Fine secolo - 18-19 maggio 1985

FINE SECOLO* SABATO 18 / DOMENICA 19 MAGGIO sonno che distoglie dai propositi di autoan– nientamento. Anche i momenti dedicati alla nutrizione impediscono in un certo senso il de– siderio di farla finita con la vita, mentre le ore dell'alba acuiscono in maniera allucinante ed ingigantiscono i vari problemi personali ai quali si pensa di non poter provvedere adegua– tamente. Secondo i moventi La tavola che segue espone i dati secondo il movente che ha spinto i suicidi ed i mancati suicidi: sono previsti, come motivi, le malattie fisiche e psichiche, i motivi affettivi, quelli d'o– nore, economici e non conosciuti. Come si os– serva nella tabella suddetta i motivi che spin– gono maggiormente a togliersi la vita sono co– stituiti dalle malattie ed in special modo da quelle psichiche. La stessa considerazione vale per i tentativi anche se i motivi affettivi sono in questa sede molto più frequenti rispetto ai sui– cidi. Da notare che per i suicidi i motivi di onore diminuiscono mentre aumentano i moti- . . . v1 econom1c1. Per modalità di esecuzione Per quanto riguarda le modalità di·esecuzione nella tavola che segue si menzionano l'avvele– namento, l'asfissia da gas, l'impiccagione, l'uso delle armi da taglio e da fuoco, la precipi– tazione e l'investimento. Le più grosse cifre si presentano, per i suicidi, con l'impiccagione, mentre più crescente è il ricorso alla precipita– zione. Per i tentativi i più numerosi sono com– piuti con l'avvelenamento e con le armi da ta– glio. Naturalmente le suddette modalità non prevedono forme che, come l'ingestione esage– rata di medicinali, viene assimilata all'avvele– namento o vengono comprese nella voce «al– tre». BREVI ARTICOLI DIVITA E DIMORTE di Cesare CASE$ Suicidi secondo le modalità di esecuzione Anni 1974-1983 Rapporti percentuali AVVE- Asns- hlPIC- ARMA PRECI- ANNE- lNVES- O/ OI 01 o, TOTA- % ALTRI! % ANNI LJINA- % SIA DA % CAGJO PITA- GAMEN- IO TJMEN- IO IO LE /O lt~ol JIENTO GAS NE Da I % Ol %IONE TO TO taglio ,o SUICIDI 1974 312 13,42 64 2,7S 614, 28,98 58 2,SO 332 14,27 389 16,72 321 13,80 85 3,65 91 3,91 2.326 100,00 1975 319 13,55 70 2,97 660 28,02 55 2,34 351 14,90 402 17,07 287 12,19 108 4,59 103 4,37 2.355 100.00 1976 • . . . . 311 13,55 57 2,48 712 31,01 66 2,88 308 13,42 37l 16,16 287 12,50 101 4,39 83 3,61 2.296 100.00 1977 297 11,71 68 2,68 754 29,73 54 2,13 351 13,84 449 17,71 3481 13,72 95 3,75 120 4.13 2.536 100,00 1978 368 13,8S 80 3,00 721 27,13 54 2,03 351 13,21 439 16,S2 362i 13,62 109 4,10 174 6,54 2.658 100,00 1979 253 9,60 82 3,11 812, 30,82 58 2,20 367 13,93 478 18,14 368' 13,97 93 3,53 124 4,71 2.635 100,00 1980 230 8,74 91 3,46 835 31,73 32 1,22 322 12,24 455 17,29 354 13,46 105 3,99 207 7,87 2.631 100,00 1981 183 6,64 88 3,19 779 28,28 43 1,56 368 13',36 588 21,34 328 11,91 123 4,47 255 9,2S 2.755 100,00 1982 194 - 6,59 117 3,971 851 28,91 63 2' 141 368 12,43 622 21,13 299 10,16 123 4,18 309 10,49 2.944 100,00 1983 153 5,37 100 3,Sl 804 28,20 59 2,071 338 11,86 576 20,20, 309 10,83, 89 3,12 423 14,84 2.851 100.00 GLI ULTIMI DATI ISTAT Suicidi accertati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri Età Istruzione Condizione Anal- tabe- Li- Ricer- ta;sa Li- Li- cenza ca Ricer- Per- lg~ leg- cenza cenza supe- nuo- ca1• 90fUl tao Finoa Oltre gere ei. media Milita- riti,. non Da Da Da Da riore vaoc- occu- 13 14-17 18-24 2~ -45-64 65 o seri- men- infe- elau- OCCu- cu~ ~ casa- Stu- redi tadal lna indi- Periodi TotaleN. anni anni anni anni anni anni vere tare riore rea pato zione ne linga dente leva lavoro bile 'cata SUICIDI MASCHI E FEMMINE 1982 2.944 10 34 202 701 987 1.010 312 1.582 754 296 1.073 105 41 415 78 3 1.119 90 20 1983 2.851 10 34 166 665 935 1.041 297 1.484 787 283 900 120 34 448 63 8 1.102 157 19 1984 3.172 15 31 182 786 1.102 1.056 275 1.670 917 310 1.035 135 50 492 86 8 1.164 186 15 1983 Oic 186 2 14 51 65 54 14 99 58 15 68 7 2 31 3 . 1 63 11 1984 Gen 225 1 4 11 64 69 76 20 106 78 21 73 9 2 38 6 86 11 Feb 200 1 8 9 49 62 73 22 .106 57 15 54 6 3 35 9 78 14 1 Mar 207 1 16 60 76 54 10 117 60 20 78 6 6 37 7 64 9 ArK 243 1 19 50 98 75 21 137 67 18 84 14 4 35 5 1 82 18 Mag 251 1 3 7 70 92 78 22 146 61 22 89 10 3 44 6 97 21 Giu 299 1 4 19 82 96 97 25 167 83 24 102 13 4 38 7 109 24 2 Lug 312 1 1 1<1 67 102' 127 24 162 99 27 96 12 4 50 4 1 129 15 1 ~ 288 1 2 19 65 104 95 28 138 84 36 103 12 4 54 5 1 93 13 1 294 3 1 17 66 115 92 31 153 78 32 90 11 4 48 13 2 114 11 1 0tt 287 3 15 69 93 107 25 152 87 23 94 11 8 36 5 119 13 1 Nov 297 4 2 18 69 97 107 26 153 81 37 92 20 1 39 8 2 116 16 3 Dlc 271 2 3 18 75 98 75 21 133 82 35 100 11 7 38 11 1 n 21 5 FEMMINE 1982 851 4 13 3 164 270 262 98 1983 847 1 8 47 200 312 279 103 1984 920 3 12 56 226 329 294 87 1983 Dlc 53 4 13 20 16 4 1984 Gen 62 1 2 1 21 22 15 6 Feb 68 3 1 22 2<1 18 5 M• 67 1 7 17 27 15 2 :w 73 4 20 29 20 5 82 3 27 30 22 12 o1 86 4 8 20 27 27 5 Lug 94 1 1 5 18 32 37 7 ~ 97 1 8 20 35 35 14 83 5 19 32 27 8 0tt 76 6 16 20 34 9 Nov 68 1 5 12 22 28 7 Dlc 84 5 14 29 · 18 7 Il riciclaggio in "Reporter" (7 maggio). di una mia vecchia testi– monianza nel ventennale della scomparsa di Ernesto De Marti– no ha dato occasione a Beniamino Placido di scrivere sulla "Repubblica" del 12 maggio un articoletto in cui si meraviglia, anzi prova "un piccolo brivido", perchè io, pur essendo "più bravo di tanti altri", immaginavo che la morte si sarebbe sdrammatizzata nella società senza classi, dove secondo Marx l'uomo si realizza come "essere generico" e quindi ha coscienza di essere continuato dalla specie. Placido trova illuminante que– sto discorso per ricostruire l'atmosfera degli anni Sessanta "più che se fossimo incappati in una canzone di Nico Fidenco, in un goal di Sivori, in una 'uscita' del «Gruppo 63»", perchè ci fari– cordare "che cosa si era capaci di peasare - in quegli anni - in– torno a temi delicatissimi: per esempio la morte". Cita un libro di Fabio Giovannini, "La morte rossa", che dimostra che "la cultura marxista - da Bloch a Sartre a Lukàcs - si è adoperata non già per affrontare la morte ma per rimuoverla". E conclude che io gli servo a ricordarsi "come eravamo fervidi fiduciosi te– neri... in quegli anni. Come eravamo sciocchi". Di che va cianciando il Placido? La televisione l'ha rovinato, ha ragione di meravigliarsi di "che cosa si era capaci di pensare" in quegli anni perchè adesso non si pensa proprio più niente. Allo– ra, subito dopo il mio articolo, "Quaderni piacentini" pubblica– va una replica di Franco Fortini con giuste obiezioni tra l'altro anche all'astrattezza ortodossa della faccenda della morte supe– rata nella coscienza della specie. Ma Fortini su questo punto_ non era di parere sostanzialmente diverso, solo che preferiva (sia pure con qualche riserva} la formulazione meno pretenziosa e speculativa di Marcuse: "Gli uomini possono morire senza 459 457 ·484 33 34 31 36 39 40 45 50 46 49 44 39 31 141 54 111 7 7 357 19 227 20 3 222 65 109 21 4 448 10 218 31 6 288 61 122 15 12 492 24 218 34 2 13 3 7 2 ·- 31 12 1 19 3 6 2 1 38 2 8 5 28 4 8 1 1 35 2 19 2 25 4 9 2 37 2 15 2 25 .. 1<1 2 1 35 20 1 24 6- 14 2 44 2 17 2 30 6 16 1 1 38 4 21 4 1 32 5 10 2 1 50 3 25 3 29 8 14 1 54 3 22 3 21 5 7 1 1 48 1 21 4 17 6 8 1 2 36 1 25 3 - 16 6 6 2 1 39 2 15 2 1 22 4 10 1 38 2 10 3 angoscia se sanno che ciò che amano è protetto dalla miseria e dall'oblio". Questa versione si può ancora discutere o no? Non moriremmo mediamente un po' meglio in un mondo disinqui– nato, denuclearizzato, pacificato, in cui tutti abbiano da man– giare e da dormire? Oppure la sola possibilità di questa morte è una bieca invenzione dei rossi che oggi non può servire ad altro che a scrivere articoli sulla loro sciocchezza di vent'anni fa? Non conosco il libro di Giovannini, ma dire chela cultura mar– xista migliore si limitava a rimuovere la morte - ciò che indub– biamente faceva quella ufficiale e burocratica - è una vera e. propria scemenza. De Martino rimuove"'.a la morte? E Fortini? E Timpanaro con il suo "marxismo leopardiano" che doveva proprio servire a correggere la sottovalutazione del fondamento biologico che egli riscontrava nel marxismo tradizionale? Non raccontiamo storie. Forse sbagliavamo tutti, noi rossi, ma ave– vamo tutti qualche cosa da dire, e non era affatto la stessa cosa, come pensano coloro cui Placido si aggrega e che ci vedono a loro immagine e simiglianza. Caro Placido, se tu fai un balzo sulla sedia, come se sentissi una cannonata di Sivori, quando ti imbatti in un mio vecchio articolo, è che in realtà non ti ricorda affatto come eravamo "fervidi fiduciosi teneri" (e naturalmente sciocchi) vent'anni fa, bensì come eravamo responsabili, pensie– rosi, critici ed autocritici in confronto all'acquerugiola di eufo– rico, fervido, fiducioso, tenero cinismo che cola dalle penne beatamente indifferenti dei prolifici quanto inutili sapientoni d'oggidì, i quali si rallegrano dell'immodificabilità della morte solo perchè è la garanzia della loro scoperta che tanto non si può modificare niente.

RkJQdWJsaXNoZXIy