Fine secolo - 23 febbraio 1985

Il· Dams passa, Bologna resta Quest'annoFabbriè in congedoalla Sorbona.Il suo (orso di Sociolinguistica t ce,tenninèche si usa in gergoaccademico e a cuilui si f affezionato: sempre alla ricercadi simbolismi, gli pare chéesprimabene il suo bisognodi una pausadi riflessione. Si è con– , into cheil dipartimentoarriveràquandolo svuota– mentosani completo: «Forse è cosiche funzionano le grandiistituzioni, forse Bolognaparla.a nome del/' eternita,come la Chiesa,sapendobenissimoche il Damsè soloun'escrescenza provvisoria>>. ~ • J • Ha mai funzionatoil Dams? 1 < Si. prima del buco. Se si pensa all'insegnamento come quantitadi informazion(, alloraè meglio la tele- . risione. Ma se si pensache in un certomomentoc'è stata un'intensita di vitacomune,di modidipensare, di stile di ragionamento, allora,prima del buco,ha fun:ionato». - . Paolo Fabbridice di provareun nero ottimismo. I suoicolleghi cercanodi convincerlo spiegandogli che la crisipreparala crescita,ma lui, correndoa pren– dereil trenoper Parigi,ribattechei periodidi transi– zionesiriconosconò soltantoquandosi sonoconclu– si: finchèci si è dentrosi sa soltantochele cosenon vannoe basta. Eco, terza entrata Di attribuireun significato simbolicoal buco, Eco non ha nessunavoglia.Quantoalla sua interpreta– zionedel mancatodipartimento, è molto pii!bene– .vola·perchènon:ci vede,o non ci vuofevedere,nes- sun.complottoaccademico: ~ non si è pòtuia fare .una struttura trasversaledi Comunicazioni (insieme a linguistie magaristudiosidell'ambiente) il motivo va ricercatonellaforzad'inerziadi una vecchia im– postazionementale,valea dire i linguisticon i lin– guisti,i sociologi coni sociologi e cosivia.Il diparti– mentoormai lo interessapoco;tienemolto,invece, all'indirizzodi Comunicazioni, un·gruppodi disci– plineche offronogià un programmadi studi senza piu diretta connessione nè con lo ·spettacolonè con le arti visive; · L'alter Eco Fabbrinon abbandonail suo ottimismonero: <<Questo n nèpiuunpostodovesipossano fare elabo– razioni scientifiche riflessionT teoriche.La genteche pubfa comeme, se n.evaa/l'estero». I ricercatori talianiche stanno a Parigisono quelli che fannopiu bellafigura,almenocosi si dice,ma qui non trova·ne--posto. Si sta andandoverso-l'abro– gazione. di un'intera generazione intellettual~? Una .versionepacifico-burocratica di quelloche è succes– so alla Germaniadella guerra,quando tutti quelli bravidi vent'annisono morti sul fronte e gli ebrei sonoemigratiin Americl! ... Nei prossimidiecianni la nostrauniversitànon introdurrà,senon in misura. minima,nuove energieintellettuali.Allora non si troveràuflsoloprofessore30-40enne, ma tutti oltre– passeranno i cinquanta. Il super Eco QuesteprevisioniEco le fa apertamente,ma l'uni– versitaitalianae le sue lotte intestinelo hanno ahi- . tuato a una buonadosedi realismoun po' smagato: «L'universita, comunque, produce tanteenergie per la ricercaquantene produrrebbe se avessedimensioni . normali é non·dimassa:Purtroppo, intornoad un nu– cleodipochiselezionati c'èlamarea. In questosensoè /'universita piu seleitivae menodemocratid1, a/trochè il numerochiusodegliamericani cheprendono soltan– togli studenti.con i votipiualti!Noi qui li massacria– mo e si salvala stèssaquantitachene sarebbeuscita comunque. La nostraè un'impresa fallimentare bu– giarda,che da tlluslonl a tantigtovant.Cl vuolemoltQ piu sforzo,certo,ma si·creanolo stessoricercatori veri». E, con una punta malcelatadi orgoglio, conti- Nella pagina precedente:L'ingresso a Palazzo Sangwnett1, con la prospettiva dipinta sullo sfondo. Il l)alazzo è sede dell'Istituto di Studi Musicali e Teatrali del Dams. Sotto: Una lezione di Umberto Eco. Nella pagina a fianco: Palazzo Sanguinetti, lo scalone di accesso · all'Istituto di Studi Musicali e Teatrali .. foto Nanni \Vitali nua: «Ioin 14annine hp tiratisu cinque,qualcbemio collega piupoverounosolo,altrinessuno.Credoanco– ra che/'universita sia tornataad essereunpostodove si possQno fare le ·cose serie». Un buoncontributoallacrisidell'università lo porta ancheun dato strutturaledi questiultimianni, ca- - ratterizzatidallacorsaai postidi ruoloperricercato– ri, associatie cattedratici.La classeintellettuale ita– liana sembraimpégnatasoprattutto ~ conquistarsi uno spazio:scrive libripensandoai concorsie lavora co.nl 'occhiorivolto al ministero.Un altro guaio è cheintornoai professoriuniversitari ruota tutto un mondodi studentialla ricercadel liceo-che non.ha fatto.La crisidunqueè di tutta l'universita italianae ' a questa sorte il Dams non si sottrae. Il Dams è sovraffollato? «Si, ma perchèstupirsitanto, -mi ri– spondeEco- non lo _è piu della f acoltadi Letteredi-– Roma . . Abbiamopoca strumentazione, ·per esempio duemoviole in tuttoper tantiiscritti,ma si va avanti comein quelleauledi anatomia doveci sono 600 stu– dentiintornoad un cadavere» . Sbocchiprofes~ionali? «Chiarito cheda quinonescò– no degliStrehler,ma al massimodei PaoloGrassi,è vero,ce ne sonopochi,ma nonmenodi quantise ne possaaspettareun altrolaureato in Lettere». Il Dams è partito coine un progetto ·culturaleche cercavaun approccioversola modeqiitae l'innova– zione.Ha ancora grinta: «Il Dams hafinito la sua funzione perchè ha suggeritoquale deve essere la strutturadi unamoderna facoltadi Letteredovenon. si devono imparare soltantogrecoefilosofia,ma cine– ma, televisione, informatica.Ancheun insegnante di · liceodeveaverequestotipo di formazione.Per me potrebbero abolirlodomanise mantenessero le mate– rie. Nonfeticizzo il Dams» . Creareuno,·due,tre, tanti Damsè.invece il sognodi RenatoBarillicheaccusabuonaparte deiprofessori damsiani di non risiedere a Bologna, come dovrebbero. . Forse pensaad Eco che è qui, è la, è dappertutto.· Ma l'autorede «IInòmedellarosa»è il piu presen– zialistadei docenti,nonostanteil successo chemiete e il denaro che gli si attribuisce.Fa regolannente lezione, riceveglistudenti,per l<;>ro e per sèorganiz– za corsidi basic;e segueda vicinoi suoi laure~ndi. Bari/li:uno,.due, tre Dams Il dipartimentodi Arte, quellodi Barilli, é l'unico «bolognese»;. i docentidi Comunicazioni gravitano su Milano,e Spettacolo é fattodi romani,comeLui– gi Squarzina, e di milanesi.Oltreal pendolarismo dei professori,anche il flusso migratoriostudentèscò preoccupaBarilli: «La stragrandemaggioranza dei nostriiscritJivienedafuori, da tutte le parti d'Italia. Sono una massadi sbandati, pendolarieh.enonfrè– quentano e creano problemi rispettoalpubblico locale,. piu organico e integra,to. Per questo ·dovrebbesserci un Damsal Sud, unoal Norded unoal centroItalia. Noisforniamo studenticonnuove idenÌita professiona~ li, potrebbero fare gli operatoricultura/inegli enti pubblici, i direttoridi cineteca.Certononfacciamo pittori, o registi,o criticiteatrali,anchepoerchéle funzionisuperiori nonammettono scuola,le viealta– mentequalificate sonoindividua/i. Delrestoi laureati di,lettere_ nonfanno i criticiletterario i p~eti». Tra metallari e kilt A lezioneil colpo d'occhio rimanda un'immagine perfinopococro~atica.Di newwavee heavymetai se ne vedonopochissimi~ giro.Qualchepunk-soli– tario, e sommersoda altri capelJi rossohennè,fa la· fila insiemea ragazzinormalmente infagottaticon– tro il freddo.Moltisonoarrivatiin anticipoper tro– vare posto a sedere.Nell'ultimòbanco prendeap– punti un ragazzodai càpelli ·lanosicomequellidei giamaicani.Quasi con orrore - è pur sempre il Dams!- si vedepassareuna lungagonnascozzese a pieghe.Roba da lettereantiche.Non sono piu gli ·studenti. pittoreschi e variopinti della prima generazione. Raf1aella,Deborah, Paolo... - -- Raffaellaè una matricoladi musica, vieneda Cento . in provinciadi Ferrara,studiada anni il pianoforte, , ma la parte teoricaal conservatorionon l'ha mai soddisfatta,perciò ha pensato·di completarlaqua. Ma é rimastadelusadal fatto che non·c'é pratica, non ci sono documenti,giornali,film: «Comunque, quic'égentecheha tantaenergia e sogni,invecenelle altrefacolta vogliono la laureae basta». Deborah,. -iscrittaa Spettacoloe laureandain Comunicazioni di massa, é figliadi una agenteteatrale,suonava il piano e facevadanza. Ha scopertoche esisttva i) Damssfogliando la guidaall'Universita perchèa Pa- dova,doveabitava,ne hannosentitoparlarein que– sti ultimianni soltantoper via degliassassinii: «Ha fama dibruttoambiente, doveregalano i voti.Invece il livello è buono;Eco,poi, é lafigura carismatica. Le · ·. suelezioni sonoverispettacoli, fa batiutein latinoe la gente,che non conosce il latino,capiscee si diverte. !)ipendedaglistudentiuscireprepàratida qui,sefre– quentie studipergli esamiduemesianzichèduegior– .ni, ci riesci.L'universita lafai perie, nonpergli.altri. Io adesso,quandosfogliorivistespecializzate, leggo cosechesogia». A «livello di segno»,Paolodi Lucca si senteabbastanzaforte,ma glimancala basecultu– rale.Per questo, mi dice, è diventatouna matricola di Arte. La baseculturalegli serviràper fareil desi– gnercom.e desidera,· ma anchelui pensavadi trovare la praticae la grammatica. Tel. ore pasti SecondoRobertoGrandi,38anni,docentedi comu– nicazionidi massae consulentedi Videomusic, que– sta ambiguità tra creativitaproduttivae non produt– tiva c'é semprestata fin dai tempidi Marzullo,che avevapensatodi coniugare la preparazionemetoao– logicae storicaconla tecnica,senzatuttaviafarcon.._ correnzaall'accademia-di bellearti o di arte dram– matica. Fu proprio Marzulloà chiamareal Dams Furio Colomboper insegnare tecnicadel linguaggio radio-televisivo. E cos'eraquestosenon Ùntentativo di prendereesempiodallaColombiaUniversity dove grandigiomalis.tinsegnano il mestiere?L'equivoco si va via via sciogliendo, lo dimostranole bacheche di viaGuerrazzi sommerse dai biglietti(«Cercostan– za o postolet~o») e da implorazioni disperate(«Aiu– to, non fatemidormire in stazioneo da una bisbetica affittacamere») in me1.ZO ai quali si fa faticaa vedere la ricl:µesta di qualchetalentaccio sprecato:«Cercasi singolio gruppo di cabaret, ballerine,go-go girls, imitatori,fachirie showmenper immediato contrat– to di lavoro.Telefonare ore pasti 222875»). Per chi suona,l'unicasperanza è CarmineRomanoal quale bisognaFivolge~i per mandarein onda su Blackbird Radioquadrif ogliodi Napoli ogni generedi musica sperimentale, dal rock, al punk,alla new·wave. Nonostante tutto, il Damsrimaneun puntod'incon– tro e di contatto con Je personeche possonofarti entrarenelgiro,non in quellogrossodellerockstaro dei gassmaniani,ma se hai vogli~di fare,capacitae fantasia,qualcosada fare si trova. . «A Bologna ci sonodelleenclave figlie di certistimoli dati dalDams -raccontaRobertoGrandi- quelliehe nonhannotrovatosbocchiallalorocreativita si sono datiunagestione autonoma. StinonatiMovieMoviee il circoloTopiadovesifanno video, poesia,ogni forma di espressione creativa.Appartengono soprattutto alla generazione del '77,oppure è gentecherimane iscritta e da un esameogni due anni. Sono l'innestodi un progettochenonè andatoavanti». Insomma, il «fac– cio cose,vedo·gente»di Nanni Moretti. Gli studentidi oggi sono diversi,hanno vogliadi studiare,di incamerare competenze, comedice De– borah, «nongliene frega nientede/l'impegno politico, delleassemblee» . Negliultimianni.idocentihannotriplicato il carico di studioe nessunoha protestato.L'ala creativa é stata scalzata da Folla Compatta,un gruppetto di studentiche tratta con presidee prorettorela con– quistadi un'aula per le lezionidi Eco, finitoad in– cantaregli allievia Economiae Commercio perchè nelsuo istituto la follacompattadi astantiminaccia di-proyocare il secondobuco. Con il permesso del professore, si interrompela lezionecinqueminuti per un corteseintervento: « Vogliamo ttenerecon– quisteminimali,nonpossiamoandare sparatia chie– dere una·se1Je in centrosenza compromettere tutto.

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