la Fiera Letteraria - XV - n. 12 - 20 marzo 1960
Domenica 20 mar'zo 1960 ?ag. 3 Un personaggio dellasolitudine contemporanea JlL POJL§O DEL TE:LV.n:JPO * * hi l'IETRQ CIJIATTI ~Iarino Pia~zo!1~ ~ un? oo di solitario. verso casa, libricjno, ancora da pubbli– de1 pochi 1;>oetiv1v1 di 0~1. verso la « poesia ininterrot- care, che avrà per titolo ap– Non è sohto alle antologie ta • che è la sua vita privata. punto « I detti immemorabili ~ prevengo l'incerta curio- Ma non sta a me, qui. ri- di Renato l\faria Ratti», rac– s1tà del lettore - è un di- presentarlo: chi lo conosce colta curiosa d'immagini a n_amitardo. non riveste ca- lo e on o se e; chi non lo battuta. che si offre subito nche d1 uffl~ialità. culturale. conosce perde qualcosa. il al sorriso del ·1ettore per es– non è del giro. E solo. nu- sapore d'una esperienza sere tutta giochi d'umore, damente:. poeta: port_a I~ sua preziosa. d'Un frutto di vita ma ctle deve essere riporta– barba gta ve~ata dt btanco rara. Ha pubblicato molti ta dentro il quadro comples– e la sua vitahtà dirompente libri di poesia. da « Horin- sivo dell'esperienza di Piaz– per la Rom~ dei compro- zonts perrlus » (Perigi. 1939) zolla per essere compresa. me~s1 e d~gl~ sconfitti. ma- a « Pietà della notte> {Ro- sotto l'apparente facilità ed gar1 _sconf!tlt _da 11 a !oro ma. 1957). che può valere esilità {quasi Ungaretti sot– p~bblic<_1 vittoria; rasenta i come un primo consuntivo. tosopra. un'« allegria> che b1vaccl11 de l pettegolezzo un ricapitolo di se stesso a ha le sue trincee in una ca- letterario, si carica di tri- se stesso. mera d'affitto). slez.za e d'insorterenza. poi Questo numero de La Fie- Renato Maria Ratti è il allunga il suo strambo pas- ra presenta stralci d'un suo nuovo personaggio dì Piaz- zolla. un poeta sol,itario. un ironista malinconico, ohe do– sa in pillole la sua povera autobiografia. Raro o forse ~ l\.i._ Due camelie in città * di El,IQ F. ACCROCCA solo dei poeti contempora- _....e, 'r~ nei. infatti, Piazzolla co- ';;tr, \ ~ -- "{/, Se in luogo delle lunghe linguaggio uniforme. divenu- Cor~no in tasc~. T~nt~ più struisce personaggi, è un ro- ~ discussioni teoretiche volte a to ormai accademico. creando che.certe esempllficaz1on1 poe- manziere della poesia: cava ~ dimostrare H dimostrato, a una curiosa situazJone di di- tiche non corrispondono ar- da sé una figura, la libera. ~ minimizzare l'inconsistente. a sagio in alcuni poeti costretti !atto ai dettami teorici che la fa parlare. scrivere. Ri-'-;::, -/. 'w; \ poUUcizzare persino l'amore a r:nnegare il loro passato tanto rumore fanno nella boc- corderò la nota e bellissima delle metropoli, si leggessero "religioso .. per apparir socia- ca di simili profeti. ~al quali « sposa demente • d'un suo di più _ e meglio, senza pa- li. credendosi alla moda. po- si pretendereb~ minor fu- libro del '52, ricorderò i fio- raocchi. senza delimitazioni liticizzabili appunto. o reali- mo e un po' p1_ù d'arrosto: ri. le bambine e gli angeli faziose_ J testi che di tanto sti demier cri. secondo i _re- più poe~ia aut~nt1ca. La quale parlanti. dei quali Piazzolla in tanto vale la pena di co- centi canoni. Oppure il disa- è - s1 voglia o no - le- si. legati a lui e da lui libe- " rn 1 zino dalle posizioni iper- ciale., per apparir candidi interessi umani. sociall e rea- è il romanziere, personaggi ~ nascere. ci si avvedrebbe di gio è inverso: di coloro che gata sl al colloquio e all'a- ehe sono lui e sono se stes- ~ ~ quanto questi ul{im.i si diffe- rinnegano il loro passato ''so- pertura dl sempre _più vasti rati. ll poeta è sempre sta- \ ~ critiche e dagli orientamenti cantori di viole mammole. list.ici {di un "realismo inte- ,------------------------------, i~ s~~r~o~i~~o~~n~o~avu~; . fner~r~r~~~e:ualche gruppo ~~~ta :1u~~~fusi~i~a~erri: ~~~~~~:ven~ivor:d~ai::;;: 1 d • • b •, • questi amici, si arricc.~isce di 4 Gruppi _ è bene specifi- !ingue e \.'t.'l fuggifuggi da una le.. COf!ie . oppoi:tunamente " et t., zn-imemora l l occhi che guardino con lui care - le cui "t.eorie,. rim- 1stan~a all'altra. da una ca- \~Ol';\ G1a~1 Scaha_~el sag- 1,, 1,, e più di lui; riesce in tal balzano da un capo all'altro. tegoria a quella opposta. e gJO _ Realismo e cr1t.1~a ~et- modo a vedere la realtà con da una rivista all'altra, come non per moto spontaneo e terana., apparso su!l ultimo dl . Renato Mari·a Rat t ,,·,, ~ ~c.ch ~o~1\:~~i;o u~ell:ng~~~ Libero de Libero visto da Libero Bljitlarcttl palle di biliardo, e con tin :tu;:1emd~r~~:g~i~~s~i ~~~~~= ~u~~r:it's~:f:c~n~:r~:~~~ giro dalla demenza all'iro- ,------------------------------; pevoli come slamo che non toria comii.ia !e parzialmente nia, dall'elegia al ditirambo, esiste una sola realtd, e que- in uso negli tnni t.rasoorsi. e al soffio crepuscolare. I suol 'Jl\AtCClUJ[N O JO>JB.::JL.JL.0 §V A\.Gr.A\. 'J['O sta. riflessa nel poeta. non ha divergente ormai da quella * di ilJARl~O PJAZZOLLA. Incontro E poiché accesi Un cerino Vidi ch'ero Un morto Tranquillo E mi riaddormenta i. Ai dadi Gìocendo ai dadi Con l'Orsa Maggiore Ho perduto i gemelli. Insonnia Quando soffro d'Insonnia Metto la sveglia a letto. Le sto vJ.cino Quasi sul comodino, A fare tic-tac fino et mattino. La rnedaglina ·O stellina Mattutina, Tu sei la cara Medeglina Della mia Prima E ultima çomunione. La bottiglia di latte O sorella bottiglia Sorella di latte Stasera tu sei vuota, Eppure Tu mi tieni compagnia. 'Amore parziale Ho scritto, stamane Alla donna cannone Amo per ora Le. caviglie destra. L'armadio Sono l'uomo Che aspetta. Sono l'armadio Vuoto Di me stesso. Passeggio Le domenica, A mezzogiorno, Porto a guinzaglio Il cuore. Ma sono io Che abbaio Per farmi compagnia. Scoperta di una parentela Per me Un cerino Acceso E' H nipotino Del sole. Invito a pranzo A volte M'invito A pranzo Per non essere solo. Per corteSia Mengio poco Ma pago Per due. Ho avuto un'idea Ho abolito Armadi E atteccapanni, Ho messo In ogni stani.a Due manichini, Uno a letto e uno in piedL M'illudo D'aver parenti Per la casa. s.o.s. Uomo Cresciuto Poco Cerca Minuti Di al!etto. Cortesia Sono talmente Buono con tutti Che do del tu Finanche Al bottoni Del pigiama. Crescete e moltiplicate La mia stanza Da letto E' piene Di specchi Alle pareti Sicchè, Quando mi spoglio Mi vedo Dappertutto Non so chi è i lvero Ratti Che va a )etto. Tattica Quando fa freddo Cammino Rasente I muri. Vado piano. Possono 1 creditori Scambiarmi Per un capp0tto Appeso A une finestra. Anticipazione di metempsicosi Se nessuno Ml vede Provo ad abbaiare E mi nascondo. Dittatura Sono Seduto Al ceffè Con tre mosche E un bicchiere. Mi sento Dittatore. Sapienza Poiché sono All'oscuro di WL1o, M'illumino di buio. Meditazione Sono stanco Di andare e venire Dal mio letto; Di allacciarmi Le scarpe Ognl mattina Per portare a zonzo Il mio cappotto. Il moscone Quando appoggio La fronte ai vetri E non .penso a nessuno, Non so perché Ronzo Come un moscone. Eroismo Ricordo che Una volta Salvai Un biglietto Da mJlle. Stava Per essere speso All 'irnprovvJso. 'Abbandono di custodia Se ne è andato Senza toccarmj L'angelo che mi veglia da bambino. Anche lui mi ha lasciato. Adesso sono Solo Con quel po' Di buio Che faccio per terra Come una grossa Macchia silenziosa. Lo specchio Mi specchio da solo E sono Due. Chiudo gli occhi E non sono Nessuno. Dimissioni Basta: sono stufo. Oggi stesso · Seri.va e Dio. Mi dimetto Da vivo E così sia. MARINO PIAZZOLLA personaggi assolvono questa sempre la medesima faccia. nozione esclusiva di lirica funz.ione di ampiezza e dì pro- * I sentimenti so.10 vari. come rimproverata da Giovanni Se- !ondit.à visuale. e sono donne le stagioni dell'anno, e per- chi nel ben saggio "Realtà e e uomini, vecchi e bambini. • e ciò nel poeta esistono tutte tradizione formale nella poe- tino agli angeli. s'è detto. ai Osterie genove·si le istanze, e tutte hanno di- sia del dopoguerra .. {stessa fiorì. ritto al rispelto purchè. be- rivista). e prima ancora da La « sposa demente)> che ninteso. a scapitare non sia Margherita Guldacci. tutta- scriveva lettere a un mari- il risultato nelle sue forme via non credo si possa con- to fantasma. era donna. Re- e nelle sue sostanze esclusi- sentire con quanti intcodono ~nat~i;:ri~:!u/hJ 01 ~;~ci! di GIORGIO CA.PRONI r:m!~~1a':n~uc~~~~a1!. <!~~ ~;:~r~n;_f;:ti!~%°.:_u11~m~ci: ~o;;~i~all~au~~ro~~~~ ~~ &co una volta tanto un libro che non queste osterie. Spesso sono nascoste nel- riu~~~~~~ ~~n u~i:~~i:;r~~== ~~n:~~~:~~i;i~~~~~~!~:n:o~ una creatura del1a nostra, ~~s~~~a!o l~~~~ i~~:;~~e pe~1:J; ~~~~ot~~[;~r~~ dja~a;~co1° c~~~reè ~ i.ione proprio per la man- cambio dj etichetta, in rivi- <t amara> commedia umana. una controparUta). bensì da un amico ,gran pavese della miseria, altre volte Sl canza d_i una ~omun~ l~altà ste e in _arre ;d~itate co– r,:1~:i:~!;e. ad!fi!ge~yit~~!= genovese - che non è l'Autore - accom- con!ondono con fondachi catramosi o bot- ~eJ:rca~lte c~n~t;!.~~a_nvo tare m~ e~:~; 1\ ~i~;i e:i 0 :~o già ne. della disperazione irre- pagnato da un disinteressatissimo biglietto le!~~<!,~~~ :t ::=ea :h 1 ~~~e~~ Ma quand'è che Si riuscirà validamente contrapposte le ~fJ~:'. s~~~J 3 · q~~~to so~ ~rv~ar~;;!~~ ~~a}ii: ~i Cknova, per si •legge:Cucina casalinga. ~ ~;~~~t~ ~ft~;o c:~::~a~~! f~~f ~e~r~~~~~r~ 1 ~~~:~~~= Plazzolla è un testo di gran- diAv~~i::. n;:tar~~~tT~~ti~ ~rt~"!~ ~~~~t s:i~rJl~~~~~:i,a~~, ;~~ mai dalla velleità program· nali di Poesia di Falqui. dl de umorismo; e farà pensa- litudine verso il gentile amico. tipi. con i loro usi e tTadizJoni >. matica. da un moto volon- Linea lombarda di Anceschi. re. perché è anche un re- Fa be::-ieinfatti leggere ogni tanto libri E perfettamente aiutato dall'occhio acu- iaristico e artificiale? A leg- di Quarta generazione dl Er- quiem in versetti per la come questo di Remo A. Borzini. intito- to di Attilio Mangini che ha illustNto e a gere certe pagine o poemi dJ ba. e Chiara, ecc .. oltre le morte dell'Uomo. lato, Jn bcl bodoni. OSTERIE GENOVESI pennello> le pagine, Borzini appunto rie- questi ultimissimi anni, sem- pubblicaziont che di mano in Si tratta. in complesso. ovvero ; tabernacoli deU'onesto pec- sce a scoprirle e a rappresentarcele al bra di bere uova d'incuba- mano hanno visto Ja luce in d>un gioco? E' un Piazzolla caro (1). \r.ivo; soprattutto r-,iesce a raccontare _ trice o di mangiare frutta anni più recenti dovute a minore? Certo. il poeta non E' un libro che non pone problemi e con garbo ed umoce - Je e storie-tutte- conservata nei frigoriferi co- poeti che ora si vogliono di– è tutto qui. Ma è anche qui. non ,porge me3saggi, certo. e ogni illu- da-raccontare> annesse a ciascuna, col munali. menticare con una lavala di Ha detto a se stesso. un sione in tal senso è I onestamente vie- risultato finale di offrirci, meglio che una Le teorie bruciano sem- spugna sui loro nomJ. Eppu– giorno. basta col tragico!, e tata fin dal frontespizio; ma dopo tanta .sapor-ita lista di specialità culinarie e di pre i risultati e gli autori re le opere. a chi sappia e s'è divertito a costruire la indigestione e di messaggi e di proble- specialisti detentori del e S<.!g:-eto >, una stessi; i consuntivi non cor- voglia leggerle con animo prima di queste strofette. le mi, e dopo tanto vagolare squallido nei finestr,a limpidamente aperta ~ulla più rispondono mai ai preventivi. privo di preconcetti e di ma– ha dato il primo tl~olo. Solo più bui budelli delle città e nelle peg- segreta e difficile anima genovese (coi Ben vengano le innovazJonl. la!ede. sono reperibili. come più avanti s'è accorto di aver giori sentine dell'anima in disordine. tic- suoi tìpi. j suoi usi e tradizìcmi), specie sono anzi necessarie. spedal- le indimenticabili "due ca– creato un ouovo personaggio. care un momentino il naso in cucina - < dì Pompei insepolta ma non aneora sco- mente in un periodo lettera- melie pallide nei giard:oJ de– di aver «liberato» da sé specie quando s1 tratta di autentica e buo- perta >. riamente e politicamente serti .. di Montale. trascurate ;~;;r~t:::;~!-at~!io~~:;?.: ~~~;~~§tf~~~~; h~!tJ:L::::;~n~ ri:g ;~~r~:c~i:T~:~~ ri~:1:°:~:!i~ mente tragico, a scelta, che Giacché di tutte le stanze dl casa nostra '. ann 1 ° ~'hspor a. a co_ ~ n ta 0 -;<> o 1 r . 1 facciano gli occhi di bragia. che, Si può cantare a cr1s1 ci ·Sta dentro, intorno. pie ra e '1 anno nnpngiona m asc1e e. soprattuttQ non Si infastl- dell uomo contemporaneo o Nel cosso. 60lic\o, sangui- tr I~~za dd~~:~~~~~T~ ~7u c::i~n~i~ !~o èd{~~~~o~~b~~é e1!~~~ ~~~~a ! 1 l~~~n:od~;~Ft~~f~i ~=~!~~~e u;ro~~=~f:g~~cet gno Piazz.olla abitava il po- smo - diciamo pure la fiducia nella vita H mare d'acqua 5-'inerpica e continua in una verità assoluta e immu- cando quelle ''due camelie .. ~f~ra~~\:h~~~Ù- t~~~r:~ta~ dai n~~nfo s~~fia:i..l)c;>;~~~:.to edd~tt~ ~v: 1 ~~:i f~vf, =:~~d!. t;;~c:J tabile. (o •·due violette .. come vuo- to fuori, costuì vive autono- e problema> {il «messaggio>) per pie- e sono conseguenti per Genova una v,ita I testi parlano assai me- le Leonetti) n~le pjù pro– mamente. il poeta se ne è li- colo o nullo che sia si risolve sempre terrestre e una vita marina {...). e tutte glio delle tirate teoriche. E. !o nd e. i~q~ etud.t.ii _d!lle no– berato, disponibile a nuove iin un <.'erto potere, provvisorio ma ri- ~e mani(cstazJon:i ligustic.he in genere, ge- francamente, quando si vuol Slre mdJviduali « rtvlere >i. perroni!icazioni. Ha purgato tornante,di consolazione spicciola. Il che nove.si m partico)are, s'}mpemiano sul- d.imQStrare: ELIO F. ACCROCCA un suo dramma. l'ha irriso. non è poco lD un mondo cosi povero di l'una o sull'altra di queste due vite >. a) la fine della retorica po- Perché Piazzolla è dei poe- Conforto da dover far tesoro anche degli e Abbiamo cosl persone e cose col mare pulìsta del dopoguerra; ti ohe sanno inridersi, mu- spiccioli. in tasca e persone e cose con la terra b) la nascita di un nuovo tarsi, cambiar pelle e san- Ma non ,prendiamo le cose così dall'alto: nelle unghie e nel sangue. Tra le cose tipo di poesia meno arbi– gue. cambiar vita. E' anche faremmo un torto al libro e all'A.Uitore. (che non oono persone, ma certamente traria e più rispcodente alle lui un suo personaggio in H qua1e, se un problema si è posto. non ,personaggi) le oster~e genovesi>, esigenie del momento attuale; cerca di liberazione. ~~J~a~~s=~ !~rn~~o~a ~~!it~~ di e ~~;f::a 0 e ~~= d~teg=:~r:a~ e) la scoperta delle nuove M'accorgo d'essei-e uscito (del resto utile, perché nemmeno l'aulico Le prime hanno storiia terrestre, abltu- fonti di ispirazione; dai giusti confini di una J\.lizeri ,la compose), Piuttosto l'altro di dini teITeSbri, gastronomia terrestre. Le dJ la ne<:essità di sostitui– amichevole presentazione ed sorivere pagine scorrevoli e piacevoli. do- seconde 'SOTlO rimaste corsare m tutto. Non re i nomi di autori prece– ancor peggjo, di avere dram- ve non il solito gusto per il pittoresco vedrai mai un pollaio sul terrazzino di denti con quelli venuti a matizzato l'occasione ironi- domina ma quello della buona pittura un'osteria marina•- galla negli ultimi anni( con ca datami da Piazzolla. Spe- d'ambiente. animata di coneret.e figure Genova è dunque bifronte anche in la conseguente conquista di ro proprio di non nuocergli. umane fra concreU6simi oog:gettti. questo, vi vien voglia di ripetere. come certi posti chiave della cui- E spero che i cultori del se- Sì. l'A si lascia andare a dire che a il Giano dipinto di verde ché fa da pa- tura naz.looale ...): non si ri-1,----------; rio non sorridano a questo Genova e ogni osteria è una chiaz.z8 di letto alle sue aiuole. calchino, allora. gli errorJ di tentativo di farli sorridere. colore sulla stupenda tavolozza della LI- Bcmin.isa guardare le due facce con Ia impostazJone verificatisi ne– E' in vendita Proprio la poesia. oggi, ha gurfa >, frase gener.ica oltre che generosa. curiosità ed umanità argute e sagge del- gli anni 1944-50; non si mi- nelle edicole delle principali bisogno di essere purgata dal Ma dice anche che a Genova e ogni oste- l'uomo che. tra cose dopotutto dom·esU- surino <:on la bilancia poli- città «. tragico obbligatorio> degli ria ha una sua piccola st()l'tja, e talvolta che, non \.-"U.Ol a:pparire più grande del tica i risultati poetici; noni Lo RMs1a Mensile d'Arte ultimJ cornmedJanti ermetici :~~~~~ s~pti~~~:t!:n ~:;~c~~t~~~ ~:~l~rcll~ei~ a-i~M: :!;;;::da eb:; ~e~ii <;;t:iiam~~~lia~l:!~ Jardio des Arts e postermetici. Piaz.zolla mi ci>, e che e ogni oslel"'ia racchiude un am- gusta io della 11ngua prima che della e bu- crcuachismi e populismi di prezzo Tldotto a L. 500. PCT ',.-e;s~a esemplare. in que st o bienle, un mondo, un piccolo mondo di ridda> o d'altra leccornia. (Quella del cattiva !ama; non Sj pretenda ~~~~3.Z.1 5 ~ !nbn~;;n/ :u~:rÌ cose e di gente a. Garbuggin è una. vecchia. stOTia. L'oste- di sfondare porte aperte, nè omaggio rlvolgcnl ana: Ga..,_ PIETRO CIMAITI e Bisogna scoprirle - dice ancora - ria non è nata lì per CG.$O come può spu11.- di indicare quali siano e Jerta •.lardtn dcs Art.s. • Ro. tare un cardo selvatico in una. erosa., tan- quali no le fc1..1U jspirative; ma - Via del Vanta,r;lo 1/A - lo per fare un esempio del suo ritmo), non si faccia l'infelicissimo ~~~'. i::~: ~~~3!:àa: 0 ft!: è la miglior prova delle sue buone qua- gioco di scavalcar nom1 e liana, Ageru.la 15 _ Roma. lit.à di scrittore {di raccontatore meglio opere per apparire gli unici Laura Glomettl: figure che di descrittore), tal-i da farmi riporre {o i superstiti) degni di am-1~--------– con sicurern il suo libro nello scaffale mirazionei non si -attraversi : ~i::~ao <t;~~om~~aii~ :n':~'::-~ la strada da Ut."l marciapiedi •DliiT§fifffifWP, il quale le dita tanto più spesso e volen- =~t~~[i~ ~/ ~~la~~~ : ::;.~~~:'i'..~':: : ~:~i :!~~~u~:s~~~ebu1!,ndd. d~ e non si venga ad insegnar~ : ~~~~ ':i::.::..t:'Z t;:; • tante droghe). cosl come tanto più vo- 1~ usoci~U~à.. dell'arte -. o la • i:a-11~:,:::C.~·. ~· t.,:;- ,w.: ìentieri i passi s:i dirigono (si dirigeran- via sociahSla della poeSla - • AMJS ou couCu:■ • no, perché m'è venuto vogUa di speri- quaido si è al lauto soldo •l. ..__._.•su.~). • ~!no~? ~~i;;cfa~~~ ;iit~i::' cli! :~nadr~: !~~~::a i ~=t~:lrG_I_O_R_N_A_L_B _ All_T_IS_T_IC-0-,· verso ... Ma non facciamo pubblicità gira- gra nd e produzione cinemate- LETTERARIO eerca naoyl tuita. grafica o del grande roto- podi, ■orlUort,, maslol■t.l., Questione, anche .in questo, di < gust.l >, calco e quotidiano del Nord. plUort, e neo laarea&I. un- cosa volete farci. oppure quand0 si ha la stor- bo■cul, per onllaboruloas tu.nata ventura di campar-e e valnrtuulone mertte9olL (1) Edltrice Liguria, 1 ;enova 1960, dJ rendita. Scrivere: Approdo del 8ad., GIORGIO CAPRONI E' come dire: insegnare Il ~=:! 1';_ Teatro Nano U • •----------------' "credo,. ai cristiani; ma col.,_ ________ ___, LEGGERE Rivista blbllograftca di lnformaz:lono e orientamento culturalo diretta da Gino MONTESANTO Il mensile di trentadue pagine illustrate si rivolge ad un pubblico vasto, desideroso di aggiornamento 61ouro nei vari settori della produz.lone editoriale con particolare ri!erimento alla letteratUTa, alla saggistica., al problemi 60Ciall. allo spettaco!o, alla storia La pubblicazione offre ogni mese cinquanta recensioni e una ventina di articoll Vi collaborano tra gU altri: Ugo Azzont. Luigi Baldacci, Corrado Barberis, Carlo Betoccht, Raffaele Brignetti, Marcetlo Camillucci, Gian Antoni.o Cibotto, Pietro Cimatti., Mario R. Cimnaght, Paolo De Benedetti, Francesco Grisl, Bianca Magnino. Gennaro Manna., Angelo Narducct. Giovanni Necco, Gino Nogara, An-– gel..o Paoluzi, Giorgio Petrocchi, Mario Piccht. Leone Piccioni, Mario PomUio, Michele l'nsco, Armando Rfg,obello, Angelo Ripellino, Angelo Romanò, Ghueppe Rossini. Luigi Santucci, Roberto Savio, Ornella Sobre-ro, Renzo Tian., Lorenza Trucchi, Giambattista Vicari, Giancarlo Vigorelli, Mario Vitti, Valerlo VolpinL CHIEDERE NUMERO DI SAGGIO Direziono e Rodazlone1 Corso Rlnascln1ento 1 113 - Roma Abbonamento annuo L. 1.000 • Un numero L. 100 - o,c.p. 113422S
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