La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 37 - 17 settembre 1961
Domenica 17 settembre 1961 UN FANCIULW CHE COPREIL .1101\'DOE E LO R1CCO.\TA * Poesie di Gatto * (li .11,lllU'O l~lrlZZOLl~,l L A LETTURA delle • Poc_!iic di Allon~o Gatto (Ed. Mondadon: Lo spccl.hlo - i p0c1i del no:i,tro tempo) crea :i,u– bito un duplice lascino: quello pro,oc.110 dalla f)<ll ol.1, _e men.a d.1I tempo come un frammento dirci :i,,u:ro ddla c:.pcric1u.1 um.111.t l,1t1a,1 :i,o:ilalll<l di memoria, e quel– lo PIO\l.k.:,1to da_ un p.~c-.a~~io - d'uno ..:,pano mu-,u;aJ1<,,.:.11no - 1111..UI l'uomo e il poeta 1mcn1,mo, ;mzi collocano in un 01 dme, \in1,.;u e mctali!>Ìl.O in:-.icmc, più che le CO'll., 11 l!UOno, la grn,i;.1 delle co,c ,tc:-,sc O~Kclll c pcnombn= di un Sud alla cui l<u..lkc c·c lOntc b t1.1r.:r.:i,1 di un paradi:i,o u,1amm_lC!llC I llro_\'310. Pi.:1 QllC!>IO poeta, la ,cn,1b1l11a 'M. LI ~uo_luogo n:uuralc, il .!>UO 1mpc~o 011gm;1110 m due dimensioni dello ,p11110: l'111quie1udinc e unJ no">tal– si1a_ c:he, pur rimanendo al 1..cn1rodell'uomo fim\c_e con 1\:-.scrc uno -,1,1101ourrcalc degli 1ote~-.101_1~ct11 c,oc;1u. r,,.a.,c:e in tal modo quello ,_11tu poetico eh~ ric-o1otn1isce,parola pc1. p,uola, una sen,1biti1,1 do1a13 gia d1 c,110 .1utono1110. • _holn... r.1pprcsent,1 ap– punto una wna eh iniLialc _passaggio ob– b!•g~to atlr~ncr ..o 11 '!101alist1co rigore ra– g.1on.111,od1 Cardardh e lo '!c:arno es-,en– z1alc monolol:O un&arctti:ino. Poeti che Gat– to allontana -,ubito non appena sopraggiun– ge qucll.1 gr.llm 1_mCnll\a che_ lo portcr'.i a raggiungere una Ime a -,o,tanziata di , 1siom lon_tnne, ma 1·csc contemporanee da ana– J~g1e <iOllanto appan.:ntemcntc giocate nella d1mcn... 1one del fan1a... tKo, B:m~1..·_lai1c e . R~mhaud_ - fino ai più auh!n111..·1 surl'call ..11 - -,·mnestrano iu mo– do "0_llcn ,1111..-0 ;.tll:i. ,toria _interiore di que– sto _hnc:o della inquietudine e della no– stalgia. Ou~ll_:'I che_ Bauclclair~ chiama fantasia crc3u,.1, e R11n_ bauddchnis cc illumina7ionc l(:'talc dei _wn-,1, dni:nt.ino m Gatto fo17e d1 uno ,ulc poet_ico_. linea melodica, in– \Cnnonc e canto 111,1cmc,anche se talora la n~u..1c.1_ delle parole im ade la musica dei ,cntun..:\lll e d1;llc cose. L'inqliictudinc prò– ~n~ dei 1,?t.1nd1pvc11 contemporanei fami– !1a1Tl.Za c!'t no"ll"O pocrn. Da Leopardi Gatto 11~1pa.1-:1 1 ;\ccordo annomco tra ritmo e mc– d\taL1.onc. Ouc~ta è ~ià una qualità ram e d1ffic1imc~tc ,copi 1bilc nella sua poesia. Per scopnrla occorre conoscere l'uomo che Alfonso Gallo continuamcn1e prende -.e sti:s:,o come ow– gcllo di rillcs:,ionc e di rie,ocaLionc. Gallo si nllcttc e :,1 11e,oc.1 "enza m:u cadc1c nel narcisi:,mo. E' un'.illitudine tutta sua- :;:,t~'icd'c,~ r~~g~~ru~~I i;ro~~i~o s~fr,~·~~o ~ nodtà della raccolta • hola • , a perciò ricercata piu nella scnsibilita tutta accesa del poeta che nella smtasM .quasi erme– tica o atonale ddla ,ersilkaz1one. Quando si scopre un pa~agwio con occhi nuo, i, dhenta nuo,o anche l'ordmc logico della mct1·ica. 11 canto, appnrentcmcnt,: ,11onalc, r.tcchiudc i frammc111i dd paesaggio m una semantica per :,e stcs~a poc1ica. La oscurit•) di certe poesie di Gallo è quindi soltanto apparente. Lene in prolondita si scopre che in esse y'è m atto ur'la log1C!\ nuo\ a na• scosta nell'impelo lirico. 11 poeta ammanta le cose con i due opposli: la grazia e l.1 malinconia. Di qui na~cc certo aspetlo pillorico della sua poc .. ia ininten-oua. Il :,urn:albmo aiuta Gallo a ridare innoccn7a e colore al p.ie– saggio: sia .cs,o paesaggio della natura c:h e paesa~g10. mlcl'i()re. Ouc:-.10 poeta, infat_tt, non è mat de-,cnttho. E' talmente scns1b1lc e fantasticamente creati, o che traduce sp;\ f~d°i~~~k,'\bit/'\Usalila in un.a unita linea Fra i poeti _italiani G,1110 è qud\o che n mc scmbr,t p1u dotato d1 :,cns1b1lit.ì miei ligcnte e d'inlellii!Cnla umaniuata. Onde il !iU0 rincorrere con logica doloro~a e dolente l'adolcscc01.1 o infan;,ia dello -.pirito. Inno– cenza che c~li p1oictta "lii p,1csaigio, sulle , iccndc qu,1" an.:anc dcll,1 ,ua csi-s1cnza. Di qui na,ce il patos di ordine pcrsonnlc e anche co-,mico: quelltl pur..:ua :,coperta a fior di tempo, in un luogo che è il punto di c:omcrgcnn u·a mcmolia-1111crio– ri1à patita, sollc1·1a e pcl''CC7ionc ,-h·a, at– tuale: come un fuoco i.:hc ,i.:otia e ris,..:glia le fo17c del lin~uai;gio, c:he sono i fan 1asmi piu ,cri. Ecco un autorilr.itto indi– retto e rispondente a quel proci::,so d'idcn 1ifica7ionc tra Gallo uomo e poc1a e Gallo che si ri,·cdc, ri\ l\cndo:-.i, nello spirito di un fanciullo: • Il bamh1110, .,or11rC!IOalta finestra ddla .,uo tra11q11illo, oclorarn la lcggcrc:.:.a trepida dt'I fiori .J.Ollc,·011 ndl'nria cclnlc:. l11q11ctomc,11c racc:ogl1crn il 1·olto ' 111 tm .J.tlcu:.io scolorito e calmo ltl .)1/0 1•crgog11a rido11a1·a 0!1'111111/acabilc sera aHief)ata dai Ulll_ e dall'crbfl. oguarn; 11ella pia:.:.ella a1111ca •.. :,~;d~,-a a trornre i .Hwi morti ri11chiu\Ì III armadi .,co1111c~l'i: trabocctn•a allegra fJioggia sul piccolo vorto di legno cd ,ma gioia Strana lo flagcllm•a col \'CIIIO 111 w1 prc.~ag,o dcl mare "• Sembra di ntrO\arc l:i fanciullcua stra• zian1c di Rimbaud e la i.:;tlma tulla musi– cata di un frnmmcnto di Prou~1. Eppure questo incontro col tempo J)Crduto e l'in– nocenza e 1u110 di Gatto. Ha un odore di morti antichi e di mare gr·cco, do\e l'c,o– cazionc si i~la nella immagine essenziale e 1ro,a la \Ua necessità nel canto. E' la ii!r.ttia del Sud c,·ocatore cd elegiaco come lo è il tempo di una , i1a in1cn:-.a. ln Gallo conllui~ono tutti i ioni della malinconia mcd11crr-anL'ol; i ,uoni , iolcn1i dclla poesia cchka. imecc, wno ... cmplki pro,ocazioni. accensioni letterarie ... apra una :-.ostan7.ache e fuoco interiore e ._agacna dolorosa. Ed è que'lta \aii!gc7.Lache prende l.t figura7io– ne della scrn. In Gatto ritorna sp~s!.o que– sta parola. \ta piu che la parola. nella wa fo:!!1~ 3 i~c.,fl~iÌc ' 1 tfi ~t i~d~~J ;e ~~u~1:'.::~ un tempo di candore e di emozioni origi- 1into melodico e terribile che è il suo pMticolarc, irrcc:upcrabilc passato di fan– dullo, di uomo e di pocla. Si può dire che in tutt;.1 la sua poc\ia, il lanciullo ~\~~~~e dcÌÌ~~m~·c~s~~I p:~a. sc~gij~ ro"~~o •l questa -,1.1gionc c:andida della ,·ita una !>0mma I rc,chena pcrcc11i, a, una fatali là di _luc:i e di doni c:he non :o.iripeteranno ~a• P•~·. Gallo, però, non rimpiange: ri– ' 1,c. E m quc.:,10 suo collocarsi nella co– ..,,1..:n1,ai.:andida e saagia della fanciullezza che .:gli hnhce col ricreare il paesaggio reale e attuale in un Eden della memori;\. Ed cali I ic,ce anche a rendere attuale e l"l!alc lo \(onda trepidante e sepolto dcli.i stc,:,a mcmo11a. Ahm che ermetismo! Sia– mo. t.ilmentc gro..,,olani e corpulenti, siamo c~s• po_s111,1:-.t1, eh~. n_on riusciamo più a 11n1racc1arc le ongm1 della nostra , ita c_motl\a. La ,..:rn,mtica di Gatto è la seman– tica del fanc:1ullo che ,copre il mondo e ,e I~ 1,1cco~ta, dando alle parole quel grado di o,cur1ta. che e :,oltanto potcnLa poetica e labulaton.1. G. B. Vico darebbe ragione ;.1 Gallo e farebbe suo quC!,I0 dolce in– grcs,o nel ,onno: • Ri11ghieru. \'Ilota al .SOPII/O dei fiori co11ti1111a la .sera. Recli11ato iu amore, lontano canto, perdo memoria tic! volto. S'apro110 calme fiuc.J.tre 11d cido. ·li 11fl'co mmo del sonno ug110 la ro.J.'cachina del 1•0/10 ili silen:.10 •· Le cilalioni potrebbero ancora essere in• CÌ!,Csulle pagini::-di qucst;.l modC!;ta recen– sione e d,u-c:i la certezza che Gatto è s..:m– pre dentro Ja sua poesia come una ,occ del tempo c:hc si la persona e, a ,alte, dolccaa anonima. am10nia impcr!Jonale. g1; 1 tc m~!/~tc.'i~ia p~ii P;{~i a~~im:i~b~iicp~IÌ quc.-,ta poc:,ìa, e: • Sonrirc e for soffrire•· Entrare, col_cuore innocente e ribelle negli mfim11 !.tau e strnti della vita e Uscirne bruciato l>Cl'Chèaltri si accorg;.mo del co– muni!, necc:-.:-.a1iodolore. E' Gatto sle.-.:,o che ci aiuta a cn1rare nella poetica dicen– doci. con lapidaria lorz.1 morali:: • Di tutto quello che ho ~alleno non ,·'è stato nulla di cui non abbia fallo soffrire i miei te1ot1- moni e I miei l..:11ori: nulla delle loro ~ol– ferenzc ch'io non abbia sofferto. Forse è solo questo la. nostra_ contemporaneita di ,1,cn11: un patire mutile, una congiura or– dita col con -.c1h0 delle ,ittime. Che io -,ia perdon.uo per la tcliciu l.'.bc mi re:-.c i.1 Tc pe1 ibilc nd momento ste<,,o in cui cn..'dc\O <l'c~wr..:. 1ii.:ono:-.c.:iuto e di rispon– der..:. Che 10 -.i.a perdonato per le mie m:.mcan,e "· Tuua la poc~i.1 cl..:11a a ,;oprani,cre con– sen ~ nel su~ piu alto seareto qucst_a piag.1. :;1~sfca~n;~c~~~f~~ c~f10s'i~~:.i';:~• ~cli~:~~;~ 1 ~ muore. come un antico lamento, nella pa– rola. Gatto ha raccolto quc1,ti frammenli del suo pcllewrinaggio tra i fenomeni della :-.ua pre\cnza uman;.1, e ci h:i raccontato una fa\'oln che fa disperare e sperare. Uno .,pcrare che è il Nulla, ricordato col Cl'.orc ~onfio d'una picm.•nn emoti\'a. Un cercai..: l'aldilà del. dc'ilino tra le imm.tiini della paura e d1 una gioia coperta di cenere. Pochi poeti contemporanei, sia itaJiani che europei, hanno da10 unn vibra7ione mela– fisica alla poesia come ha fallo, con si– lenzio e pudore, questo poeta, cosl solo nel suo melodico fantas1icarc: cosl fraterno alla. pena di lutti. Gatto ha da10 al silenzio del nos1ro tempo le dimen~ioni di una musica che 1.1pi..cc, ma che sca,a e ci in– ,·i1a a una rncdila7ione can_dida sulla pre– senza del!,: co_-,ee degli uommi: La sua poc– ~in è la 'llon.1 scnw solu1.iom di un pro– blema cho ha l;l :,te:-.s.t euritmia del cuore, collocalo al centro di una esistenza senza nc,;si, ma rc,a calda da un secolare incon– scio creatore. Alla 'ìoglia di queslo buio \Ì\'O e cos} pieno di un fa\"oloso terrore in– fantile la ,,occ ha tradotto in ,uoni e,·oca– tori la ,tcs"a paura di , i, ere ,: · di far ,here aali altri code,;ia notte dell'uomo. Ai limiti di una ricerca scn,a 0ijgetto, ma piena di so~te arcane, c'è un poeta che so– gnn l'uomo e di un uomo che i,,i allontana dalle arossolnne certc7.7e, per rendere pro– blematica la ,tessa poesia. Gatto è solo in questa annonica, cadcmata. caduta Ira il lamento. limpido e la rinc~sionc che brucia. Questo poeta h;l bruciato e con1inua a bru– ci.ire la '\iua carica morale in un paesaggio umnno e naiuralc che continuamente lo seduce e continuamente lo rigetta ai limiti del nulla. Quel ,una che ,: il tondo miraco– Jo,o e crcanlc di tutt.1 la poc,i;1 moderna: una J>OC'"'ia che -,ugna la pcrfc,ionc: la rag– gmnge e l,1 fr.1n1um.i non appcn;l n:dc appa– rire -.ulla sua con,i"_lentc bclleaa la patina di una cenere \'amfic:alrice. LA FIERA LFTTERA~I~ TRE POETI GIAPPONESI * .lclii,•o A11do Lontana saetta all'orizzonte, Purpureo razzo. Da sonno ridestati alberi Ai loro segreti sorpresi. Rompono lampi Ove nuda nel letto si giace; Calano ombre Sul sospiroso seno Come foglie A rinnovar la brama. 1·1d,·io .llf11•11yanui Un bastone da hokey è Sul muro di rose. Una baia d'argento e Una pista da corsa come un cucchiaio e La nube lattiginosa e Gli scogli sulla spiaggia Come tante tarme bianche 11lit!1111lu11·11 Ha11p/;o Bolle di sapone, Bolle di sapone. Qualche marinaio smemorato dice D'avervi visto a largo della costa africana. Vani!osi esploratori raccontano, con volto deciso Quasi ne fossero stati testimoni Di come le foche giocassero co~ voi. Lanciandovi da muso a muso Sui ghiacci dell'Oceano Artico. Per cortese concessione di Ugo Guanda. editore in Parma, pre..-.enliamo in anteprima tre poesie tradotte da :Mario Teti direttamente dal giapponese, che appariranno m un'antologia di prossima pubblicazione, Della moderna poesia giapponese seguirà al più presto .sulla Fiera un'ampia djsamina. Alle origini deUa Erica novecentesca * Itinerario di Onofri alla riscoperta del monllo * <li IIORTOLO PE.\ 'l'O I ~ n('uun tt-mpo alla poesia di Onofri è manc:1to l'lnl<'rc. e critico. Nè fu lntercue 50ltanto critico. Fu anche un moto di accostamento inventivo (" tecnico. di auimllaz1onc vo– cale e, nel casi più J1bcri. di occasione e d"indicazion~ orien– tativa _per conto d_ltaluni poeti ad Onofri coetanei o di poco po1te~1ori, per cui d può p.nlare, oltre che di una lezlonc– onofna~!l In S<'n10largo e non facilmente precl1ab 1le. a nche d:. una scuola .. d1 Ono!ri: una scuola poetica In aen.so pro~ pno. pur se a,ievolmente ide~tiftcabifo e circoscritta a non molti nomi. cul l'esercizio poetico di lui, di e0t;I lmprovvt.a r.-sconcertante novità nella n06tra letteratura, ha dato vita a partire dal teno decennio de-I secolo • PartlcolarmC"ntt' nell'ultimo quindlcen11lo el avvera l'ac– centuarsi - ." il prQRressivo _fntensil\carsi dell'attenzione, su: nome. e su_llopera di O_nofn net_tamente polarizzata: lungo una dtrettnce d1 valutazione c,tchca del suo lavoro dl poeta ma altrcsl e ~uasl precipuamente su una pr06pcttiva 'P<'eift~ ~ame.nte st?nca. di stona della poesia, di ra,:lonl nuove, di md\nzzl. d1 segnalazione innovatrice di un jtusto. di un rl– ~~~~~~~!~ca~ atto degli spiriti e delle form<' dt'lla poetiia Il senso di un r1d_lmcnsionamento ~torico e t<!Cnico del nostro cc,,stumc creativo .,;:i associa al nome di Onofri. e QU<!tòl? preme mettere in persuasiva luce, cosi come esso fòi eoordma con non meno tenace forza ai nomi di Campana, di Reboz:a. e succCfi61vamente - ma di poco. In una misura cronol~1ca qu~sl impercettibile - di Jahier e dl Unitarctti. Del! a~cresc1uto interesse e della visuale storica sotto cui sempre più insistcmentcm~nte si ripropone il problema della poc,;fa ono!nana. l\no ad innestarlo nelle ori~inl s!Nse della ~l~~Toi~~h~~n\:c~ed~!?o"~ ~1:in~ 0 :i~a~tm!;i. 1 ~h~ 0 1:1:i!~f~~~ ramo, con sempre più serrata frequf'nta .. ,i ~ono s11~!1ea;uite negli anni del dopoguerra: dalle "poeile .. edite d;1 Tummi-– nellt nel 19;1!) (florilegio allestito da Arnaldo Boeelli e da Girolamo Comi), alle "poesie d'amore .. antologlcamt'nle cu- t,az\~n~adyi.!~~~~esYr~~:.~.r:s~·~i~~t~i~~ gr;;;io aufg:itr~~~ns~ sunultane_amente alle, 'poesie d'amore·'. nella sclezionah.-ima collana dt poeti di Xeri Pozza. e. l\nalmcnte. a quc..te "poesie ,~t'lte-". _p~bblic~1c quest'anno da Guanda. scr.-lte da Franco } lorcan1n1 cui :-J1 _deve inoltre il diffuso c clrcos1anz1ato ,rtudio introduttivo. Ed 1.1volume. finemente e vorrei dire escmplar- ~:fv~t.e tftJi.a1o ~~ll~n~p\~:~~a s}'~~fcc~.:ila P~~~;~mgo~l:~: 8 di r:~-'ì.~a·g:tr:C;" fl~~~e:.'7tW!:~li:~c~uaslmodo, e continuate L'odierna gelczione. snod::i;ta attra\'cro;o le undici raccolte - da Ca.nti dtlle oasi Cl90i-1!)08) fino a Simili a. melodie roppre,e fn mondo. :he è del 19~ - consPnte di UiJUire lo ilinerario del J)O('la. nuando In nitida lu!'e P~f>fflpl iftcativa. l lrmpl CMenz1all della maturaz,ont". :\h1hiraz1onf! dedl 1t.m o,i interni. della appUCf'ztone de-'.run,vn o: e m•tur.az1one dello trumrnto ini;::,.,mwio- avvt~10 vrrto ?e aoluzion1 d1 esem- pluità della 11Jloae di chauura - che 1111 ~ !atto tram;!e di romunicaziont' dl quell"m::-andesrente matnl.3.. La. llnea. di. ~volumPnto. e- della prt>(~edirnte deftniz,one nl'll'incalzante spinta di ;1,ffl~::i;m entoIn oa:ni d1rezio-nP. e pcrgpicuamenlt> rim.irchevole. Ed P un.st dPlle p:u 1:mptd~ e con!leJnJenti chc .:a dato rinve-nlrr In mezzo a: mac1Z1or! linci ,tal:ani del ~ecolo. Il it';:no df'II trapano e d.,.lla libe– razion.,. da un descritt1viamo naturht co. da una r,. ..~:v1tà srn~riale ancora tJtta v1dnf'r;.ibi)P j! penncab1'.P alle sus:;e- 1t1oni che oscillano da Carchicei. Pa,coll a D'Annunzio. al crl'P\m~olari. ai futunst1. si idrntifto:'.acon Terrl".Hrità del sole. :\la quel naturalif:mo d·Hordio, pur tra la hrannta dPI rtch1a– ml f' dei riecheuiamtnti di per U inf'ludlbLli. ~ppare. iz:à novl,rtic;.mente qua e là fruiate dalle nni,.nne a\--Vertitiss1me 1~ 1 ed~~a~ r~~=~~~':,tl l;n: 0 ;:;~:nJ~a:et;~i:~a~e-1 e .. l:tm:'~\ ~\~~ m.1yrra .. ce ne rendono una non aratu ~a noz1on<': Quando punta fl'rba norl'lla sul prato. tma r,.rùtl'nza I: sp~ua_la m forma d1 luce. - E a.uilliamo a!Ja. gloria dl"i larari, gw na– scosti sott .. rra. - in forza di luminosi c:uprth che il buto g1>io– samente proteue - fino al mom,.nto in eui. divenuti. poìpa, il sole t'i urta sopra • con quel tenu.e nmbalzo d, splendore, eh(' nof chiamiamo esut Pn..:a. Poi. a partirf' da Tnre.slrita. d;.t trmpo non stuile tra– i::uardo delle prime flpe-rim,.ntazioni fsl potrebbe p.-.rlarc di e,t'rcltazioni. di acclimat.imentol. è l'lmmr:-5ione temp:-e p1.u strenua ed esc:u,:,,·,i, ne-I mondo di poee:la (1,•teg:;i::,mPntl \spi– rativi e rlve1,timento prosochco-i.1nim,:lcol che plu propria– mente appartiene ad Onofn. Da quel punto. a trad~N1 1:A•t"– m;.ticamente in poesia è la sua nuova nozione di?t reale: un modo di esplorazionc. un m<'todo d·1nterpretazione de:ia rt'altà. 11:lielarestituisce 1n un.l dimensione nuova. ;\cU'atto fi'tCtioto che il nuovo strumento d'interroi::azione e d'inve.s~:– ::az1one e:li ru.coprc li re.stie. 2Helo fa ,uperare - di là da qucll! che sono i suol termini concrei: ed usuall e to;:o:-at1 dail"abltudinc - In una accezione di appro!ond:mento assu– luto. l'n approfondire che arri,·a ftno .stil(' radici e-teJ,..f" d.,.1- resscre: nel punto di confluenza e di riunil\caz:one totale di tutti i;i:11 accidenti e i ,..olli dl!!parati della fcnomenoloii::a esistenziale. apperccpili e aorpresl ln una loro gn11\cazione mctal\slca. LANGSTO HUGHb.S E IL RISVEGLIO DEI POPOLl DI COLUlH.: * Un'ascendenza. 6e la 6i volet.~e ad ostnl costo dls.sotterrare. potrebbe prospctta-rsl all'insegna del nome di Rimbaud C<Mi come. per certo puntualiuatis!!imo incidere in a llu11vltà d!l segno lessicale e fonetico dentro Q:11 .. •pazi bi.an! "h1,._ ti nome di '.'.\fallarmé potrebbe pure soccorrerci Ri m baud: come. :i!"– rim<'nto specifico alla fo2a di riseopert.1 e di sovvertimen:o delle consuetudini seru;oriali. oltrt- che de-i dati fi~eioi: del mondo sensibile. ma dentro i conftnl di un·apprO!lsunazione che ben poco sottrae all'otigln:illtà di Ono!rL e forse unica– mente in connessione con la fanta.1maa:oria coiorishca e sue:– izestivamente disper!iva del batea.u irrr: quella solitaria frenesia e;cardlnatricc dt.•I rappor:i appercettivi e natura116tiCi. lf,ri poeta negro E' questo soprattutto il suue-llo della no\-·1Uonofriana: una frantum:uione inte-~rali• t' liberissima di otni rPlazione- este– rior<': una protratta e illimitat::l rottura derll t>Cheml ieome– lricamcnte coordinall dl.'l mondo naturale. t'n fratturare im– petuoso e senza esitazioni I nessi e l'onhne apparente. s-u eul la nostra inerz:iR, !-pirituale per consuetudmano app1at– t!mcnto ama ristainare. E' per converso. il r:iponare alla luce - la luce dell'interpretazione e della rc..a. art1.Stiea - l'aHenza spirituale del tutto. 61 che il n""ale in !orza di ques~'l reinventata surrealtà ne rlemerae estremamente splntua– liuato. interamente e squisitamente permeato di sptrituahtà. La conclusione e.strema e riassuntiva del messagiio onofria– no si potrebbe condensare nella sentenza .. tutto è spirito ..; la materia non esiste. è un'astrazione, è un·appllcazione di nahtra intellettuale. Capovolti dunque i termini della co• noscenza che alla più parte degli uomini sembrano i Pt~ ovvi!, perehè i più immediatamente captati dai se.nst e.sterni. scnza cl:te nessun stono ~la !allo da cui per trasferire ~11 elementi del realc sul plano della sensibilità metafisica. pur presente In ciascun uomo. [ am II negro, •lo sono un negro•, è il titolo di una essenziale antoloaia poeti– ca di Langston lluahcs {a cura di Stefania Piccinato, cd. A,anti). Ed C la su.t hpirat.1 dichiarazione d'indipcnden;,a personale e rauialc; è. per la voce del suo cantore, il grido d'un popolo oppresso che, su– perato lo stadio della ribel– lione, prende coscienza di se stes~o e afferma: •Anch'io ,ono l'America•; ,cnao d.'.l loniano m.1 qui hanno sof– ferto i miei padri e qui è la mia casa; •sotto le mie mani, sono crc<iclute le pi– ramidi•, •ho conosciuto fiu– mi amichi come il mondo, e più "cechi dr! flusso del san– auc umano nelle , cne dello uomo•, ma tra ì arattacieli e ,ui campi di cotone hnnno ,;:offerto e ,·issuto i miei pa dri, e ora unch'io sono la America. •Siamo soli... e abbiamo paura., canta I lughcs col suo J)Qpolo; ma •io non ,·i odio•, seguita. Ric!-ce diflicilc con– cepire, come pure :-.'è tenta– to (, cdi L'Arrka aspetta Il 1960, Bompiani), l'itnpossibi– liti1 psicologica del negro di odiare, di provare un totale accecante 'liCntimcnlo di a, ,c1sionc: piutto.\t0 si può dire - e un P<>Cla ~e ne la tr.imite - che tulio un Po– polo rinuncia ,olon1ariamcn- * di PJE'.l'RO CHIA'l".l'I te all'odio come sterile at– tesa .di ,cndctta, e si pro– nun_c•~dall'alto d'una imprc– ,cd1b1le supcriorita e cando– re ~piritualc, in nome d'un scn11mcnto più antico della stessa paura, della stessa no– zione di razza. ri,·e,·a Sar-– t~·c che questo •razzismo an– llrazzista è la sola strada che passa condurre all'abolizione delle differenze di rau.a• (Orphée i olr). Ma bisogna aaa1ungcre che questo feno– meno, cons1a1abile neali S1:i- 1i Uniti, non è acncralizzabi– le, come è dato \'edere dal– l.1 piega pr~a dall'indipen– dentismo nel Continente Ne– ro. Alla base di quel senti– mento, nel quale un indo– mabile orgoglio si pronuncia con fiduciosa umilt!t, c'è, e , a considera 10, per il nc– i_ll"O americano, un amori: dell'America che confina nel mito del sangue la nozione di •Africa• e, contro ogni ostacolo. chiede e anzi pre– tende la dcfini1ionc della condizionencara nella realtà pre~ntc e futura dell'Ame– rica, di questa patria anco– rJ. da conquistare e da tan– to tempo amata. Il ,·iaggio di Wright in Africa, da cui sorti un suo libro dei più ,·iolcnli che ab– bi.1_scritto, dimostrava quan- 10 11 negro americano senta perdute le <,ue oriaini, irre– cuperabile il suo passato. D'altronde in ogni occasione questo stesso negro si stu– pisce delle resistenze che in– contra, della diffidenza che lo circonda, cali che da. tan- 10 1cmpo non fa più qucstJo– nc di colori cutanci, che è da sempre l'America. Langston Hughcs è nato nel Missouri l'anno 1902. Se– condo una consuetudine che non ci sorprende più, 1an10 ci pare americanamcnle na– lUralc, , alida per bianchi e neri. egli ha fatto tutti i me– slicri per auadagnar.;i da ,i– ,cre, finché di,·cnuto nolo e pii1 \"Olle premiato poté de– dicarsi csclusi,•amcntc al me– stiere di scri\'ere. Nella sua autobioa:rafia ha più tardi 'ICritto, a qucslo proposito, che •la poesia dhcnnc pane, la prosa ca-,a e , cMiti. Le parole fecero ca111oni, com– medie, sccncaaiaturc, artico– li e racconti•. Dnl '26 ad oggi la sua produ7ione non ha co– nosciuto soste. llu11:hcsè non solo un poe– ta ncaro ma un poeta dei neari, interpre1~ di senti– menti colle11hi. Con altri r.1pprcscn1anti della sua j!C– ncrazione. da Cullcn a Du Bois, egli testimonia la si– cura prc!-a di coscienza del negro a'!'c:-ica~o .. ciò che si– gnihca il defmitl\·o supcra– mcn10 d'un ,ccchio com– plc\SO d'inferiorità (quello che si csprcs ..c nelle doloro– -,c, fatalistiche Jamcniazioni c:ollctthc) e l'a:o.!iun1ionc di sentimenti di ri,catto quali la dignita umana e la con<;a– pc\'olcua oolitica. Il negro \C:Oprc di appartenere ine– stricabilmente al nuO\'0 mon– do, ,;'accorge di non essere ,en,a passato culturale: la lihcrmlone p,icoloS?ica ra ... bocciare prepotenti pcrso– nali1_à, il negro assume una dignità e ur nome: •lo sono un negro ,ignifica ormai ••O ,ano un uomo• . L'abbandono alle dramma– tiche , iccndc del negro ame– ricano, del •legno d'ebano• ammassato nelle sli\'c e ,cn– duto come ~chiarn, l'abban– dono alla memoria dei suoi c;ccoli di soffercm:a, sono ri– "'-=attali dai pocti del •rina– \cim<:nto negi:-o• da un :lj!· grcssl\O sentimento di li– , alsa che proietta nell'a,•\'e– nirc il sogno del paradiso p~rduto. L'Africa è sempre p1u lontana. è un fantasma poetico: e il mito del san– aue è una retorica bianca. 11 dialetto negro e l'inglese vcn– aono a fusione, come in Hu– ghes: In materia poetica dn daborarc è la vita spicciola del negro americano, la sua ,afferenza al ud e il suo miragaio del Nord. • amante più dolce~. 1 nuo\'i poeti si riallacciano direttamente e quasi naturalmente - si può ormai dirlo - al più ameri– cano dd poeti, Whitman. Attra,crso quella irruente :-.memorata proiezione nel fu– rnro il negro si identifica perfettamente con la realtà americana, che appunto del futuro f.i la ,ua pietra di paragone e la sua misura. fragile e caduca) una poesia di speranza. Ln soffcrcn1.a di,·cnta ritmo, colore, la tra– gedia ,i 1oblocca e defluisce per l',1pertura della spcran– ;,;1, L·antica anima negra consci'\ a. tesori di panico en– lusiasmo pronti a rican1arc: I lughcs 'liC ne impossessa: essere negro di\"cnla una fc– licilà, uno s1a10 di ara7ia: ... ul suo capo •la not1e è nc– ii!ra•. Il negro è st;.110 percosso, lincia10, a5sen·i10, •come se tutti, a,csscro ccn:a10 di non farmi / più ridere, più amare, più ,frcre: / ma che mc ne importa ! / Sono an– cora qui h. 1n questi \"crsi di llughcs è raccolto e sin- 1c1izn110 il moth·o più pcr– :-.onalc, della :-.ua poesia. quello come ,i dicc,:i sopra della speranza, mu ,;arh be– ne aggiungere: quello della ccr1czza. C'è nel ncaro ame– ricano il scn1imcnto miste– rioso e im·incibilc, cd è lo 'tlcs ... o che cara11ctizza il ti– :-.,cgliarsi dell'animo ncaro do,·unquc nel mondo esso restò assopito e as,;ervi10, il sentimento che il suo fu– turo è appena comincia10, che malgrado tutto e tulli egli è ancora qui, è ora. Ancora una volta "intoma– lico e degno d'aucnzione il fauo che il ri:,,·calio sia co– minciato dalla poc~ia, dai poeti. A saperli \c1u~:crc cd in1crpret;.1rc, ancora i poeti :-.erYono di au<,picio cd intui– ;,ionc del tempo. E' ad un impu1so di specie rcli&losa che fondamental– mente ottempera !'escavazione onofriana. la quale ha come e~t~mo e tranquillante approdo la conquista del cosmico: un metro e una coscienza cosmica dell'esistere nel tu:-to, nella luce dello spirito. Onofri VI ~rvienc attraverso que– sto apparente sfacelo delle linee in cui sembra conftgurarst la realtà. attraverso Il diluvio di 1mma1Einl.di inter!ere.nze. di serrate ldentìl\cazloni dentro Il cui fantastico dominio egli lm1taura il suo nuovo ordine di r<'laztonl. nel quale tutte '.e ldentltb sono posslblH e sono in atto. pcrchè tutte le cose In questa metalùica unità si risolvono e si riconoscono. L'analogismo i.n tutte le sue forme (!<,d. urgenze eplfaniche. In tutte te sue allusive Implicazioni ha naturalmente gran parte. ha un risolutivo ufficio. in questo processo di lirica revisione e reinterpretazione dell'universo. L'analogia. si pa– lesa come lo strumento più idoneo aJl'operazlone di i;ca\'o e alln me-taf\s!ca rlcOE:nlzione che Onofrl con tanto zelo e meMlanlco trasporto - anche vocale. anche rimllco - com– pie In sè. fuori di sè. neJII accidenti della vita e del tempo. L'uso di questo modernissimo espediente tecnico gl\ a~evola la riscoperta e la ricostruzione del mondo; $1:11 con\llente di demolire d'un subito, con pernuua spinta. le barriere tra il tl"mpo prenatale o preterreno ed U tempo della terra. tra la veglia e il sonno. tra le età stesse del genere umano e degli individui. tra. fanciullezza e sonno. tra t suol e ali 01utett1. tra lo spirito-Dio e ruomo, nel recupero d1 una unlvcrsa1e pant<'istlca Identità. Se sul terreno contenutisUco la prosecuzione del la,•oro dall'una all'altra sillo~e sij?niflca la delimitazione. rarr·c– chlmcnto e il possesso '.'lempre più sicuro dei propri temi. dei motivi connico-reli~io!iil. nell'ambito dell'elaborazione srJi– stlco-pro.sodica. dell'afflnam<'nto più propnamente artlsti-:o. U tra_passare da. un tcmpo alfaltr? della propria esperien7.a d~,llr1co nuov1ss1mo consegue l'attivo costante di una sempre p1u efficace padronanza di mezzi tcen1cl ed espressi\•!. fino a raa:~iungere ncll'c_~trema st~~ionc. Ln Slmiù a melodie ra;,- ~;e1~~~~~g;~~~~·c:~!f~!~'l~e.dl un'usoluta perfezione, anche I PREMI E CONCORSI I ~-----------------------J PREMIO CASTELLAMMARE Potranno concorrere al pre– mio ali autori di un;l opera narr.:ui,·a, edita in linaua ita- ~!f13i. ~~~liopcl~doal cJotfu~11~ 1961. I concorrenti donJnno lare pervenire alla Sl.!aretcria del Circolo, via Rcaina :\1arghc– rita n. 45, non oltre la mcz- 1.anottc del 18 se11cmbrc 1961, n. 8 copie dell'opera. Sarà assca:nato un unico pre– mio indi\'is1bilc d1 I milione di lire. Prc~d!~~;;~ Gia,~~;:rosviJZ~l;~:1- li. Me:nbri: Giuseppe Berto, r1~~ct~~~oM;::gm~~mm~scR~: chele Prisco, Domenico Rea. li premio sarà conferito la sera del 30 sc11cmbrc 1961 nel Circolo Anistico di Cas1cllam– marc di Stabia. Premio SanFedele 1961 perGiova~i P ttori La Galleria San Fedele bandi'iee l'annuale • Premio San Fedele• per Giovani Pi1- tori. c:-. .cre comcnientcmentc in– camiciati (cornice o listello). Per opere che superino i me– )ri I.SO di base. deve essere tntcr p cllata precedentemente la Galleria San Fedele. Ogni quadro de,·e essere segnato ~I. nome. co_gnome. età e in– dmu:o preciso del parteci– pan1c. Le spese di trasparto (andata e ritorno) sono a carico dei concorrenti. Le opere de,·ono pcr\'cnire franco di ogni spesa alla Se– de della Galleria. Opere fer– me prc,;so corrieri, stazione o posta non \'enaono ri– tirate. La Galleria San Fe– dele, pur assicurando una buona custodia delle opere, non nssumc alcuna rcspon– 'liabi!ità per e\'cn1uali danni, tur11, smarrimenti, ecc. Sa– ranno assegnali premi per una so mma complcssi\a di L. l.oo; >.000. TI primo premio P rem io an Fedele• di pit– tura .indiYisibile. e di Li– re ~._000. Saranno a,sev;na– gnat1. m?ltrc cinque secondi premi d1 L. 100.000 ciascuno La Commissione per J'a.s~ segnaz1one dei premi i! com– posta dai Signoli: Paride Ac- celti. Luciano Budiana. Carlo Cardano. Padre Arcanaelo ra,aro S. J., Franco France– -,e, Achille ~uni, Giorgio Kaisscrhan, L_mo Montagna, Ennio \torlo111. Enzo Pa~ani, G1u..,cppc Palaz:zoli. Premio di Poesi3 Bacchica Isola d'Ischia I)_ Possono par~ecipare al Pren110 tutti i poeti italiani e ,tranic1i. con un massimo di ~t s 1 ~~~c~-l~~n~~~~i1!~~~i~; eh stile e dt ,crs1 ,inedite e non. premiale in altrj con– corsa. 2) Le liriche, in quadru– plice esemplare, debbono re– care la firma ed il recapito dell'autore cd essere invia– te. con raccomandata al– l'As_socia7ionc ln1cmazionalc ·\miei di l<iehia, Segreteria dc! Premio di Poesia Bac– ch1c~ .!~ola d'Ischia, Piazza \tumc1p10 84, Napoli, entro e non oltr_c il 30 scltcmbre . 3) Gh attestati cd i pre• ~1 <:0n<il\tono in banli cd m botti~lic di ,ino d'Ischia delle qualità più preaiatc. ··xvi1····s·Ei.Ez1·ò'N· .. ·~~ s·1'i· (Conco1·~i IUUl) " 110:\1.\:\"ZI - :\"O\"ELLE POE~n; - TEATRO ~~Jli:, riil~~c ~~~c~rin,:o ~:ccI~t I~ ~~s::i 0 J~ una reale partenza del P<>Ctaio quel Jabi- ANDREA i\tAt'ITEGNA: Cristo portacrocc (Mostra del Palano Ducale cU Mantova) 11 negro non h.i memoria ,i_ è dello: è forse più csatt~ dire che non mtcndc \'h·crc di rendita su quel che è sta– to. L'abiaionc e l'umilia– ;,ionc di ieri non ~eludono la '1'.iOi,1 di oggi e la speran– za d1 domani. Tutta la poe– ~ia di lfogh~ è, al di là del– la polemica (più appariscen– te forse ma senz'altro più .Pos~no p.irtccipan·i tutti i pmon all.: scaucnll condi- 7ioni: Dc\:ono c~scrc in età non superiore ai trent'anni. Devono es'iere di nazionalità it_aliana oppure stranieri re– sidenti in llalia. Po~sono in– \"iarc non più di tre opere entro la datn improroaabilc del 20 settembre 1961. Sono esclusi disegni, incisioni e acquerelli. l quadri sono a tema libero. I quadri de,·ono Cltie,lerc iuunerlintnm,•ut" il lle[lolame,u EDIZIONI .. SIA,. - Bologna, Audlnot. 0 ,:
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