La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 1 - 1 gennaio 1961

T ..A. F 1 F. R A T F T T F R A R T A JL,JH: 'JC'JC JB: JR A JO> A\. GrJl, JL § 'JC l 'J[' J[ UN JL 'J[' JL * Lo spirito feudale nel costume nella letteratura e • ainer1cana .A circa un secolo dalla sanguinosa guerra di .secessione, gh Stati secessionisti e altri Stati del Sud non hanno an– cora accettata l'autorità suprema del governo federale sulla uguagliacza dei cittadini di ogni razza e le loro legislature diÌl~~~~o r~~~H) 0 c~~g~~~~n~7u~:i i d,!;~id:c a~~~j:~~ quest'autorità sostil.".iendovi !'autonomi~ statale al solo scopo di impedire o.i ragazzi negri di frequentare le stcs~c scuole pubbliche dei bianchi. • Contro quella che è• stata chiamata e integration • in seguito all'editto emesso dalla Cone Suprema di Wa– shington nel 1954 annullante la do1trina (in vigore da 56 anni) dei diritti all'istruzione pubblica • separati ma eguali•, una violenta opposizione accompagnata da violenze che richiesero l'inter\'cnto delle truppe federnli si scatenò nel 1957 in vari Stati e soprattu110 nell'Arkansas. Questa op– posizione è continuata in vario modo sin da allor.i, non soltanto sotto forma di leggi statali e di ordinanze locali intese a circuire la decisione della Corte Suprema, ma ~~~~e Jft:~m~;~a eh~ -:~to~~:~\~ntsWt\o~~n~1?rn~i pn~r~ scuole boicottate dalla maggioranza dei bianchi appena un limitato numero di bimbi negri era entrato nelle classi. Una recrudescenza si è avuta a New Orleans, Louisiana, alln fine di no,·embre, e perfino un ministro metodista e un sacerdote cattolico che accompagnavano in una scuola la birr,ba del primo, sono stati fuui segno agli insulti di un gruppo di donne urlanti che li banno chiamati e bastardi, comunisti, amanti dei negri ». A tutti coloro che hanno seguito queste vicende, la cui portata nazionale e anche mondiale è stata messa in rilievo dalla stampa, è sempre parso incredibile che la gente del Sud abbia potuto rasentare la ribellione aperta e una seconda guerra civile per impedire a una minor.tnza di ragazzi negri di frequentare le stesse scuole dei bianchi; incredibile il boicottaggio delle scuole e le scene violente che si sono svolte per le str.tde di varie città del Sud, come è parso sempre inconcepibile il linciaggio di numerosi negri colpevoli. o semplicemente sospetti, di aver commesso violenze carnali contro donne bianche. Matrimoni misti Questo acerimmo odio contro i rlegri, queste violenze, questa irriducibile av,•ersione alla convivenza dei bianchi coi negri nei loc3li pubblici, nei mezzi di trasl)Orto, nelle scuole, riescono inspiegabili a chi non esamina a fondo ~~;~~~ 1 ~f~ra~a dig~~t~t:~l u:a 0 ~e~tafi~; ~e ~~~om~~I~~ di meravigliare quando è espressa non dalla gente comune, ma dalla gente colta, come si rivela in pubbliche dichia– razioni d'ogni genere, in articoli di giornale,_ ncll<: dcl!– berazioni di varie associazioni e nei provved1mcnt1 legi– slativi che con tutta serietà dichiarano • nulle» le decisioni della Corte Suprema. Più accettabile~ perché razioryale e poryderato,_ ma_ tut: tavia str.100, ci appare l'atteggiamento d1 alcunt scnlton del Sud i quali sono stati costretti dagli eventi a una presa di posizione che, mentre non condona le ~iolenz_e _e l'oppo· sizione alla legge federale, non approva I 11!1pos1Z1one _dd!a rea~::, ~f tiJ1edid~~~h~:edaSuiére~~~ \~~~r~h~oifu~i Chi scri\'e ricorda di essere rimasto piuttosto stupilo nel ~~~fto~ ~Y~vlm~a~ti #~uh;~~~ :iill:• i~~~~siffte~~1 95 ~'u~I~ egli riprovava l'agitazione della NAACP (National Asso– ciation far Lhe Advanccmcnt of lhe Colored Pcoplc) e ammoniva il Nord ad andar piano ora che aveva vinto una importante questione di principio. _I_n~recedcnza l'atte~– giamcnto di Faulkner era stato p1u ltberalc mentre in questo articolo appariva reazionario. E parve strano ~hc un vincitore del Nobel per la letteratura osservasse l'1m– portantc problema sociale da un punto di vista cos\ ristretto. Ma appunto l'alleggiamento del Fau_lkner e _di a~tri scrillori meridionali è puramente estetico e ps1colog1co anziché sociale, e rientra nel quadro total_e della cultura e della civiltà meridionale che qui viene illustrato anche tenendo conto delle loro opere e che spiega, se non giustifica, un'ostililà che dura da un secolo. Gli avversari della parità tra le due razze non m_ancano mai di rivolgere agli altri una domanda che è dl\'enuta fi 1 i~tf~c~ises~~~e~~?v~i t!1ed~;~n~s~~P~rc~sl 0 riiri proposito in tutti i casi (ma speci~lmente ~ proposu<? delle scuole) che non manca di sbalordire. A chi non ~<: mdaga le origini inquadrandole nella cultura e nella trad1_z1onedel Sud, a{)pare priva di senso comune perché la nsposta è cosl O\'\'ia che sembra impossibile che alcuno possa pensare a una simile eventualità quando si tratta di far frequen– tare una stessa classe ai bimbi bianchi e negri che devono impar.tre l'alfabeto. Perfino a New York, dove non esiste nessuna discriminazione verso i negri, è moho raro che una donna bionca spasi un negro. * cli GllJSEl'PE Z,IPPIJLLA monarca assoluto. Residui di questo sistema rimangono \'isibili ancora oggi. Un curioso episodio riferito dal McKcan ne fornisce la prova. Durante la campagna presidenziale del 1956 un suo amico, awos:ato, di media età, venne a :;apere che suo fratello, un chirurgo ben noto, mostrava delle simpatie per il partito repubblicano. Questa era una defezione molto seria in una regione tradizionalmente de– mocratica. J nvece di parlare al fr.ttello, l'avvocato rifcrl la cosa al p:-.drc, un ministro protestante che aveva 85 anni di età. • Grazie, figlio», gli disse il vecchio: • parlerò a tuo fratello». E infatti gli parlò, e così il partito repub– blicano pcrdet te un voto. Questa compa11ezza famigliare è soltanto una delle mani– festazioni del sistema patriarcale della regione, dell'orgoglio di famiglia e dell'importanza che si dà nel Sud ai legami di sangue e all'onore. La letteratura del Sud ha molti punti di contatto con b. le1ter.1tura insulare italiana dove questi affe1ti ~ono predominanti. cl Sud, un qualunque affronto Un negretto di Llttlc Rock sembra ammonire fatto a un membro della famia:lia deve essere vendicato dalla famiglia stessa, al di fuori della lca:gc. La preoccu– pazione patriarcale _della ~nsan~ipc!tà è profo,~da_m_ente significativa perché 1 Jea:am1 fa!"1a:han _danno ali 1nd_1vi~uo un prestigio sociale nella comunuà. e chi è senza famagha è come un albero sen7.a radici. L'importanza della parentela L'importanza che si di nel Sud alla consanguineità, non dissimile da quella che la nostra gente del Sud dà alla propria. è messa in rilievo_ dal McKean col st;guen1_eepi– sodio: Una giovane sposa d1 guerra andb ad abitare in una pensione in una cittadina della Carolina Settentrionale. Fu 1ra1tata con gentilezza e cortesia, ma con una certa fred– dezza Un giorno però durante una conversazione occasio• nalc con la padrona di casa, risultò che ella era una lon– tana parente di q~esta. La cosa non ebbe per la sp<>~a di guerra nessuna importanza. tranne quella cli una co10c1- denza piacevole; ma la padrona di casa mutò radicalmente il suo atteggiamento e da aUora in poi la trattò come • una della famiglia ». (Continua al prossimo numero) un coetaneo bianco Notiziario Tournée argentina La poetessa e concerti~ta italiana Enrica Giarnieri Bo– Jogn1:1i è stata in Argent1pa per incarico della Sede Cen– trale della • Dante Alighieri • a tenere una serie di dizioni poetiche nelle sale dei Comi– tali danteschi. Premio parigino perla migliore traduzione De.sttnato a r1compen.sare la nugfiore tradu..::ione del– l'anno. H Premio Hatpenne– Kamin.sky è stato aato d .Maur1ce VauS3ard per ave– re tradotlo I I romanzo .- Les Rer.& du mensonae,. a1 Yran-– cesco Pen-1, nostro a0oona– tu. ][))][ LJE'JCTERA\ 1C10 HH. * 1CEDIESC~ Tre lirici tradizionali In occasione del sessante– simo compleanno di Erich K5.stncr, n.ito a Dresda nel 1899, l'Atrium Verlag di Zu– riiiJ:O, in coUaborazione col V e r I a a: Kiepenheuer und Witsch di Colonia, ha pub– blicato, in sette elegantissi– mi volumi illustrati, l'opera omnia di questo autore, la cui fuma è ormai consolida– ta in tulto il mondo. . cU GIOl'Al\/11'1 NECCO concisione - pubblicati nel 19.50 e raccolti ora nel primo volume dcli' opera omnia. Nell'epigramma: Rude soli– loquio il poeta si difende dall'attacco del lettore ma– ligno che volesse rintuzzar– gli le ac..::use,insinuando che anch'egli potrebbe star nel quadro dove egli ridendo ca· stigat mor~ degli altri. Ricordala, lesione: / è una perpetua veritd. I Il foto– grafo non si pone I nella foto clic fa. A coloro che fanno cau.i– \"O uso del tcmpa, il Kastner muo"e rimprovero parafra– sando lcpidamentc in Qum– to: non ammau.are: il noto comandamento della legge di Dio: Pensate al qui1110 Coman– damento: / non ammauate– lo, il vostro tempo/ In Arieddolo autunnale ri· trac, con una nota tra comi– ca e malinconica, il senso di precarietà della vita, che av– verte il vegliardo reduce dai funerali di un'altra persona. Anche Hermann Besse se– gue, pressoché sempre, la metrica tradizionale, indul– gendo, non di rado, persino al dimesso eloquio e alle semplici cadenze de11a poesia popolare. Nato a Calw nel Wtirttcmbcrg e vivente dal 1919 in Svizzera, egli conse– guì il premio Nobel per la letteratura nel 1946. L'attività lirica (propriamente detta) del Hesse è sempre stata in– tensa. Nella edizione dei Ge– sammelte \Verke le poesie (Die Gcdichte, Berlino, 1957) occupano un intero volume di quasi 500 fitte paii):ine, il quale risulta, a sua volta. dalla fusione di una dozzina di volumelli precedenti. Se tutte le opere di Hcssc si possono dire i e frammen– ti di una grande confessione», le liriche rapprescntjlno la più diretta e immediata pro– iezione fantastica di queste esperienze personali. I motivi che nel mondo lirico hessiano sempre ricor– rono sono le immagini che suscitano nel poeta le imme– diate reazioni al mutC\•ole giuoco dei fenomeni natura· li. i fuggevoli fantasmi ricon– nessi ai suoi stati d'animo di fronte al paesaga:io este– riore (parecchie liriche si ispirano all'ambiente ita.lia- d~l:uo~1;,eliltt;~~je 5f~~sdJ~ e perire delle cose, l'inesora– bile morte e tutti i sensi che dinanzi a questo triste spet– tacolo si determinano nell ·uo· mo, il quale si eleva mao ma– no da un'ansiosa e insonne irrequietudine fino alla sere– na accettazione della ostile e paventata realtà. In questa accettazione consiste la ca– tarsi dello spirito, che può vincere se stesso fino a go– dere, pur nella consapevolez– za della trascendente e ra– pida apparizione, i beni ma– liardi e mcra, 1 igliosi che la vita presenta. Domenica 1 J?ennaio 1961 UiV VOLUME Dl E\lfL/0 CECCHf * I piaceridellapittura * di GIJGLIEIJIIO PETRO,'fl Le arti figuratlve, in special modo 1a pittura, in qùesti ultimi decenni sono divenute elemento di vasto interesse, una quantità di pe.rsone fino ad ieri estranee. segue ora le cose dell'arte, spesso sacrift. ca un poco del proprio denaro per pos,. sedere opere originali, cerca di orien• tarsi nelle polemiche e, con più fre– quenza di quanto non si creda, si orienta yerso le co!:e di maggior gusto ed avverte la falsa arte più di quanto si sia portati a credere. Basta segui– re un poco il • nuovo tipo di pub– blico che frequenta le gallerie, per ren– dersi conto di questo, ed anche dell'io. teresse vasto e largamente distribuito che incontra oggi ogni manifestazione artistica. Se tutto ciò corrisponde a verità, ed ormai sembra indubitabile, il recente vo– lume di Emilio Cecchi: e Piaceri della pittura•· edito da Neri Pozza. pub rap– presentare un au,;ilio non indifferente anche per un pubblico medio. Pur se Cecchi non è certo scrittore da indul– gere a qualsiasi modo divulgativo, la chiarezza, la perfezione dei concetti e l'accento convincente delle opinioni co– me te presenta Cecchi. possono trovare una via per farsi ben :ntendere anche ad un lettore meno provveduto, lascian do in lui una impronta formati\·a al massimo grado per quel saper vedere e magari intendere che resta pur sempre l'arte più difficile e la magia iparriva. bile dell'autore di e Corse al trotto•· e Piaceri della pittura• è diviso in tre parti. Nella prima è raccolto un gruppo di scritti che riguardano il Ri– ·nascimento fiorentino; nella seconda il volume tratta dei Macchiaioli. La terza sezione contiene scritti di varia natura e di impegno a volte -1uasi esclusiva• mente descrittivo, a volte speci6catamen• te scientifico, ed altre ancora di libera indagine o di polemica su vari argo– menti d'arte. l\Ia ad Intender tutto il volume basti il saggio d'apertura intitolato e Fioren. tinità •. Apparirebbe qui come una in– troduzione alla sezione dedicata al Ri. nascimento, ma è qualche cosa di ass:ii più vasto. E non ci si lasci ingannare dalla non eccessiva lunghezza dello scrit– to, qui abbiamo una vera e propria dichiarazione di fede in cui, il ben noto amore di Emilio Cecchi per Firenze, per il Rinascimento, dà un colore alla pa. rola, una lucidezza al p·ensiero, che lie– vitano Ja stessa mJsuratezza del linguag. gio facendolo alto e chiarissimo, quanto più resiste ad esser trascinato dal ca– lQre che Cecchi tradisce con questo ar. gomento. Le intuizioni, a proposito del classico raffronto tra la Firenze rinasci– melltale ed Atene, in Cecchi sono pro. fonde proprio quanto più, In un mo• mento, sembrano semplici e improvvise. Giusto dove pare si n.rrivi con l'autore a conclusioni piane, ci si sente forzati a veder con occhio nuovo, in una pro– spettiva ardita, la funzione di Firenze nella evoluzione della società e della cultura universali; ed è tutto dire coi concetti !atti, e del resto mai del lutto banali. di cui siamo tutti pieni sulla storia e la gloria dì Firenze. e E'. restre. mo quattrocento toscano• scrive Cecchi, e la quintessenza della fiorentinità ... l'arte, nelle sue opere severe, è vicina e parente dei tesori di Del!o: anche più che a quella, un secolo appresso, dei frontoni di Olimpia eppoi del Parteno– ne •· e Trascorsa n.ppena una generazio– ne, in Firenze è già successo qualche cosa di cosi strabiliante. una trasfonna- zione cosi decisiva. che a voler rintrac• ciare In Grecia un decorso simile. oc~ correrebbe misurare il tempo per secoli e non per generazioni. Quando a trenta anni Michelangelo dip:n~e la ~aera_ fa. miglia. la trasformazione e subhmaz1one sono avvenute. N~l tonJo della Sacra fa. miglia è già, in nuce. la volta de!la Sistina. Al contatto con la terra. al he• vito delle sensazioni. .:li fremente raP– porto cosmico. si sost..tuiscono un_ :igore intellettuale, una loj!:i-:a compos1t1va e una qualità d'invenzione. che hanno per teatro un mondo .:he ormai e un sopr~– mondo ». L'jnfervorarsi della sua 5e.ns1- bilità dinanzi ai documenti c!et Rina– scimento è sotto la parola. presenta di~ tro ogni frase semplice una -.elva di idee. di concetti. di acquisizioni culturali che. il lettore semplice può anche fare a men~ di cogliere. ma si presenta però a _chi , la inlraved.a. come una forza patetica. 1 una !';Celta intellettuale ed anche morale che fanno di queste venti pagine un te– sto fondamentale. uno c:critto che più di ogni altro riesce a farci comprendere i "·alari e lo spinto d'un momento della storia al quale il mondo moderno deve la più parte di ciò che. ancora, malgra. do tutto. lo salva. e Forentinità • non è quandi una sem• plice introduzione. ma un sa2gio indi• mentlcabile che sia a '.';é. ~ondimeno gli scritti che seguono su Fra Angelico, quelli bellissimi !.U Donatello e il Pol• laiolo, su Leonardo. per citare solo al– cuni. s'illuminano di e!.so e danno un quadro del Rinascimento tra i più rari, e i meno in,:tombri di elementi storici. stici. ma volti a coordinare la sensibilità di chi li segu~ con attenzione al pes'> intellettuale. al valore segreto ed eter– no. di quella splendida cidltà. La seconda sezione del libro si iniz.ia con uno scritto assai noto di Cecch i sui i\lacchiaioli, intitolato • I parenti pove• ri •. Si sa che Cecchi, come studioso dell'arte italiana dell"Ottocento. ha gran. di meriti; a lui molto si deve per la giusta valutazione ed il rinato interesse per questi «parenti poveri• che pur sono onesti rappresentanti di una nobile tra– dizione. In questa zona del libro siamo in un·aura più dolce. più familiare: ma quanta cura. vorremmo dire amorosa. nello scoprire l"intima onestà umana ed il tutt"altro che trascurabile valore ar. tistico di Giovanni Fattori; nel porgere certi legami tra i Macchiaioli ed il Quat– trocento toscano: nel comunicare alcune scoperte personali, nel restituirci quella simpatica atmosfera del e Caffè Miche• !angelo "· Che bella prosa per ridarci il sapore di quell'atmosfera in cui OC· corre entrare con cautela per non pren• dere abbagli, per non p,ardere la misura di quella civj}e u.m;ma ricchezza che. ol– tre un ..certo limite. verrebbe distrutta. ed ·è invece pur reale e suadente nel più valido nostro Ottocento. e Descrizioni, discussioni e digressio– ni• è il titolo dell'ultima parte del libro. Qui conviene che il lettore si av...-enturi. cerchi per conto proprio gli argomenti, le immagini, la prosa. in un mazzo di cose e di idee d'ane la cui varietà non altera per nulla la continuità. dell'inte– resse. e Piaceri della pittura• si chiude sullo stesso argomento su cui è aperto. Firen. ze. ancora Firenze. Con la sua città Cecchi si· scopre. sembra che descriva se stesso, che ne abbia vissuta l'intera storia; ne conosce il segreto alto che è privilegio e ne comprende la vita mi• nuta. di oggi e di ieri. ne gode e riesce a farne godere. con la stessa preziosa amorosità che lo fa fiorentino. Ma coloro che formulano la secolare domanda (che fu rivolta anche a Lincoln) vivono nel Sud e nel Sud esis1ono una tradizione, una cultura, un modo di vivere diversi da quelli della gente del,'.llialtri Stati. La g!!nte. d~I _Sud ~ abituata sin dalle origini a considerare mfe~o~ 1 ncg~ e non ries ce a dimenticare che costoro sono I d1sccndent1 di schi2.vi che erano proprietà assoluta de) _loro an11:nati. N é riesce a dimenticare che la guerra c1V1le scoppiò a causa della schiavitù che il Sud voleva conservare e p:li altri Stati volevano abolire. E ricordando la guerra civile ricorda che il Sud fu imJ)O\"erito e devastato e sfruttato. Gli americani del Sud sono i soli americani che abbiano perduto una guerra, e il loro orgoglio ne è anco~ _ferito. L'astio \'erso i negri è un astio secolare ed ha rad1c1 pro– fonde abbarbicate alla vita stec;sa dell'intera regione. La libertà ai negri ,,a bene. la concessione di alcuni dilitti ,,a bene; la parità no. Occorre che sia m:,in~enuta una li_nca ~i demarcazione tr.t le due raz1.e, e qualsiasi contatto minaccia la cancellazione di questa linea ideale. Ui:ia volta climjnata. dicono quelli del Sud, voi annullate la _ d1fferen7.3razziale _e do,,ete accetlarnc le conseguen7.c fin.ah : dovete ess1:r d_t· sposti a un'even1ualc mescolanza d1 s angue che inq~1- nerebbc irrimediabilmente la purità del sangue delle fa– miglie bianche. Nel bre\'e profilo biografi– co inserito nel volume, Luise– lotte Enderle cita il passo di una Jc1tera di Thorton Wildcr in cui lo scrittore americano esprime la sua ammìnirazione per K:istner, anzi, per essere piu esani, per i • sei Ka5tner •- Di quei sei Kiistner ci interessa qui il lirico o, me elio, l a poetica del lirico il qua.le non ha mai voluto sa pere d i poesia iniziatica cd oscura né di combinazioni tortuite o di ha/lucù1alìou des mols alla Valéry o alla Rimbaud. An– che nei ,·crsi il K:istner po– stula chiarezza e semplicità, e crede pen;ino nella legit– timità di una Gebrauchslyrik (lirica d'uso pratico). el– l'intermezzo in prosa, inse– rito in Rumore nello speccluo (Uirm im Spiegel) egli po– lemizza con coloro che ilffer– mano come la • capacità di scri\'erc poesie sia una con• cessione divina •• ma poi compongono versi che sco– stano e annoiano il lettore. Fimli i funerali, il \lecchio sosta / sul portone del ci– mttero, / al 'figliolo s'acco-– sla / e indugiando gli dice: Da Quasi1nodo lld Lundkvist Il patriarcato feudale Questo concetto della purità del sangue, fortemente radicato nella psiche della gente del _S~4. _s'inseriscC; nel sis1ema del patriarcato che sin dagh m!Zl ha don~mato l'esis1cnza delle famiglie del Sud e che 1 sebbene oggi non sia più quello dell'epoca feudale del!'anst~razia dei Pi:im! colonizzatori, è tuttavia ancora in vigore m ~ohe rcg1on~ 0 viene nostalgicamente ricordato dal_le prescnu generaz.iont come un sistema ideale che la società moderna _tende a f~~!=~~ :1ut~i(ei~~ 1 c;X/k!~. ~ n~~C:~ i:&~c~~h~ of Gencra.1 Studies dell'Università della_ Nonb Carolina. Il suo saggio getta molta luce sull'at!eggiamt:nto dcli~ ge!lt~ del Sud non soltanto come si è nv~lato m quesu ulum1 anni nella contro,•crsia sulla segreg32.1one ncl_le ~uole 1 m~ anche come traspare in molte opere lettern:ne d1 scnttOJ"'! meridionali. La vastità dell'argome~to mt. co~sentc _d1 ~~~~ :tt:,~ ~:~r~raii1:,~t/ Jt'~~~:~ 0 ~uf:~)1e5~d l~~t:\•~a~ ~~~:: 0 a i~pi~;~real~~~~~lc: ~!~~u:1m;ef ~;~cu;:n_t~!; I~; ~:~~ di oas~!~~~~i!at:ta~~l~be d~gg~utls~::PPl~m~~~r:csdi sccj1si~~d- è la rcp:ionc delle g:randi pia!)tagiOJ?i di cotone dove Ja vita si svolgeva, pnm~ che il •_Kmg Couon » venisse deu-onizzato, sulla base d1 quel pati;iarcato fcu~ale che fu comune a tutta l'Europa ~no a un e~ !"'Clat1va– mente recente. Il patriarcato implicava un:" _fam1gha com,- f atta e una gerarchia ben definita per tutti I suoi me_mbn. I capo della fu.miglia era in un certo senso un p1ccolo RAMON SENDER I 5 LIBRIDIARIANNA Arianna e Javier, moglie e marlto: due personaggi ambigui, come ambigua è la atmosfera della guerra in cui essi agiscono. SODALIZIO DEL LIBRO 744 San Marco - Venezia Trecento esemplari numerati sono riservati agli Associati In quel punto il Ka-Stncr dice che in Germania solo un e siguo n umero di lirici una dou.ma e due) • sono in gr ado di far poesie che il pubbliC'o riesca a leggere o ad ascoltare senza addor– mentarsi». Aggiunge: e Ver– si di cui i contemporanei non possono servirsi in nessun modo sono trastulli in rima e nient'altro». Secondo Ju1 solo I poeti cl1e si fanno leg– gere hanno di nuovo uno scopo, e solo l'attività di co– storo • può riacquistare un carattere profossionale ». Que– ste cose il Ktistner le scrisse la prima ,·alta tempo adctie– tro, ma le sottoscrive, per cosl <lire, solennemente an– che ora, in qu8.n10 le ripub– blica nei suoi Scrilti raccolli (Gesarnmelte Schriften). • La lirica d'uso pratico» pub urtare contro l'insupe– rato concetto kantiano della natura disinteressata del sen– timento estetico, ma Ka-Stner non intende rovesciare pro– posizioni teoriche. Egli insi– ste soltanto sulla necessità che la lirica perda la sua pretesa iniziatica e sia vera– mente accessibile al pubblico. Questo modo di considerare la poesia può essere banale e poco profondo, ma dopo tanto sfoggio di versi ostici. ardui, espress1omst1ci, sur– realistici, astrattistici, l'esem- ~fs~~~.3 n~jb;~~cJ~lii7ok ~! pulso polemico, può avere un valore pedagogico po– sitivo. II K3stner coltiva la Poe· sia lepida e arguta e quasi e cabarctristica » la quale ser– ve ad intrattenere un pub– blico desideroso di saggcu.a e piace,olezza che suscitano qualche cordiale risata o lie– ve sorriso. Esemplari sono, in questo senso, gli epigrammi di Kurz wzd bUnd,g - Con tuua Ma davvero / vale la pena cli'io ritorni a casa? Da questo humour, sva– riante dal tono ironico a quello giocondo, scherzevole, mordace e satirico, il K.ast– ncr trapassa all'accento liri– co sentimentale di qualche poesia compresa nel volu– metto Dic dreQehn Manate Cl tredici mesi) che è del 1955. Anche qui è sempre ben manifesto l'intento de 11 a chiarezza e della semplicità espressiva, sempre vivo e schietto lo sforzo di evitare l'oscura allusione, l'astrazio– ne polisensa, l'intellettuali– smo freddamente metafisico. Una originale e schietta poetessa è anche Mascha Ka– léko . Di lei, che appartiene a.ll 'Emigrazione esterna, Tho– mas Mann ha detto: Vorrei che la vostra voce armonio– sa e beffarda risuonasse un'altra volta in Germania. do,·e certamente meno che mai mancherebbe il senso per questa poesia ». Anche Her– mann Hesse ha osservato • che questa poetessa della grande città, con la sua sen– timentalità mista alla mor– dace ironia, ricorda Hcine •– La Kaléko ha un animo gen– tile e delicato, e quantunque il gesto volgare e l'atto di in– giustizia la offendano e indu– cano alla reazione amara e alla traJittura pungente, in genere il suo estro si risolve nel caldo tono commosso e lirico-effusivo. In Memento (c ompr eso nel volume • Ver– se fi.ir Zeitgenossco » - Versi pe r co ntemporanei - Row– ohJt, Amburgo, 1958) ella canta con accento di sinceri– tà il tragico smarrimento che subentra nell'animo di chi è colpito dal lutto. Paura non mi fa la morte mia, I bensl di quelli che a cuore mi stanno. / A che la vita, se essi più non l'hanno? Brancico sola tra morte e foschia, / e voglio sceudere. alle buie sfere. I Andare mi duol men che rimanere. Chi la provò, ben sa questa sorle! / Mi perdoni la gente gid colpita.. / Sol morirla la devi, la tua morte, / ma l'al- 1rui, la lrasci,1i nella vita. (Continua da pag. 3) Tuffarsi nella vita è un modo estremo di conoscersi, che vale l'altro modo estre· mo di cstranicrsi dalla vita, di coltivare il fiore assurdo della solitudine; e tra i fiori di solitudine dell'Antologia della poesia svedese curata ·da Oreglia si stacca, violenta come un papa,•ero in una di– stesa di neve, la poesia im– maginifica di Lundkvist, il suo realismo brado. ditirambico. E', allora. un poeta tutto istinto. tutto fuoco, tulio slancio, cui doveva piacere subito, come confessa qui, ~~~~!1-étt~nf°i!a ~~~~ds:i~; di queste Dikter non consen– te azzardi, è troppo poca te– stimonian7.a: ma contiene quanto tutlavia basta a farci indovinare l'altro polo di tensione di Lndkvist, cui cor– risponde all'infuori la grande att.razione, pure confessata a chiare lettere, }Y.!r Lor-ca, Guillén e • sollo certi aspet• ti • Elio1 e Cummings. Lundkvist sa essere a volte Petrarca: Trionfi, Vcnczla 1488 rarefatto, misterioso ed erme– tico; anzi, il gridante e l'erme– tico scorrono insieme, a volte ostacolandosi e a volte in– vece concorrendo, fondendo· si: con quali effetti, allora, di rarefatta potenza, di mi– steriosità esplosiva! • Fu la ~;~:n~~~i faiùbeH~~~e/·p~~ sia di un moderno rapsodo. dove un seguito di intuizioni liriche libera la carica vitale che altre volle ~ impedita da un filtro intellettuale: è il visionario, in essa. che affre– sca con colori puri un pae– saggio primigenio, che ri– scopre lo stupore dell'uomo di fronte al creato. Sempre con grandiosità ed cffuc;ione lundkvist è poeta grottesco (e I tre fratelli»), e bucolico (•Vita come er– ba»), e tragico (• Tutti sono nudi nella morte»), e il più surrealmente romantico (e li poeta nel vento» la poesia che &,rida: Pn1iomol l'rtgioma dovu11quel Anche d mare i pniionuro, (A11che d \'elltO. La l1bertd: no.stra .S0"10 e tor~ (memo. Uberzd d'e.s.sere me e 1e e. c1a- (.sc1mo ~r .sé. Ubertd di entrare e so,11re dal ge,icrc mu,mo. I.. 1mpo.ss1blle libertà. Una vita tesa come un arco, che sente l'impaccio della sua sostanza carnale; e una poe– sia di nervi, quella di Lundk– ,,ist. cui quella tensione dà, a volte, una rara potenza sensitiva, dà il potere di vi– brare all'unisono con le vi– brazioni della luce, del vento, delle magie na1urali. Una r~:~zf~ni"i:~oeni~i a a~~~~ lano, si raddoppiano o si elidono, vanno subito oltre, cercano piu a\fanti, cercano di più: cercano l'essen~iale, quel che gli occhi non , c– dono. • Ho desiderato una fre– nesia martellante •• ci dice nell'introduz.ionc: ma l'ha ~~\d~~l~nr: ~~iJ'cr;;~~ :J f:fl~nti?% ~~efi~a~~~~ !ngh; non ha mai cercato è la stessa delicatezza. che non pub avere. Per quanto, il • Canto del rimpianto» è una poesia dove non petali di papa,·ero ma. ali cli libellula son servite a tessere il canto della nostala:ia. Un cavallo Pub palpitare: in questa poc– ~ia e in altre piì.t brevi oc– casioni Lundkvist dà l'im– pressione visiva, tattile, di un cavallo che palpita. E alla fine, quel che egli dice di aver fatto e voluto, nellà volitiva umiltà del– l'autoritratto a puntasecca che è la Premessa al suo li– bro, ci appare la pura estrin– secazione di una natura, di un istinto autoritario: ma non siamo tulli quel che dobbiamo essere? Piacciono gli au1oii che rispecchiano; vogliamo quel che è già nostro; ottenfa mo quel che ci spetta. Lundk\ •i.st ha però certo facilitato la sua natura, si è sfrenato, e ogni sua poesia è la • mano• d'un gioco d'azzardo, la sua Poesie (Continua~ pag. 3) del poeta va a confondersi con quella della Russia ama– ta, e ad ogni pagina di vita • si intreccia un i,erde stelo di leggenda.-. nella piena di una musicalità dii,orante che aµpanna ali oggetti e ne can– cella i contorni. Spetterc\ poi m cubofutunsti. come fa Pili· stamente notare RipeUmo nella prefa::ione al i,olume, restituire agli attrezzi della poesia la propria tangibile concrete::a, dopo auerh h– berat1 dall"ìpnosi della mun– ca: e allora questi elementi. non più legati, prorompe– ranno con irruenza e tra– muteranno la poesia in una ., comédie d'accesso1res ,._ Lo unioen:o blokiano, invece, è un"ampia oasi canora: in lui ogni elemento è musica, opnt forw è colto nel momento oblioso del canto: il vento, la neve, le tenebre. l'acqua, 1a mezzanotte, l'anima. gli oe– eh.i. La parola in lui ha or– mai superato il suo tramite umano. per assumere impal– pabilità. evanescenza di se- vita è una cavalcala.. In altri tempi sarebbe stato gran guerriero, o masnadiero, non mutando in fondo nulla della. sua sosta.nza: e non potreb– be venire da Vichinghi lon– tanamente impiantatisi nella sua Scania? (A proposito, ti nome di questa ttgione come somiglia a Tosco.na. l..e ipo– tesi s'in\'olano di qui accese ~h~~~:rc:t~r~~. 0 ~dm&~sc~t in fondo ai tempi. Lundt..-,,,ist èdi quei poeti che riscaldano l'immaginazione). Quando polremo leggere allro di suo7 Om1ai, il pon:c fa~;uir~j~io~OUnSO~~a[U~~~ la poesia svedese, e la r:arra– ti\·a ~vedese, sono da scopri– re, sono da portare al lettore i1aliano. C'è un cdi1ore di buona ,·olontà? PIETRO Cl.\1ATTI di Blok ano musicale: ., L'no stra.sci– sco spru=.zato di stelle, - un az:urro, un a::-urro. a.z=urro sguardo. - Fra i cieli e la terra un falò - .sollevato da un turbine. Ad accrescere l'irraziona– lità struggente dell"arte blo– kiana concorrono poi tutte quelle fitte trame di segna– laz,one aeree. di gestl nel i,uoto. di moPJimenti non og– pettiv1. per i quali acutn– mente Ripellino ha ricorda• to certe mouenu di Robbe– Grillet e del • modem style •. L"edizione italiana, corre• data da uno studio introdut– tivo. da note al testo a fron. te. da un commento e da una ricca bibliografia, si presen– to dunque come opera di ca• pitale importanza per l'mtet– lipf"'n.=a di uno depli artisti pitì Qrandi e sfuggenti del nostro .secolo, oltre che come strumento di lavoro per chiunque voglia intraprende– re uno .studio .sul sfmbolismo russo, sui ,suoi rapporti con la Rivoluzion1t• WALTER /HAURO

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