la Fiera Letteraria - XIV - n. 21 - 24 maggio 1959

Pag. 4 Dt.:E QV,-IDER.H DEL CRITO.\'E * Betocchi eParronchi * <li GIORGIO CAPRO.li Riceviamo uno dopo !"altro (e n·e pas– sato del tempo. nonost.ame questo pre– sente di circostanza: monito agli impa– zienti che fanno presto a sentirsi umi– liati e offesi se. di loro. non abbiamo ancora parlato dopo no,·anta giorni) Il vetturale di Cosenza. oove-ro: Viaggio meridionale, di Carlo Betocchi. e. di Alessandro Parronchi, La noia della na– tura, entrambi in quei e Quaderni del Critone > curati da Vittorio Pagano, dei quali già abbiamo 3\'Uto modo - e non ce ne pentiamo - di tesser l'elogio. Sentir schi0cear la frusta toscana -di Betocch.i a cassetta di questa sua non immaginaria diligenza. ci mette più che mai in quell'aUegda di spirito (nono– stante i lutti. de condoglianze. i gratta– capi e le altre tristezze) che soltanto tm poeta cristiano come lui (qualcosa di più e di meglio d'un poeta religioso: diciamo semplicemente un poeta. jn quanto .religioso - anzi cristiano - è l"uomo) ha finora, in casa nostra. saputo darci. Le poesie sono tutte d'occasione (co– me del :resto tutte te poesie di Betocchì: eome del .resto tutte le poesie dei poeti: e in questo sta il loro primo bello) e tutte scoccano da una scintilla ·viva pro– vocata (e in questo sta il loro altro bel– lo) dau·avvicinamento d'un·anima alla realtà. sia che esso an·enga tramite un treno notturno tra i monti. sia che tale scintilla di volta in volta sprizzi in un itinerario reale che. dai monti toscani. attraverso i Lepini e Frosinone e Cassi– no e Campobasso e Isernia e Salerno e Cosenza. di nuo\-O, -a Conclusione del viaggio, ai toscani monti torna. Di proposito citiamo una deUe poesie meno e aderenti > alla geografia del viaggio: Ahi! stan.:a diseguale nel freddo d"incerno cui è canro il latrare d'un cane-.•. Anima d'egoista, mie .1cabre pareri. o nucleo d'iniqua .srolti=ic. in urca di preda! un ragno dl tr•sre.:.:a l' in aggtialo nel cubico pelo: e 11 .1ecolare stellato pullula di canili .te io a.,:colto. )fa non si fatica a scegliere. anche nel senso di chi ama i precisi luoghi geo· grafici: e Il Sannio ent ricco di querce I poi. cominciarono i noccioleti I dell'Ir– pinia ... >, o: e Ritorno ai monti, le cui gobbe ond.ose I prèdicano, fra ciel-O e terra~ I del peso e incostanza deUe co– se I umane; lenta oscura guerra I prè– dicano, e le deformi I gibbosità del cuo– re. a noi I che ne andiamo derelitti, uo– mini I deUa colpa in cui ti annoi. I o anima solitaria! ... ~. Tanto, in Betocchi. anima concreta e Italia geografica con– creta (anima fatta dì sassi e di cuore e di tene persone. appunto secondo la materia di cui è contesta la ~enisola). sono. dal principio. una cosa sola. si da render tanto difficile parlar di lui (di Betocchi) senza parlare soprattutto deJle cose (e delle persone. delle anime) di cui egli parla. o scrfre. Ancòra da Lecce. dove si stampano i quaderni del Critone. e ancòra d'un fio– rentino, Alessandro Parronchi. ci e per– venuta. abbiamo detto. un"altra operetta. intitolata Lo noia della natura: un grup– po di versi. ay,;erte una Nota dell"autore. la cui prima parte e del '52. e che per– ciò. anche se le altre due parti ne rac– colgono di precedenti e di susseguenti. si colloca idealmente tra L'incertezza amorosa (1950-51) e Coraggio di t:ice– re (1954-55). si da formare. una ,·alta che fossero riunite queste tre parti (ed e un"indicazione che prendiamo come ua promessa). un unico \"Olume. il cui titolo generale potrebbe essere: Gli a.f· /etti. :\la noi ci auguriamo. addirittura. di ,·eder presto riunite in un unico ,·olu– me Je otto o nove parti (comoreso il racconto in versi Per strade di bOscO e cH tà) che compongono. dai va.:Jec– chiani Giorni sensibili. del '41. l'intero curriculum di questo poeta. certi come siamo che si ·verrebbe così ad offrire al lettore di poesia (se ancora esiste: se mai e esistito) fa storia esemplare. oltre che d'uno stile che di continuo si cerca. mosso da un'inqu..ietudine che \"UOl dire vita. di quella generazione che. forma– tasi durante la Dittatura. e giunta trop– po matura alla Liberazione. unicamente a furia d"anima (a furia di coscienz.a. oltre che di autocritica e di cuore) ha saputo - con la sua resistenza. non esi· tiamo a dirlo. indomita - n on soltanto schh-are il pericolo di ,· ede.si e saltata> tra più anziani e più g io,·ani. ma addi– ritt:ira ha saputo po.si come passaggio anch'esso obbligato pe r la risoluzione d·una crisi ch"è cominciata col secolo. e anche prima. e che ancora (lo vedono i ciechi) non ha trovato (non ha forse potuto trovare. neUe circostanze stori· che in cui tuttora ci troviamo) la ,·oce capace di giungere a una definiti,•a chiu– sura e. quindi. ad un novissimo avdo. Anche se e proprio tale generazione (il che la pone in un ruolo transitorio. si. ma come ,·iene ad essere di transizione qualsiasi altra leva che in qualche mo– do abbia operato ed inciso nel tempo) ad anticipare (a suggerire: a rendere nel presente) più d'un aire per un passo a,·anti. del resto già !n gran parte da essa compiuto. in quanto essa e stata rultima. in definith·a. a porre il seme (che in più d'un caso ha dato il suo frutto) d'ogni possibile s\·iluppo futuro. non appena un qualche altro urto. che non sia soltanto quello della semplice poesia (e auguriamoci non tragico). riu· scirà a rompere la cristaHizzazione at– tual e. comoda fin che "·ogliamo ma. per t.hi riesce a sentirne lo scricchiolio. fon– te d "infinite inquietudini e paure. Alessandro Parronchi. come pochi al– tri coetanei. mostra anche in quest"ulti· ma raccohma di saper cogliere questo senso di precarietà e di timore \·igilato (più che di semplice insoddisfazione). e :m·ero se do,·essimo (se potessimo) leg· gere da caoo a fondo il suo Libro da i remoti Visi a questa Xoia. nello stesso attenuarsi o spengersi della primiti\'a accensione ,·erbale (queUa lieve - svam– pata - \'isionarietà. ch'era un po· al fondo di tutti i e fiorent:ni >. e di lui. Parronchi. in particolar modo. per una particolare e inconfondibile grazia) al fine unico di giungere ad ogni costo ad una "·erità precisamente detta con con– torni precisi. sacrificando nel modo più risoluto ogni poeticità e, a volte. la stes– sa poesia. il ritratto che ne risulterebbe sarebbe tra i più esemplari. E non sol– tanto di lu..i. uomo. ma di noi tutti, ge– nerazione d'uomini. Andiamo era la gente - e.che allri li 11uardino mi offende , se mi allontano tu mi .sepui a' l.s10.sa- e ci credono uniri da un amore ... .\fa è la no.sua pouro. il mondo /etto simile a un de.serto intorno a noi. che ci .sptnge a cercarci. Sappiamo di mentire .sen.:a 05are leggercelo negli occhi. Xon sono for5e i versi più belli della raccoltina. ma di sicuro sono i più ,·eri. e certo nell'unico ,·olume della storia di Parronchi (della storia di una genera– zione: di una storia di uomini \"i\"i). es· si potrebbero (stonando o consonando coi gusti: di qui. ahimé. dovrebbe par– tire una recensione) esser posti sul fron– tespizjo d'un'intera sortita d"esseri \"i· \·enti. e precisamente di quella che, cer– cando una ,·erità (non ancora possibile ma desiderata) a costo di sacrificare la bellezza. tenta con tutte le forze di far sì che tale sacrificio (da tale omaggio) la Bellezza stessa più che mai sgorghi brillante in un cielo (di OUO\"O guida ai na\"iganti). ogg:i troppo rannu\·olato per· ché runica luce (l'unico barbagl:o) che ne promana. non sia quello dei iampi forieri (Dio non ,·oglia) di fulmini. GIORGIO CA PROSt LA FIERA LETTERARIA Domenica 24 maggio 1959 PAGll E CARDARELLL LEY[ E GADDA Ylnccn1:o Cardarellt Carlo Emilio Gadda Carlo Ltv-1 ,.,~'.-.~~r;i".~n~~•un-;; .:: LAVIGNA DELL'AMICIZIA no~'~"f,~:':i~t•jn~:i~j prosa di Viaggi nel tempo - mang1are e del bere. Con le be,·e e per consolarsi del- p_agliate e le C?<le alla "'.ac· l'aria nefasta di unh·ersali- cma:-a. con gli abbacchi e tà che grava su Roma>. il le carbonare. in questi ri- cui clima - a detta del poe- * tro,·i si tracannano litri di ta - si può tollerare sol· solida amicizia: virtù sacra tanto nei ghetti. nelle su- Letteratura e arte. a Roma. non disdegnano il sapore e il colore del Yino. Pa- al popolo romano. burre e nelle osterie. Di tali organizzazioni e .-\ quarant·anni da queHa role e giudizi. travasati nell"oro dei bicchieri. acquistano in genuinità e lucen- società ,·e ne sono anche al- ~~s:;;o~o~b!~~;n~~f0~~~ tezza. Così dovrebbero tramutarsi i ragionamenti e i sentimenti degli uomini =te ~n~!~e:~~e:~i lano a lasciarsi sorprendere matrone, mercantesse e ne- - pacificato con sè e con * ~ozianti per io più. che si gli altri - nell'atto di bere. trovano in cene e benlle in· i~c~:~~.~. 1 "_'_"~"n~t~~i;/~ cli ELIO FILIPPO ACCROCC.-1 :1~:it1t; l~~r1/':i~·1r~ nell"omb[ab.- h~a do~fa 1 ~- penna di Carlo Le,·.i. il pas- Una pagina •cispadana ... \·entore >. fu scritto nelrot· Belle .4.rti e ran_tenato idea· ragg:o e .la. temib!le f~tta ::.t,a co ice :ere a e a · so e bre'l.·e. e la s1tuaz:one direbbe Ettore .\"eo. per tobre del 1867 dal poeta ro- le del personaggio dì Gadda. 1 una SOCleta ~atnarca ': >~ :-,,ia la donna all'osteria non cambia_. quell"1mpasto di dialetti che manesco Adolfo Giaquinto. che a ~!arino saliva con tut· ~ _quattro figure m~e. no"u "llol dire donna bona A proposito del popolo di a Roma a\·e\·a trovato tonne 11quale_ne nca,:ò gli e estre- to Wl e programma> che ~i- bn,_ ne,-ocate .dal Panztm, e ro'ssen·azione fu gil di R_oma. l"_autore de L'orolo- più o meno poetiche già ne· mi plurilingmsuci > (come si mette a. nuo,·o una v1ta. 10 a~ mte;:o dell ~~:3 ttoste: Alfred Pa ini il al g10 rifen.sce una gustosissi- gli ultimi decenni del secolo direbbe oggi) da Be frasi cerca dt quel e vigliacchetto ria_ • 0 vera e ice O e stò no: ~o ;meril~~igji;~ ~:: ~::~;~~; 1:~:. ~~~ ::~ sc'b~dano Ce cioè ardita- ~:;:i~~~a~u:eM:~~~e~:ti dJ~ ~:nt'ti:':~·~; che già si ~u; >~-!~~o ::u::;tt:a~ c~ ~~et~n~~ ~~i~-~~~ ~:d:~~ brillando per eec_elso ,•alore mente. al d: qua non del un cuoco di Arpino. che cosi, di n~ero: e n~n. saremmo scritto e la ,·era Fel:.cetta è letterar:o. t~tta"1.·1a_contiene ~o. ma. del Te\'ere) è un presenta'l.·a la lista delle "·i-: Da :\~arino O Frascati. dai pt:'pr.o n~o• a d1s~1acercene; ui >) di tro\'are uattro un fondo di \·en1:3: l:nguaggio dovuto alla com- vande: i castelli o da qualunque al- ~~ ~era • nSC?'perta q G: . Il Popolo di Roma e un Popu· mistione del napoletano e Si Jei. signore. diebi cosa \"Ò.. tra zona pro,·enga. il vino a dell ~ter:a !'°-ma~a se a\"llla d?nne ~ttomo a un btro di . flu.sque dell"abbruzzese qualche \·ol- Abbiamo cappelline e eappd- Roma ha la \'irtù di accen- negh ultimi ann_i. Dopo la ~~~- ~:nnc;u~!t~i~~~iet~~ al Senaro e. olla Cun;re~i:; ta anc.he .del• ~;a~higi~~~ ~ Pastine in bròte. baeca\tett.~ ~ere la compagnia. sc~ote1: r~~~a~ue:~o ;~r:~ ~~: e Quatto donne - egli rac- ~ durerò nei. secoli. ~uo,usque magan d1 .. ~1,:1 d1~lett1. in (guanette. il s_enso P:Ofond_o d_e~ .con (anche se non sempre nelle conta in un Almanacco del I ultima poceta non s1 s1a sco- naffiato pe.o. 11 tut.o: ~a un E ùmme:.e de manzo cu_ffaeible tatt; um~1. dell am1ciz_1a .. \·esti di protagonista) in 1924 _ erano a quel ta,·olo . . flaro. romanesc_o c:h~ ca.lc1f1ca .e Vule:e pe,seie "n ummetc. L ~stena ~ma~ - 1 cui molte sequenze di films e in un'tamente ai loro tener: E d1 quale e goccia> \·ole· rende d~i!ertb1le tl nuo_,:o (e._ee:-:òle! tralci fecon d i all ignano m 1 . . 1 I.atlanti sospesi a; loro petti'. te che ~i tratt:. se n~ di idioma che dopo il ·70 (mi 1 . Te facce ·o bel p,a~trne _d; que:l .. • c.h e e sta.la .chiamata. m~te pagi~.e dt et\~rat~ Esse iche la .::chiuma vino? Vino dei Castelli ag- per rappresentare tu.no 11 .Copaet.e. g:ustamente. e la ,·:gna del- · l?n ~ 1 .sono g I artlSt! sco~pa~e daf coli~ della giunge Carlo ~\"i. e noi picc~lo. mondo degli. umili Pummatòre ar~r=ede~~ t"am1ciz~a > - e il \'ero ri· ~~!~ ~~ 1tt:~t~h1a!~~~~ dJ bottiglia. detersero col vino n~n lo contraddiremo. spe- mestie ri _che .grav1ta\'ano Ca c·e remaste un pumma- trovo .. ~l luogo do\·e son~ grido di una nuo"·a esco· i bicchieri. gettarono quel cte da qu.ando. - e (orse neU_a n.uo" a capitale: _ _ (tore sole. ~1bth - e anzi n~ rta >: all"inse a dell"ar- \·ino 8 terra. e questa ope- ancor prtm~ che Gadda E d1 q uesto periodo un \"ul~se spezza:.ini de ,~itelle!_ ne - la conoscenze e _laf- pe . gn razione mi piacque molto ... creasse la f1g1,;1radel com- sone~to che. forse ~egn.a la Cu:a.e t· appannà:e. mar:z· al- [ettu~sa aperta cordia.hta te .•qualche '1.0lta._ Le uatt donne · he m1ssario Ingra,·allo - ab· nascita del lmguagg10 crspa· . . [J osse. e Ce tutta una ,·1ta ~o- •~ella larga e v~gna ! qua: bb q "ì · • b; ~ 1 ~ biamo anche noi unpa.rato a dono. linguaggio che non di- Fn~tate cò bre~utfalle pa- mune di osteria scn,·e l'e Roma, ]ungo 1 fitu filan ~ett~r: ~~ ~; \~ole~~c (~~:~ri~ salire sui coli} d"Alba e ma- spiacerà a Carlo Emilio R,~none~ @ ~rem~~1;;!~! Carlo Levi -, una recìpro- di osterie tramuta~e in. l~~li re. ben•ero come compien- lando ambrosia cor naso>. ~adda. al punto da. ""?lf:rlo {stammatine. ca co.noscenz.a, una mancan- alla moda .. non. e. diff1c1le do un atto naturale. Parla· Una bella pagina. qu~Ua 'l'!trodurre .- come. m~m1ta· T'arròst~ •na b:steeca belle za dt false gerarchie. una ascoltare gh ec~1 dt q~alc~e vano delle CO!=e loro. ma con che apre il ~econdo capito- b.ile esempio - a pieru ono- ruos:se! to~eranza. un legame sem- prem.:o letterano. o ru,. p1t· un certo fare pacato. che lo del Pasttcc1acc10. beUa n nella Jette~tura: _ Parecchie a lu .rlgnore, . r- pl~~ e profondo fra çli uo- tura. nato l?ropno .~.mse-- da,-a solennità alle cose co- quanto il e P:'°gramma > del Il sonetto. 11 cui htol~ e , _[rafme m:nr. che ~rova ~rst~o le gna, d~ .. vmo. ali insegna muni che anda\·an dicendo>. suo protagonrsta: e Er coco che parla alla,·- Il cuoco dell ostena Alle sue forme d1 organizzazione>. dell am1c1z1a. e Xon ,·orrei si pensasse e Era una giornata mera- ------------------------------ Osteria. e centro. d"arte >, che anche la donna sia beo- vi~lios~: dì quelle così \' ERB \ \i o L \\'fil I AL. OL. Roma _ ., Dei di- strani eventi oppure d"un so- dunque. m una città do,·~ na - raccomanda,·~ però splei:1d1damente romar:ie che .I I s.amore,. po:rebbe essere una gno. d'una ci.1ione. Inoece, sono pure .non manc~no. famosi ~=~~r~_d;~ ~~:1~~a~1~.o~~~ ~~r~;aod:n:~sl:l:i~o d.~ ~~~: ' · • ~::,,~.· ='.a. ~~~.,,:~ al.~~ ~.ma;;~'/;~~t~:'::.::i~::;r!U: :~l~~rr r!u~:~1a:1o~;i l~i: ria e - dicono - piuttosto pà ner settimo. be'. puro LO os Tito _ n suo :\li~o a11l'1nf~n: !I robot che ruol .stntonu d'una malatl,a grac1s- turai.i per son.-egliare il marito. quello se sente aric1cciasse di End:Inione,. appare ben m_an11toni il mondo. le tmpu- SJma, e muore.. provocando ne.I La ,·oce di Alberto 5 3 ";– affinché non be,·a troppo: e ar core un nun socché. un cos:ruito. Un bel saggio. An- d!c~e, bud!lla. donde u.1,a un giocane che lo auoo raccolto nio è ancora nell'aria del Re tutt"al ~iù po~reb~e _da.si quarch': .C?sa ~he ~omij~ ~~: Jfre~ foe~~ 1 :e:;:e ~~; di~!,°;· à':i~e~a s~~r}. Sas- g~;a ~add~ ~'::pe'r'!:,;0 ~•~:= degli~ Amici in via dell~ Cro- c~e. d3:ll ~semp10 d1 lui. ab· a la fe~1~1ta. Gh pare, 3: da,r troncature d: \'e~ che sem- sari - D1scre~i i '"ersi in"iati. somma. men tu al principio quel ce. ~ella e modesta p1~zzet~ b1a poi imparato un poco vero dt malare ambrosia cor b · l' · . 1 . ~ta per ora posso soltanto ri- .nw gaHo mi parer:a qualcuno ta > cara alla memona dL anc_he lei.> _ . _ . naso. d.3 be,·ela p:iù ne li r;~oT ~'gi\~~~eN; 1~~· ec- c:pon_dere con un augurio: con- con una cuta pe:rsonalitò_ ed Pie1:.fo ~solo ~rompeo, l'o- lna chiara g:usUf1caz1one. pormo~1: un sole dorato ~ul cesso d'immagini i: di agget:i- ttnuino. fino a tro,·are la loro uno stu:ticante. alone d1 miste. stena d1 Angelino ha avvia- d_~nque, per I~ tante sore t1:3ve:uno . o sur ~penno vaz~one- ~li dispi ace. ma c erte s:..-ada. ro. dopo e d1oentato un om- to il premio e TC?r '.\Iarga- ~me e sore Fel:ce!te (degne d ogm f~ cc1a.ta de ch:esa. sul parole {irtdarno. desio.so. ecc.) DOFFlJA..~~• male quaiunqu.,. na >. A Porta Sett1miana. da eredi d elle Fornanne e Fau· colmo d ognt colonnetta. che non rientrano più nel n ostro FR.Pl., Ban - Grazio.se., le Romolo, attorno alla nodo- sti.ne di artistica e letteraria iià Je ,·olavano intorno le lini!;uaggio. SCRIPT I \11 \iV\tT sue aovent.ure. del ragano che. sa dte centenaria cresciuta memo ria) che s'incontra,·a· mosche_. E poi. lui. s·era già .cy. PE.- _Fro~ino~e - ~. I _.\ J.f .r\11 l}l1 da~a provinei~ giunge a Na-_ ai piedi della Fomarina. no - e anco~ s"incontrano messo m testa tutto un pro- ~~ie~~~ 1 i~ 1 sc~~!"~ 0 h~-a~~ ___ . =~i ~~t ,~t;:;~a~~ :: = pitt~ e m~a_ .femminile - nelle 0st ene .romane. ~Ue gramma. gono nie.n;e Fo1u i fUOi P&,.lfl., Statte fToro.F1to1 - diuima paura. Lo .ttile del suo mcroc.•an~ bn nd ..si nel no~e prese O no coi loro papi. e.-\ )larmo. artro che amici esagerano. ma è bene Puchè mai docrei arrabbiarmi racco11to non e perfetto, e.d di Trilussa, e .recèrltemen.e che strada facendo saranno quetrambros1a ce sta! a la che lei temi'!a conto anche del del .suo racconn,:, Non abbia a,;rebòe bisogno d, molte cure Vi è nata una n\'ista, e Ponte cresciuti di numero... ~rotta der sor Pippo ce ste· loro giudizio. Per quanto ri- di quuti complessi d'1nfeno- per d1t:emrlo; ma la stona e Sisto>, preZ.:osa e austera. Gli ultimi decenn:. pur \"a un bianco malvagio: un guarda me. mi permett? d_i rita. Fino alla .seconda pagina abbastanza act:in~nte, e so. Letteratura e arte. a Ro- con la guerra di mezzo. non ,·igliacchetto de quattr·anni. dirle_ che !! prima poes1a .e esso_ '!'' pro.cera abbasumza. no rese con sugiciente. esattu. ma. non disdegnano il sapo– hanno "'""sto mutamenti E in certe bottUe. che cinque migliore. p:u dis:aecata e h- .1om19llava a ce-rte stone fan- :za Il cl,ma de.Ila cutd scemo- re e il colore del '-·ino Pa- n.on solt;nto per quel ·che a1!ni pri1!1a a."?ebbero elet- riGA 1:ra1_::r: Lultima p:età- :::ri~ d~~~:p~~~ 0 ~;; ,::;,i ~-;::iota p:!,:I::t ::::. ~~in:;i r:ote e ~ud.izi .. tr~vasati ..nel– rig uarda la presenza delle \r1z~ato 11 mm:stero Facta. è preferibile. ròa ancora ,•i più imprer:edlblli. Mi aspdtaoo. u~~enza. di_ fvr l>ttria e per I Or<?dei b1~1~r1. acquista– donne - c~me .m Parla· ~e 11 .Facta factorum fosse si scorge qualcosa d'immatu- anzi. che rinquletud.in.e del pro. d1 pru_ prig, onie.ro di cct.e idee no m genwrulà e lucentez– mento - all ~s!ena. :,lato. 1~ grado de sospettan- ro. qualche ingenu.l!à O forze- tagon1.1ta. all meiatata in Iut da morali, .s1 l asc ia truffare. mal- za. ~~sl d.ovrebbe~ tramu- Dalla descr:z1one che ce ne l esistenz.a ... Con uno o tura d"immagine (parole d'ana. chi.ss_dquali m1ster10.fi influui tra~tare. derubare con una J)(1$.. tarsi I ragionamenti e i sen- ne ha lasciato il Panzini. ad un paro de queli bicchieri .tabb1e doro . .tepolcro di nota. che ti gatte sembraca comuni- srcita tal.ora eccess,ca. timenti degli uomini. una più recente do\·uta alla in canna. chissà> cm:erne di dolore J. carpii. fOS$e il presagio o d1 : lii.SO SE ELIO F. ACCROCCA .Il fJ D .rl GEll.GO TRA LINGUA E DIALETTO S'INSINUA IL POPOLAR Gu.ai. durante il Fascismo. custode dell"unirò e deH'i~te-1senra[it:a lerrera rnra ila lia- (I i ~ ~ IC I e ,. F :-\ L q e I dialetto ·" _mapari. un pergo. (Trece.t. Milano. 1923; Co- multicolore produ=ione cer- a parlare di dialetti. Peggtolgruà d!Ua J)d:lria. da sent1rla,na ». dazo e non. conces.so che . _ _ . ado.perat, in .. fun~one. feue- ~ombo. Rom~ 1949). e come nacoli.tticheggiante (comprè- che be.tremmiare c;n~ro rn nuna~iata fortemenr~ nel so: ~~a accerra:~• pe r bu ono e l'aiuto e ii rinfor:? del .dia• ~a t~a ~-rta _d1aleuahta e pro· C. E. Gadda: sen:a rra.1curare rana. sono gia passa,!. 1n cer- 1f_ Cecchi. g,à c:ontutò e poi soci anche quella primeva chiesa• C'era da sentirsi accu- p:avv1~ere e serpeggiare dei C10~ P:_'. effeui~o. · il pr~sun!o Jeuo, quanrlo .non e appie.e~- t:1nc.'ahra d1 ma~~na. ~ (CO- H dicerto e. p_iUampio. mu,i- '° senso. auracerso un pro- riconfermo <Tnbuna. agosto di Carlo Linart; ma in ge– sare e condannare. per lesa dialem .. E .quell~ tntrapre~~ • silen- 10 . poeuco ~ell ltah.~ caramente lessicale. ma suh- me tn \'erga e. p1u rard1. nel- cale e reahsr 1co uso cui t:te- cesso . culturale. ed . hanno 1923: Europeo. 19 febbraio nere tutta la fiorentina Voce maestà di patri_a. E non ci contro t d1alett1. fu. perc1~ durante 11 ven,enmo fasci stico. tecnico._ struuurale. i~- la Dele~d a) ess endo già. cara· Il_~. sottoposta ce:ta_ "dialeua- quindi subito. srnramcamen- 1950). Ju un po' •dialettale•> aleg– volfe meno dell ausrera mal- u~a delle su~ gran~t batla s ra •· _ . . . terno. •organico. non corr!· logato 11 . rea.le • europet.smo a. llla • da un fin1u1mo narra- re. un muram~nro. ~'! raffi· Jnt:ero. l'ideniifica.:ione del gia e cer.:ica un'aura di dan- levadoria del Carducci sulla ghe. Jfa ando a finire com.e In realta. 1 J:><>eh di~ler~al! sponde mai ad uno scolpi- saputo ra g g1ung,1?~e da certa ore quale il piemontese Ce- name_nro. _u~ inpenuhment~- più dispersico burchieUi.tmo nun=iecole esreti.tmo. epicità e sulla rom0:nita ~i ~'altro. contro l~ mosche: che n~n Ju.rono ne 1 5?h ne I m~ro_ di ~ipo •popolaresco»; ispira.:'io.ne_ prot.·.rnciaie nei sare Pat:e_se: . Su d1_ ~SSl ~ staro o~raio_ U del barbiere di Ca limala col Altre.si ca a i .• Pascarella (due buom requ1· in ultimo fu tanta dalle mo- mtghon. ( A meno d1 5?Prav- ne d1Jatt1 porrebbe. .-;en:a momenu d1 maggror baldanza Non c·e iUusrre meridiano rentat1co. d1 annerrerh e 1n· simbolismo e coll'ermetismo b'f pg unto che. in. sili da cercar d'ipotecare), .1che. A un cerio punto . le valu tarne . spos!andos1 dal corrompersi e 1>4:rdersj in un e fresche=::a. _ . che non poua passare altra· corporarh. non sen:a un !al di .Malarmé è troppo po!emi- :ega I mente. la prosa d1 perché si pore.tse approntar~ cose pres~r~ ranto_a cambia· ter~ e.no l~rr~rano a quell.~ pre:iosi:S"mo arcarco: segna. al . f.!no ,dei corirnb~h pite. ca• ce,rso la cruna d'ago del più quale ~~eguqmento. alla hn- camente .1for:ata e .scherzosa· .rampo• ~ndesco• (1n quan– ufficialmenre la stampa di rf:, _finche si_ c~pocob~ro ad- poht1co. l rn1nterrouo eserCJ contra:10, come. 111 \'erg.a hd 1 ali art~ narrallca _italiana mrnu.tcolo campanile di pae- g~a _na.-.1onale. Celhn1 e Ca· mente arbitraria_ E noi s'è to eman~1one della rom.ano Storia nostra. una colra mor- d1rircura. E 1 ~ialer11 rteb~ero :10. pe~ . quant~. auenuaro, .tplendrdamenre. 11 rapgiungi- presente e staro /~rmro. con se. A sapen·ela fare rivit.·ere. SflJ?h.one rnjorm1no. Serinon.· già aL·ura occasione di otser- re~taurarnce Ronda). l<ucian– t.o l'autore. Xon ci i;ofie me- eia libe~a. R1a:or_sero anti_c~ dello _spm!o saunco. ':fr P. mento di un più intimo pos- esemplare genero.tuò. da 1a- 1•11alia rit:-e in ogni regione che 1 1 loro non fu. un l.~ntrt· rarlo. (Cfr. Gazzetta del Po· do cerro mqdellato toscano, no della inoperosirà poetica accade!"!e; _nusc1ro~o anuch! !oschi: Ulisse. l~I. 1941) M~ sesso.~• nello.sieno ~empo, di l~~i nostri ~n~tori muot·en· Né la modernrra è mai sta_ra buro gergale. altnmenr1 non polo. 25 gennaio 1941 : Tempo rendente al famigliare e al in cui era affondato e giacet.·a bo.lletttm: •'c:>n che_ 1 T~ssa d! e un_ fatto che d1 I.oro si pote un p1~ poeti~ fionre de~la tm. per. cosa dire. sopra ~n un. appannaggio degli scru- ~arebbe s~o accolto ~ messo illu.ttrato di .\filano. 6 feb· popolare. per quello marchi– da anni. peTché si mandaue .\I1lano. 1 GroW d1 . Tnesie: ! nuocament! r; hberal!'ente matena: qua.Ji un premio. pJono d1ale~aJe e prot:mc1a- tori metropoliiani e basta. m circ.ola_:one _com! imegna braio 1941 ; Tempo. 11 ouo- giano (o anche emff ) buona al Di Giacomo e se ne Firpo di Genoi:a. 1 Pas?hn~ parlare:_ e 1n. sede estetica .f':' una libe!a:ione. . . le: c,~n~nt. ~ea. To.:=i. Pa- (Chi più roscano di Cecchi:' la ttona d1 ogni anr1co e mo- bre 1948 .) rochce all' . . 1ano ~ sce e rit:erisse Hjdi _Casarsa. i Vann'Anro d1 ne •~mo a discutere come di Coll'ehmrnnre 111lpacc1 e la.:.:e.tehi. il Pirandello delle Ma la sua è una ro.scanird derno gergo burch1ellesco. ~ . a_r1.1tocror1co e al ricoR? • s~t,; ci volle meno Sicilia. i Barbarani dì Vero~ poeu che per. e.1primersì si resis_tenze, dà ed accresce pili dureroli No,·eUe per un niente atfarro dialettale· di- q_uando non dive,~ra merafo- . • • • . lnuhco neph anni dal J919 :;f,~~,g~~par:annte e sfugge 11 1elna. i L_ucia~i d'Abru::?, glt t·algo110 sem.pbcemente di un precisione_: col condurre! ~e~ anno. e magari uri. BaccheUi. rer.1a.. dtrn.que. da quella: per neo e Si generah:.:a. ; .:\fa e, ~no autorr eh~ nem- ~l 1?22~. con la .sua dichia~ata furberia di Trilu..-sa. perché_ 1 Spaliicc1. e. t G~erra d1 Ro- • ~1e:::o •. d_'cer~ da quello ner fermi ~ . una . nain;!ta u.n ~lcaro ... • \fa St porrebbe esempio d1. un ~aolieri. D'af- • • • lme~o sjior~no la pagina_: e 1r1chna.:.1one alla • morahrd • suoi t:erti potessero conrr- magna; 1 Sind~Ct ph Jandol~ de,. poeu 1n hngua. da_ndo n~n sol~nto 1d1omallca. scio- r130!1re a F~a-=:aro e a Ro· rron~e .. ch1 µ_iu malamente . In quanto al burchielleg- alrr1 che cl resrano inpotati. e a.I •carattere» (me.ssa la· •rcolare (ma in real-,i DellArco d1 Roma e. ph con luogo a una produzione ghe e hbe-ra la fantasia. E t:ani. a DoU1.•• !\on bastando, protanc1ale d1 certi mon-- grare. non ..ti commerra l'er- e sono que.Jh più ded.iti bor10.10mente e cariam ente.in ~;a;e ;t 3/ouenri docer.:ano infiniti • .dialenali • di ~·a: che criricamenre e~ gituti/i- sbagl~erebbe chi sti'! lau.e per raffor=ar~. il _co.nrriburo dani?) . . r~re di_ giudicarlo un modo osrentatamente. a strapaz.:ar: praiica nel •sa ggio» e n el temars· d"una circola· poli abbiano prevalso su11cara come un nuoco • gene- esperienza alla rot:e.te1 a 11procurato daU 1mm1n1one del Tra dialetto e hngua (ma d1 dern:a.:-ione popolaresca la e s,µre•.,.arla La pa . • • poemetto in pro.sa ) ~~con l ~iffusa e inenar- poeti in lingua. E non che re• atto a orrenere una JX M:- gradu ale passaggio. t:er ifica• dialeuo. con accorra fun.:io- Viani sol.et.a spesso senani Ma nemmeno ,., esageri nel ce d' . - · . gina St mancò d. . • • non -i~j J°ra1'.~ ci colle meno sia ~rata souoscritra cieca- sia dit:ersa. (Cfr. Pasoliru: to.ri in taluni autori (glorio- ne cicificmrice. nell'impasto di un gergo. pur •significati- reputarlo il «segno in/allibi- n ;ca. tra sformata in ~quo: . 1. Pr_omu~vere una ra i~· u:rra. perché s"in-imenre l'opinione se~ndo la Poesia. VIII 1947.) s amenr.e in Belli~ in Verga). cer~ale e nell~ sr~uura_ rìn~ vo e solare•: e tutti ,anno le di. una eccestit:a satura..;o- rea a p.ro! 'na. $Upe-rfic1e. s! PT~ma.seria. viti~rio.t? re4:u~– del pog l - e ri-iquale la solo • poe.sia napo• .\la non .su questo punto dalla hngua al d1aleuo_ Tan- ramca di a cun1 scntton che Ira un gergo e dialerro ne 1ntelleuuali.ttica "· come apre e li i:nphroue, per J)Ot ne R1allacc1ò. d1fam e ou:t– traprendesse / du_!t~iauriticalJeiana rra i secoli decimano· mette conro intrattenersi; ro meno è da far corrr.spon- • na.:ionali .•· ri porrebbe - ca ttrbata di.stin=ione) non già sosrenne il Gtov.anneUi subito rìchtudeni a mo' d; l'icò una trodi:ione ricca. in .soiut<;rft'e ,e ~ 0 n:m~ntale1·110 e centesimo è il centTO di,!bensì sulla circostan.:a che. dere a un rimpicciolimento per esempio - anche citare esistono. in sede arti.ttica. gli nella prima edi=ione -della lapide. Totcana steua~ di mapni/ici ::nme~i:, ~? Vigolo. runa la letteratura italiana, negli !cri!tori in pros~, ,non di confini. euerido _per 0011- l'ap~~to del romanesco ~n steui. rapporri d_i ~dditan::a ftlO an!ologio burchiellesca e Tuuauia va ourrt:ato che esempi. Il Fa.scism.o fu cosi geloso anzi e$Sa è la 1Jera. 1"appre- catL&alt ne momento.nei, l tu0 tro auoda.ia la corrupon.den.- Baldrn1. del menephmo m che tn sede sctenttfica. Un poi nbadi nella seconda sopra nnsieme di codeua E~'RJCO FALQUI

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