Fine secolo - 13-14 aprile 1985

AUSTRIA Peter Handke Nato nel 1942, lo scrittore ipe– rimpressionista di Salisburgo è l'amico austriaco del cineasta Wim Wenders. Sguardo fred- , do, scrittura laconica, storie di vagabondaggio e di famiglia. Al centro dei suoi personaggi, due donne, sua madre, suicida, e sua figlia, che diventa gran– de. E' l'autore del Peso del mondo e dell'Angoscia del por– tiere al momento del calcio di rigore. Perchè scrivo? Non so. Forse domani. Pavel Kohout Nato a Praga nel 1928, ex giornalista, autore di poesie ( M arienbad), di pezzi di tea– tro e di racconti, ha avuto una parte importante nella prima– vera di Praga. Oggi abita a Vienna. Quando, alla fine della Seconda guerra mondiale (che oggi mi sembra lontana quanto il Medio Evo) ho cominciato ad articolarmi con l'aiuto della scrittura, credevo di sapere esattamente per chi e contro chi scrivevo, credevo di conosce– re le risposte a tutte le domande poste dagli avvenimenti dell'epoca. I processi politici truccati degli anni '50 in Ceco– slovacchia hanno avuto una grande in– fluenza sull'evoluzione che si venne compiendo dentro di me. Ho smesso di distribuire a destra e a manca risposte di cui avevo riconosciuto ormai la superfi– cialità, e ho cominciato a pormi, attra– verso il mio lavoro, delle questioni di principio -rivolte non solo al mio tempo ma anche a me stesso. Oggi, so fin troppo che, per quanto la scrittura si indirizzi al pubblico e resti sempre sottoposta al giudizio dei lettori, é nondimeno una delle attività più inti– me dell'uomo, un'attività che non am– mette nè commentari, nè spiegazioni da parte dell'autore. Le spiegazioni, è solo la scrittura che può darle con l'opera fi– nita. BELGIO Hugo Claus Nato nel 1929 a Bruges. Ha attraversato tutta la rosa dei generi: romanzi, novelle, pezzi di teatro, soggetti per il cinema e la televisione. Traduttore, ha introdotto in fiammingo Audi– berti, Beckett, Lorca , Kessel. Il perchè è una bella domanda per bam– bini se è leggero e senza conseguenze. Il perchè insistente, sedicente profondo, è la morte dell'arte. Io scrivo dunque sono. Perchè? Per curiosità. Per orgoglio. Perchè biso– gna pur scegliere fra il suicidio e il can– to. GeorgesSimenon Nato nel 1903, giornalista a 16. anni. Pubblica, con uno pseu– donimo, della letteratura popo– lare e industriale. Nel 1930, re– dige i primi romanzi polizieschi ( Pietz le Letton). Non si è più fermato. Vive in Svizzera. La vostra domanda è semplicissima e la mia risposta, sincerissima, lo é altrettan– to: scrivo perchè fin dall'infanzia ho provato il bisogno di esprimermi e mi sento male quando non lo faccio. BENIN Olympe Bhely-Quenum Nato nel 1928 da una madre sacerdotessa voudu. Molto at– taccato a questa tradizione, in– clina nei suoi romanzi all'oniri– smo ( Le piège sans fin). E' il grande scrittore nazionale. Strana domanda. Tanto varrebbe do– mandarmi perché sono il figlio della Grande Sacerdotessa Voudu che fu mia madre. "Se tu nonfossi stata mia madre, sarei andato a cercarti non so dove, af– finchè tu mi mettessi al mondo", facevo dire a un personaggio di uno dei miei romanzi; la vostra domanda mi riporta alla memoria questa frase perchè costi– tuisce una risposta di cui non ero consa– pevole. Scrivo perchè vorrei partorire me stesso, la mia città natale che è FINE SECOLO* SABATO 13 / DOMENICA 14 APRILE ·:··: .. :___ . .. :·_:::.-. · ·_.·=·_.··:·:·•:=: .. 25 Gléxwé (Ouidah), il mio paese, e, a cer– chi più larghi, approfondendo questa maieutica, contribuire a partorire l' Afri– ca attuale. Ho perciò scelto, da quando scrivo, nel 1954, di osservare l'azione degli strati tradizionali nell'evoluzione sociopolitica della nuova Africa. L'indipendenza crea nuove forme di stratificazione sociale nelle nostre so– cietà; l'osservatore straniero o superfi– ciale crede che l'Africa di oggi sia agita e manipolata dalle sole organizzazioni uscite dall'indipendenza e che sono es– senzialmente politiche; di fatto, l'Africa reale, profonda, risiede in organizzazio– ni chiuse, intangibili, che nessun potere politico osa affrontare. Il romanziere o il sociologo che frequenta e studia que– ste società, e parla alcune delle lingue del suo paese, ha occasione di conoscer– le meglio; gli sarà facile distinguerne l'influenza nelle nostre società moderne. Attor·e culturale, io mi interesso così al– i' Africa che si muove, si sviluppa e s'in– terroga di fronte all'eversione di alcuni dei suoi valori, come agli strati cosiddet– ti arcaici apparentemente statici che brulicano di risposte a tante delle ango– sce per le quali consultiamo lo psicanali– sta piuttosto che ricorrere a ricette indi– gene vagliate da millenni./ .../ BOLIVIA Pedro Shimose Un poeta nato nel 1946. Anco– ra giovane, già classico, sem– pre in divenire. Vive a Madrid dov'è impiegato all'Istituto di cooperazione ispano-america– no. Scrivo perchè non sono nè un santo nè un saggio. _ Se fossi un santo, avrei vinto la tenta– zione della parola. Se fossi un saggio, avrei scelto il lin– guaggio dei simboli. Peccato. BOTSWANA Bessie Head Una Sudafricana nata, nel 1937, da un matrimonio misto, che ha scelto l'esilio, tema che si è poco a poco affacciato nei suoi romanzi e racconti finchè ha scritto la storia del suo vil– laggio botswaniano, Serowe. Adorata, suo malgrado, dalle femministe. Io scrivo perchè la vita mi ha conferito una certa autorità a questo riguardo. Gli ambiti nei quali posso esercitare questa autorità sono per me nettamente definiti. E non mi avventurerei mai su un terreno che non mi si addicesse. La vita non mi ha mai chiesto di far politi– ca; ha affidato questo compito ad altri, uomini e donne. La vita mi ha chiesto di essere uno scrittore di un certo tipo. Ho riflettuto a tutto ciò quando ero molto

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