Fine secolo - 18-19 maggio 1985
~~. -~--~ ,:_, 1-- -- . . - . ' ·•_·. 't- A sinistra: Lawrencenell'abito ricevuto in donoda Faisal. Sopra:Sovracopertadi "Lawrence d'.Arabia" di R.H.Kieman.:. nellacollana "_peragazzidi ogni età". u ritratto nprodotto è di McBey. · Sotto: In unafoto dell'ultimoanno, 193S. potere e spazio di manovra e quando poi, dopo meno di un anno, abbandonò il suo posto, si dichiarò soddisfatto delle soluzioni elaborate e proclamò che a quel punto le promesse erano state mantenute e che l'Inghilterra usciva dall'affare con le mani pulite. Con Feisal a capo del go– verno iracheno e Abdullah emiro del neonato stato di Transgiordania, Lawrence concluse di aver saldato il de– bito contratto durante la guerra coi rivoltosi arabi. Prima di dimettersi cercò anche, inutilmente, di comporre i pro– lungati dissapori che ancora esistevano col vecchio Hus– sein. (Il problema fu poi eliminato nel 1924, quando Ibn Saud cacciò definitivamente il sovrano hashemita dalla penisola araba e instaurò il proprio regno sull'Hegiaz - formando il primo nucleo di quello che nel 1932 sarebbe diventato il Regno dell'Arabia Saudita). • I L'occultamento, e i motori Nel Natale del 1921, T.E. fece ritorno in patria e trascor– se l'inverno lavorando alla terza stesura dei Sette pilastri (di cui furono pubblicati otto esemplari nel luglio del 1922). Pochi mesi prima aveva presentato le sue dimissio– ni dal ministero delle colonie. Da quel momento, Lawrence d'Arabia scompare. Il suo nome riapparirà, a intervalli più o meno regolari, sulle pagine di qualche giornale in relazione a complessi ed esotici complotti internazionali o a incontri privati con personaggi famosi. Ma l'uomo si nascose. Abbandonò la scena pubblica, cambiò nome e si arruolò nella RAF come soldato s~mplice.I motori e la velocità divennero la nuova passione di T.E.Shaw (o T.E.Ross, come si fece chiamare inizialmente). Il pesante impatto del rientro nei ranghi e alla subordinazione della disciplina militare fu annotato da Lawrence in un diario, pubblicato postumo nel 1955 ( e intitolato, in Italia, L'aviere Ross). ... ". ' . FINE SECOLO * SABATO 18 / DOMENICA 19 MAGGIO Una strana politica editoriale Nell'ottobre del 1924, cioè solo dopo che ebbe ricevuto il desiderato testo del 1922 conte correzioni e i suggerimen– ti di George Bernard Shaw, portò a compimento la stesu– ra definitiva dei Sette pilastri nella versione che conoscia– mo oggi. Deciso a impedirne una diffusione di massa, ep– pure ansioso di pubblicarne una versione di lusso da re– galare agli -amici, finanziò questa operazione acconsen– tendo a scrivere La rivolta del deserto, versione ridotta e "sdrammatizzata" della storia della ribellione araba. (Una delle condizioni del contratto firmato con l'editore Cape fu che Lawrence avrebbe potuto interrompere le vendite in qualunque momento, non appena si fosse con– siderato soddisfatto del guadagno. Cape si trovò quindi di lì a poco a bloccare la distribuzione del libro nel culmi– ne di un notevole successo commerciale: nei primi tre mesi erano state vendute 30.000 copie in Inghilterra e 120:000 negli Stati Uniti. Per sfruttare più a fondo le evi– denti possibilità di profitto, Cape commissionò allora a Robert Graves, poeta e scrittore di best-sell~r, una ver– sione popolare della storia della prima guerra mondiale in Medio Oriente e dell'avventura di Lawrence. T.E. aiutò l'amico con chiarimenti e spiegazioni, ma quando il libro uscì rifiutò di accreditarlo con la propria approva– zione ufficiale). In primavera, su proposta di un editore americano, co– minciò una traduzione dell'Odissea cm;npletata solo nel– l'ottobre del 1931, l'unico suo lavoro pubblicato sotto il nome di T.E.Shaw e l'ultimo apparso prima della sua morte. Accanto agli studi letterari, T.E. maturò anche in questi anni un appassionato interesse nei confronti delle poten– zialità tecniche e strategiche dell'aviazione (che si stava sviluppando allora), oltre che delle possibilità di utilizza– zione e perfezionamento di motori che consentissero alte velocità (per motolance di salvataggio o: fuori dal lavoro, per le motociclette). Acquisita una particolare competen– za in questo campo, trascorse gli ultimi anni prima del congedo spostandosi di continuo da una caserma all'al– tra, chiamato o mandato a risolvere particolari problemi tecnici. La popolarità dolceamara Nella primavera del 1933 accettò di aiutare lo storico mi– litare Liddell Hart che aveva cominciato a scrivere una sua biografia, ma sempre rifiutando un accreditamento pubblico ed esplicito. (Nelle lettere che Graves, Liddell Hart e Lawrence si scambiarono nel periodo della loro collaborazione si trova, con la vivacità e la crudezza del racconto di prima mano, il contraddittorio rapporto che per tutta la vita Lawrence ebbe con la propria popolarità e l'immagine eroica del suo ruolo nella rivolta araba.) La morte . Quanto fosse popolare sarebbe stato dimostrato l'anno seguente. Diffusasi la notizia del suo congedo, nel feb– braio del 1934, i giornali posero letteralmente in stato d'assedio la sua casa di Clouds Hil!, nel Dorset, in attesa di vederlo comparire. Solo un accordo con l'associazione dei proprietari di giornali gli permise, dopo diverse setti– mane, di riprendere possesso della sua abitazione. Aveva quindi cominciato da poco a sperimentare una tranquilla vita di campagna in abiti civili quando, il 13 maggio del 1935, ebbe un grave incidente in moto. Pochi giorni dopo avrebbe dovuto incontrare Henry Williamson, uno dei leader del movimento fascista inglese. Trasportato in ospedale, morì, dopo sei giorni di coma. La stampa, unanime, lo acclamò eroe nazionale. Il mon– do politico accorse al suo funerale. Scrivendo dei grandi del suo tempo, due anni dopo Winston Churchill com– mentò: "Re Giorgio V ha scritto al fratello di Lawrence che 'Il suo nome vivrà nella storia'. E' vero. Il suo nome vivrà nella letteratura inglese; vivrà nelle tradizioni della RAF; vivrà negli annali militari e nelle leggende ·d'Ara– bia". E vive, infatti, nel nostro immaginario, da più di cinquanta anni.
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