La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 47 - 26 novembre 1961
Pag. 4 LA FIERA LETTERARIA IJomenil:a 26 110,·C'1!1" .. LU GO CA i U o lOI u A POESIA * Riscoperta di Fiumi Som riett * A ~C_H ~ per 1:,ioncllo.Fiu– mi SI compie ormai un cinquantennio d 'intcn::,a atth·ità culturale e poetica. Il suo apparire alla ribalta lei 1c– raria, e il primcagian·i ben presto, ci richiama a un perio– do di rapida quanto tumul– tuosa c,·oluzione del austo no– \'cccntcsco per un dcfiniti\'O distacco dai residui delle poe– tiche oltoccntcschc. Gia il fu– turb,mo, con la sua aggres– sività estremamente ri\ •olu1.io – m1ria in senso antipass atista, a\'C\13 provocato una \Cra e propria baraonda nel campo delle lettere e della cultura. Tutla, 1 ia, se il futurismo ri– spose in un primo tempo a un sentito bisogno di rinno– ,amcnto, ollrcpassò poi i limi– ti della moderazione non ,;olo con le tro\'atc carnc,atc,cht! delle famose • !>era1c lutu1i• stc •• ma sopraHullO con il ,oler far tabula rasa della tradizione, la quale !>istabili– sce pur sempre come la forza insopprimibile che non CCS!>a mai di operare entro il tes– suto della nostra cultura co– me elemento moderatore. Di fronte allo schiamazzo futu– rista, che si risolveva infine, e in un modo così scoperto. in un esempio di rrivola letteratura, molti scrittori ri– masero a tulla plima smar– riti e confusi, oltre che scan– dalizzati. i\fa durante e su– bito dopo la guerra si fecero strada nuovi propositi e nuo– ' i stati d'animo, i quali die– dero avvio a nuo,•i movimen– ti letterari che, pur conti– nuando ad essere aspirazione a fanne più moderne d'arte, assunsero in generale, ~e si fa eccezione per il solo no– \'CCentismo bontempelliano, un atteggiamento di netta opposizione al tecnicismo ru– turista. lii GlJALTIERO A1IIICI Un movimento inno,•atorc, che si preoccupò di richia– mare alla moderazione gio– vani poeti e scrittori eià affermati, fu l'avanguardi– smo, promosso e guidato da Lionello Fiumi. Esso mira\'a a liberare la poesia italiana dai legami troppo stretti col passato, ma contemporanea- ~o]~~riaresdeii"~f~:Url:m~ 0 1~~= noclasta pur mentre cercava di sottrarre i giovani alla 1 riplice inOuenza di Carducci Pascoli D'Annunzio e anche al gusto scialbo e provinciale dei crepuscolari. L'avanguar– dismo propugna,·a dunque una modernità vigile e giu– diziosa e l'esigenza di una nuova tecnica per esprimere questa modernità. li movi– mento non era però vincola– to ad un rigido formulario ,corico come il futurismo: si ispirava piuttosto, secondo l'int:linazione dei tcmpcra– mcnri, all'esempio del capo riconosciulo, Lionello Fiumi, che nel 1913 ave,,a lanciato un appello neoliberista, e al– l'opera di Corrado Govoni, che dagli a\'anguardisti fu appunto esaltato corno il poc– la che sape,a conciliare, nei suoi , crsi, le esperienze po– s~tive degli ultimi mo, 1imen~ ti letterari, spesso cosl di,·er– genti nei loro programmi. L'incontro delle \"OCi arnn– guardistichc a\'\"cnne - come si sa - sulle pagine della rivis1a napoletana La Diana. che si pubblicò dal 1915 al 1918 sotto la direzione del poeta Gherardo Marane. A lileggerc i testi poetici che si susseguirono nella ri\'ista. è facile riconoscere come i poeti che , i si da\'ano con– ' cgno propugnassero la nc– ccs,;-i1adi una poesia sensata, francescanamellle pO\'era nel metro, sincera nell'ispirazio– ne, chiara nella foi-ma espres– si\ a. Solo cosi - pensavano gli avanguardisti - sarebbe stato possibile. c,•itarc da una parte le fanfare dei dan– nunziani e dall'altra le esplo– sioni rumoristichc dei mari– nettiani. Al provincialismo dei crcpu~olari, così malato di noslalgia e di languore, gli avanguardi!>ti preferivano il sano paesaggio naturale dei sobborghi e della campa– gna circondaria senza ccrcar– "i le gozzaniane e buone cose di pessimo gusto• Anzi, nel caso di Fiumi, c'è addirittura aperta ribellione al provincia– lismo in sé comunque consi– derato e la ricerca, a con• trasto, di paesaggi esotici. N.ito a Rovereto nel 1894, il Fiumi visse poi a Parigi per tutto il periodo 1925-40- periodo rievocato anche ul– timamente atlravcrso i • ri– traili dal vero• raccolti nel volume li ho veduti a Parigi (1960) - esplicandovi un'in– tensissima attività per la dff– fusione della cultura italiana all'estero. In quel periodo appunto in cui andavano spegnendosi gli echi del mo• vimento crepuscola~ e già imperversava il clangore del trombone futurista, apparve la sua prima raccolta di ver– si, Pòtline (1914), con una prefazione dello stesso Fiu– mi. la quale può essere con• sidcrata a giusto titolo come il manifesto letterario dcl– i • a, 1anguardismo: liberarsi dalle insulse imitazioni del passato ma evitare, anche, le intemperanze programma– tiche del futurismo In fon– do, la via additala dal gio– vanissimo Fiumi era quella del neoliberismo nella tecnica (cauta e vi\!ifican1c adozione di metri già sperimentati da Lucini. D'Annunzio e futuri– sti) e della sincerità nella i:;;pirazione. Il promotore stesso. appena ventenne, in• tese dame l'esempio apj,unto con Pòlline. Ma la poesia di quella raccolta non risponde– va esattamente, quanto a ri– sultati artistici, alle enuncia- l\J(ACCHIN~ JDELL:8\ * 1ioni teoriche che la prcce– de,•ano. L'autore stesso ne ebbe chiara coscienza se, con spiccato senso autocritico, po1è confessare di vedere in quel suo primo volume non già e polpa di rruuo •· ma soltanto una • maociata di polline•· Carattere dominan– te di quei versi è infatti un accentuato impressionismo 1>it1orico che sembra igno- 1 are ancora l'arte della pen– nellata leggera: troppo esu– berante di poten1..a coloristica e di siiargiante ricchezza de– scritti\ a; molta tecnica e po– ca forma; qua~i distraente ed e<,lcriorizzantc alterazione di uno stato d'animo intima– mente incline alla malinconia dell'amore e della solitudine umana. Insoddisfatta rimane nel poeta l'aspirazione a ri– durre all'unità artistica le ir• rompenti e frammentarie ma– nifestazioni dell'interiore per– sonalità. 11 segno di questa non fa. cile conquista il critico può in\'ccc cogliere con sicurezza nella seconda silloiie del Fiu– mi, Mùssole (1920), da consi– derarsi come il documento più rappresentativo e poeti– camente risolto dell'avan– guardismo tipicamente fiu– mano. fl nucleo centrale dei motivi ispiratori è costituito questa , olla. e con prepon– deranza della maturità spi– rituale sulla estcriori1à delle sensazioni, dal tema degli amori entro la cornice pae– saggistica dcli'• avancitlà •, cioè del suburbio e della campagna circondarla. li poe– la vi è come immerso nella rosa di tutte le sensazioni, ma arricchito, anche, da un nuo,,o, assillante senso dì umanità: I ' insoddisfazione del cuore, aperto al richiamo degli e amori rragili • vissuti sullo sfondo del grigiore su· burbano. e tuttavia come re. ri10 da una punta di soffe. rcnza per la dcluden1e bre– vit3. di queflli amori. E' anche notc,ole in Mùssole una più rigorosa selezione operante nel centro stcs!>o delle pre– ferenze poetiche, alla quale si accompagna, nell'intima struttura del verso, una ca- • denz.a ritmica più naturale e riposan1c, tecnicamente com– misurata al flusso meno cao1ico delle immagini, che vi splendono sollevate in al• to, e come purificate spiri• tualmente, dall'onda di una musicalità arpeggiata in sor• dina. Dopo le prose liriche di Occhi ili giro ( 1923) e Tutro cuore (1925), che completa– no la fisionomia di un poeta d'amore, il Fiumi ha pub– blicato ancora: Sopravvrve,1- ;:e (1931). Stagione colma (1943) e Sul cuore, l'ombra (1953), do\'e si possono co- VERITlJ.' Telefono antisuicidio . . * di ELIO 'l'A.LA.lllCO L A CRONACA è ricca d'insegnamenti: a Washington, un medico ha propo– sto all'Associazione americana per l'igiene di costituire un'organizzazione contro i suicidi. E' semplicissimo: si lrat. terebbe di sorvegliare tutti coloro che hanno tentalo un suicidio, per evitare le recidive: d'altronde, anche in Europa, esiste qualche cosa di simile: anzi, in alcune nazioni, si è andati molto in là, nel senso che l'assistenza viene estesa a tutti i malinconici. i depressi, insomma agli scontenti della vita. Logicamente. non e possibile censirli tutti: e allora si gira l'ostacolo: invece di andare alla ri– cerca di tanti che si ritengono - o sono - infelici, si aspetta che costoro sentano il bisogno di confidarsi con qualche ami– co, magari sconQsc1uto. Ecco formarsi. dunque, delle specie di e posti di bloc– co•: basta. talvolta, l'indicazione di un numero telefonico: e Se avete il desi– derio di sfogarvi. se nessuno vi aiuta. se non sapete risolvere da voi i vostri problemi, se vi sentite soli al mondo, chiamate il numero xyz: in qualsiasi ora del giorno e della nott.e qualcuno sarà pronto ad ascoltarvi, a dirvi una parola di conforto, a tendervi una mano>. Sem– bra che tale iniziativa non manchi di dare buoni frutti: e molti candidati al suicidio, dopo un drnmmatico colloquio telefonico, hanno visto la loro esistenza sotto un aspetto nuovo. Non sarebbe male che questi e posti di blocco• si moltiplicassero, naturalmente affidandoli a persone equili'brate e di coscienza. Ma intanto, per distrarci da un pro– blema cosi penoso e cosl torturante come quello del più tremendo delitto umano (un delitto, affermava Dumas, di cui non è possibile pentirsi), vogliamo adesso rivedere insieme un finto suicidio, messo in scena a Londra, qualche giorno fa, da un noto finanziere della City? Lo chiameremo Smith, per evitare complica– zioni, anche se il suo nome è ben di– verso. Dunque, 11 signor Smith, dopo essersi sentito contestare non un solo reato di frode e di truffa ma undici di– verse imputazioni del genere, ha subito simulato un suicidio: jl solito chiodo con il quale cercava di dissangua_rsi. facen– dosi una piccola quanto insignificante scalfittura al polso della mano sinistra. Il signor Smilh, ~he è consigliere o .ad: dirittura presidente di numerose soc1eta - fra le quali due e catene• di alberghi e di magazzini popolari - deve rispon– dere, di fronte alla legge, di aver gua• dagnato una somma che si aggira_ con1:– plessivamente sui quattrocento m1lloni, con un sistema tanto ingegnoso quanto Illecito. Per dirla con poche parole .. lo Smith negoziava regolarmente l'acquisto di pacchetti azionari. pa~andoli parte in contanti e parte m azioni di altre sue società ch'egli lanciava sul mercato al momento opportuno, vate a dire quando l'affare stava per estere concluso. Queste azioni venivano valutate. nominalmente, a un prezzo che superava di gran lunga quello richiesto dagli acquirenti: il gua– dagno era poi consegnato allo Smith grazie ad accordi !èl;'i{reti tra il finanzie. 1:e e la controparte. Il più buffo di tutta la faccenda è che il disinvolto lestofante riusciva a imbrogli.ire, nello stesso tem– po, non solo il .fisco ma, in primo luogo. le proprie società. Il melodrammatico ma inutile tentati– vo di togliersi la v:ita non ha però sof– focato lo scandalo: e il signor Smith mediterà in prigione gli errori del suo ingegno intraprenclente. Com'è logico, il nostro finanziere non si sarebbe rivolto mai a uno di quei e posti di blocco• cui abbiamo accennato più sopra: perché in certuni il desiderio, l'ansia d'imbro– gliare il prossimo, arriva a un tale punto che. pur di farla franca, imbrogliano se stessi. ?-.la il signor Smith. ingenuo simula– tore di suicidio. non ci interessa come caso umano: egli. davvero. non si sente solo né può avere bisogno di consigli, perché da una me!1te t:"osiffatta è difficfle aspettarsi il pentimento: ci pensi la giu– stizia. se è in grado di farlo. a mettere un po' d'ordine in lJUel cervello 'bislacco. Per tutti gli altri i e posti di blocco• contro l'estrema disperazione possono e devono assolvere il loro compito umani- 1~1~: ~~np~~èst~~~~eo:~i r!f~~~~ ~i~L!i 5 ; di lettori, perfino sui giornali in roto• calco, pongono problemi, chiedono o sco– nosciuti la soluzione delle loro pene. Non sempre sono pene trascurabili: con– flitti sentimentali. quesiti culturali, modo di comportarsi nelb massacrante vita quotidiana. Spesso denunciano angosce vere e proprie: l'incomprensione dei fi. gli, le crescenti difficoltà economiche, la scelta di una professione, dubbi reli– giosi, dubbi politici, impossibilità di far fronte a certe determinate situazioni. E allora? Quanti, fra coloro che a un certo momento non hanno più il coraggio di proseguire nel duro cammino della vita, si erano - un mese prima. un anno prima, un'ora prima - rivolti a quel. l'amico sconosciuto della gazzetta X. dell'ebdomadario Z? Ma scrivere, certe volte. è faticoso e occorre vincere un in· timo pudore: non tutt.i se la sentono, non tutti ne son capaci: se avessero a portata di mano un numero telefonico e sicuro• la cosa sarebbe più. facile, più svelta, più efficace. 11 medico americano non ha torto: e chi, da noi, si muoverà per primo? alicre in abbondan1.a moti\i e fanne di una poc)ia sem– pre più lnlima e medilath"a. dalla quale sembra scompar– so ormai ogni segno di quel· l'ironia tra amara e !>prcg11.1- dicata che fa capolino invece, con qua,;i compiaciuta in')i stcnza, nelle opere giov~nili. Anzi. bisogna dire che un nuovo accento di malinconia batte nel canto del poeta. che ora ama racco.1tliersi. pensoso. sulla non ragjttun– ~ibile lelieità di un paradi!l"O perduto o sui misteriosi de– stini che attendono ruomo oltre la soglia della morte. Dopo il dolore per la e.ara compagna perduta. poetica– mente espresso In Ghirltmda per Marta (1957), il ritorno di Fiumi alla poesia con il recentissimo volume E la vi– ta si ostina (Collana di ..Mi– sura ... 1961) coincide con un tempo autobiografico di nuo– vo dolore - scandito e sof– ferto nel quot\diano presa• ~io. e quasi timorosa certez– za. di un l?rigio crepuscolo flsico - apertosi con la gra– ve sciagura che colpl il poe– ta tre anni or sono. un'Im– provvisa emiplegia al lato destro durante un giro di conferenze in Sicilia. che lo tenne inchiodato a u n ospe– dale di laggiù per quatt.ro mesi. e della quale guarito del tutto non è. La penosa avventura. dalla quale il Fiumi è riuscito fortunata– mente a riemergere. ci ha richiamato alla mente il ma– linconico inizio di un .. ri– tratto dal vero ... dedicato al compianto scrittore francese VaJery LarbaÙd. che Hgu. rn I appunto nella ., galleria .. fiumana di Li ho veduti a Parlai. Nella ,prima parte di E la vita si ostina incontriamo Fiumi che ha saputo scava– re a tondo nella propria di• meneione umana: non più Il .. volubile,. e .. fragile .. poe• ta ..che dell'amore si pren– deva gioco.. o domanda,•a ..con le labbra ghiotte ... ma l'uomo che alla creatura più intensamente amata, e per– duta. dice ora l'infelicità del– la propria solitudine terre. na. che la rievocazione di rapili attimi. nei quali si as– somma il ricordo di una vi– va storia d·amore. a mala– pena disacerba. Cosi essi. quando le ore del1a \'ila in due scorrevano leggere .. a fior del vivere ... scoprivano in sè. come una primavera rii;::erminante, un Intimo .. in– finito d·amore -: o. nel pio silenzio di una solitaria chie– ~ett:i. pregavano insieme che il loro amore durasse per b , 1 ita: o. .,;oli nella ·radura di un .. isoJotto impervio'", potevano cedere all'illusione di un antico Eden tutto per loro (.. Noi due. l Primi in un dorato d·erba - Paradiso Terrestre: - Tu, l'Eva eosl dolce da scoprire ..): o si accorgevano. con amarez:i:a. che "nel vivere - esiste an• che Il dolore. ed ara fondo ... Nella poesia Viatico il Fiumi ci rivela. diremmo. .tm a– spetto ignorato. e forse an– che insospettato. della più Intima spirirua)ità di quel• ramore. Nei periodi di for-– zata lontananza dalla perso– na amata. il poeta non ve– deva intorno a sè che .. pae– sagJCi squallidi.. anche se er:ino città stupende: ma portava con sè, ., come uno scapolare ... un mistico dono di lei: una .. preghiera .. det– tata dal cardinal l\1ercier. Quando più il senso della so• Illudine e del distacco pre– meva intorno. era di con– forto al poeta inginocchiarsi ..a dir quella preghiera--: sentiva cosl che la lontana creatura amata gli era spi– ritualmente a lato .. per sa– lire a Dio ... Sul tumulto del– le passioni di un tempo (croce e delizia dee:li anni giovani). che la matura e– liperienza e un più illumina– to senso delle cose banno tatto più limpida e chiara. si apre Infine lo spiraglio den·eterno: la dimensione d1 un tempo che assume in sè. e trasfigura. il corso non Ja. cile. e cosl povero. della no– stra esistenza quaggiù. Per– cM chl è veramente poeta arriva. prima o poi. a que– ste altezze dell'anima. E Flu• mi c·è arrivato, si direbbe. proprio In grazia di quel suo .. i;t:oloso,. attaccamento alla vita. che si è fatto anche più intenso. addirittura «dispe– rato,. nel suo allarme di og,i:i. dopo le ultime durissi– me prove. Se poesie come Scic!i. Jn– vc11tario e Spari a $cicli e– sprimono il tormento lanci– nante e le ansie di mille sot– terenze e quasi agonie (.,Che attendere dunque. che atten– dere - se non. scavato nella terra. - breve orizzonte di una bara'!•>: altre. che sono poi quelle che chiudono il volume (Quella sera, Messa delle Sorelle. La passeggiata e La casa Titrovata) docu– mentano il lento ma fervido risug~ellarsl dell'amiclzia con la vita. nella quale il poeta torna a scoprire. nonostante il proprio • lotto di pene ... che tutto è dono e festa co– me all'occhio del bambino che .,scopre le rose. inventa siepi. aiuole. aquiloni di nu– bi... E tutto è detto senza forzare la ..situazione .. psi– cologica: lo stato d'animo - doloroso. lucidamente dispe– rato ma anche, abbandona– tamente. ,sereno - si traduce nei versi con spos:llo vigore «Wé@'ii#b t'artoul e.o Fra.oce. e.t ua1011 Fraoça.lse, Be.l,tque, Sulu11 Et:p:,gnc, llalle, Hollmde, AD· 1/clure, Cao>dl, Amlrlque du Sud, Or1eot, etc., atltodcol h pl1l1h de l'OUI C1)0naltre (llbl ~/!) g,:~:!~~. ' :· ;::~:: "Fl.•11" A.\11S OU CUUKRJER j, Aveoue Romalo li SI',' (Belaiquc) comunicativo. parla unica– mente in forza della !'lua ca– rica di tem~ione come una realtà che non stuue al con– trollo delle facoltà poetiche. Cera Il pericolo chC' Fiumi. come qual,ia'li altro poeta nelle sue stes."e condlzion,. Ct'deHe alla facilità del pa- tetico. all'abu:;;o d(>ll'auto- commiserazione mente di tutto questo. nl'IJ·u1timo Fiu– mi. Cè semm'?ii. in lui. il senso pienamente partecipa– to di una tenere7,za nuova. quasi il signit\cato di un ac– corante messaJC.1tiosupremo. che è una più felice lrradi;,i– zione umana di qucl i;uo amore .. eht> i;tià aspira a sopravvivere. coro<' pura vi– brazione deu·anima. oltre i finiti limiti della nostra esi– stenza terrena: ..Ah. chC' tu esista. anima~ - pcr portar– ci nell'étere. - per ancora vibrare, noi. al sole!... La poesia si è tatt:i ln\!ocazione. prc,z:hiera. LUIGI BARTOLINI: Paesaeglo * di JI. l,.IXDI Poe.sia, poesia. Ver.si che vanno, pochi che re.stano. E guai non fosse cosi: imma– ginate l'umanità uttera con la cetra tra te mam, lutto il santo giorno? E cht sra· rebbe, in que.sto ca.so, ad a~coltare: gli abitan ti di al• ';~; P;:~:/i~h~a ,t~~'ia~~bid~:~ ,·ero di restare.- come quelli di Giulio Arcongtoli, un au· reo volume alla memoria. edito da Rebellato •Poesie•. Ecco subilo il bigl1e1to da vi.sila dell'Arcang1ol1: • lo son colono ed ho per blusa 11 cielo - ma cerco sempre un roJ.tro che mi roda - na· .scon tutte per sé le .stelle in cielo?•. .Il., "l'R-t 'l'llO IU3Ll~E iVtJIIITtl' DI ,l/l/.,.11\'tJ * Non servono ulteriori ci· la;:ioni di qut.ste immagini ~r un attento esame della poesia dell'Arcang1oli come, per esem pio, quella • Ch, ti lza fotto co.si nero di spten· dore?•. O.scu rissime 11mnogini per ecu.s.so di luce, come dice il Ciulù:,U i. E. badate. non e giuoco quello del poeta via– regguw. Occorre tulfarst tn questo nero splendore, uscire dal suo inferno di luce. E' allora che na.sce il destdeno di tornare, con più duten· sione, alla lettura della pa· glna, .seguire, al dt la del tes· suto drammntico di tale lm· guagg10. il solco di una wr.t2• ,iità che i! .solitudine e dia– logo con alti fantasrm che questa poesia fa solle-.:ore nell'aria del mito e della fa· vola. Di altro tono, e ne:t li· miti di una voca;:ione che raggiunie risultati di compo– .ste:.:.a formale do,:e il grido si ch1ùde nella sua stessa trama accorala, l la -.:oce di. Franco Riccio: e L'antico do-– lore • ed Rebel.lato. Il Kibbutzdi Montanelli K IBBUTZ di Indro Mon- 1anclli, che )Cgu~. ::t un anno esatto di distanza. I stJgui 11111oio110 all'alba, il dramma della tragica rirnlla del popolo magiaro. ha avuto al Sanl'Erastno di t\'lilano (rcgi:-i di r-.fancr Lualtii) folicc successo. Il pubblico della grande città lombard:-i ha di– mostrato al Monlanelli com– mcdiograro di seguii-lo con lo stesso impegno con cui lo se– gue nella \'CSle di giornalista sulle colonne dc! • Corriere della Sera•· 1\.lontanelli con la <.ua scal– t.-ita csperienn di uomo ~hc acu1amente sonda, conosce e accontenta i gU!>lidi una ,·a– sta pla1ea come è quella dei lettori di un diffuso quoli– diano, ha ricavato per l::t se– conda volta un lav◊ro tea– trale da un,'\ ~1ione imm;;1~i– na,;a che lu la panen1a dd– la più 'iCOl':mte attualì13: il dramma degli ebrei che si cri,zono a i?iudici dd loro pcn.ecutori na1isti e dei ri– ,pettivi colhboratori, magari loro Slessi fratelli. L'immi– nente \'crdctto per Eichmann ne amplifica la curiosilà e la carta è giocata abilmente per attirare spettatoli e discute– re. Gli sia dato merito: di– ,;cutere è impegnarsi. in un certo qual modo, a vi,·erc. Il Kibbut;: è la fattoria C<'l• letth•a israelita. Fat1oria col· letti\'a è sinonimo di comu– nità e comunità richiama fa. cilmcnte il cancella di fami– glia, di una grande famiglia dove si possono incontrare e scontrare elementi eteroiicnei. Alla testa del Kibbutz è Saul Avni, un a,•,ocato fiorentino (reso con verità da Calindri) che ha saputo con pochi compagni trasformare quel pezzo di deserto selvaggio af• ~~~ 0 ri;i~~a inc~~~a fi~;'.;~~~ lembo di terra, do,·c orospcra un manipolo di uomini che soltanto pochi lustii prima erano ridotti al fallimento materiale e morale. La vita che si svolge, apparentemente serena, è solo m f\mzionc di un futuro che do,,ra essere senz'altro migliore e le ~ene– ra7.ioni più anziane, che a stento riescono a dimenticare un passato che ha messo ra– dici pauro..e nei loro cuori. hanno il conforto di guardare gli occhi puri dei loro figli, solo votati all'entusiasmo e all'ottimismo. due forze che spingono all'azione. Sennonché, a turbare siffatta quiete, è uno degli ultimi ar– ri,1ati al Kibbut:.., Gamaliel. il quale, operando nel dare la caccia ad un feroce capi– tano delle SS, mandatario di Eichmann. s'accorge dì come tra gli stes3i membri della comunità , h·e un essere il cui passato è coperto di colpe obbrobriose. E' costei Rachcl Bauman (la brava Pupclla Maggio). una fra le persone più attive nel Kibbutz, falliva al punto di chiamarla la Pul- 7ella, ma un temf}O B1;gitte Taube, segrctada del capita· no dellt! SS. Da questo momento il Kib– hut:: è sconvolto e un intcr– rogath•o, soprattutto fra gli anziani, Si pone: deve essere Rachele incriminata o meno? Tormentandosi i vecchi si riuniscono in consiglio. 11di– ba11imento si accende; via \'ia si fa sempre più serrato, ma anche i,enoso. Assolvere o punire? Seguire cirè il Tal– mud, la tradizione, o prohun– ciarc quella parola di per– dono che i giO\'nni, incon,;ci del pa')sato, :!-Ono pronti a emettere, tanto più che Ra– chele è stata sl collaborazio– nista e si è macchiata di col– pe infornanti ma ql1esto per ecccssi\'O amore \'Cr'-O un uomo? Montanelli a-,solve, .,ta coi giovani, la sua , uol essere una parola cli pace, anche se lascia imolubili molti pro-– hlemi che il dibat1imen10 ha fatto nascere nell'animo dei prolagonisti. La trama è senL'altro av– \'inccnte e l'autore la S\'Olge con bravura e coraggio di idee, ma al tempo stesso la ha appesantita sovraccarican– dola di drammi minori che si intrecciano a quello cen– trale. Mon1anelli, mettendosi forse con troppo zelo, ha po– S!Q sulla sç;u:chicril di que– sto suo secondo intelligente Quando il sole è pili lontano dalla terra, comincia allora il cammino \'er• ~o la bella s1agionc. Per quc~lo i 2".iornidel Na1ale sono anche augu. no e certezza di fiori. L'anno chr , iene è una pagina bianca. Chr Qgnuno \·i possa SC'ri\'crc Jr prnrrir migliori parole. Olivetti Lettera 22 Prezzo ltre 42.000 + ICC Chi a.e'1Uùti la po,tati1e 0/ u;etti LtutrtJ 2l ft(I ilpn°mod,a:mbrc 1961 ed.il 6 gCV1:a10 1962 poua saglmt uno fra i dooi qui dellC4-li: ;= ::;:'~c:i!1~a;~~ ,i. un"npno fct.u"1n(t in tdid'on~ &pc,,:i,nù fuori commtrd(I lavoro tcalrale pedine che fanno gioco per !>è sole. A ognuno di questi ebrd egli infatti ha dato un dramma suo per.anale ricco e com– plesso che porta talora a una ,erita psicologica alla quale lo spettatore può anche non assentire. Si prenda ad esem– pio la figura di Rulh, la ra– gav.a esprimente la nuo,a rcallà israelita, la quale giun– ge al punto di sacrificare la creatura cbc": porta in seno per essere libera di dare un figlio a Dan, il gio\'ane, tur– balo dal pcn!iiero di non cs– !>ere ebreo. Ci pare così non del tutto errata la critica di coloro che bar.no scritto, pur lodando 11 dramm a, essersi il \fontanelli commediografo lasciata pren– dere la mano dal ,\fontanelli giornalista: il giornalista cioc che ,·cde coi suoi occhi al contempo molli drammi e 1u11i si ,;ente di descri\erli temendo di lasciarsi -.rua~re la realtà, al contrario del drammaturgo che si fissa su di uno solo e tenta di esau– rirlo approfondendo la ricer• ca della ,·crità. DO~IENICO RICOTTI 1: NOfIZIARIQ I AG.Raimondi il Premio « Savareie » La raccolta saggistica lo dirìtti~1,~i ~~lt'Se:s;g~i1:~: di Milano nella sua collana di •Cultura») ha ,·into il e Premio Nino Sa,·arese • di Un milione, bandito dal Co– mune di Enna per onorare la memoria dello scriuorc concittadino scomparso st:dici anni fa. pa';.:e ~ ~ràtnf.dk ;c°~m~a~~ì·;~r ~!~~- 'ci?ni~;n~a,~arr:ss~~~~; Cardaci) si è trovata concorde nel decidere che il \'Olumc di Raimondì. già • Premio Via• reggia•• è quello che meglio s'accorda allo spirito e allo stjle di Nino Sarnrcse. Il pre– mio per un '-aggio critico sull'opera del roman7icre en- 1;s1~i~nmfs;i~~~ a;riak!t1~ic~ ha deliberato di ribandirlo per l'anno prossimo. ,La cerimonia della premia– zione avrà luogo domenica nel Pala1.zo comunale di En– na. L'opera del Savarese sarà ricordata dal Navarrla e Fai– qui illustrerà. i criteri che hanno ispirato le decisioni della Commissione giudicatri• cc. Precedentemente saranno 1 scoperti una lapide sulla casa na1ale dello scomparso e un busto in bronzo, opera egre– gia dello scultore Mazzacura- 1i, nella sala della Giunta co– munale. i~~i~a,~~cs~i;iscd~a•e~i~~s:~ §ciascia, la terza raccolta po– stuma: La goccia sulla pie– tra, nella collana critico-let– teraria diretta dal Bocelli. Concorso perundr.mma a lemalica crisliana Con scadenza 30 aprile 1962 è stato bandito il Concorso drammatico della Pro Civi– ta1e Christiana, giunto ormai alla sua ottava edizione. Il premio di un milione ~h~ràa a;rirzi~ 0 d~l1acocl~ri~ s~rà ritenuto il più \'alido sta per pregio letterario-– drammatico, sia per valore morale - religioso, cosl da rendere e\!idente nella pro· blematica dellà. vita moder– na l'assunto preso a tema del Concorso • Gli uomini hanno bisogno di Cristo•· L'opera de\"e costituire uno ~~i1t~~f 0 ~~in~i~fl'e~~ti ~~rii) e dc,·e essere di facile rea– lizzazione scenica. I copioni, scritti in lineua italiana e in quattro copie esemplari, dovranno essere inviati alla Segre1eria ~I Concon:o drammatico della Pro Civitate Christiaoa ad A,;sisi, contrassegnati da un titolo e da un motto. li no– me e l'indirizzo dell'autore ,ara inviato a parte in busta sigillata contrassegnata dal titolo dell'opera e dal motto. L"indnsti-ia nella pittnm L'Ente .Internazionale di Arte e Cultura (EIDAC), con '-ede a J\11lano in via Mon– ,i:;i, 9, telefono 8i0.4ll. isti– tuisce un concorso interna– zionale di pittura per opere che ~•ispirino, in piena li– bertà d'interpretazione e di tendenza, alrmdu,;tria nei suoi vari e moltephci aspell1. L'organizzazione del Con– corso, denominato • L'l11d11- s1na nella pittuTa •, è a!li– data ad apposito Comitato e,ecutivo co"'ii formato: Cav. Arvedo Ste(anini (Pre ... idente dell'EIDAC), Pro(. Enolrio Ma"'itrolonardo (Direttore Ar– tic;lico). Prof. Arturo Bovi. Con ogni somma non IO· (eriore a L. 500.000, verrà istituito un premio acqui"'ìlO, che darà diritto all'Ente in• dustriale che l'avrà eroj:ata di entrare in possesso del di– pinlo premiato. La partecipazione al Con– corso • L'lndu.srria ntila p1t– t11ra• C per invito e per ac– cetta:i:ione. L'invito è rivolto, dal Comitato esecutivo, a 40 artisti, fra italiani e stranieri, d1 chiara fama internazionale, per un'opera di pillura e"'ie• j!uita con qualsiasi tecnica. Gli artisti non im·itati po– tranno sottoporre alla Giuria di ac.cel_lazione una :;;olaope– ra d1 p11tura. Verranno am– me"'isi alla :\lo<:tra,_per accet_• 1az1one, non più d1 50 dipinti. Tutte le opere concorrenti dovranno ispira~i al tema delrindu-.tria e non dovran– no eccedere. nelle dimen<:io– ni. il limite di cm. 100 di base. La voce della ter-ra raccon– ta con Riccio l'e.sodo e Ul miseria della propria ,:ente • le donne immobili sugli u.sci - nei fa:.z.oletti neri, n· cacciano - m gola parole di richiamo - incrociano le ma– ni desolate - sul grembo ancora piil deserto •. D'altra parte, U Riccio .sa ri.scattarsi dal clichi! di que· .sto abusato motn·o per n· _çcaldarsi al fuoco di certo dramma intimo come quan· do si appella alla memona, all'isola della sua infan;:ia. Ma la vocalitd del Riccio, co· sì scoperta e indifesa, fa in– travedere, proprio nella sem– plicità dei suoi me:.:,i espres– sivi, quella fonda amare:;;.a che finisce per nobilitare, tutto, que.$tO libre110. Sem· pre per Rebellato, ecco un altro poeta, Romano Leoni, affacciarsi con modulo nden– te nella nostra piccola pla· tea • I.A stanza si colora - e/re facciamo nel bar? - Sollo - c'l rl den.so lino - l'i,mocem.a in1a tta - dei ca– pelli biondi - Sorridiamo - come gatti soriani - saltia– mo come bimbi - elle vo– gliono 11 gelato • e cos) l'ia. Siamo, è evidente, in un gracile giuoco. Eppure, quan· do il Leoni si fa serio, certi contatti analogici, certe 1m· pennate .sembr ano resti tuire la \·oce. meno scherzo.sa , ma più autentica d ell'autore: • Il mare domina le nue notti - il vento buca le infimte - alberatllre dell'anima - en· tro sorgenti di sereno_ Ba· racconr contmuano a servi· re - l'ira gaglioffa degf, dei di \'Ciro• e s~rare res11ltat1 pit't maturi, an:.iwllo, e com– plessi, della sua poesia. Ultimo, m ordine, ma nel· la prima linea di quella spa· ruta pattuglra di • comman– dos •• è Sandro Zanotto, pa· do,•ano, con • Bassi ori:.:.on· ti • Am,cucci editore, elle costeggia, nel suo canto. 1 sentieri meno desueti pur di. non inoltrarsi nella strada maestra del sapwo lingua1· gio. e Non si sa come sia - che da queste parti non arriva mai - quel cespo di rose - clre illumina altre soglie di campagna - e con• cede un sostegno alla spe· ran:.a - quella spt:ra,i;:a col gallo sulla spalla - e la candela in mano ... •. Sen;:a rifi1ttare prtcedtmti espenen;:e, come av\·erte Ca– proni nella. prefa:.ione, lo Zanotto ha. t uttavia, ima propria sintas.si. non soltan· to spiritu ale. un impasto \.·er• baie d~ve la pena e, m.sie– me, la rroma de, proprt S\'Ol· ttment, umam si an1t1lgama· no, come in u,i paesaggio sen:.a pe,tombre. e dot·e le cose e i se,uimenti si profi.· lana m una luce netta e un· prel'edibile. lJlartedì l...1 . tte1·a1·i ro111ani Calendario 1961-1962 21zfoonve"~~~!lbc~t~~!~JEUTRA, architettura sintesi umana (con proie.:ioni). Tradu- 2\;,~vl~~~~: dezL!~:~a~ PICCIOXl. GIUSEPPE UNGARETTI. introdu.:1one a Ungaretti 5 dicembre - CESARE MUSATII, a che cosa servono i nostri ~oani. 19 dicembre • CARLO LIZZA~I. VASCO PRATOLI~I. cinema e roman.:o Cd.laloao). 30 gennaio • AIMt CtSAIRE, Y-a-t-il une civihsation africaine? 6 Ji::{Jf~).- GIORGIO DE SA~TILLAXA, due processi: Galileo e Opoer.hdmtr Ccoo 13 febbraio - JEAN èASSOU. Ics secrets de la crémion poétique. 20 z~:~~>.aWf;11ft~~~~T~a 0 ;s;rt~~~~~·e':1n':o 1 ;:;,~:~:l \~r;~~.nell'antico Sud (con proie• 27je~~:e~r~i:lt~r1s~A::f DANitLOU S.J .. l'angoisse de l'ltomme occidentale en /ace du 13 marzo • lTALO CALVINO, Beatnfcks. arrabbiati, eece1era. 20 mano - EDOARDO A.:\1:ALDI,azione delle radta::lon1 .sulla materia. 27p~t~fo;ll~11CHEL ALPATOV. la pittura TUSSa del XV sec. e il Rinascimt,ito (con 3 ~~~nei~tJi~~~i !~•E!?o1;:: eBfnOf~èri~a~ne degli intellettuali? (dlaloao). Situazione 10 aprile - GIAC0)10 DEVOTO. la gioventù e t problem\ italiani J86J~I961 2 magaio - A.C. JE.i'\iOLO, A BUZZATl TRAVERSO scienza e fede (dialoi'.oJ ~e~~ .:.i terranno a Roma. nel Teatro 'Elisco di Via .\"azionale..· ln!orma-
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