la Fiera Letteraria - XIV - n. 25 - 21 giugno 1959

Domenica 21 giugno 1959 LA FIERA LETTERARI~ Pag. 3 2 - GLI ASPETTI EI PROBLEMI DELLA N RRATIV D'OG PRECISAZIONI per laseconda giornata di * .\ll~ALI)O HOCELU All'i,u:io d<l!'llaseconda giornata dtl di– ba:tiro organi=:ato a Roma nei giorni 29 t 30 mawio in Palaz::o Marignoli. dali'As· ~oc,a:-ion<I!' - Letture critiche •. Arnaldo Bo· celli lenne a precisare: e Si tenga presente che g!i interventi de: vari re• la:ton hanno inteso e intendono chiarire solo certi aspet• ti e prot,:emi della nostra naIT:ativa - come appunto cY.1:e il titolo de! dibattito - e non fornire di essa un panor-ama esauriente. E po'.ehè si tratta di tendenze, e soprattutto di tendenze di pu:1ta. è inevitabile che altre, pur importanti, pur vitali, rimangano in penombre o adduittum. 1o ombra. Come, per esempio. quella de~a e letteratura della memoria•. che pur è cosi complessa: tanto, da interferire o mesco!arsi spesso con le più con– dameote rea~.stiche, che teoricamente la avversano: non escluse guEtl!e che fanno capo a:'...,.'a letteratura della RB..stenza. E si tenga anche presente che opere e au• tori qui in genere vengooo citati secondo criteri :ndl– cativi o docume.otari. cioè dal punto dj Y.sta dei con– tenuto o delle iotenz..-OOi. e non ·del \"aJore es-..et:co: per cui appaiono sove.nte sullo stes..co piano. o uno accanto all"altro. mentre come risultati sono assai lontani o oddi– rittura agli e.ntipodi. Dico tutto questo perché non vor– rei che qualche ascoltatore non bene infonnato circa la nostn narrativa (c'è nel pubbl:co qualcuno non ita– liano o non l"eS!dente Ul Italia). uscisse dal nostro d1• battito con l'impressione che la letteratura: itaEana è più che altro un inseme d:i tentativi e di fallimenti. Non si dlmenticlti che qltl si fa sopra.ttutto della patologia. non della tisiologia•. AB.:SALDO BOCELLI Istanzespiritualie religiose * di ìtIARCELLO CAiUILlJCCI Ogni torma d'a.'1.e e. -parti- tà umana, il di.!t::ar&oromanze- ta. precipuamente la -raccolta e ili sp!"O\-veduti. di una ~– colarmente. la narrativa regi- sco coin,,oglia seco linguaggi.:, l'interpretazione dei dati exLra- tica diohia."'8.t.amen_te cOnf~'?– ~.ra. volente o nolente. il tem- ed esperienza per tutto il loro penonali. Si vuol d.L-e c:be nel- nale, di personagg1 col ma.-co. 1 ? ~ioe~c:~ no~:e '~pe~~ S:~~di~~~!! ii~~ ~=~ 10 1•~~!1°~ 1 :°;~~ ~:~~sac~roo'd1~~u!s~.~~~ astrattivo e idealiu.ante che done del tiOre sv-ettant.e. Una solo dinanzi a sé uomo men- pert1clale e 6IO'Vente capzi_osa è alle radici stesse del pro- 9U3 analisi attenta quindi non tre, m tutti gli altri settori. ~enti~icaz1one di con~nuti .e cesso estetico. l'arte assume e può non -aiutar&i a leggere en- l'osmosi fra la penona e la d1 spinu. rende equ.r.~o il riflette le cond.!%.ioni spirituali t.ro il ciclo culturale e 6piri- alterità. l'attX)ie.nte. è più at- N.ppOrto !ra arte cat~lica e dell.ambiente 6t'Orioo in cui tual e che l'ha nutrito: il nar- liva e condizionante. Q u e 11 a queUa che tale non 61 vuole. respira. Ogni sc..-ittore - 6e ratore infatti. sia che-lo accetti 9Piritua1e--religiorsa. in01~. e Questo è ~to vero cile \.-era.mente tale - ba un suo o Io respinea. l'aduli o Io una risposta che lo scritto."'e scntton ca~~ic1 -~ la cul– tempo. un rapporto personale schernisca. intrattiene col pro- non può e vadere - mentre può tJJ.ra e la spmtuahtà delle na– con la realtà ma questa fini- prio tempo un dialogo conti- ri!iuta!'Si.. alme.no in larga mi- t1oni cui appartengono, sono sce per colorare di se, irre- ouo. Diretto talora sino alla EiUTa, alle altre - : infatti. di- guaTdati, a casa o06tta. d.alla sistibilmente, quella dimeru;io- azione. patetico f1nanco sino nanzi ai ,grandi, eterni qucisi- opinione cor~ente. con _ sospet- ne soggettt,a L"intensità di c~ alla complicità o alla denuncia. ti, il non ris]:X>ndere e ancOr3 to e,. ~gal;, ammessi come desta contlminazione fra la Alla nostra narrativa più re- un rispondere. cioè l'j,gn<)?:3tt cattohc1 m n!er!mC;llto a quel: visione interiore e i tanta- cente vorremmo tentare di è un rifiutare. equi\"ale qu.ind.l la cultura e negati come tait smi ereditati dall'esistenza con- po..'"TC una domanda sulla 6Pi- a una posizione ontologica- per la nostr.a cultura (3\-ven– dizionata. varierà da scrittore ritualità e religiosità di questo mente negaU\•a. tura ~r la quale sono pas- ~g~:io~ ~ ~~ ::O~é c1 n~~- ~t~~= Volendo ~~e:.e gli aspetti ~~ ~~c:;'_e ~n Ohesterton tigliosa. del documento verista. bozzo di bilancio da porre al salienti della nostra na."t!'.abva Tr°?P0. spesso 11 ~etro co.:i ~;~d~ld!ti ~~~ri~ ~~e,;> :s ~gs!_"1~ 1~t!li a~ ~:,~o~ angolo VÙ'Alale.;1i~f~ °à~~è ~~ d!t ~!lled~ ~..n=-ia m: ~- ns~~! ~1t 10 ~~- ~• ;f1. a!i oasaa>n!!tr--:1dfeun'.;s~~tic! ~~e~~ecaW~~~k~~ sussisterà sempre si da iper- della politica. della socia:J.ità. religiosa che iper il suo aU.."'O~-co: ~1_ 61 atbene _ ~ alle su– mettere la legittima interroga- del 006tume. Interr ogazione tamento estrem0 e perentorio perl1c1 _e non et 61 adden~ ~:n~i df~:ees:i~ ~~ ::11~1:a~!ec~~i :~~: ~~~. ~~e~:at=ra :ll-~~~~è 1! ~~ ~~~i~er~~ !:~= ;r:~~~ina~l~ù al.!tr:re~~ =tar!io ~U:eni~e ~~li~ ;n1a1~~rn:e~ro J'•;g~ to ed illuso....;o ogni alti giu- un settore della persona di!Ii- schieramento cattolico. le scel- t~vo_.,. c~ttohco. tutt~ le di men– dizio che si p:-esuma globale e cilmente sofisticabile: men~re te, generalmente, non a,~en- ~oni d1 CU:1 l'uso E:: I ab_U 5? i.to -- ~~iel~te.narratl'\·a. l'offe.-ta è ~~n::;~ 0 :n ~!~~:a~: ~n:u~~e I~~ l~~ ~~ 1 !1:n ~~~~~~t ~~ indubbiame nte r:cca in moèo almeno nella maiggiOranza dei diluisce la tensione etica bn. esa~ _tool~ca ma an~ d1 particola.re in quanto è indis- casi. d i vistoso sogQ'.ettivism~. sovente, a '\Z3.Jli!icarla. L'anti- sensibili~ cnt1ca. -~ me e a','.'– s<>ciabile a l narratore mettere quella spi:i.tuale -religiosa avni. tesi polemica. a sua v-olta. !a;- ,-e:i:uto, in ~ Ie.t~era conii: ~o~:;~~\~~a ~al~r e!://~~ :if.~t:~fc~r;o d~11acos~~~~ 1:::nt~,:1:;.~\~nenel~~~~ ~~~~i ~\ù t~i~~e~:V-~fto~ per cosi Jarwa parte. Se. in- getti,·ità. Ci troviamo cioè in non è di fondo ma eplsodica. h<:1 .m ~rytton non ncono-: :~ttid~:1:~~l~~cin! i!u~; :r~~~ è fa1 m~alr: .!,~~~ ::~ 3!pe!~ ~e~d~}i p~ (d1:~e~~~,e:~i, ~;al~~ .__ ___________________ _. del lingua~ e d-ell'inte.tio.:i- per gli altri allo ecrittore spet- rondi; sotto il pro!ilo lettera- ~~~r?•e-~o..~ ~~t~~ ~d! ~~~=-a~~~:a ~ :~u~re~:~!: 1 ~~ Lingua e dialetto * di ALBERTOASOR ROSA indiretta. è stato v.oprio da za di ~a poes.a :relig_i-osanei parte d a narrativa più sprov- contront1 di ~a narz:am·a <Re– vista di preoccupazioni morali bora. ~tocc~. Bar:Ue. Falla– e religi06e. rame..,;:cana. e que-- ~- ~annetti. Luz1•. ~a..:ar: sto. certo. ha avuto il 6UO pe- d1-.). f-:3 Poe51a god4: i.nfa:~ _d! s,o neU'acoentua.."-e. se non de- una ~u spon~ ~!51:'°D10ihta re..'"Tlli.nare,un disinteresse da al mistero. tnlisc4: p1u inCO!ltr.a: parte dei narratori impegnati 5;'8tamente del dmtto. pe_r COSJ in un'epicità di fatti. così come, d..re. a vela:::e le sue •mten– dopo la pr'.ma gue."Ta monella- z.Ioni pr?f~de, ad accuhar4: le le. pe.: contro, l'influenza rus-- sue. :adic1. a _rendere pohva- n problema dei rapporti fra essere posto. in linea pura: istituzione_ linguistica, quale gli . a!l.Di.del dopoguerra, n?n s-a. aveva !'~~~~to que.ll 'in- ~; 1 n~~~/~~~ ~en:– hngua e dialetto e, com"è del mente teor:ca. m due modi che essa Sta. _ . _ sara 10~~1le tentare una br~\ e, tt:~sse. Gb _1m•~- non S~J? 're pegno di e.-pi!citazione ideok>– resto ampiamente noto, un esattamente contrap~ti. per il Un altro esempio .. de.nvato an?>r p1u appro~l.Dlatlva neo-: disune..-essat:, d1 c_er-..acn~ca gic:a più ecoperto una testimo– problema continuamente ricor- primo. il dialetto e cons1de- dal precedente, puo_ e~re gn1z1one verso 11 t~tur?. Mi a_s?araz:z.a....-s1 delle 1~teche m- nianza spirituale• più rigo.rosa– re.nte nella storia della lette-- rato uno strumento puro e quello. della ~rum~talizzaz10:0e sembra che per !~r ciò ~1 deb- tirniste ~ome cond1z.:one. per mente catalogabile. ratura italiana. un problema sempliee di arricchimento J~s- del dialetto. m chiave estetu- ba tener. cont_o.d1 _alcuni _teno- poter attingere la re~tà :f'1s1ca. • • • ciclico. si potrebbe dire. Per sicale, . tonale ed _espr,eSS1_vo zantf:, su d1 uno s:t"~?? filo- meni so_c1olog1c1 e 1d~log1c1. 11 sangue della ~ton,3. hanno ll b. delle etichette e ~onC:rt;e1Iae~~g\J~zjè 1ft ;~~= :~~e!~~ad~~:~a;;f~~~.~~ ~~lot::8:f~en~~I1o'!°eailf;~ ap~!t~=eo 1~J~~ c;:a;;:-; ~ ~d~r;a ~~ce~~ ~J~ri!~~ie anche s~ blema della letteratura itali.a- ramente formale; il dato dia- carica letteraria di tipo. misto sulla. h~~a e. sw dia~ett1 _det ordm~ d1 ~enhmenti quasi che intatti a un testo si .è~– na. e in particolare della sua lettale viene . riassorbito nel {ottocento-novecento, di_rebbe me~ ~1 dif!us1one rad1.ofo01ca, quesh ~ossero p~pn unica- rifa un'etichetta. si esi e da narrativa. cioè di una lette-- quadro (esplicito Omascherato) lui stesso) t~ov~ sfogo m un televisiva, cm~matogra!1ca. del- men~e ~1 una st.aUca narrativa esso una ossetl\'aoza ~ e ratura SO'l;crite in Cl'Ìsi per di- della letterarietà tradizionale: dl~letto. orma_1 r1d~ a ~er~o, la stampa c~ detta _popolare. egoti-f:· l c!l ttoli i costante dei princip,i astratta– !etto del ~o espressivo, per perde: la sua carica y_1tale.ma privo_ d1 ogn! cai:ica realistica a tu.metti, gialla, ecc .. !~om_e: e il ..-uo? e/ ca e mente corrisponcienti a quella povertà e inadeguatezza di esaspera à1 contrario quanto di e 'valido tutt àl più come sede no che esisteva anchE::qumd1c1 si so_~ t:rov'ati a SOS enerei.::: etichetta ool .riBultato eroe la strumenti linguistici. atti. be- chiuso. di limitato. d1 appro5- di esperim_en~ linguistici, tal- ~i !a, ma chE' raggiunge ora ~~~~!~~~!~~ ha opera d'àne finisce per =isu.1- ninteso. a rendere la realtà simativo c'è sempre nella sua volta preziosi talvolta_ no.__ ma suo acme. . un processo Il · to . 1 Ì tare _ per ec.oe560 0 per di- Si cadrebbe in errore però, se origine regionale o provi~i8;1e. in G".:anp~rte in<:Om~~ilL =to che non si je~ proba- ~~~ dat co~i~e ~ p~ !!etto - in colpa nei rigua."'Ci.i si volesse considerar~ questo Per il secondo modo,. 11dia: Esiste_ m~e, _il piu _llilpor.- ente :i'°pravv u re, ma bl . d 11 trascendenz.a a del metro del dogmatismo {nep- problema {come del resto ogni !etto è considerato fun:icme d1 tante d1 tutti ai nos---..n occhi. nemmeno ignorare, e che do- em: ella a_ù ttant pure il Manzoni né tampoco altro probte~a lette...-arlo) alla uo · mondo morale e sociale;; e obbieJtiv~ente il più serio, vrà pr~urre a hlun~. 0 . anda~e ~~ d~n~~ ~i co:it :J:>antesono riusciti a farla d-el stregua di rag!onl e motivi che interessa allo scrittore p1utto- l'esempio di _coloro che hanno <co:tt ) ~o 3 gia ~-p~ .e e6ponenti di una tesi poUtica tutto franca). si esauriscano nell'ambito stret- sto l"in~ima_ sost~za d1 quel u~to ~el dialetto allo s~ pr . 0 0 . a compars:a,. 1 at- al 1 · 0 dei te&ti..<nOni di una D?eto questo furore nomen– tamente letterario; i! prof: Mu- mondo m se_C?e il tatto pura- ?i _ragg1ung~e tm3:_r~ppresen tori~~~Vl i:~~~~!~ne ::: Cede~uesto t.:asf'eri:nento di clato:,o si nasconde un ,;zio scelta ci ricordava ieri g:usta- mente lmgu1st1co da esso rap- ,az.ione popo are p1u 1;Dtensa e rap • ò. . . . iani po°trà anche denunciare organico quello di annek..e.:e mente che la partenog~e~ _non pre~!at~: il mo:1do sub:3-1tem_~più \"e{a: ma ::{I:; uSClI~i=; ~~o r~J~o P~i ~:~~~P~~ ~ell·a~•~ire. 1a 6113. J)()Sitività I'u1:e, C-01pretesto di ~tifi- rapprese.nta una sp1egaz1one che a~rra\erso di esso si espr! che . oro. . ~ - d . . - • - h • 1 conseguente alla somma delle carla. a domini che !>On sono \"alida dei fenomeni letterari: me ,:iene sollevato _a ~a ~l- maggi?ranza dei ul~ dr un ~~eh~~ 1~:!1b~c J e !i 1 ~:;, espe..-i.e:ne nuove che avrà, im- suoi (la !iloso:fia. la morale. }a vorremmo aggiungere che que- menSJone n~ova .. sign~ft.cahva atteggiamento pop 1 ne con- - 1 • e - _ posto. ma. immediatamente. s:i scienza. l'oratorio ...) anche se sta osservazione vale tanto più no:1 solo ?e1 SUOIstorici con- tenuto e d~ una L~~ dot: ~~co~~t~ ~td.f:r::iiv::i~;;.. è !"i.sotto J)Te'\·aJentemente in dei loro 6Uccb.i l'a.-te JX)SSa O :re~ P:~!le~? t~~~= i~~~ st ~ ~ 0 1n~: ~d 't~ui:~Fd~~e runJ~ ~e'.c~\~~r~ael 0 1~gu~~o : n°J- ralle10. a un iinba~a~dimento pret~todald~ 0 =;~{~ in avan- debba nutrin:L . _ . analizzare s~ci!icame_nte un e~plicita!flente un'acquisizione la co~~"!ziot?e delll ro~~ti ~~~.mfil'a~e~~~~r:tirif:::: ti i cattolici non si sono ,>iù è ~! 1 ~:f; 10aif•~f~\ 6-= fatto let:erano. ma d1 deter• di realta nuova c_a5!l ipico e .q~e O • 1 • • - - 1 h r del- tro·\"ati a disporre di uno stru- di esis:o _ come il cittaòino minare il rapporto _eh~ _inter- Q~est! ~ue modi ~i co;1cepire hm, ~e no nd uneno e ~a i:~ :~:::~~= e, r:Ce~s:erm! l'as- mento di battaglia; __ le mura che non fa uso del Sl:10 allo c?rre fra la_ lingua md!v1?uale e_di ut1hzzare 11 d1alet,o. te°: :r ~~~to~i ~~~ :at~~e fra senza dì unp criterio sappiamo della cittadella a~uata han: e.nticon:fo:nnismo _ egli abdica d1 uno scrittore e la . hngu~ ncamente allo stat~ purp, si J" g Pd. 1 tto Basti ricor- che e pur sempre un criterio no ceduto dal di dentro: e da quello che è il suo destino: colletu~a ~~Ua com_un:tà d~i ri!ro~~o ~pesso f~s1 e conta- d~a n!t ~:~~cli~ la sapienza assai preci90); il che può !ar a,...,,enut.a_.o. meglio. 6ta -a~- la ricerca. la yroblematicità .. parlanti: c:o che richiede _11mi~,au nell opera d1 uno stesso del ricaltO sintattieo su forme pensare che alla crisi tradizi~ aend9_, 6ta p1,,1r~~- ~za in: S'intende. I'~ia. non ~me freq_uente riC?rso . a categorie scn,tore.. . . . dialettali Resta il :fatto però nale dei mezzi espressivi. se ne g?~h1 e _dev1az1om._ Iosmosi volontà o pnvileg10 bensi co– storiche e soc1o!og1che. ~ bre- _Un prim_o esef!1p10 s1gniflca- che tal · arricchimento si in- aggiungerà ora per lo scrittore d1 nassorbunen~ naz._i_onale. La ~e rischio. L'artista infutti non "'e. ,,aJe per noi nella _pienezza t1\"o si _puo considerare queµo serisce ein una struttura che italiano una di nuovo tipo, de-- ~ro. pr~lematica_ se venu:.3 e tale se noo cerca la 6\.la del suo s1~1ftcato I a!!erma- che chiamereryio stni;nent~ltz- non 10 sostien che è per un terminata da un mutamento me--,tab-!mente diluendo, ~- rede :nell'Open e, pur pa.rten– z;one grams~ana: • Ogni \·olta zaz.ione del dialetto m ch1av~ \"erso la strut~ invecchiata ancora più rapido degli stru- de.?1:d~d1,_punge~tezza e ng~ do, come uomo. da un JX)s:Ses– che aUiora, LDun modo o nel- naturaEstico documentaria. E d 1 nocentesco dal menti linguistici $!a al ver- ?'061ta. L mtegral161TlO che. ~ 90. almeno embrionale. questo raltro la quis~i~ne d~lla lingua. il più diUuso forse, fra_scritto:i .e roma~t~:ura e la co~ ia: tice, sia alla ba~: laddove essi P~ poli~~sociale_ è. un n- dO'\'"?"à,esteticamente. riauten– s1gn1fica_che st s_ta 1mpon~do dotati di una ideologia tra~- 1 al':; J~lla • rosa d'arte., ~o- avevano in passato una fissità scb.10 ~ pUO ..m cost1tui:e una tiear6elo al fuoco del d\:i:::bio. una se~ie d1 altri problemi: la zionale. e d1 una struttura bn- ~~ t sottfunente p;acevole notevole e il problema era se tent_az1one ;msturatn~. sul ,pia- della p!uralità delle tesi. del– formazione e _rallargamento guisti~ alt!e~ta~to tradiztona, alla.ai !iteratua (sopra~r..o alla mai que.Ìlo opposto di stimolare no 1deolog~co_e c.~atl'l.-o è una l'attrito dialettico. ecc. del~ . classe ~i!1gente, la. n~; I~. :1e1 quali. I in,eresse n~tura. lettura ad alta voce, perchè un'evoluzione. un mutame.nto; !o=:a._.c:o.,'!1~e il .,, punctum L'arte cammina verso la ve- . c~.ta d1 stab1_hrc rapport! p1_uhS:1co ha. b1sogn_o. occasionai- canea di valori musicali), ma ora sembra quello, in !endo indn..auat:on'!' ";' • rità. l'arte pe..."'Suade alla ve- tnt1m1 e S1cur1 tra gruppi di- mente o m manie~ dur3:tura, descrittiva priva di una se- più precario, di fissare un mo- 1n alme ell rità indirettamente. innamoran- ~'.:z~~1al: 1 :i~aJf3 0 ::~~~; ~euna~e~~~~:enJ~zi~:o dt\~f:~ ria penet_razione re~listica. eh d4:Jio ~o s!=o ~i questi ra- non ~S:':t: ~entific~ion°e d~ ~ d"essa -Fr~t~n:te ~Ò !"egemoni~ culturale. .. ·- .. :.\iora\•ia dei Racconti romani. nef 0 ~sr'e1s:n~:~ il~i~~1em! P\ .. ~~~~ che~ ~ue mondi. q~::to~:te!t::} 1 ~-~~~~~ i~a:1/e predi~la e~- Proble'!la ricorrente. addir.t- mi sembr_a esse:e ~i:ie!lo del lin a_ dialetto sia stato risolto di cui è tonnata • ab aeterno. n ,. . . 1 r E' . tarhl iscritta sulla sua soglia: tura c1cl1co della nostra_ na:- dove il dialogo e v1s1b1l~ente in ~aniera soddisfacente: rac- J'ltalia, tendono non che a con- ~~a .r:,1~~-5.:'~~!~~e qu~t è la luc,e che l'avviluppa e l~ rati,·a. dunque; e tuttavia ri- ricalcato su Corm:. e modi ~el quisizione di realtà nuova c'è tondersi e a uniflca:si. a di· che ~reeis~one. ri:,calda; ~ott_ando con_ le_ tE:11e– proposto m tf!3niera del tu~o romanesco:. ma I inserto dia- stata. in alcuni casi, ma par- vergere sempre di ~iu: ma no~ Cominciamo con l'osservare b!e· ~teno.~ ed e-ste:i:io:i.. tne– nuova .. e anzi completamen,e tettale (po1chè ~i un vero e ziale e spesso contraddittoria. un processo re.t\.Hmeo, bensi la maggiore dif.ficoltà per la vittt:nh, anzi ne~e- . _ rov~sc1ata nel. dopoguerra: nel ~roprio inserto s1 tratta), resta Si ha l"impressione anz.i che con spostamt;nti ~i gr!-1P~i so: Italia ;ell'a!ferr.i.arsi di una . Non ~ volg~ dwc1:1-- "lll.na – ~i:,1odo che interessa pm da li. morto. completam~te de- generalmente il problema non ciali. con divers1ficaz1om dei arte cattolica in quanto tale ~ione d1 contenuti potrà ~ et– v!cmo __questo chbattito .. Tale v1ta1izzato, e privo d1 un va• sia stato posto in modo suffi- ceti e delle categorie tradiz10- data la sostanziale cattolicità te.r~i. sulle _tracce dell'arlh>~ ~l\"ersna. m. S!~bra consistere }ore che non sia. appunto quello cientemente approfondito. orga- nati. che sono anche processi del suo costume. delle sue for- :ehg1os0 chè _tutta la realta in questi morn·i. Tradir.onal= documentario. rico~rut_tivo. nico, istituzionale: ma. :Della di ;5postam_ento ~. di ~iversifi: mae mentis. nei rispetti di al- e. stata da. Dio cr_eata e. d'! mente. 1I probler_na ?el r nno Un altro esempio e q_uell~ grande maggioranu dei casi, e.azione de, trad1z1onah ~pp1 tre na::zioni pres.o le quali la ~•o redenta. scam~~re quind.1 \"amen_to. ltngu stico e ~~o ?!' rappresentato da mo.lti s<:n~to_rriinprovvisando, sotto la spinta linguist_ici: la borghe.S1zzaz1one tesi. la ,::,:-oposta cattolica è av- 1~ suo "1.'0lt'? empmco, occa: grup~i mtellettu~J_ I d .n ...e n .i, meridionali o mer1d1onaltsti. m determinante cli una situazione di certi strati operai. la pro- venita immediatamente come sronale._ ~- con_ la realtà ""?, aspirant. alla ~:r :g.en~ . ~r= cu: il di_aletto è usato _Per storica a ,•icenda del r!ippo_rt~ letarizz~ione di ~eryi ~trati l'antitesi o, almeno. appare vi- ontologtea., e il peggiore e.~re ,.colarm.ente sen~ b .h 3 1 '_11~•~ creare un atmosfera linco-tro- lingua-dialetto in questi ultun1 borgbeS!. le mass1cc1e 1mm1gra. \-a<'emente di.tterenziata contro in cui_ p:>ssa cad~ ~- artlSta men~! d1 un ~ ma nonco_. 1 a,• nistica. nella quale la realtà anni mi sembra in molti pUllti zioni interne, sono fattori che. U quadro di un sentire e di che ~, confessa. unpl":_itamen: t~i.one dedicat_a ~ talunh cenci rappres entata sfuma la sua ~ru- coincidente con quella del ne~ quantunque non mut:no fon- un ethos di diversa omoge-. te. 1 ~L' 0 la ~~ .di tn _l~ 1 st 1 ci piut,o st o e e a~- de.z.za in un•affettuosa trasfigu- realismo: alla base dei due damentalmente la carta delle oeità (pensiamo all1.nghilterra r~~tà. uomo • 0 m– al_trt. 1acqu s1Z1one di elemen~i raz·or'e . do\"e le pun_te dram- problemi sta la stessa ansia di classi sociali in Italia. mutano di un G. Greene. E. Vaugh._ faltl e ~p~ ~e SUe ~acce cif3!ett!IJ nel lessico ed_ne.lla mat;che S-Jno riassorbite in una novità. ma anche la stessa con- però se~sibi~me~te_ I~ carta dt;i alla F:rancia di un Bemanos. elalnon .fe _1Titu3Zl=rtesc~- ~an~S:;~ :.:~:oo 11~~10 •~ ::- r:.~~~!a~ll~~.~ 1 (~~e •n~3:°e: ~:~~e e~!1~ro~~=• à~ ;~~e'zido 1 ~!~:t;~Ì nu':\!~r:;;i t. ~~-- a~.~~ca dfi :a !ni~a. 61 ~nz: -~io i? ation~!~ polo che non e mai realmente beninte!'o. runica concezione preparazione ideologica da par- sembra. ad ogni }l,·ello_. come: Geltrude von Le Fort. Und- .La sua iderttif.~e a~ell~ protago· 1sta della stoi::ia cella ,•ita che Napoli abbia sa- te dello scrittore italiano. Per- fondamentale. la creazione di set..). ra su un a ro piano, q Dopo la Res stenza. 11 po~Jo uto esprimere. se pensiamo ciò nonostante tutto nell'un nuovi centri d'irradiazione; Nelle nostre lettera. ,;ene ri- della sc~lta ~rotonda. della ne• è. sia pure per una breve ::.ta~ ~Ila profonda drammaticità di ca~ come nell'altro, nel campo linguistica, contrapposti a quel: chiesta per l'indi:viduazione una cessità mte...,ore _che 1~- con– g:one. pro:agon na ( ~Ila stl ! ·et Oc Filippo. e di conseguenza dei problemi linguistici come li tradizionali. E sono fenomeni o..tjginalità pronunciata. un·im- f" 0 a sc:r1:1ard- la Vi~~ preme dal bass-o su ac.t iri a11"uso· profondamente (unzio- in quello dei problemi st-rut- di cui lo scrittore. _soprattutto postazione problematica d'im- . 1 qua O ! ~ . cultura. sug:l· scr._nori. ~on una nale che egli fa del dialetto).lturali veri e propri, il momento il narratore. non puo non tener mediato rilievo, che il catto- ~~l~oèreus~~e=~f 00 ; 1~ presenza s4: vogltamo ~n gran E' il caso mi i:;embra di Vesuvio della rottura. della negazione conto. _ licesimo in quanto tale non un me O e Realtà storica elirica * di ll!HBERTQ IIARVARDI La. reJa.::ion~ di Carlo Mu.scdto su .,. n ro– man.=o storico contemporaneo- ~ state ~r– iamtnte la più. clamorosa tra le sei del diba~ttto, dirt-r.i:o cosi sapient~t'Tltc da Ar– naldo Bocelli; la rela...""'lOM olla quale han– no risposto. rt-ag,cndo in vario modo. An-– Qioletti.. Camilucci ed altre penon(Jlttà pr_e– .senti. Ora.. ai;<l!'TtdO t-gli parlalo a braca.o. nonostante che le nit parole siano state registr ate, non ha desiderato che ne t:ie– nis.se pubblicato il te.sto. Naturalmente. tra alcun. e ouervazion.i ft-lici della sua accalo– rata proposta di dibattito. il _,_fu.scettc h.a. fatto anche qualche afferTFUL."lon.e cM mi sembra valga la pena di di.!cutere. ba..sOTt.– domi proprio sulla sua dichiarazione , e~ dobbiamo riproporre di nucwo con en.erg14 tutto ciò che ci divide. non. c iò eh.e ci un.i– .sce. tutti i motivi di oppo.si .=ione dialettico per far andare ai;anti un. m ovimento. Al– lora un. pae.sc è tni;o. quando ci .sono gli. scon1ri. quando si sono ape-rtamcnte dichia– rate le correnti -- E mi .sembra di poter aggiungere che. se (lUi mo:ioi di opposi-: .:ione sono dialettici. dobbio-mo proporceh soltanto per raQ{1iungerc una rintui. ossia per non rimant-re nel contradinorio. nel confuso. n problema dei roman..:=o storico. MU$Cet– ta !"ha individuato .subito nel , conJron.to dell'arte con la realtà.-.. Bi.!ogna rifarsi pe– rò al suo conceuo di ane ed al suo con– cetto di rtaJ.t.à. un po· difflcil-e inoe-ro a desumt-r.si d all'in..ri~e della .sua relazion.c. , Un rom. cm. =o.storico. che io dirci bUogna tradu rre in un"altra espressione. cioè un. romanzo in. cui l'artUta riprende Ia storia a pretesto del suo ra.oeonto._ il problema. del confronto dell'arte con la rcattd. che to-nUJ: estetica mod<l!'rna ha creduto di elude- re con le .sue teorie dt'U'intuizione lirica. il rappon.o dell"artista con la realtà che evidentemente non è .soltanto quello di sog– gezione alla realtà o di fedeltà ad un mero reale immobìle. ma è un rapporlo dialet– tico a tt114 realtà in. mooimento in cui c:n,– ch.e l'artUta è pa~ del ff101:)imtnto qua.li che riano le sue teorie $1.1U'immobilit à.. sul- la storicitd del reale e .sulla propria eter– nità. sulla fede nclrettrn.ità dei ualori del– l"art.e.-.. Da ciò s~bra evidente che u , l'artista riprend.<I!' l a. storia a pttte.sto d<l!'I $UO rac– conto •. il roman.zo .storico potrà ess<l!'T'e. al mcuimo. u n"alleoori a. ossia una figurC:ZW– n.e in:.t.Ueuualisrica d<l!'llar<l!'altd.ncm ceno la .steua tealtà .norica che nel suo moto più. immediato <I!' co ntemporaneo. ne~ la stona in quan.to scien:a ritrae; poiché. per riscattarla dal pa-rticol.arc e dal con– tingente. la deoe /ennare in un. giudirio. interpretandola oltre ogni ospctto d,<l!'scrit– rit:amente cr &nachisti.co. Ebb~. ap pare chia ro, se differen::.a c·è tra scienza ed arte. eh.e ncm questo si vo– Qha dal roma:nzo storico, poiché qu<l!'l famo– so .,.prete.sto... non. sarebbe pretesto se il romo-nzo .storico coglie.s.sc la realtà come storia autentic.a o come ma u:riale eronach.i– .stico. Infatti. Muscetta.. accentuando il mo– tivo della realtd come tale. oltrooe dice: , La uerità è que.rta. che il romanzo storico e in. genere ogni narrativo.. pane da una fe<h nell a -realtà.-.. E aoeT fede nella realtà .signifi.oo non e&a<l!'rn.c dentro. ma fu.ori. per poterla v edt':rc in prospt'ttiva e cosi re.spin– gerlo o aocntarla; il eh.e per l'artista sign.ift– ca. non obiettivarla in un giudizio. mc iden– tificarle. per una profonda c.rigenza <Ul .suo .spirito. in immagini che non roppresenumo più lo sua particolarità .storica ma una real– tà mine-raliz::ata puramente spirituale. In.vece pu Mu.scttta. prendere a pretesto una reaità storico. non contempOran<l!'O: si– gnifica uscire dalla realtd. eludere la reaJtd. poiché. in. pri.ncipio de! suo di.scorso egl.i aa::;eva <Uno: .,. Nel roman.:o storico indub– biam.<l!"n-te c'è un elemento di cllL$t.On.e da.I– l.a r<l!'altà contemporanea. quando noi lo poniamo. come dire. non nei risultati arti– stici ma .sul pian.o della pot'tica. sul piano dello scelto del tema; t' que.sto non t.'UOl dir nulla. badate bene, perché .si può partire da uia. punto arretrato e giungere a risul– tati arti.stici aoanzotis.simi. P<l!'rò,se noi giu– dichiamo la .scelto eh.e ha fatto MamOfli e la scelta che fece Fo.scolo. non. c'è dubbio che la. sceLta di Foscolo, quale sia il valore molto mediocre. molto limitato di queno: operetta è indubbianuntc molto più p0poler<I!', molto più avanzata eh.e non questo S'tra.01"– dinario capolavOTo letterario cM bloccò per tanti an.n.i lo .sviluppo d<l!'Ila narrativa ita– liana..-. ccmbiano le carte i11 tavole: la fede M?lc: realt.d <I!' quel tento di dutocco ~ permette aU'artista. la conte-mplcz:rion.e delle reaUà. E' chiaro che uno scritto-re di cron.ach.e o uno .norico non haTtno b11ogno delta fede nella realtd ni dt'lla sua cxmUmplc:ioM., p,<l!'"rché e.ssi non la devono reini;eniare es- 3e- ndoci gid dtn.tro. ma descriverla peTce.t– r.it :am.enu o gituhcarta inte-llettfoame-nt<I!'. M a l'artista. s'è gi4 detto, non fa cosi. EQH. com.e esemplorm tTlte- h.a. detto il Musutta. d<l!'t ><I!' distaccar.si dalla realtà quel tanto che– ne p ermetta la conttmplaripn.e. Ora. quel tanto, non n mi.tura né a chilo~ri né a secoli e può c.uerc lo scorcio del ventennio f4Scista per Jovin.c, come il '600 peT Man– zoni. L'imp ortant e è che l'arti.sta pos.sa rivi– ver<!!' la vict 'fl.dc storica peT riaea rla fa .ntn– sticam.e-nU. non tanto percht non sia cro– noca o storia. mo: pe.rch l rispo ndo: alle c.si– penz<I!'personalissime ed un.iv <l!'riali in..s ie-n u! del suo modo di vedere il m ondo. che e poi il suo modo di senorto. Ma qu.e.stel ,-eo:Ud ncm e più l4 stc.ssa r<l!'altà empu"ica vi#uta o me-no daJlo scnuo,t. ncm ~ la realtà della cronaca o della storia. ma. o:nche .u dati nomi, luoghi coincid.ono, i un'altra rea.l.u}, quella che corri!ponde alla proble-rna.ticc per– sonalimma del suo spirito che, coincidtndo in u11ioersalc con gli umani motivi par-.ico– Iari. a rutti gh uomint. dii;entc. ne-U-immc– ginc. univ-er.saJe fcnt4.stico. simb olo liri co di un'autentica r<l!'altà.storico.menu viuu.ta. . Co– si il narratore h.a. prOM!'.uato iI .suo m otido nella f1gura...-ione di una realtà storicc:. di .secoli passati o in quella de-Ua vite con– temporanea. diciamo. indifferente-mente dal punto di vi.sta storico . perch.é quel cM di storico al narratore i11tcru.sa in una. date realtà. e il caratteri.s tico piU acconcio per esprimer<!!' La sua realtd. Né cosi il narratore non elu<U una qu.al – siari realtà, e tanto meno quella st orica. poiché La realtà lirica s'innalzc ad una sUr r.citd spiri.tua.le in eui le immagini della T<l!'alt. d empiric.a p erdono il toro valore poli– tico o .sociale. economico o collettivo, per as.sum.e-re l'unico loro valore po.ssibile che è quello estetico. E 1 per questo che Mcn- 2oni ci ha la.sciato quel malauqurato ccpo-– lo-t:oro che noricmne-,ite chiamiamo catto– lico e che ha blotcato per tanti anni La. fto– stra n.arra:twa. m<l!'Tttrcl'Ortis del Foscolo non J"ha mai bloocala proprio perché la contemporaneità dello: flLa mete-ria. .StnZa QU<l!'l tomo di dista cco della comempla..--ion.e. è rima.sta crona.cc <I!' psicologie:., fatti privcii del furibon do Ug o. nelia .stirpe del quale– la nevrosi .si concludeoo patologicamfflte nel suicidio. Non cosi. naturalmente, ne I sepolcri i11 cui FO$COIO è riu.scito a tra– svalutare i valori contingenti (Io: realtà nn– pirl<:O-$torica) in valof'i eterni (la realtà iimD). Da ciò ne- deriva che scalzata og,ni 3oile– citazione ideologica (inteUt-ttualistic:c ) de l– l"art<I!',considerata come momento :pon.ta– neo dell'animo umano (e mi rifa.ccio a Vico . non a Croc<l!'J, i oe-neri lette1"ari sfumano co– me nebbia o1 sole: poichi l"origine .spiri– tu.a.k della. realtà: lirica è stntpre lo: stessa de La Pentecoste. de .l promessi sposi, <U r sepolcri e magari dcU'Ortis, se !"O!"ti:s sì ftn3e mani/e.stato come naltà lirica piutto– sto che restare realul empirica.. Ma:nune-Te in vita come ha detto Mu.tcetta.. i gene-Ti lette-rari. sarebbe com.e ..so.s-untte che un uomo appartiene al gene-re degli a.biti-da– ponuriQgio quando indouo: un eomp ldo gri– gio e che quando lo .stesso indos.sa La ma.r– sina apportiffle invece al p,e-n.ere d e-gli abi– ti-da-s<l!'rG. L'ope-ra d'arte è es])ffUion.e di un·ttrnea cd int ima t.siG'tn.=a spiritw:.le. icùn– ticu.. dal pun.io di rista genetico. a tutu le e.rig,en.z:e di ogn i erte- e di ogni artista. am la ditfe-ren.u:. sona-n..:iaJe. ma.: cnehc se ac– cidentale. imporumti.s.mna delle penonalitd e dei me.zti d'c.spreuione. Lo: ualtà lirica non è altorc da eo-nfon.– dere con quella storica, essendo di oniine dit>erso e non. potendosi quindi misurcre una C01' raJtra. com.e non è po.ssibile mi– $1.lrarc il vino con il metro e la stoffa col litro. Rea.ltd tutte di.scendenti da un. unico principio, ma di cui i modi di css<l!'resono dialctticam.cnt.e distinti. com.e aPJ)'ttnto la realtà che l'uomo .t1l-SCitadal presupposto materi a e quella eh.e egli .su.scita dal pre– .JV.pp< >#«I $]11rito, E a llora. .se l'attività eh.e su.scito: la 1"ealtà lirica è .spont.cmea.. diciamo subito che 1"Wn sarà facile ad un neorealista o ad un cat– tolico, pe-r pura de-terminazione id<l!'ologica.. scrivere un autentico ronu:nz.o realistico poichè. com.e dice Vico: , in poerio è afta.i:. to n.i<l!'gatodi riuscire con l'orle- chiuftQUe– n.on vi ha la natura•. E quindi. se lo: rt"altd liricc non è do con.– fondersi con quella storica. contemporaneo: o mnio. e tt la poesia non dipe-nd.e-né dc una sollecita.=i<mt" ~logica di religione, né di politica. né di morale. U di cultura. mo: da une .,.natura.-., e cvide-mc che non pos– siamo rimproverare ra.sscnzo del TOTna:nzO storico italiano ai neorcali.tti o ai cattolici, ma soltanto con.statere che é cori. !U. cre– do, si. <Ubba im,rire. in sede critico almeno. contro tventuali condi.rioni politich.c om– bie-ntali eh.e, .secondo il Mu.scetta, non con– cederebbero aoli xrittori La. nece.ssoria: li– bertà per scriucrlo; quando si è giustamente d<l!'tt.O cM nella lt"tteratum MOTCalistcJ , c'e stata una forma di polemica vcTba.lt':. per cui TWi per diecin e di libri abbiamo sentito parlare di na.u.st- e e di veniva "-oglia di vo– mitare e i l vomi to e-,-a uno de-oli elementi es..sen.zio:iidel neorcaliffno. ma U oomito non è w,.a forma di polemica e le paTOlaoce <I!' altre c.ose de-I genere. Cè stato cioè questo aspetto purc.num.e formale di pote-mica, ma la so.stanza dello pole-miea non c'era pe.Tehé pochi di questi libri hanno ct-rnmen.t.e at– Jronta.to la società italiana e lo studio della socittà italicn.a.. Con ciò non voglio dire che in. tutti _qu~sti libri non si siano po.sti tali problt""nU; d problema è anCM di vedere se ci sono riwciti. peTCh.i il riu.scirci fa parte d.e-U"espreuione-•. Di vomlt~. di parolcccc e di aUn cose del genere è piena la no.stra nan-ativa. diciamo cosi. più. à la page; eppure, nessuno elimina dalla circola=iOtl.(I!'queste optre che non hfmnO n.e-mme110un Jonr.an.o sentore di poe– sia.. N~ alcun con.troriformi.nno clericale parte anonima ma contm~a ed e ane di Bernari laddove la antifascista, appare più fecon- Un altro fattore nuovo. d1 suggerisce. L"Italia. cOme la fon<iltà O n · _ effi?ace e 1.:mpar:ite. degl'. _av: ric:rca di un Rea s{ svolge (non do di risultati rispetto ai sue- tiP? ideologico, eh~ n?~ esl~eva Spagn,a. è _un paese. 6e si ":10- n concetto dell'uomo. in una ven1men_t1 di ogm g1o~no. 1 m senza cedimenti) su di un pia- ~ssivi sviluppi, proprio per- ev1den!e!l'_ente qumd1c1 anni fa: le.. magan ~ ten~enz1al- parola, che lo ~e- e che pone lui stesso. con 1urgenza lt p'ù solido e intenso chè a quel momento basta la è la crisi m atto da alcuni anni mente soett1co. proclive ad resterà. sempre, 11 met:-o del delle propr.e ragioni. la que- noC~o O - · l'esempio che si protesta morale e serve fino dei valori e delle esigenze usci- evadere con l'ironia alla serie- giudizio per le ~ scelte. stione di una leHeratura n,a- . e poi per ora aÌmeno in 3 un certo punto !"analisi ideo- te dalla R.esistenz:a: C:risi nega- tà metafisica. tentato da spi- Se al!a n~rratn-.a contempo– zional~ - popolare E gli_ scr,t- riassume. na Gadda •che lo ica: per questo, come a me tiva. a mio avviso, m quanto riti anticlericali. ma saturo di :a;1E;a st ~uo .~-ere: con un ton. rispondendo. forse ID ma• una f 1 d; r:t:: -~ cbia\"e' iro- se!1brano più valide sul piano si proietta nella grande mag- idee. di fermenti cattolici (Co- mmun_o di gl'US,itioaz;o~. UD niera fin troppo aHrenata e u~ .a t I oprattutto del giudizio estetico Je. crema- gioranza dei casi nel vuoto: in me ringhiltena di libe:ralismo) atto _d_1 accus..:. questo e dt aver comunque quasi gener~l~ente nico--!o~a 1st a._ e s iun e lo che di poveri amanti del .}fe- quanto le vecchie posizioni ven- tanto è vero che essi son:, sacn!1ca~o. per larga sua_ P~:– superiiciale. a questa r,ch_te~a. nel Pas.i;:c 1 ~:x 10d. ra~ stag ten- teIlo cosi ta soluzione Ungui- gono abbandonate non percbè rinvenibili ed OJ>e.t:anti- ma- t~, al b~ e ella ~tà s; pongono un problema d1 nn- es.remo 1 1'!1 1 e . 1 q e n· ro- stica· delle prime mi sembra siano esaurite nella storia, nel- gari non consenu~nti i loro d! espe_~~ta..~ l'uomo m _sue nonmento della lingua. dte va Genza a. d 1 5:5°~,ere og__ i P t iù vitale di quella u.sata nel- la realtà italiana. ma più sem- so~tti - fil:! in sc.-i.t~ri d~_en.s10D) inedite• e 3: _latitu– di pari passo con le es.g~ze bl~a linguJt~co. ct1!1ed.~:n~ r,ultimo romanzo: passa tra es- plice.mente perchè non sono amoralisti (l'ultuno Moravia), ~m1 mu~tate 13: ~otali~ _del– di r:nno~·amento stnmurale _e ga1s,amente d ~j1°• ne ~tà del se la stessa differenza che tra s-..ate maturate, approfondite, apollinei (Baccbelli). surrea- l esse.."'e; I ai.·~. cioe_ s~cato cootenut?s: co. I dialett., m to mag_ina e ~ c ?munt dico una costruzione prov-visoria dialettizzate a suf!icienza. In listi (Buzzati). moralisti ~l ad una spec1aliz:za2JOne m1.cro– quanto espressi•me di una real- pa_rl_~tL E qu.nd 1; -~on con•raddiÌtoria irrepetibilC: questo clima di inevitabile ma1;gine del lo indtll.~ualismo scop~ _del profondo '! a,ella tà più \'iva e pai 1_mmediata, ~-~: 11~dd·~ con ,dl utf·nr~~ ma \;va. prof~ndamente radi- revancM !ormalis a: il rappo:to ~rotestante (Pi~en~ .e Solda- superf1e1e. la oompless:ità a;-. più concreta e senSlb;Je, ra?-: hs:1co oel I e;to. ad t gni cata in una realtà in un mo- lingua- dialetto S! comphca h), barocco-pessun16ti CC. E. mo!11osa d_ e I le. _creatu.~. Lo resentano una delle_ tonti let,erar,a. ma e imman_ 0 0 storico· e una cost:ru- \"erso esiti difficilmente preve. Gadda). 9CI1ttore d1 ,-ocaz1one religiosa E qui M u.sceu.a ci ha dato il bc:ndolo del– la matos.sa con i due esempi: Manzoni elu– d<I !' la realtà conumporanea rifugiandosi nd '600. Foscolo non. la elude prendendola a , prete.sto... nel .suo Orti.s: l'uno scrioe u.n capolavoro che. ahimé. blocca lo sviluppo dt'lla narrativa italiana. l'altro non .scrit>e un. capolavOTo che cori non blocca niente. Dal che apprendiamo che scrivere o non scrivere un c apolavoro non dipende dclla realtà pre.sa a prete.sto; perché. realM: per realtà. se l"h a presa a pretesto Manzoni. per quale principio d"ingiu.stizia vorremmo ne– gare la stu..sa soddis/a:i on.e al F03colo. Um– to piU che non ci ha blocca.to lo wiiuppo della n03tra narrativo? Ma s e ncm e la realtd con il suo marchio di cont.emporo– tl.(l!'ità che fa il capolavoro. ossia l'arte. per-– eh.e ce la prendiamo tam.o con un.a realtà piuttosto eh.e con un'altra? Pareggio-mo il conto e diciomo realtd tout court. da eh<!!' presente e po:s.sato non pregiudicano né Ia .storia né l"arte. E allora, uoltà storicc il pa..uato. realul storica il presente. ci sard un·elmione di contemporaM:itd a $Ceglie:re il passato piuttosto che il p rese-nu. ma non della realtà in un roman.zo .storico; a par...e che, anche riguardo questa scelta. c·e sem– pre lo sua elusione. Ed e evidente - ma Muscetta non voleva cl.a1-ce-ne una proua - da queste altre commi.tura...-io-ni critich.t:: ,Jn Italia. per es~pio, uno .scrittore in due momenti diversi .ri e posto il problema del romanzo storico, cioè Francesco Jooine; se lo è po.sto al tempo dc La signora A\-a.•se lo è riproposto al tempo de Le te..-re del Sacramento. cioè in un periodo in cu.i egli non. aveva la libertà di e.sprimer<I!' compiu– tamente il suo mondo e in un periodo in cui aveva questa libe rtà.. N el primo CCL!O si ha l'impre.ssione eh.e 1.ui fo.sse preso unica– mente da una nosta lgia memorialistico di !on.ton.i ricordi del n,o Mtzl'ogiorno e net secondo caso inucce c'è stato un po' il rite– gno. il pudore dell"artista. il quale. t:iolendo fare un·op,ero impegnata, non .sentiva depo-– sito:ti nella .sua memoria .sufficientemente i fat:i. ha preferito allontanarli, .sia PMrc di. poco. cioè agli ini-"i del fa.sci.tmo n.eli'Itali.a meridionale. per poter avere quel tonto di distac co da poterli contemptarc. In que.sto ca.so non credo che si possa parlare di clu– .rion e. credo che si debbo parlare di pudor<I!' dell'artista. di stn.So di resporuabilitd. di mi.turo delle proprie for:c prima di affron– tare un argomento seri-O.... Due pesi. due misure: Manzoni elude lo N!altà. Jovine ha soltanto pudore. senso di. respomabilità. .,ra non è questo che mi pre– meva di mostrare nelle parole de? .:\fuscet– ta. piuttosto di sottoliMore cM lovine , i fatti. ha preferito allontanarli_ per poter a.vt -re quel tan:o di di.stacco da poterli con– temp lare ... ,._ Ed ecco cM emergono dal sor– to/ondo culturale del no.stro critico due ele– menti che egli vorrebbe ware a favore del- per u.sare l'es-pres.sione dtl Mu.scetta, po-: treb~e imp_edir! ad un oUU)TC, fn.Cl90ri sco– n~uto. di scnvt-re Q'U.t'Icapolaooro di po– l~i.ca_ .s<>:clo:le in cui ri affrontasse ., la so– c_,età ita!-icna e lo studio della società ita– h~ ,.._!I. che sarebbe as,ai più auspicabile dei vomiti, dt-Ue parolacce e delle aUre cose del gent"rc. Ebbtne, dato e non conceuo che sia pos sibile seri.ocre un rom anzo come un .saggio. pen.so cht" la mon.ea ::nzo de-I ro– manzo non dipen da tant o da. u n controri– fonn.inry.o politico quanto da un ocmfonni– ~~~o~~enza inmtobile di ogni In t_Utti i modi, pe:r il principio t:'iehiano eh.e ~e ad un a profonda. C01'IO.SCe"nZa dtUo .tptnto urna.no , temo che quel c apo– l®oro non bl occb.ere bbc ceno La. n.ostra: n.cr– rntiva d'ogoi. ptrché .1orebbc soltanto un. a ~ra di socio~o o magari di C0.fblme mai un'opera di poe,ria. • Petrar-ca. ~to p_er C"Ontimtare a nomi– nare .sol~ tllwtn defu11ti. quel poeta che fu, non nu.scl a .scrivere n.é poesia politica ~rincipali di tale rmnova• hngua e ogni dia 1 !etto italiano, n;:::to omogene'a rift.nita e pro• dibiU: ma la cui direzione non Un elemento che gioca ne- sarà appunto. queUo cl!e alcu– mento. e crea~do un~ m_gua .nuova, zabi'imente stabile, ma priva di potrà anche ln questo caso non gatr.-amente nel reperimento e na ~e.Ile_~~e. correnti (~- Vedere uno per uno i risul- del tu.~o .aTb1_tr~ma, sia d~ b dente e di vita, perchè del essere detcnn.inata in gran par- nel sondaggio di una let~ra- ~ralita. ~tìntività. s.~ll6In0, tati di questa ricerca sarebbe punto di v,sta 1st1t~zi~nale. s~a mor rt"fi I I te dall'impegno ideologico dello t;u.-a cattolica in Italia. g?O\·.a.irrazlonall.6mo, automatismo ...) e"·identemente troppo lungo in 3:1che dal pun~o di vi~li~ nd1 ; tu~: aue~f sao:~ alcuni appros- scrittore, dalla serietà. del suo i! riipeterlo. è !a. ~igen~ in- MARCELLO CAMU.UCCI questa sede. Schematizzando al v1duale: pe~ch~ no~-~c'h- sefza s·matii elementi caratteristici r&pporto con la rea.Ha. genua e semphcl6t1ca. ditt'usa - massimo si potrebbe dire che il letterar_1a e_e si giu d 1 t 1 . • d'e,i porto liDgua-dialetto ne- ALBERTO ASOR ROSA non unicamente :nei x.a.nghi de- (continua • par. 6) rapporto' Ungua dialetto può appogg1ars1 a una e ~nrunata rap UMBERTO MARVA..RDI le sue convinzioni piU rt-iicen.ti , ma eh.e gli (contlnu.a a p~. 8)

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