la Fiera Letteraria - XV - n. 19 - 8 maggio 1960
DomeoÌca 8 ma~gio 1960 r;-· F TERA L ETTER i\:R Ti\' Pasr. 3 L LIBRO DI CUI SI PAR.LA * !' Mastrangelina"di Alvaro * di FERDD,U\"DO UBDIA (nel senro di una morali:.à meccanica e fo:-male) per la donna.. l'Alvaro ha posto la donca. di questo suo romanzo ~ real:à. vi– \-a_ come espressione di una conce.t.ione della vita fn piena trasformazione e in certo ~<o persino co– me ... ~re e p~prie p:--eco:– rihici di que.Ua che sarà 1a e funzione .. del.!a donna nella ci\"olurione p9C'O:ogi– c:-a che ~guirà ai grandi e\-enti per i quali si è d~ te:.ninata una t:-auura pre.s:soèle incolmabile tra mondo di ieri e mondo òi o~. !raaura alla quale Ah-aro era senSJbilissimo. E non bL,;,ognadimenticare che d.:etro l'Ah·ar-o narra– tore ,; è semp..-e l' ..\1\-aro moralista. un antoscia!o e se.."'l.S.lòile mciral:sta :noder– oo pro,.-,,;sto di una co– ~denza li::ica e uma."la e di un 5entimento crL..tiano èella ,·ita. n !"Omanz.o Ma-– nronoeliria ba inizio pro– prio ÒO'\-e finLC(::e l'E::d brec-e: la pa:-tenza dal ruo pae..."-edel protago.nL-.:a R:.– na ]do D iacono con ?a gi<r ,., -a.ne i ntatt a sposa del \~i- 5i ooario : \lastrange.lo. An– gelina det ta '.\!astra n;eeli– na. sua rompa!U3 di giocili non innocenti à'i.:l!anzia. che gli e stato rn.-elaU> es– re..-e sua sorellastra. diversissimo - anche per Lndole steu. del!o scrtt– tore - da quella s:.a del t'Om3llZO ott~tesco. sia del romanzo contempora– neo. realista o neorealis1a. Che la na:-rath·a di A),.""3.,.-0 abbia tratto un impulEO iniz.iale da t:na sorta di ripresa s:.a pure attra\"e'f'!O filtri e sollecita.rioni psico– logiche. introspettl\"e e ~r– s:no surrealistiche. europee del natu:-alismo ~lh}ano e me:idionale. è cosa nota. La s"..esn e pae-~tà > orl– gina:ia di Al\'a.-o ne è una testimonianza. n romanzo (come il racconto) ài Al– '\'"3J'O ri complica sempre in una sorta di monologo in– teriore nel qua:e a un ce.- punto è diftici!e dì.e se sia più del peI"SO:lai!g:iO che dello S't~ auto:-e: i due piani io Questa sua narrath·a si sovTappon,gooo sempc-e. Ma direi òe se pu– re ~ chia,.:i di questo ro– ma..91ZO s:<monei due p:-ota– gon:sr~ t:roppO spesso lo 5e..-it:ore si dimentica delb loro p..-esenz.a. e finisce con ran~lare il loro ste.58> òramma fa altri e talora miW: :z.an !e coralità. Gli man.c3'\·a for se (e in questo si può essere d'ac– O>rdo COD le DUO\'"e 3'--a.D• guardie critiche che tendo– no a resl)iD~e l'AJ'\"3...-o al di fuori di poe che da es– se àichiaratie le ~e va– lide per il nostro ~ero.po ) il coraggio del nan-a to:-e di fronte alla smisurata gran– dezza del dramma intujto., e lo~ pure opera'-·a su lui un'educazione • letteraria vociano-.o._-xiesca che ha ~mp:-e spinto gli scrittori italiani a trascu..u-e il ro– mam.o e a considera::o quasi un genere ~udo. Ma.stra-ngelina ha pagine ed episodi. \•eri e propri raceo.oti interni ... --e:-amente belllssimi. come quelli so– pra citati ed è sop:-attut+.o un suo ~e meri o di a'-'e::" saputo v't'dere il dramma me:"idionale àel ses.._~ sot".o una d~one poetica: persino la L-asfo:– ma:z.ione di :\last..-an.gelina entra nel clima fa\-olooo: (> la sua -çendetta !em:ni– nile conL""O le triste ~ tto– posi:c-one òella donna nel ,.·ecchio mondo meridfona– le. assume o1t:e !o stesso "-alo,e emblematico una umana e accorata malioco– rua. una "--e=-ità p:-o!onda. la "-erità di qu,ell'a:::itica disperazione che in questo e in altre opere ha àe~tato all' . .\J:'-·a=o forse le sue pa– gine più ispirate. FE.RDi.NA..XOO VIRDLA Bruno Castdla: flsura ln blanco ALLAFONTE DELDIAUTTOE DEIPERSONAGGI AUTENTICI * Traste, real naturale * di ELIO F . . .tccroccA Chi sa ~ i partecipanti al recente congresso sul &rocco se ne sono accor– ti? l Li!l.Cri sono nella zo.. na; ed io ci sono tornato con Anceschi. giorni fa. per mant.;mere una n~c– chia promessa: una pro– messa n\ln soltanto da parte mia. Di tutta Roma. fo~, !"unico quar"...iere che an– cora mantiene quello che promette è Tra.ste\·ere. Xon che le sue promesse si.ano esagerate o tali da togliere il respiro per la crudezza del carattere ro– manesco che ancora ,-; si con...~n•a co::ne un pegno aJ :Monte. specie in ·certi punti della zona rimasta più fedele a se stes:s.a. alla sua peculiare "·enatu.:-a del dialetto e alla non mi– nore appariscenz.a delle figure umane e architet– toniche che qui fanno spicco: ma Traste\·ere - dall"Atto di San Gallo ai \"ascellari e a Ripa Gran– de - ass3.i più di Borgo e di Sa.a Lorenz .:,, di San Giovanni e di T :i.on! ale. e ancora un qua rtiere di parola. A\"ete pro\·ato a girar– lo di sera addentraruio,.; ~r certe straducole e n– coli conie budelli tra le \-ie Benedetta e Santa Do– rotea, con le finestre le camere le cucine a dLcpet– to - o dirimpettaie runa con l"altra! Le "-oci passano da un ,ersan:.e all'altro della stnda. da un cunioolo ai cort.iletti di straforo. co– me attra"·erso il filo tele– fonico. più gras...,;.e anzi. e più pasl:)<;e. anche se i.n apparenza a:..tu~1!e da uno s:r"-to di buonedueazi.one che flnirà - \"e ne acc>r– geret~ - col toglierci persino raria dalla bocca e a fard par!.a.r-e per &e<tL C'e chi preferisce rat– mosfera smorta e silenzio– ~ di certi quarueri resi– denzialL a=:orti. asi;ttid. per gente m co.n"·alescen– za o per neurops:icopallCL Qui no: le ,i.e e le piaz– z.elte hanno polmoni ric– chi d~ossigeno .. Dalla Lun– gara a Porta Settimia.na. dal e portcll3cc:i.:>, di \,a della Scala a \"\colo del Bologna. da San Gio"-ann.i della llal,:,a. a "·ioo1o ~(o– roni. siamo sull'ombelico di Trastevere. Guardate le facciate del– le ::a~. col pal.azzet to del ~ accanto a c. Cacarel– la> e aJ ,-ecchio Teatro Ti.be:ino degradato a ti– pografia: os: serv;i:.e il co– lore del \i.so degli abitan– ti, n'ln d ei t uristi di pas– saggio ~ rh·eriscono la e magnolia, apparecc.hiat.a al centro di ,;.a Corsini o il palano della For– nari.."la. ma di quelli che hanno rad!C! d_j \"ecchie generazioni traste"·enoe. descritto nell'orm...i far.io -– so sonetto del poe- t.a :-o – manes-c:o Adolfo Giaquin– ·o (•Si lei. signore. dichì. C"OSG vole-,) polreste tro-– \·arlo ai :,fonti. giù per la '.\lerulana der Pcucic– c:-.accio brt1UO di Carlo Emilio Gadda. oppure ~Ua zona defflndipendenza. del Trio:ifale. in mille alt:-i punti di Roma.. ma qui a Tr3,;,;,e\"ere n.o. chiude.e~ ~ bot ega dopo due mesi d"~-!rc12;;,. Il cLcpadano non "·i ~gge: ha da cam– biar quar.iere. Di sera !e t..tttorie Cd.a 1A Ci.uern.a a Ronofo. da L:An1•ca Pua a Checco er careufere) nC"biamano i ;: iù ~t.r.3ni tipi oi a,·ven– to: L d"ogni razza e lingua. tanto che \~n da chie– def'5i do,.·e :nai s·apposti– no quelli del luogo. do"·e abbiano il loro ~lto ab:– tuale ì bocct. i ci~hi~ i nerii, gli scor:Jfon.i che banno casa a due pa.5,5i o boHega a un giro di pa– lazv,. Cc:ne pe mo:ti meridio– ali. la donna era pe::– A.. ka:o non soltanto una idea e un mistero. ma an– ~ il problema centrate òella ch-Ut.à e òel ~tume del nostro tempo, fesp:-es– .OOne. anzi k> specchio ,-e– ro e prop:io della sua c:"":– sì. lo rutta la sua nar.-a– thra le !igu..-e femminili hanno qua5i sempre un car-attere emblematico. an– che laddO\"e lo ~u o~ offre lo:-o un :i.he, ·o fi– ~co. un r-appo~ dL.-rtto della lo:-o femminilità con la realtà obbiettfra del . ODdo ne} quale \1,-ono. e :ii cui spesso la lo:-o s~~sa rappres:enta,·a alcunché di fa.,,·o:oso. uno st.ao.d.inario ince.nti"·o della fantasia. ln tutb l"ope:. ài .•\h--aro Ja donna è ,--e.ramente la fa,-ola della ,;u., quella :fa,,:,la della ,·ha che. co– me lo scrittore con!~sa,·a ne!Pultima nota di Quasi uno vira. lo lntereSSJ\·a o..:nai più èel!a ,;ta. Non e:a una dk:hiarazione di a."lti.-ealismo, o al:oeno non di un as...coluto anti– realis:no. ma piuUOCo la confessione di un artista al quale no::,, ba~a\-a il piano eS"..eriore della realtà. ma phmos:to di quello che e dietro alla realtà. all"inter--– no della rtr.1ltà stessa. ed a.."lche le n>e cento e C'E'nto rif-r-angenz.e. Cosi è 3nme nel romanzo Mostrangefino. appano in questi giorni ;>oau."llO presso l'ediW~ Bomp:anL ~1 corpo de!le opere che Arnalòo F':'ateiH cu.-a dopo la morte deUo scrittore. E.."-S"i partono aUa \·enhrra in un carro nel quale è !"tata nascosta la stawa di ™me:ra. una stupenda sculru?'a del \,. serolo a"-anti C:-is-..o che il ... -i~io– na:io :l.1astrange1o ha sca– ":ato a Locri. dhinità ar– caica • dal " -i.so pungente e segreto ,._ La sta tua fu JX'll ,·enduta a peni. Morto ~astran~lo. ~Jastrangelina e Rinaldo si rifut.iano nel– la dtlà dì Tu.-io. E" ranr.o 19H Rinaldo en:ra a Tu– rio ne::o s-.:ano con\•i.::o del ,~io FeronH. un intellettuale che ha 5"POsa– to la giO'--anissima Flore- 5\.ana che la mad:e gli ha conces:90 col patto che es– ~a non sia toccata da lui e e.be ne rice"·a l"e.-edit.à. Pi ù t a.rd.t R:.naldo st fi– danzerà con lei. con...<::en– riente Feronti. mentre :\la- 5trange.lina :sarà sparita dalla città. per riappa.-i:-e .. qu.odo Rinaldo ~--:-à a s-J.a t"'olta abbandona:o Tu.do per alt-e avTenture che 1o COD<iurranno a un !alli– men:o che già si intrav,·e– de. Ella è dh·enuta una prostituta a To:-ino e a Genm-a .e torna nella pic– cola città me:-!dion.aJe do– po che in essa saranno convenute molte S--.le pari. attirate dalla 5'tr.?ortlinaria fortuna che tre raga.z:ze di \·ila del nord banno a,'"U:o a Tu.rio stessa. dove sono dh·entate le amanti òe1 ric– co barone GL"'ITI.ano. di un a\;.'"QCato- poe;a.. Bera:-do. un pseudo intellettuale dì p:-ovi.ncia e la terza di un altro nobite. il marchese Velasco. Direi ctie proprio in _.,,a– strangelina si compie una sorta ài drverSJOne cor.Je. passa in pcimo pi.ano il mondo borghese di questa città me:-idiona!e a'S!li inizi òel seco!o do"·e i due pro– \aronis i. arrh·ano. ro:ne spi.-iti da una fo:-o segreta i:-:-equietudine. un mondo che a";.-erte. ma non :ie:s:ce a c:hia.-ire il sen..QQ ango– Kioso di un p:-oc:-es:so di -:-rasformazkme. Le pro. i– tute "-enute dal Xord (un mitico X'ord pe:- questi sensuali. a~1t.a-:ori. i5'0lati neridi('"n.ali. nei quali la !anlélSia e i senl=-ioperano corr.e una à:-oga) d~"--enta– no alL-e:tanti emblemi di un·im~Sl'"bile libe:1à. ).la è in que-S".o appunto il li– mite e fo~ pure fequ..iver co di questa narram"a. I capitoli :!?UI team> dei fi- 1odrarr.matici locali. quelli òell"albe,.-go Pìtagara do,.·e si dànno eGn'\-egDO 1e mi– :-abolan:.i mondane setten– tr:O::iali e di angosciati aris:.OC:-atici e bo:ghes.l di Turio. rono t:-a i prù belli del :-oma."UO. anche pc una carica di amara e u:nana ironia che li pe:– \-acie e per alcune scoperte sottilissime. ma non si ri– soh-ono nel romanzo. e si ha pe...-sino il sospetto dle Io scrittore non si sia po– ~o il problema del.Pun.ità s-:essa della sua ispiratio– ne cosi di,•erse rono le li– nee (sia pure d.-etco un te– ma comune) neUe quali essa si muove. DIA.RIO LL'ARIA APERTA * Qu:1 il tono de:Ia '\"O("e. più d1e alt.,we. ha un um!:>ro ll3turale. Ogni p3· rola ha la sua giusta to– nalità. come in una scala a.-mo.."lica. Credo che que,.. sta sia W1°ossen·az1one che non è stata mai fatta: quale tonalità media ci s~a neUe parole di saluto. nelle conversavoru tra due o più persone. nei tur;.iloqui. nell e fr asi di insu.110 . neUe di.sc :ussioni anim.ue entro l e mu ra do– mestiche o in mez:z.o alla vta.. nel dialogare al ripa– ID del.l'oste da centocin– quanta chili. o al caffe. sull"a.ngolo à 'u.na p1azz.a la domenica. A quest'ora le donne so– no nen rate. Qualcuna. an– cor-a me:nore di una figu– ra di\·e.ntat.a pro\""f'rbiale per la sua spe.:idacciosa e!i~..ent.a (dal Tin~ a! Tìcchio ce n"è stati e ce n·e di personaggi :.n Tra– ste•·ere), canta la n.ì.nn.2- nanna a 'sta maniera: Lo ro;eno marieUGta - Ca– carella se t•f> i...,pegna• lO - ~•e l~f"'1?9'1410 pu-e •·anelli - pe' fa' e-r vro de H Ccu:elli: e il pupo s·addormenta placido do– po, la poppata tagliata col Fra~li m;;.temo, statene certi. Come Ro-na resti-la di nuoro. come Belmoro e co– me Ultimo diorfo (apparso ai)pena da p0C'hi mesi). an– che .questo nuo\-O romanzo è S"..ato rintracciato tra le molte carte iMdile dello s.critt.o..-e. insieme all"allro romanzo inedito Tutto è ac– eadu:o che.. insieme aU-Ecd brere apparso nell'anno 1946 fanno parte del ck:lo narra ·"-o che reca il tito:o Mt'l'WfU del mondo som– "meTso. A differenza di BefrrtOTO rimasto incompiu– to, sia ,Mc,trongelina che Tlllto è aecod.uto sono comp!eti. ma non oròinati e rivisti dallo sc:-ittore. SI sa (e poco p:ima àella sua KOmpa...-sa l".-', .. h--a..""Ovolie con1ermarlo a colui che scrh-e questa nota) ctie egli si p;0p0ne,;.•a di rfre– dere qualche parte di ques!o roma.n:z:o co~ di a:t.-e opere anro:ra inedite (L--a es.se un altro roman– zo D omani che non fa par– te di questo ciclo) e di rende.re più organico qual– che ca pitolo nell'economia stessa òell'opera. ma il let– to.~ a\ ... ~rtirà - nei limi– ti di quel particolare modo di concepire il romanzo c:?le è peculiare di Alva– ro - la fondamentale com– p!etezz.a. Il titolo stesso de ciclo na.rafu-o àl quale a,ppa.:-– tleoe Jl!Q.$rranoelina. Me– morie del mondo somrnt>r– so. è indicaUvo di quan;:o l'.·\.h"aro con esso si pro– poneva. di roosegnare cioè. in e5$>, la les'timoni anza di un'epoca e sop:--at !ut.to di un modo di concepire la "1:. ta e f rapporti k"a gli uo– mini che il primo confiitto mondiale e gli anni suc– cessiTI hanno òel tutto cancellato o b-asfonnato in modo che oon ne resti più che qualche tenue e ]abile traccia; ma in mo– do particolare in .lfa.stron– gelina PAh-a,.-o ave"-a in– teso di mettere a fuoco. appunto nel clima di una c:i:9 imminente e del suo :-fre..~ nel mondo del– la pro\"incia me:ià.ionale, quell'idea e quel mi.s ero della donna di cui si dice– ,-a alfì:nizfo di ques{a no– :a. Akunché ài simi!e. nel– la st6Sa epoca. è in un al uo romanzo di Corrado Alvaro. Vent'o1mi~ o megHo nella prima edizione di q-Jel roman.z.o (nella secon– da lo scrittore e.spunse quasi tutto il • romane– sco •· c ioè proprio la te.sti– mon.ia .."l.Za di un siUa to rapporto ). nei personagci di Eva Ammeri. di Luti. di E:sa. ne.i quali non è diW– dte scopri.~ moae allini à con altri personaggi di }J<lSfrangelina e sopraUut– to quel rapporio tra società ed erotim:io. che si tras!:o..-– rna nei ruoi cara ,eri es– senziali In uno degli appunti di }a'\'"Oto su quest'Ultimo ro– manzo l'A.h-a.-o ba la5dato .scritto: • Scopo àel lib~: che cosa è un uo:no. e un meridionale. di !.-onte alla donna ,. senza dubbio è questo il tema centra!e di ,.'..f(l.$.rn::inoefina.; ma penso c.he oc:m basti. a lettura ul– timata del Jih.""O. :-ica\·ame una tesi pUra e se:nphc-e: co:1:ro l'Uomo :ne ridiona1e e contro una c :e.rl -3rua pe– renne ossession e no:J !01-– tanto erotica. ma di natu– ra p.tj.coloi'ica e morale E' naturale che que-sto 5-ia so!o lo !Chema di un tipico romanzo ah-ariano. L"idea del romanzo (e fo~ persino una poetica del ro– manzo) {u in Ah-aro qual– cosa di molto personale. Ottimo narrato:-e e pT'0- 5ato:-e (nel primo è com– presa la ~a attitudine al– J·i.n\'eilZione òi penona;gi e di storie tratte da un modo della memoria che tu&ta"ia ba una sua soLte-– citazìone dalla realtà: nel secondo quella dell'-"'h-aro lirico - {a,·olLc.ta - rnoral.f- 5ta). egli non lo è altret– t anto co :::ne l"Omanziere: il : -oman.zo gli si frantuma q ua!i se mpre rotto la sol– !ecitaz:ione di una li.:iz:z.anle Appuntiper la notte * di SERGIO QCìl,\.ZIO Quella édl"altW.U impossibilitd di posudue rir.tiuo sci.biu. dd nostro umpo (fu p,arol4 ste.s.sG. n:i scomp,::– renifo_) è aJrapp,:u-a,.:.a, un'afjenr.cior~ mnocua.. Ma. in nalld.. SI!- l"uomo non può ur.ific,t:n in 5' la cullura d.d suo tunpo, q:ulla a.dtura è ir~.a., lo sow:rchi.o. e lo distruue. non sollcnlo rr.na/ont ::a1r.Lnle. La c ultura. cr~ è. ri nsicr..e t!dh wr...:ne ~ dil, "ffl.la, assun!an-.ente, iJtc:Or.asab: :Ie.. -pa- • ruorr.o. Aflo_ra der e r .ec, es.sari.o.n:m.U r. .ascue e m gigar.trre la e spea.o.– b.~on e ,., proprio ~r rimpossibihld d{ com.P_rendue il tullo. Costrui.ta sulla b.:ise ddla s~ la socield c:onu.mporant.a è msimte indii;t!UGJista. percJ-.1 r..essuno ,r.Ji> ,-4gr.un1ue l:l suu~ rur.1\-usaI.e, e zr..45- si(icG.ta poc}-.è non ;r.d> ~ nessur....:. libutà e r..e.s– sur.a dt,tor.onua dare I sm~ scmo gli anor.uni fram– ntfflli di un ,nsior~ CM r.tM possono OOl"lpratdue. Non è più possibile ruomo, SI!- r..on. è Jr..ù po$SU1iu lo scibile. Che cosa dl\"mta~ in(alLi il d iscorso sul ilobal.e destir.o ddruomo se. il disaJrso r.on spcda]i=mo. è di– ,-entalo impossibile, SI!- ciò c:he è glo lN.le è _propno pa questo, inc:ompruts:ibilù ... Il cosci~nJissirno ed ~'O luti.ss ir:o e ~,r.o modur.o ,. (ima spuu 1:uD\'.:Z. con un r.om ~ ap;,on_to), uscuo della minore etd, libua tOSI d. clle teneb re_ édl't,znanut:12 ~ TG.t– fiunta fin4lmm.te una chiar.rl n5!0!"..e e Wt.:J ~onau. spu.ga: ::i cr..e deJ!a realtd.. «colo . di r.::.LO\-O, c:o n-.e. 1 5!""– lontalU pro aer.llori, prostrGJo m . c.i!.ora:,.or..e é.an :nn ~ ciò cr~ r.on a:P-.sa. I.A q,....arra ~ou._. d- .e ~ - &li i, fr.ù t:e eessi bùe éd ,r.o:ore imr'.obile. CUgli scolas~. la rda.tn-i.td, che co-=to... J!e co,i una pr.uJ.mte afi~~..e dd(Glo:.to rietd ddle cose. lt: (issior.e.. r::.Jdeare, '!i CUI non ne..siu. r e;,pun a farsi ur.a tm1nagrr..e,m~ del hpo wgmuo delle imrr..agùti d:e. i m~·ali SU\"t della guba si facc,.-ar.o di Dw. ... mfu,~rip~,::~ ~ ;;:~ ~::~~~ ,-dori. culto di tUlU le W,.U,d (in eq-.dlibno ~on-AttCO 0 impruto dal sis1or.a.J. fede r.elfc uomo medio, e _r.dl_e. ~ opere - sono crolla.Ii. o GJ,r.O!" gnn-ar.~e vu:n– r..a.ti.Da q:u.sto p;mto si U\· e ~ Ed_t im·~~-nd ,r. 1 glion dd casi, rLStru.:o pur.io di ~! i:u mt,_ a l q-.u;l.e. n pru:ip-Ja r..eno samt onf.? e r..dl'1r~ Il bi.so – gr.o t!tlla tua t cl di ~ ddTtF.oran.:D dtlle te r..ebre. . c:otr..e del cror..okrsi m ~- SERGIO ou=o Contraddizioni salutari ln e società d"int.eresse • Cla cui sede trova ~i– talità in qualche u-at~ ria) le e :\ladonna~ , si riu."liscono e :-accolgon o f('laJi per le scampag:n.at .e al Di \i.no A more. Ln tem – po n olegg ia\·ano ca.rrettL ogiti un pulman. Le e da– r: 5-e , - rag:u:zett.e sboc– ciate alJ"ornbra di Santa )lar:a .:iella Scala o di SanCEgidio. di Santa lfa– ria in Traste,·ere o di Sa:;. CalLqo, di San Francesco a Ripa o di ,i.colo del Cinque - restano a casa. Si resta alquanto pe:--– plessi e non immuni da un certo fastidio tutte le v-olte che un·opera lette– rario o comunque un"ope– ra creath-a dal conte.out.o spregiudicato. od oltre la spregiudicatezza - conte– nendo la allusione o la cruda rappresentazione di qualche problema del ses– so - suscita la protesta d"un certo numero di per– sone estremamente scan– dalizzabili. come dire tro~ po sensibili a questi pro– blem.L In realtà il mora– lismo corrente che s"inal– bera con estrema facilità e tanto soopert.amente. dà la sensazione di essere estremamente discutibile. ed in ,·erità lo è quanto lo è ogni moralismo che incorpora e parte da uno o più pregiudizi scam– biandoli per principL Si ha in questi casi l"impres– sione che l'orrore dello scandalo sia un.a. masche– ra clle nasconde l'as.senz.a di un volto,. cioé }"assenza di una reale forza che con– sista nel saper aceeHare la realtà dei fatti. affron– tandoli con serio spirito critico al di fuori di ogni pregiudizio. di ogni predi– sposiz.ione a scandalizzarsi a quel dato argomento sotto qualsiasi forma. si presentL ~a se il tipa di prote– sta che non ries ce a na– scondere il , -e.lo di isteria ata";ca,, la c oltre di pre– giudizi che hanno forma– to troppo accesa sensibili• tà ai problemi che scopro– no uno o più segreti del c:omoorta:nento umano, ci in!3Stidisce; non minor fa– stidio cl ,"lene dall"c ecces– so di argomento>, dalla compiaee.oza a scegliere questo sugli altri la quale. ad una persona che sia addent ro nei misteri d'or– gan.iz: zazio:ie d"ogni cosa di og~ ri...-ela per la mag– gior parte una scelta che non proviene da una ne– eessilà interiore o di cec:o– nomia poetica•, quanto d3 un ass.)eIIle di calcoli nien– te af!atto nobili. Siamo i n pieno contro– senso: dà fast.id.io la pro– testa di tip o standa rdiz:z.a– to e filisieo, ma non me-– no fastidio pro...,;ene dal– l'argomento che suscita la protesta.. Potrebbe sem– brare che tutto ciò non abbia senso: ma è proprio necessano che i nostri sentimenti ubbidiscano ad una log ica corrente? Non esisto.no forse ra.gioni pro– fonde che possano rende-– re attive e molw signifi– cative anche alcune sìtua– zioa.i nelle quali esiste contraddizione? Il costume è cosa labile e J.iriene quasi indefinibi– le in og:ti epoca di tra– passo. di t.rans:izione: i sentimenti e le reazioni contraddittorie che posso– no nascere in certi tempi dalla critie.1 del costume. possono essere il risultato * di G'CGLIELllO PETRO'.\I p:-Kiso e tutt'altro che privo di significato. che si "·erific.a. nelfanimo di co– loro i quali non rifiutano di \i,;·ere e condividere il tipo di m,:,ndo di cui sono conU!Illp<>ranei. ripudiando perciò le soluzioni conser– \"'atnci, ~mpre negatrici d"ogni possibile progresso. ma non rinunciando alla critica di quanto è a:tnbi– guo e transitorio in tutto ciò che acceu.ano per co– raggioso ed utile atto di p:-eseru.a della nta del loro te.::npo. ~on vi don-ebbe essere però chi non senta il pe– ricolo di questa pur legit– tima giustificazione: Pad– ditare 1"impossibilità di ri– correre alle solUJ.ioni con– se:'"'--atrici.. cloè aggrappate a tutto ciò che è od è di• \·em1to pregiudizio: l'im– possibilità per contro di poter sostituire l"i.nskura provTiso:ietà del presente con un nuO'-""0 equilibrio critiro.. W sa.rebbe come dire con un nuovo costu– me., rende molto !acile adagiarsi ne.Irerrore pre• sente cons.fderandolo ine– dtabile: ma ciò è deca– denz3., è scadere umano. Altro è la consape'"olezza d'una realtà esist.entlale che non Sl può modificare dall'oggi al domani e su cui non si può influire con nessun atto \·olont.aristico. altro è l'a«-etta.z.ione di essa ~nza \"Olontà di in– tervento critico, senz.a la ricerca di un ideale intel– lettuale o spirituale che sia utile a di!ende.rsi dal filist.?ismo. ma serva anche ad una speranza che \"3 oltre nne\;t.abile neeessi– là di accettare il presente. Dove }"impossibilità di ricorrere ad un apparato critico o ad una fedeltà ideale nO!l possono soccor– rere alla forza delle am– biguità e delle facili ac– cettaiioni. pot.ttbbe basta– re il ritorno a qualche semplice insoq;e.."l.U senti– mentale., il ricorso al sen– so del e pudore , che è pure uno dei sentimenti che l"uomo ha p1ù o meno ape:rtame.nt .e portato con ~ da SémJ)~ Kon ~iù. naturalmente il pudore borghese che l'oscuranti– smo borghese ha sostitui– to al e pudore , umano: non il pregiudizio d"un c-omportamento; ma la n~- rità di una necessità a cui nessuno può essere es-... -a– neo nemmeno quando la nega. _·on abbiamo mai tre– mato dinnanzi alla più spregiudicata o anche vil– lana rappresentazione del– le eose del mondo. ci è anzi accaduto di cogliere un insegnamento estrema– mente ferttle e ";tal.e in di~erse tra le più ape.i'..e rappresentazioni in cui il dramma stesso del sesso diviene dramma di uomi– ni. lotta morale con se stessi e la società. oonfilt– to con la religione. perclié la ,..-erità può appc:-re il prop:io s;:gillo su qual– siasi aspetto della nostra rita.. su qualsiasi dramma individuale o colletth,o: quando però nel rappre– sentarh. nel commentarla, nel.l"aflerma.rla o nel com– batterla non si ~ an.1to come fine quello di scon.. ,·ol;!ue ranuno. dt ecciu• re la curiosità. ma si e \"Oluto scom~oJgere l"ani– ma ne.i SUOi dubbi. nelle sue angoscie, nelle sue ri– cerche. Gt:GLID..MO PETilOXI Traste~-:?re, per chi s·in– tenda di musica o di psi– cologia del linguaggio. e una ricca- miniera di note da .solleticar-e anche il O'ù sollecito fautore del bilÌ.:i– guis:no. ~O!l per niente il cine– ma e la letteratura "; han– no affondato le mani eo-– me una f:ecchia nel pozzo, e l'acqua che "-; si attin– ge ha un color genuino da rispecclùa:'"\.; l"anima. Ln e cispadano> in Tra– ste,·ere difficilmente "·i regge. non la razza: a lungo andare "-iene :'i.cac– ciato oltre i ponti: non sopporterebbe le canzona– ture e i motteggi e le pa– rolacce dei figli di buona donna che non c~rcano al– tro: gridare 'a bbunno al norcino o al bansta che non segri.o. non fa buffo SlOO alla fine della quin– dicina o della mesta. quando addirittura non de\"e aspeLwre un'altra on– data di sgobbo per poter riscuotere qualche man– ciata di piotte.. t:n trattore come quello Se entra.te pe.r Po:r.._a. -Settimi an-a. n on uo,;~--e:e p,ù il carrettino dl trot~ ta di un tempo. guardato a vista dal Ponzane che a chiunque passasse sotw rarm lo apostrof.a,-a a mezza '1.-0C-e: 'A cnchl. E pote"·a essere pure un Ac– cade:nico dìtalia. Oggi. dai Lincei. si esce e si attraversa l'arco, senz. in– ,·ett.i\"e e senza saluto. E' 6.o.ito ..oche il serra– glio in casa del Tro:hio. )la Trasle'\-ere non deca– de: nemmeno si trasfor– ma. Da Santo Spirito a Porta Pvrtese.. fino a s..n Pa:1craz:io. da ponte Sisto a ponte Cestio. da palaz– zo Conio.i a Bosco Par– rasio, questa zona di Ro– ffl.2 m.Anùéne 1.0\eg:-a I.a prop:--1a fisionomia. no::i muta le linee del proprio carattere., a..-uj Le n.1ole mantenere intatte. E' un quartiere di parola. El.IO F. ACCROCCA Perchè non andremo a scuola da Casanova ( Conti nua da pas. I) re :r.cc~ magari al– rapp oggio auto:-e\-o!e dei De,-oto. degli Schiaffini e dei lligliorini: secondo Co– misso i soli che abbiano dato P!'0'-"3 di ~re una ling"...ia e scama e pr~ ci.sa ,. adatta a J lo stile narra th-o moderno so n o stati e ce..-ti scrittori ...-e– neti del Settecento. come Goldoni e Gaspare Gozzi,. E se altro esempio c·era stato in precedenza.. Co– m.isso - lrascu.r-"'-ndo a torto le .lf emorie in.u.tib di Ca.--lo Gozzi - lo rico– nasce e lo segnala e lo elogia unicamente n e 11 e Rela...~ dei;li ambascia– tori ,-e.neti del Cinquecen– to. l!a e più importante - prosegue - sarebbe stato il rontributo dei ,·e– neti se Giacomo Casanova avesse scritlo le sue me– morie in italiano in.-ece che in !raneese. perché egli è assolutamente il creatore di W?O stile na.r– rath-o moderno, do"~e la ,-ita entra nella frase e do~ e il dialogo e cosi streua:nente psico!og":co da mutare un a s ituazione in pOChe batt- .J.te >.. Di modo che la lez ione del Casa· no"-a ci sarebbe giunta at– tra\"'e:-so l'esempio dello influsso esercitato su 11 o Stendhal di Jù>sro • Xero e della Certosa di Parma. ~odesto esemplo'! e: Xell.a a:r e bcL..<ta una piccOla fes– sura per trasmette...-e una grande influenza benefica,: replka ColIÙSSOnella pre-– fazione a La mi.o eito di Casano\.-a da hti ripre·- sent.at.a rivendkat.h-amente come e un·opera tanto im– portante nella rivotuzione dello stile narrali'\.""O e pur messa fuori pOSt.o per lun– go tempo sotto fa qualifica inquietante di osceno,. Inutile obbiettare. a ri– paro de.i ~ynial e dei Xe..-i, che in realtà Ca.sa– no\-a e si con.for:nò natu– ralmente ad gusto. allo sti– le della ..lett.eratura galante francese deJ Settecento>; senz.a. con ciò escludere che quello de.i :Yemoires, pur nel testo cont::-affatto di n.ù si è potuto disporre fino ad oggi, sia e anch'es– so un libro che ha rarte sua. sebbene un pO' roz– u. ed ba il suo sigillo. il suo calore set~tesco ,. U tre\"isano Comisso e in– cline a credere che da un primato toscano s i a mo passati ad un primato "~e– neto e che ormai dO'---rem– mo deciderci a r.c:onoscer– lo. Xe! primo Ottocento non toccò al Foscolo. e '--e"' neto di adozione>, il pri– "·i!egio di saper equilibra– tamente risciacquare i p~ pri panni in Amo, tanto da far rimpiangere che Manzoni non abbia scritto i Pronuui Sposi nello sti– le dell"Ortis, perché e in ,·ero ci avrebbe dato un libro base del narrare in italiano , ? E nel secondo Ott.oce.nto e primo XO\--e– ce.nto non spettò ugual· mente ai \"eneti con Xie'-"O e con F'ogazzaro di forni– re. allo stesso riguardo, e prm-e eonsistenti sia per– ché seguirono la tradizio– ne del Settecento, sia per Ja loro disposiZ.:one natu– rale contraria ad ogni su– perficiali t.à , ? Si repliche– rà che ad un a.rusta e concessa una libertà di giudizio. di gusto e fin di capriccio q-Jale ad uno slO– nco e ad un c.-itico è m– "~ece negata.. lli res ta Ja ctJ.r:osità d"ind.0\- -i.na. .--e co– me a=bbe p0tut o il Ca· sano...-a d a re i l'esempla– re insostituibile capolaroro oarrath"O cli c-.ii abb:.SO– gnamo da 5eC'Oli se av-esse scritto i .\lemoires in ita- liano. c:on.sjde:.to che tut– to quanto di proprio il Casano,;-a ci ha lasciato in ilaba.n.o. da se. amori ne donne ad Epistola. òj un Liea.nm,po, dalla Storia dea ricolgim.entt di Polonio agli Aneddoti cimz:iani ":Ji– Wari ed amorori del se– colo XIV. non con.sente per rue.nte affatto un s:mile ottimistico giudizio. E fu proprio il Foscolo fin dal 1827. a circoscrh-ere, con quakhe severità. la por– tata del Casano\·a scrittore Notiziarioamericano Dal 18 al 23 aprile si l tu.uto & :Y.im ,. epp:,:n ·e qw:ld-..e n-..e.u presso rlstiluzo dì Ani C011- fa in f .nrount.cr . letn{!!'TQ'CU. dì Wa.shiltgton.. D. .. •• ~;,/;,;c~~o~~.J~ Hfl! ~:a~~~~~ da tale En.te, con la partecipa- eud la riwtioru G7UtW:le d.d ;lor.e di Sclnuore Quasi,r.odo. Cmud Srcu.s Te:,oc;hers of Altri podi strar.iai cJu \.-i sono Modun ~.4..:2.iLS, Glla qw:1e int en'OtUli : }'\"'LS &mr.efoy pa il r..ostro collaboratore. Glt::.u::o la Frr:r.aJ2 ., HU$> Clc::u pu il Cor.bon pcrt«ipud con ur..a Bel gio, R obut Ccr-.q-.usJ e. rdctio"r"..e sullo stile t!.el Vara Ch.:ules Tor-Jin..s:off pa Tlngh:il- ,-,u.uwre; ea::o il prov,::mur..a una. Oc,:0-io Pa.:. per il Mu- eh.Ila ~.e ~...-.: sica. Il futurismo e le origini del surrealismo (prof. Hubut ~.at c!dla Unfrusi:y of Alla Wesleyan Unmnit; nd .ll~lna poesia di SaJ,-a-. New Er.gu:r.d si è. t= ~ tore Q oasim odo (ç;rof. Do,tilo rr.tir'f} sa:,r:4 ~...a ~.e di Ag-..c;i d.dl' Ur.X\'"asiry of Chi– po,a1 e. scntton 41T-U1Ca1t: cJ-.e c,::go) le.ssao e. COffllr.DttlUpntJ ~ Origine. "--alut:ariooe e \"'Oga ;-: r~ro~~~ ~:Pf~6oriF~,d~ ~..:;-Rf::u r~~ ~~ ~=~un ur.n~, dì (~ r~ apperA ri.cn -uro il Ne- Aspetti stilistici èd Vcn;a UfJr."1 Ile?• A" è",d p o- ui_poe-_ ~{prof.Cl= Cambon =I, Sonia &i:iss, A. Vi= ddL2 Unn-usily af Mid!ir=, ~~ ~~~ Ann ArborJ G.. e di memorie 1,. 34--1). (Clr. Open, * Sbaglieremo. ma quel che in Casanova deve es– sere irrestStibilmente pia– ciuto al Comisso è - per dirla con Bono:-a (Lette– nm, memorialini e çicg– p1atori del Settecento. 'il5: Riccia.rdi. Yil.no - Napo– li. 19ol) - , la possibilità che egli ebbe di ,;vere le '!;Ue a\-çenture tutto un– rnerso nel flusso della 'ç"lta senza rise.n.-e morali. sen– za approfondimenti e dis– s,idi interiori,. E noi ci domandiamo quale specie di capola\'"Oro sa~ ma.i potuto riu_~ire a fiorire dal carattere libertino e re– trogrado èei ll~re:s. n.~ specchiante e lo spirito della ,-ecchU società che la riroluz:ione dO\--eça di– struggere>. ~on sarebbe e-erto ~'-lato che fossero stati sc.ritt: in ita liano. ~ è a c:ò potrebbe soppe.nr- e il ...-olgari.z:umen to-rifac.i~ mento, per quanto Co~ niale, d e 1 Comis:so del Porto deU·amore o magari del Soffici àel Dia.rio r.apo– letcr.o. t:n po' della c.-u– òeltà del ma- di Sade a"-rebbe forse gio,;.to al Ca.sa.nova. !.la do"--ette ac– conte.ot.a.rsi. di Restif de. la Bretonne: e .s'incontrano iniatti - precisò, ~eri in una nota del 1915: ora nel Maggio della fate - allo stesso li,-ello letterario_ talora nello s~ lrh-io >. AIL-o che Stendhal. E. F,
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