Fine secolo - 23 aprile 1985
lezione delle forze e degli sforzi "pro– duttivi" di un essere umano a detrimen– to dei suoi bisogni e desideri "inutili". La tristezza che risulta da questa dico– tomia e da questa amputazione nutre con tutta certezza t mìei scritti. Ai giorni nostri, l'arte è senza dubbio il solo rifu– gio, così come l'unico campo di speri– mentazione per arrivare a un essere umano non lacerato. Perciò penso che scrivere sia una forma di messa alla pro– va di me stessa. Come e perchè in avvenire gli uomini che appartengono oggi ai paesi indu– stralizzati organizzati sotto la legge del– la divisione del lavoro e i cui bisogni sono falsificati e nutriti di ersatz potran– no ritrovare le proprie radici, il venta– glio delle possibilità umane e di conse– guenza dell'arte? Non ne so niente. Per parte mia, ho bisogno di stabilire un le– game con un'altra dimensione che si trova in me per non perdere il sentimen– to del mio Essere al mondo. Ed è per questo che scrivo. RFT Heinrich Boli Nato nel 1917, ha ottenuto il Nobel nel 1972. I suoi romanzi della Germania distrutta o del– la Germania prospera e lacera– ta dal terrorismo sono sempre una difesa e un'illustrazione della libertà di espressione. Mi piace scrivere, è per_me una gioia co– struire. Il soggetto, il contenuto, il mes– saggio vengono da quanto la mia gene– razione ha vissuto, tutto ciò mi è in qualche modo dato come un regalo. Questo non vuol dire che il soggetto sia superfluo -un regalo, è una bella cosa. Ma il lettore deve 'conquistare' questo regalo (per impiegare una parola un po' patetica) e lo fa costringendosi, cioè es– sendo costretto ad accettare la forma o a svelarla, è questo che reclamano for– ma e contenuto. E prima di ogni altra cosa, scrivere è semplicemente il deside– rio di creare qualcosa. GunterGrass Nato nel 1927, è stato pittore, scultore e poeta. Oltre che ro– manziere di gran successo. Scrivo perchè non posso far altro. Ernst Junger Il "grande vecchio" della lette– .··mtiìra tedesca è nato Ml I~. Io stesso non lo so. GuntherKunert Nato a Berlino nel 1929, poeta e romanziere, è passato all'o– vest nel 1979. La domanda è molto semplice: io scrivo per vivere. Peter Schneider Nato nel 1940 a Lubecca, ex dirigente del movimento di contestazione, vive oggi a Ber– lino. Forse non ho ancora scritto abbastanza per riflettere a questa domanda. Inoltre, ogni risposta immaginabile è probabil– mente altrettanto provvisoria, arrischia– ta e in fin dei conti bugiarda che la ri– sposta alla domanda: perchè sono pede– rasta, lesbica o travestito? ROMANIA MirceaDinescu Autore di una "democrazia della natura", questo poeta, il più grande della giovane gene– razione, alterna il verso classi– co e il verso libero. Nell'osser– vazione sociale, baratta il liri– smo col modo grottesco. Mettetemi a disposizioone un giornale di provincia e una baracca di tavole con un"insegna sudicia e in tre giorni le città avranno l'odore della vaniglia e dei por– ti aperti. Stefan Augustin Doinas Nato nel 1922, é poeta nel suo paese. Ha appartenuto lettera– riamente al "Circolo di Sibiu", ha fatto una traduzione del Faust e conosciuto la prigione. Scrivo in qualità di agente passivo di una lingua che arriva a passo ginnasti– co. Il reale mi sembra molto lontano: fra lui e me, le parole sono le sole presenze che mi aiutano ad aumentare il sentimento dell'Essere. lo scrivo, perchè qui, nello spazio vir– tuale delle parole, mi è offerta la sola possibilità di incontrarla, lei. RE.GNO UNITO Harold Acton Nato nel 1903, è uno degli ulti– mi esteti, e assomma in sè la Oxford degli anni '20, la Cina ante-Mao, l'Italia dei ricchissi– mi anglosassoni e quella degli ultimi Medici. Vive a Firenze in mezzo a statue veneziane e a un giardino labirintico. La mia risposta al vostro simpatico que– stionario è, temo, banale ma sincera. Io scrivo per il mio proprio piacere e, spe– ro, per quello dei lettori che potrebbero diventarmi amici. Tuttavia desidererei poter scrivere un buon francese, la lin– gua che preferisco. LawrenceDurrell Nato nelle Indie nel 1912, Dur– rell è uomo meditativo. Addet– to stampa, poi diplomatico, ha scritto la sua opera senza la– sciare le rive del Mediterraneo, e sotto l'occhio amichevole di Henry Miller. Vive in Proven– za in una casa dalle persiane sempre chiuse. Per sorvegliarmi. A domanda idiota ri– sposta idiota, ma sì: per sorvegliarmi. John Fowles Nato nél 1926. Noto per il ro– manzo La donna del tenente francese trasferito in cinema. Perchè devo; e in fondo devo perchè il rcalç di questo mondo non mi soddisfa. William Golding Quelli che si sono stupiti di ve– dergli assegnare il Nobel sem– plicemente ignoravano che la satira è genere letterario rifini– to quanto gli altri. Nato nel 1911. Il suo Signore delle mo– sche resta quanto di più swi– ftiano si sia scritto nel secolo. Come si può rispondere a una domanda del genere? C'è stato un tempo, quando ero giovane, in cui l'avrei senz'altro cre– duto possibile. Ma nel corso dei cin– quanta o sessanta ultimi anni, mi è di– ventato sempre più difficile fornire una risposta definitiva, a qualunque propo– sito. I am sorry. GrahamGreene Nato nel 1904, corrispondente di guerra, romanziere converti– to al cattolicesimo. Per necessità. Se ho un foruncolo, lo spremo quando è maturo. Doris Lessing Nata nel 1919 in Persia, poi condotta dai gèllitori ia SINla-,. friea e in Rodesia, a 30 anni andò in Inghilterra. Nei suoi Taccuini d'oro e altrove avreb– be analizzato la condizione del– la donna e, di recente, quella di grande scrittore, inviando agli editori un manoscritto sotto falso nome. Io scrivo perchè sono un animale scri– vente. V.S.Naipaul Nato nel 1932 in una comunità indiana di Trinidad, è oggi il maestro della lingua inglese. Ho voluto diventare scrittore perchè vo– levo essere celebre, perchè volevo essere libero -non essere legato da un lavoro salariato; e perchè mi avevano lasciato intendere, quando ero ancora molto giovane, che il mestiere di scrittore era una nobile cosa. Oggi, all'età di 52 anni, dopo una carriera di scrittore che è già durata trent'anni, questi motivi sono, in una certa misura, ancora validi (benchè la notorietà abbia perduto la sua impor– tanza). Devo malgrado ciò ammettere che scrivo anche perchè la scrittura è la mia professione e il mio modo di vivere. Questo non vuol dire che io scriva solo per abitudine o per necessità materiale, o, come nei primi giorni, per panico o per paura dell'abisso. Io scrivo, ora, mosso da un sentimento che somiglia alla gioia/ .../ Anthony Burgess Nato nel 1920, da genitori cat– tolici, fuma il sigaro, e si è pre– so a lungo per un musicista. La sua erudizione è pari solo alla sua energia. I suoi eroi, Gesù, Napoleone, Enderby, Attila, Trotsky, gli assomigliano tutti. Stanley Kubrick ha montato al cinema la sua A rancia mecca– nica. La prima ragione è di ordine biografico e data dai miei 40 anni. A quel tempo, era per me l'unico modo di guadagnar– mi la vita. Lavoravo allora al Borneo come funzionario coloniale; un giorno, ho avuto un colpo e hanno creduto che avessi un tumore al cçrvello. Fui conge- ,, dato dal servizio delle colonie e riman– dato a Londra, dove seppi che il tumore era inoperabile, e che mi restava esatta– mente un anno da vivere. Bisognava pur che mi guadagnassi la vita e che mante– nessi mia moglie durante quegli ultimi dodici mesi. Ma nessuno voleva assu– mere una persona il cui futuro era così compromesso. Di conseguenza, mi sono messo a scrivere; quell'anno, scrissi sei libri, oltre a numerosi articoli e raccon– ti. Alla fine dell'anno, ero sempre vivo: forse l'intensità del lavoro cerebrale aveva ammazzato il tumore. Ventotto anni dopo, continuo a scrivere e il tu– more non è ricomparso. Scrivo perchè le circostanze ne hanno fatto la mia pro– fessione. Era la sola cosa che fossi in grado di esercitare./ .../
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