Fine secolo - 9 marzo 1985

GLI ALTRI «DESAP ARECIDOS». L'AMERICA CEN– TRALE SCOPRE UNA NUOVA RISORSA, LA RICCHEZZA GENETICA. Gli scienziati lavorano attualmente a un progetto che può aver a che fare col futu– ro dell'America Centrale quanto e più del– le più pubblicizzate imprese di eserciti e politici. Essi stanno classificando, analiz– zando e sforzandosi di preservare la vita vegetale e animale della regione, e le sue risorse genetiche. La natura è stata prodigalmente creativa nel Centro America. La regione ha innu– merevoli specie indigene di piante e inset– ti, e un'altrettanto impressionante serie di forme di vita superiore. Nel solo Costarica ci sono 850 differenti specie di uccelli, più che negli Stati Uniti e nel Ca– nada messi insieme. Una vasta parte dell'America Centrale è quello che i biologi chiamano un «Centro Vavilov» -da N.I.Vavilov, uno scienziato sovietico che identificò questi centri di di– versità genetica naturale. In questi centri, situati in parecchi parti del mondo, so– prattutto nei tropici, la vita fiorì e si svi– luppò durante l'epoca glaciale. Essi sono le fonti di pressoché tutte le principali pian te alimentari.· Grano, cacao, tabacco, sisal, zucca, melo– popone, papaya, ananasso, noce amenca– no, vari tipi di pepe, e il fagiolo comune, un tempo crescevano spontanei 'in Centro America, e vennero tutti coltivati molto tempo prima dell'arrivo degli europei. Gli scienziati non sono certi dell'origine ini– ziale di ciascuna pianta; perché il commer– cio estensivo di sementi cominciò migliaia di anni fa. Fino a pochi anni fa, la diver– sità genetica della regione ha interessato gli scienziati stranieri più che la gente del posto e i suoi governi. Ora le cose comin– ciano a cambiare. Alcuni centroamericani si accorgono ora che la diversità genetica è una specie di tesoro, un tesoro che va ra– pidamente scomparendo. Questa p~rdita arriva a seguito di una in– cessante incursione di insediamenti uma– ni, strade, compagnie di legname, agricol– tura e pascolo, nelle foreste tropicali. Anche in posti che sono stati coltivati per secoli, come gli altopiani del Guatemala, in cui forse ebbe inizio la coltivazione del grano, alcune specie vanno scomparendo, via via che i coltivatori si convertono a nuove sementi a più alto rendimento. Così gli scienziati genetisti e i funzionari agricoli stanno adoperandosi per salvare campioni del maggior numero possibile di varietà •prima che sia troppo tardi. E ciò solleva una controversia politica -destina– ta a diventar famigliare man mano che le risorse genetiche del mondo si re.stringono e la scienza biologica si fa più sofisticata. La controversia nasce perché il mondo sottosviluppato è relativamente «ricco ge– neticamente». Buona parte delle nazioni sviluppate del mondo s()no enormemente produttive dal punto di vista agricolo, ma questa produttività dipende da piante la brevettano spesso riuove varietà, per poi cui origine è tropicale. vendere semi ai coltivatori del Terzo In genere, essi si fondano su poche varietà Mondo. di semi altamente sviluppati -negli Stati E sebbene la banca di stoccaggio dei semi Uniti, per esempio, il raccolto di grano statunitense di Ft. Collins, Colorado, la consiste in sostanza di sei varietà. I paesi più grande del mondo, metta regolarmen– sviluppati tengono delle banche dei semi te a disposizione degli scienziati stranieri i perché parassiti e malattie continuano a semi, essa rifiuta di fornire materiale ad evolversi, e di tanto in tanto diventa ne- alcune nazioni -comprese l'Unione Sovie– cessario sviluppare nuove varietà di se- tica, Cuba e il Nicaragua- per quelle che il menti. Per esempio, quando una vasta Dipartimento fedl!rale dell'Agricoltura quota del raccolto di grano degli USA chiama «ragioni politiche». venne distrutto da una ruggine nel 1970. I delegati del Terzo Mondo alla FAO gli scienziati si precipitarono alla ricerca hanno premuto per una convenzione lega– di una specie resistente alla ruggine. I geni le che imponesse lo scambio aperto e pie– che si dimostrarono resistenti alla ruggine . no di materiale vegetale. Il governo degli furono trovati nel mais mayorbela del USA è stato il principale oppòsitore di Cèntro America. questa proposta, il Messico il principale Nuove e migliori sementi vengono conti- sostenitore -con l'unanime appoggio dei nuamente prodotte, ma hanno una vita governi Centroamericani, che raramente breve, e ciò rende necessario la permanen- concordano su qualcosa. za di più materiale genetico. Mentre la diplomazia bisticcia, gli scien– Un risultato è che il commer– cio internazionale di sementi sta diventando un campo caldo di nuovi investimenti -che di– pende direttamente dal Terzo Mondo, fonte della maggior. parte del materiale genetico. Alcuni leader agricoli di questi paesi ipo– tizzano ora che un paese debba essere pa– gato per i materiali che ne vengono rica– vati. Le nazioni sviluppate replicano che il materiale genetico è «retaggio comune dell'umanità», e dev'essere disponibile li– beramente. Ma questa posizione è indebo– lita dal fatto che le compagnie cfi sementi ziati premono ovunque per salvare le ri– sorse che restano; uno sforzo che ha con– dotto alla più grande 1 rnigrazione di massa nel regno vegetale della storia del mondo. Non tutti i campioni dell'America Centra– le sono preservati altrove -la regione ha sue ingenti collezioni di materiali impor– tanti, o potenzialmente importanti, e sono stati fatti tentativi di fissare alcuni posti in cui le piante alimentari possano essere protette nel loro ecosistema originario. Le risorse genetiche sembrano accrescere di giorno in giorno il loro valore, no~ solo per resistere alle malattie e per migliorare la P,roduttività, ma come materia per nuo– ve ,tecnologie, utilizzata per la riforesta– zione o per la medicina. Il Costarica sta ce,rcando attualmente di sviluppare un'in- .> ,... - • • dustria farmaceutica interna fondata sul– l'impiego di varie piante indigene. É come se il valore dell'oro fosse stato scoperto nel momento ~tesso in cui l'oro andasse scomparendo. Ha detto uno scienziato: «Se non si provvede entro i prossimi cinque-dieci anni, abbiamo chiu– so». DOV'ERA UNA VOL- · TA LA FORESTA PLUVIALE, LA' STA IL MANZO Molta gente negli USA avrebbe semplice– mente voglia che noi americani sloggiassi– mo dall'America Centrale, tagliassimo ogni legame e lasciassimo i suoi cittadini al loro destino. E molti cittadini centroa– mericani non la riterrebbero una cattiva idea. · Ma, quando guardiamo le cose un pò più d,a vicino, troviamo che il coinvolgimento statunitense è più profondo di quanto sembra. L'ultimo legame venuto alla ri– balta connette le nostre abitu– dini al f ast-f ood con le foreste in via di sparizione del Centro America - la chiameremo la « Hamburger Connection». La connection è reale, e appartiene alla più vasta storia del modo in cui sono i consumatori dei paesi sviluppati a dar for– ma agli ecosistem_idel Terzeo Mondo. Buona parte dei paesi centroamericani potrebbero chiamarsi ora appropriata– mente «repubbliche degli hamburger» -ma allevatori e cowboys non la vedono così. Semplicemente, loro fanno soldi col be– stiame, una forma di agricoltura ragione– volmente vantaggiosa.E che, per di più, conferisce un certo carisma. In Guatemala e in Honduras, come in Texas e nel Wyo– ming, un certo prestigio si connette all'al– levamento, e sono in molti a calzare stivali da cow boys senza aver mai preso al lazo un vitello. Tuttavia è pienamente dimostrato che l'allevamento di bestiame danneggia la terra, e fornisce molto pi'ù carisma che ca– lorie. La terra da pascolo in America Centrale è fatta di vasti spazi aperti. Per buona parte è fatta di ripide alture, o di foresta tropi– cale disboscata. La conversione dalla fo– resta in genere prende un intervallo -arri– vano prima i costruttori di strade, poi le compagnie di legname, poi i dissodatori del suolo, e i coltivatori, che lo lavorano per uno o due anni, finché la sua limitata fertilità è esaurita .. Allora arrivano final– mente gli allevatori, a pascolare le loro mandrie. Ci sono _dellevarianti -in qualche posto, gli allevatori si limitano a pagare i conta– dini per «ripulire» la foresta -ma una vol– ta che la terra sia disboscata, comincia l'e– rosione. Col pascolo (e, in genere, l'eccesso di pascolo) le èolline coperte di stoppie sono intaccate dal calpestio del bestiame, e quel che resta del suolo di su– perficie viene rapidamente lavato via. Alcuni dei bovini così prodotti vengono consumati in forma di bistecche nelle ca– pitali, ma la gran parte. ya all'esportazio– ne .

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