Fine secolo - 9 marzo 1985
I -- -•-········ Gli schizzi qui pubblicati sono di Giuseppe Gattuso Lo Monte. I - I (. ..-:" J AMBIENTALISMO STU,E CENTRO AMERICA Un nuovo vocabolario è entrato in uso nel dibattito politico del Centro America. Negli editoriali dei giornali,· nei discorsi elettorali e nei documenti ufficiali, termini come «ambiente», «risorse naturali» e «usura della terra» ·compaiono con fre– quenza crescente. I «conservacionistas» stanno occupando uno spazio proprio ac– canto agli altri movimenti che fioriscono nel ricco paesaggio della politica tropica- · 1e. Si tratta di una minoranza piccola ma determinata, che insiste nel rivendicare che i propri obiettivi non sono meno ur– genti dei più eccitanti colpi di stato e as– s~lt~guerriglieri che tengono le prime pa– gme. Nello scorso maggio, quando i mass me– dia di El Salvador erano pieni di discorsi sulle elezioni, un articolo nel principale giornale del paese deplorò «i ciechi e sordi volontari» che ignorano «la tragedia che si avvicina». «Data l'esplosione demogra– fica e l'evidente dissipazione delle risorse naturali, -continuava l'autore- le genera– zioni future riceveranno un'eredità con– dannata, una terra stel'.ilee senza più vita, senza fiori e richiami di uccelli: in una pa– rola, un micro-Sàhara». El Salvador, la nazione più popolata, ce– mentificata e inquinata dell'America Cen– trale, è stato il primo a ospitare un movi– mento ambientalista organizzato. Intorno al 1950, un gruppo di cittadini costituì gli «Amigos de la Tierra» (senza connessione con altre associazioni con lo stesso nome nei paesi sviluppati) e cominciò a fare campagna contro la deforestazione ·e l'in– quinamento. Da allora, altri gruppi am– bientalisti si sono organizzati nella regio– ne. In gran parte sono legati a università e centri di ricerca ecologica. L'ambientalismo Centroameri- cano è notevolmente diverso dal suo corrispondente Norda– mericano. La sua storia è se– gnata dalla violenza. Mario Dary Rivera, uno dei pionieri eco– logicj del Guatemala, fu assassinato, e fu– rono assassinati parecchi leader conserva– ziànisti in altri paesi -non tanto per la loro attività di salvaguardia naturale, ma perché erano attivisti politici che avevano raggiunto un forte prestigio. Di recente, il quotidiano in lingua inglese del Costarica, Tico Times, riferiva che un esponente del gruppo naturalista era stato aggredito e bastonato vicono a casa sua; e aggiungeva che l'aggressione era un «av– vertimento». Il movimento ha pagato anche per più delìa sua parte il distruttivo corpo a corpo politico, e gli sforzi per fondare una fede– razione internazionale per la conservazio– ne naturale sono stati incepp~ti dalle riva– lità nazionali. Sarebbe confortante pensare che i suoi se– gnali sparsi rappresentino uno sforzo in– digeno, ma si tratta evidentemente di un trapianto. Come altri movimenti politici della regione,i «conservacionistas» sono influenzati dagli Stati Uniti. Molti hanno studiato negli USA, o hanno avuto a che fare con i volontari del Corpo di Pace. Più lili 17 direttamente, organizzazioni nordameri– cane e internazionali hanno esercitato un ruolo primario nello sviluppo di parchi e riserve, e l'Agenzia USA per lo Sviluppo Internazionale ha fornito assistenza finan– ziaria a vari gruppi naturalisti. Anche qui può esserci un lato negativo. Il gruppo del Costarica, ASCONA~ divenne così indipendente dai· fondi dell'Agenzia da finire per maltrattare i propri stessi membri. Ora l'Agenzia sta riconsiderando il suo sostegno, perché, dice qualcuno, l'associazione non è abbastanza democra– tica; ma altri pensano che la decisione ten– ga dietro al sostegno USA alla costruzio– ne di un oleodotto cui l' ASCONA si oppone. L'ambientalismo coinvolge anche esperti forestali europei, biologi asiatici, pro– grammi olandesi, svizzeri e tedeschi, le Nazioni Unite, l'Organizzazione degli Sta– ti Americani e altri gruppi internazionali. Ma nell'America Centrale le ·radici del– l'ambientalismo non sono profonde. C'è una quantità di vuote dichiarazioni retori– che, di associazioni ecologiche senza fon– di, di leggi senza applicazioni. Le·due ec– cezioni possibili sono il Nicaragua e il Costarica. Il Costarica ha costituito il più vasto sistema nazionale di parchi, e ospita importanti istituzioni di ricerca e di inse– gnamento di discipline ecologiche. Di re– cente vi è stato lanciato un Partito Verde. I sandinisti del Nicaragua annunciarono subito dopo l'avvento al potere l'intenzio– ne di invertire gli eccessi ambientali degli anni di Somoza -abuso di pesticidi, gli scarichi chimici, la deforestazione- e han– no fatto qualche passo avanti, in partico– lare con un programma di controllo dei parassiti del cotone senza uso di prodotti chimici su larga scala. Ciononostante, am– bedue i paesi sono ben lontani dall'Ecoto– pia. In ambedue continuano l'abuso di terre povere e l'inquinamento delle acque. In tutti i paesi del Centro America i fondi per la protezione ambientale sono limitati, e la volontà di procacciarsi il profitto di oggi prevale sulla stabilità ecologica di domani. Ma con la deforestazione , l'erosione, e l'inquinamento così vistosi, e con la cre– scente diffusione delle statistiche che de– scrivono la situazione, la gente sta comin– ciando a rendersi conto di trovarsi in mezzo a una crisi di fondo. Ci sono sì ini– ziative-tentativi di elaborare metodi di coltivazione che proteggano il suolo; ri– cerche su un'agricoltura a base forestale e sulla manutenzione idrologica, sforzi per depurare le vie d'acqua. Tuttavia, qualun– que sistema alternativo avrà bisogno di molto tempo. E i «conservacionistas» san– no che devono riuscire a offrire un calen– dario capace di migliorare lo sviluppo del– le risorse e di fornire cibo e occupazione- e non solo di tutelare le specie in via di estinzione. Jorge Betancourt, vice presidente dell'as– sociazione ecologica Hondurena, econo– mista formato negli USA, avverte che la gente non penserà alle questioni ecologi– che nello stesso modo in cui pensa a quel- , le economiche. «L'economia è sempre fluttuante -dice- e può avvenire di uscire da una recessione assai. rapidamente. I problemi ecologici sono grandi processi che restano in moto, e continuano la loro corsa molto a lungo».
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