Fine secolo - 16 marzo 1985
Dimenticavo; c'è un heatfng allowance (indennità di ri– scaldamento). Scatta automaticamente, e secondo un ela– borato sistema di zone climatiche diversificate, al disotto di date tempeq1ture. Va però richiesto con formale do-– manda e poi bisogna attendere. È inoltre tra le indennità che il governo vorrebbe tagliare. Per ora è spesso pagato in ritardo e molti, soprattutto vecchi non ne fanno richie– sta perché nemmeno sanno che esiste. È di questi giorni la notizia: una madre trovata morta in una Council hou– se abbracciata alla figlia undicenne, morta anche lei. Nel– la stanza accanto il figlio di tredici anni era ancora in vita, ma è morto il giorno dopo all'ospedale. Morti di ipotermia, ossia di freddo. Le statistiche dell'anno scorso dicono che 646, soprattutto vecchi, sono morti così. Que– st'anno se ne attendono di più perchè il freddo è stato im– pietoso. Valori vittoriani, s'intenda, numerici. La zia odiosa Lei usa molto le paro_le tomorrow (domani), job _ (posto di lavoro), children (bambini), our children ( i nostri figli). Sembra incarnare tutto quel che abbiamo detestato in al– cune zie funeste che hanno tormentato la nostra infanzia. Parla con la sicurezza didattica di una direttrice scolasti– ca. Quando è sicura di aver piazzato un argomento vin– cente, inarca il collo e aspira aria tra i denti, mentre la bocca le si increspa in mille rughine di tacchinesco orgo– glio. Con un occhio sempre attento al monitor, si accorge che la posa le provoca due sgradevoli bargigli. Protende subito il mento in posa regale. Possiede tre tom e tre espressioni associate. Deplorazio– ne: quando parla del socialismo che ha inquinato la so– cietà britannica, o dei minatori, che è arrivata a definire the enemy within, il nemico interno. Cupi toni di minaccia nella voce e negli occhi, fronte non troppo corrugata perché il monitor le dice che anche sotto lo stucco si ve– dono le rughe. Lutto: gli argomenti sono il terrorismo irlandese, di nuo– vo i minatori, in particolare le loro violenze contro la po– lizia. Sbatte tre o quattro volte le palpebre per inumidirsi gli occhi e sfodera un tremolò lugubre memore di Greta Garbo. Promesse de bonheur: solleva il capo e guarda lontano, previo inumidimento di autocommozione, guarda verso prospettive che vede solo lei e usa molto le parole tomor– row ( domani), job (posto di lavoro), children (bambini), our children (i nostri figli). La stessa espressione di beati– tudine le si produce in faccia quando parla di Reagan e degli Stati Uniti. Quasi simpatica in un gesto che si direbbe spontaneo. Quando vuole incalzare l'interlocutore verso un forzato convincimento, si protende in avanti, la mano destra a pugno si pone sul fianco, a manico di brocca, la parola fiammeggia, a volte fino all'aperta villania e aggressione. Quel gesto ricorda certi droghieri loici milanesi, quando attraverso il banco ci vogliono convincere che in fondo è tutta colpa dei terroni. Tutto quel che vediamo e sentiamo di Thatcher, anche la retorica trita da maestra patriottica e benpensante, è un costruito artificio. In vista delle elezioni del '79, Tha– tcher, o qualcuno per lei, decise che era ora di introdurre tecniche di comunicazione di massa anche nella vita poli– tica inglese. Il Partito Conservatore prima di lei non ne aveva bisogno. Era ancora una lasca coalizione di gruppi di potere, tutti costituiti di old boys, gli ex alunni d~lle pu-, blicschools più esclusive, dei colleges di Oxbridge. M'a lei, la figlia del droghiere di Grantham - e quante volte ripete la sua leggenda familiare: la parsimonia, thrifi, di papà cht! diceva sempre «Non fare mai il passo più lungo della gamba». E Nonna che diceva «Cleanliness is next to go- :ttt~ :.} ·~.~.a.c.~·~·P.C--.~ ~rTT( ~~ ·~;~~~,~i1;~~- ~- ; - ff~@~~ttmf:ftf; .. -:>,,;, --,:,,K,;!i -Y<-~-,;1~,'"'~-~j&., ,_: >o~t t ,,,,.,,,,-.,,. .. , .~ FINE SECOLO* SABATO 16 MARZO dliness», la pulizia è prossima alla santità (proprio così: gran parte dei detti thatcheriani sono massime da porta– cenere) - lei, si diceva., Margaret Hilda Roberts maritata all'industriale di vernici Denis Thatcher ne aveva bisogno eccome. Si è quindi messa nelle mani di Saatchi & Saa– tchi, una delle maggiori agenzie di pubblicità del mondo. E loro hanno inventato Thatcher. Prima di tutto lo slogan: iron lady. Poi l'image: rendere più spaziosa la fronte alzando l'attaccatura dei capelli e rasando le sopracciglia; limare gli incisivi troppo spor– genti, anche per minimizzare il mento èsiguo e sfuggente; tintura e shampoo. Poi maniere e dizione: l'hanno man– data a scuola da una maestra di recitazione della Royal Shakespeare Company. Thatcher ha appreso da lei i due tremoli e il tubato grintoso che costituiscono il suo esi– guo bagaglio espressivo. Ha appreso soprattutto a elimi– nare i toni striduli e volgari quando saliva agli acuti, che ne ti:adivano l'origine. Il tocco gel)iale è stato però il fioc– co. E la sua cifra. Ed è certo sublimazione della cravatta maschile, e come la cravatta è segno e sintomo di uno spostamento' simbolico dal basso verso l'alto. Ne ha un repertorio vastissimo: a pallini, di tartan, di pelliccia. Fiocco e perle non l'abbandonano mai. Assai simile a lei, il suo governo. Gli o/d boys arricciano · il naso all'idea che posizioni chiave del potere siano in mano ad agenti immobiliari, managers di media portata, consulenti d'affari e commercialisti. In un complesso si– stema di snobismi di casta come è ancora la Gran Breta– gna, l'inconfondibile aria middle-middle-c/ass dei compo– nenti il governo, e lower-middle-c/ass del primo ministro - nonostante tutti 9stentino un abbastanza ben simulato accento upper-c/ass - ha il suo risalto e testimonia visibil– mente di un cambio di personale al potere. Non più gli old boys delle vecchie classi dirigenti, né i borghesi illumi– nati o i grandi leaders proletari del laburismo, con cui in fondo gli o/d boys erano arrivati ad intendersi. :\fa una borghesia media e piccola che ha sempre in bocca lefty (sinistro) come massimo dell'insulto, accompagnato da marxist, e che si sente investita di una missione: nelle pa– role di Thatcher, riparare al muddle and anarchy of the si– xties (alla confusione e anarchia degli anni '60). Tali ceti, ai livelli più bassi sono stati blanditi con promesse eletto– rali e obiettivi populistici. Ad esempio, sui ceti medio-pic– coli, ha -avuto forte presa una legge che permetteva loro di acquistare con ipoteche fortemente agevolate le case del Council in cui vivevano, pagando per-altro affitti mi– nimi. Purtroppo per Thatcher la cosa si sta rivelando un malefico boomerang, perchè il crollo deHa sterlina ha portato a un forte rialzo dei tassi di interesse. O con vere menzogne: la riduzione delle tasse che non si farà. La vecchia classe -dirigente è impaurita, teme di' essere scalzata. Ma quel che tem~ di più è che Thatcher e i suoi accoliti riescano a trasformare il Partito Conservatore da partito di opinione, coalizione informale di gruppi di po– tere, in partito di massa organizzato con solide basi rea– zionarie. Lo testimonia la cura che Thatcher stessa dedi– ca al movimento giovanile conservatore. L'opposizione conservatrice al Thatcherpensiero e alla sua pratica - i we'ts, come li definisce lei, i bagnati, ma noi diremo i molli - ha trovato il suo manifesto in poche ica– stiche parole pronunciate da Harold McMillan in occa– sione del suo insediamento, in età di 90 anni, alla Camera dei Lords. Vecchio, saggio e cinico tricheco, ha definito la visone politica del governo «liberalismo da 1860», si è rammaricato che il Partito Conservatore abbia abbando– nato in favore di un radicalismo di destra quello che da sempre era il suo approccio pragmatico alle cose, la sua _abilità di compromesso tattico - the-middle:ofthe-road– way, la via di mezzo, come si dice. Ha condensato in una formula maligna e felice il Thatcherpensiero economico: ~itchen-sink economy, l'economia dell'acquaio di cucina. E pura congettura, ma c'è caso che quando si avrà acces– so alla minuta del, suo discorso si troverà a questo punto una cancellatura, sotto la quale si potrà ancora leggere grocer'scounter economy, economia da banco di droghie– re.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy