Fine secolo - 23 marzo 1985
La creazione divina é l'atto di un supremo scultore. "Il Signore formò l'uomo dal fango della terra e gli ispirò in faccia il soffio della vita". Di un ritratto si dice che é "parlante" - arriveranno, col cinema, i tempi ,lei ritratto mobile, e sonoro. Di Michelangelo, si pretende che se la prendesse col Mosé perché non parlava. Il sogno dell'artista e del suo pubblico- ripetere l'atto della creazione, reinfondere l'anima e la vita nèlla materia inanimata- anticipa le competenze dell'ingegneria genetica. Il mito di Pigmalione e Galatea (qui in un dipinto cinquecentesco attribuito al Bronzino) ne é la rappresentazione più suggestiva. Eccone la versione di Ovidio, Metamorfosi: «Pigmalione, disgustato dei vizi infiniti che natura ha dato alla donn,a, viveva celibe, senza sposarsi. A lungo rimase senza una compagna che dividesse il suo letto. Ma un giorno, con arte felice e meravigliosa, si mise a scolpire dell'avorio bianco come neve e gli dette forma di donna, così bella, che nessuna può nascere più bella. E concepì amore per la sua opera. L'aspetto é quello di una fanciulla vera, e diresti che é viva e che, se non fosse così timida, vorrebbe muoyersi. Tanta é l'arte, che l'arte non si vede. Pigmalione é incantato, e in cuore gli si accende una fiamma per quel corpo finto. Spesso passa la mano sulla statua per sentire se é carne o invece avorio, e non si risolve a dire che é avorio. Le dà dei baci, e gli pare che gli siano resi, e le parla e l'abbraccia, e ha la sensazione che le dita affondino nelle membra che tocca, e teme che la pressione non lasci un livido sugli arti. E ora la vezzeggia, ora le offre doni graditi alle fanciulle ... E le addobba il corpo anche di vesti, le mette brillanti alle dita, le mette al collo lunghe collane; perle leggere pendono dagli orecchi, e nastri sul petto. Tutto le sta bene, ma nuda non é meno bella a vedersi. La adagia su tappeti tinti con conchiglia di Sidone, e la chiama sua compagna e le poggia il collo su morbidi cuscini, delicatamente, quasi sent_isse.E viene il giorno della festa di Venere, festa grandissima in tutta Cipro ... Pigmalione, dopo aver reso il dovuto omaggio, si sofferma davanti all'altare. e timidamente dice: "O dèi, se é vero che tutto potete concedere, 10 vorrei avere come moglie -non osò dire 'la fanciulla d'a~orio'- una simile ada fanciulla d'avorio". L'aurea Venere, presente alla propria festa, cogli(! il senso di quella preghiera, e -segno che la divinità é propizia- una fiamma tre volte palpita e con la punta guizza su per l'aria. Tornato a c.isa, Pigmalione subito va a trovare la cara statua della fanciulla, e curvandosi sul letto la bacia. Gli pare di avvertire un tepore. Di nuovo le accosta la bocca, e,con le mani le palpa anche il seno. L'avorio palpato si ammorbidisce e perduta la durezza s'incava e cede sotto le dita, come la cera dell'lmetto al sole torna duttile e plasmata col pollice si piega ad assumere varie forme e più é trattata, più trattabile diventa. Stupito, felice ma incerto, timoroso d'ingannarsi, più e più volte l'innamorato tocca con la mano il suo sogno: é un corpo vero!» (trad. di P.Bernardini Marzolla). Il favoloso esercito di terracotta dell'imperatore Chin, a Xian. Questò, come i molti altri mondi sotterranei di ogni parte della terra, documenta anche della sostituzione di persone e animali in carne e ossa con la loro effigie. Invece di essere ancora seppelliti vivi col loro sovrano,cortigiani, guardiedel corpo, cavalli e donnevengonoinumati attraverso il loro doppionescolpito. Il simulacro fa le veci della personaviva -e le salva la vita. ' glio dei Ministri". Oggi, rincara Kawamoto, molti si rammaricano di non essere stati invita– ti al banchetto. "Avrebbero più facilmente ot– tenuto dei bilanci importanti se avessero accet– tato il decentramento". Ma è stato necessario rendere piccante la salsa per far passare il piatto. All'inizio era previsto che i scilari di Tsukuba fossero ridotti del 8% in rapporto a quelli di Tokyo. In realtà non se n'è fatto nien,.e. In conclusione, un aumento effetiivo del tenore di vita per i nuovi arrivati. - Ma la motivazione di un ricercatore ha rara- mente a che fare con gli affitti bassi e le altre gratificazioni materiali. La manna di stato ha pernJesso soprattutto la costruzione di equi– paggiamenti che ne valevano davvero la pena e chr h:1n11n C''-<:'rcitato un richiamo. Sfortunatamente, il transfert ricerca-industria è ben lungi dall'esistere dapcrtutto. Secondo Kawamoto, i contatti reali tra i laboratori di ricerca pubblica di Tsukuba e gli industriali re– stano minoritari. Egli rincara la dose accusan– do i ricercatori di essere troppo frivoli. "I.,'e– sposizione era veramente un'occasione d'oro p<:'(farsi della pubblicità. Al contrario, gli Isti- tuti si sono mostrati ostili e respingono i visita– tori. Nessuno mi farà credere che i ricercatori svolgano un lavoro così importante da non po– ter accordare del tempo, in un semestre, a qualche visita. Oggi, i ragazzini giapponesi (le ragazzine non val neanche la pena di nominar- 1<:'. NrlR) leggono Atom e n0n rnnn<;c'nn0 che il lJott. Hochanonize, tutto vestito di -bianco, una caricatura del ricercatore. Bisogna mo– strare loro invece che noi mangiamo, parlia– mo. ascoltiamo musica, come tutti". Il sig. Kawamoto è severo. Solo una quindici– na di Istituti hanno deciso di chiudere le porte, un'altra quindicina aspetta di selezionare le ri– chieste, e l'ultima quindicina accoglie i visita– tori. Timido avvio comunque rispetto ai super show di Mitsubishi, Toshiba o Fujitsu. E poi, i'EXPO ha assorbito una-gran parte dell'Agen– zia della scienza e della tecnologia, ciò che certi professori universitari non hanno digerito: "Spero che i'EXPO sia un fallimento -dice uno di loro- Si sono dissipati troppi crediti che avrebbero potuto essere consacrati alla ricerca fondamentale". - La città scientifica è ancora di là da venire. Il signor Matori, attuale direttore del Centro de– gli Istituti, spiega: "Quindici imprese hanno già aperto nel parco di Tokodai, a ovest della città, dei Centri di ricerca. Quando i padiglioni dell'EXPO saranno demoli'ti, il loro sito diven– terà la base di un complesso industriale. Fin da quest'anno, noi accettiamo le candidature ..". La Città del Futuro è dunque per domani. ··••:-x-·.,»:....v··· •,••MY~~·•t •.. ,,.\ . .. • ..•:····•:..:.=·=·=•: ':f~- . ,,·. •,:•••:-·/. :,:::-:::;:::;::::::.:=:-:,;::·•:::•:;:•.
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