischi, a<;l esempio il rischio dell'operazione e il rischio di perdere in seguito anche il secondo rene a causa di una malattia. Entrambi questi rischi sono tuttavia minimi, equivalenti al rischio che corriamo ogni giorno attraversando la strada, e nessuno di noi vive nell'angoscia permanente dj venire travolto ... •"Una persona con un solo rene non è un am– malato nè un inabile... "Naturalmente ho riflettuto a lungo se metter– mi in cima alla lista dei donatori in Germania. Ma non sarebbe un gran passo avanti, perchè nel mio caso la questione è già chiarita: i miei reni per ragioni mediche sono inadatti al tra– pianto, ed è ragionevole supporre che una gran parte dei volontari si rivelerebbe inadatta per in Germania, ma una società per azioni, possi- ragioni mediche o morfoiogic\}e ... bilmente all'estero. Chi ha intenzione di far "Se i donatori fossrro anche soltanto uno su soldi non dichiarerà a tutte lettere che i suoi centomila il problema sarebbe largamente ri– reni provèngono da persone viventi del Terzo solto... Mondo, ma li offrirà come organi prelevati da "Nelle questioni della medièina i processi di cadaveri e provenienti da surplus delle banche consapevolezza collettiva sono sempre mol~o degli organi. Costui non proclamerà di voler lenti, e necessitano per lo più di un fattore sca– retribuire il donatore con lOOmilamarchi, ma-tenante ... il mio scopo è di mettere in movi– si atterrà tacitamente al corso vigente, che si mento un simile processo... se non ci riuscirò aggira intorno ai 5mila marchi per organo. con q1;1estamia iniziativa vuol dire che avrò Egli non rivolgerà la sua offerta ai potenziali fallito. , . , avversari della sua attività, i medici, ma ai po- "In tal caso pero non v1 dovra sorprendere se teRZialiclienti, gli ammalati. fra sei mesi vi convocherò nu~vamente ad ~a Ognuno dei passi da me compiuti contraddice conferenza stampa, che terro questa volta m il fme del guadagno". A questo punto il .Dott. compagnia di un latinoamericano che un· rene, Harms, come se la logica stringente dei suoi lui, l'ha già offerto ... argomenti a lui non bastasse, aggiunse a mezza voce una frase éhe non si trovava nel testo del~ Dio me l'ha dati ... la sua dichiarazione: "io odio i mercanti di or- gani". Scacco al re Tutto ciò ai rappresentanti della stampa sareb– be anche bastato. Benchè fossero stati feriti nell'orgoglio, la storia poteva ora concludersi nel migliore dei modi. Una provocazione a fin di bene, una denuncia coraggiosa condotta e pagata in prima persona. Per i giornalisti, che scrivono di ciò che altri fanno, ristabilire la ve 7 rità dei fatti è il massimo risultato professiona– le. Per i medici, per gli ingegneri meccanici, per i modellisti non è così. Ad Hajo Harms npn bastava aver simulato il diavolo per smasche– rarlo, voleva soluzioni. Lui npn aveva ingag– giato una battaglia per la verità, ma per i reni. Col suo furore logico di filantropo scienziato pretese l'impossibile: chiese ai suoi connazio-· nali di offrirsi come donatori, così, per altrui– smo. Una sfida al buon gusto ed al senso co– mune, oltre che al comune istinto di conserva– zione.. "Io spero che il pensiero che della povera gen– te del Terzo Mondo si lascia squartare dai ~ercanti di organi provochi in molti un senso: di ribellione. A costoro voglio ora rivolgermi. Quando ebbe finito di leggere il Dott. Harms ringraziò e abbandonò la sala senza 'ammettere domande. Sul tavolo rimase il testo della sua dichiarazione, a ·disposizione dei giornalisti. L'eco che essa trovò sulla stampa nei giorni se– guenti fu sorprendentemente debole. Il suo ap– pello fu riassunto in poche ·righe o del tutto ignorato. Non si aprì alcun dibattito. Nessllll _prete,nessuna suora si fecero .avanti. Nessuna delle personalità e delle istituzioni che avevano .reagito con molta indignazione alla lettera del– la Transplantat Vermittlung si sentì ora in ob– bligo di riprendere la parol,a. Due mesi più tar– di, il 18 maggio, 1'88esimoCongresso dell'Or– dine dei medici, approvò una risoluzione che respingeva energicamente ogni pratica a base commerciale nel campo dei trapianti. ~ssuna propost_aalternativa. . Il Dott. Hajo Hanns dal giorno della sua con– ferenza stampa· non ha più dato notizia di sé. Per i giornalisti si è reso nuovamente irreperi– bile. I suoi congegni telefonici funzionano per– fettamente a protezione della sua privacy, alla posta non risponde. Se lia ,intenzionedi mante– nere la sua promessa dovrebbe rifarsi vivo yler– so settembre.

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