la Fiera Letteraria - XIV - n. 3 - 18 gennaio 1959

Pag. 6 MAS DIO GRILLA)iDI NEGLI « ZECCHiì\ì » DI REBELLATO * UNA VOCE SINCERA di * GIORGIO Bino Rebellato non ci manda più. da qualche tempo. i suoi zecchini. Ce lo meritiamo: a,·e,·amo brontolato ch·erano troppi e non tutti di buona lega. e lui. paternamente, ci ha tagliato la borsa. Cosi ci siamo visti costretti, per passare la Befana con uno spicciolo in tasca. a lrugar nel mucchio accantonato. ed ec– cone uscita fuori. castamente tintinnan– te. la monetina di quella Comune spe· ran=a ch'è di ).Jassimo Grillandi ma an· che di tutti noialtri messi insieme, con la quale. non fosse che per il titolo au· gurale. vorremmo cominciar da brad iJ quarto secolo delle nostre recensorie fa– tiche. prima di prender per le corna i quattro o cinque libri più impegnatid (di grandi e di piccoli editori) che da vari mesi tratteniamo sul tavolo per un'ora meno svagata. State certi che leggere i ,·ersi di Gril– landi non è una fatica d·ErcoJc. daJ mo· mento che la loro più bella drtù è ap– punto quella che i nostri collegh~ più saputi defin.irebbero. senza pensarci due ,·olte. la semplicità del dettato. Apprez– ziamola. E' poco, ma di molto la speran=a non offre .segni. In ogni caro è giu.s10 che la. vicenda d'ogni. giorno rechi docili pene e pacati pen.sieri. Oggi ti porge lo sie.sso di ieri e domani sard una vela nuat:a ma nota perch€ .sai di quali fili na trama: di pa..:ien..:a. :so[feren=n. di modeste virtù.. di sacrifici accetti ormai e non più dolenti. L'albero offre le sue foglie ai centi. ella pioppia ed al sol_e. ~a la_ linf~- sa che in quel cen:hio e ch1u.so ti _suo [destino. Cori tu sai le mète del cammino. .sai dov'è giusto sostare e doi;e è giu.sto andare. la prephiera. il tt>UO. E. pOC'O. ma è anche molto per un giovane. perchè Grillandi sa davvero e le mète del suo cammino>. e ~o,·1: per lui e è giusto sostare e dove e giusto andare,. avendo evidentemente calcola– to la scelta che ha fatto della modesta e dcenda d'ogni giorno , con le sue. e ~a– cili pene> e i suoi e pacati pensieri>, la quale non lo obbliga sul momento ~ forzare il tono medio della ,·oce. ne tantomeno a tradire il proprio mite (non temerario ma neppure rinuncia· tario) temperamento. Si dirà che siamo ancora a pianter· reno. e che forse ce ne ,·orrà prima che !a bandiera sventoli alta e libera sul tetto. '.\la si do,-rB anche dire che già -:-ia:mo su un [andamento di sottile ma sicuro amore per la materia poetica. ;capace fin da ora di gettare in noi il $eme d"una speranze non del tutto tria: bile. proprio per rumiltB ,·oluta con cui sono corretti. e trattenuti. i naturali im– pulsi a e far subito grande>. Grillandi (diamogliene atto) sa di es– ~re un esordiente. Grillandi sa di quali forze dispone. e le accetta. Grillandi non tenta di alzarsi stùla punta dei piedi al suo primo apparire in scena. e tanto· meno cerca il do di petto. capace. se imbroccato. di scatenare- al primo atto !"applauso delirante. ma anche (il rischio è tanto più forte) l'irreparabile sibilo. così veemente da soffiar via l'intera ope– ra •(baracca e burattini) all'incipit. Gril– Jand.i in questo è molto [urbo. e d"una scalLrezza (dìciamo d'una sagacia: d'una saviezza) ch'è riposta nella _sua più segret.3. piega della propria onest-3 e leal– tB d'uomo_. che semplicemente si conten– ta di sembrare ciò che e. Si leggano intere Febbraio o L'uomo n11n s<Z (Febbraio ha pentimenti strani. !J~·an::a lunqo le prode scarne con le molli / priÌne erbette ma poi trattiene il piede ... 1\'on e più inL"erno e non e primavera: I e il mese delle cose in– certe. il mese I dei pentimenti degli lC.--urri inl:asi I da nuvole veloci... Tem– oo e di sole. tempo di parole I represse. una stagione breve. audace I veloce c lenta che alterna alla neve I ed alla pioggia un docile tepore. I L ·uomo non sa che quel che dei.·e o non deve I fa· re ... ), e si cap:rà da quale modesto ma sicuro angolo dsuale il nostro amico ami mettersi per guardare l"an·enire della propria poesia (il tempo deffin· venzione definith·a. che sblocchera defi· nith·amente la parola dai più ,·aghi di· ,·ulgamenU) senza forzare i tempi del– l"esperienza ne far la ,·oce stentorea Xon ne ha del res o bisogno. Che la sua medesima giovinezza seria e tutta raccolta nel quieto alone della lampada di casa sua gli impedisce fin da ora di ,·ivere. e quindi di scrivere. • fuori di senno». ,·enendo meno al suo doJce de– sign io de gracia Ura le pareti dome– stiche e le domestiche responsabilità. e fra le urbane mura) per un grido in- consulto. - Certo. ciò non toglie che almeno una volta ceda anch"egli a s,·entate tenta· zioni (una vaga aura di Figlia di Jorio circola. ad esempio. sulla pagina 16. ne sempre si ha !"impressione che la \"oce sia ripresa dai fondatori piuttosto che dal divulgatori del no,·ecento). ma do,•rebbero bastare gli ultimi ,·ersi che abbiamo citato (Febbraio ha pentimenti s~rani, avanza. ecc .. che non sgrade,·ol· mente. anche se alla lontana. ci ripor· tano un·eco di musiche a noi carissime. April is tre crttellest month. breeding eccetera. se non proprio / cannot hold my peace, John Keats: I There never wa.s a spring like this, ecc.). per toglier– ci di testa il timore che certe e amicizie pericolose>, alle quali Grillandi. alme– no nella conversazione. par ,·oler cedere per inesperienza come a certe e idee cor· renti > ma sballatissime sulla e poesia precedente l'attuale stagione>. possano. nel cammino degli G.nni. guastarlo an– cora in erba. anziché aiutarlo a matu· rare un linguaggio veramente e soltanto suo. nell'invenzione. lentamente conqui– stata risalendo dall'oggi ai più remoll anni e secoli. d·una com une cultura. Comune cultura. comune speranza. E saprà egli raggiungerla? Affar suo. certamente. '.\la affar no· stro il non infondato augurio. giacché tutto il resto, anche se meravigliosa· mente siamo riusciti a spedire una mac· china a qualche milione di chilometri dalla Terra senza avvicinarci d'un mil– limetro all'uomo. non altrettanto conta. Fumo e nebbia ci occupano più che mai il cuore. nonostante l'unica certezza finalmente toccata d'una guerraccia più scientificamente totalitaria d'ognj altra. do,·e perfino le larve dei maggiolini che stanno sottoterra pagheranno le conse– guenze. come le miriadi d·uo\"a di pesce a diecimila metri nella famosa Fossa. Fino ,a far cah-o di anime l'intero Pia– neta. fino. forse. a ridurlo liscio come una palla d"avorio, o una testa pelat.a, senza più un pidocchio o (dal momento che anche in materia d"igìene abbiamo fatto note,·oli progressi) senza più una minima possibilità di \"lta per un pidoc· ch:o. il quale una ,·alta scomparso chi saprà più ricrearlo. creatura altrettanto ,·h-a ed amabile? La !ete ha rotto la pic1ra del poz=o ed ha inclinato la foglia opaca della paretaria. Le parole restano a me::-:-aria accecate di pOlvere t> di .solt>, nemmeno la lucertola ha pitl t·og!ia di spiare tra i saui. Il mondo i sughero e pomict. di corda ha-nno le brttccia i mietitori: non al:ano la faccia nPmmeno se gridi a lupara E se \"ien fatto di pensare. scorrendo queste pagine. più che a certo ormai facile crepuscolarismo. alramarissimo - perché troppo dolce - fondo di Sbaf'" baro. negatore di tutte le possibili ipo– crisie. ci dev·essere anche in ciò una ragione non superficiale per cui abba· stanza spesso. a proposito di uomini. co– me GriJlandi. delle più recenti le,·e. C: è ,·enuto spontaneo alle labbra il nome di uno dei maggiori rappresentanti. in tale an·io. della cosiddetta Prima ~e· neraz.ione. quando ancora non s'era sèa• tenato (ma già era staro predetto) il Pr:mo dilu\"io. Certamente ·non sono. queste nostre. conclusioni critiche. ma ,·orrebbero es· sere quaJcos.a di p!ù_ \·orrebbero. immo– destamente. esser lampade accese con timidezza. e anche con tremore. nel pro– fondo (finiamo con un omaggio a Rilke) della e miniera delle anime>. dO\·e dà sempre letizia scoprire la nascita d·una \·oce s:ncera nella propria umiltà GIORGIO CAPROXI LA FIERA LETTERARIA A Cen·ta: Giuseppe l"niarettl - Walter Della :uonlt'a e Toni Cornello A GIUSEPPE UNGARETTI la cittadinanza onoraria di Cervia * ,li 1·E1·10 UAT'l'El.\"I Da me .... i e mesi Cerda re. se e poesia. se è in qual- ogni pietra, in ogni pianta. Solo. Tutraria non C'i _fa pii, aspeuarn questo giorno. E che modo grido unanime. to in ogni umana creatura - la paura: poiché abb;amo os– quando dico Cerria. non in- dei.·o in gran parte alla per- sua memoria. la memoria sen·ato le Sue mani di fan– tendo riferirmi soltanto alle sona scomparsa che per qua- della veggente donna che ciullo e sentito la Sua t•era autorità del posto e ai rap- rant'anni e slata la parte pii& chiamavano Grazia. Ali at:ete voce: e sappiamo per lunga presenranti locali della scuo- salda. la più nobile di ,ne. reputato degno d·essere ci.I- esperienza che anche i ci. la e della cultura. Tutto. wt- Se si fa festa alla mia poe- tadina di Cervia come. per dopi rispondono con la voce to il popolo l"aspettat·a. E sia. è onore reso alla sua vostra deliberazione. lo _fu tonante ma buona dell"eco a qui popolo vuol dire: salina- memoria. al quale ho il do- Gra=ia. Grazia era rocca chi li chiama con la gioia ri. pescatori, contadini. brac- uere di unirmi•- dalla grazia. e dde che un trepida di credere nella loro cianti. Il giorno zanto atteso .4. questo punto la t·oce si poco di quel fuoco era an- umanità•· era quello' in cui Cer_via a- sp~gne. _ U poet'! piange. Po- che ~n me. E' fuoco che ha Queste frasi Giuseppe Vn– vre~be cons~gna!o gh arte- c!tt fra il_pubbllco sanno che bruciato male. eh~ brucia garetti le ha portate sempre sta~t della cittadtnanza Of!O- t ngareu1 ha accennato_ alla male: m~ era. ma e fuoco•- impresse nel cuore. Come rana ~l poeta Gmseppe ti n~ scomparsa della sua ~tletta Le ultime parole_ non fil- ha sempre vivo il ricordo garettt. .,,. mogli~. della c!o_lce signora rono derre. _ ma !?ridare- E~ del luogo oue avt·enne l"in- lo non so chi abbia fissato Jeannie. Ma tutti hanno ca- era un grido d1 fede. di contro con la scrittrice sar. il giorno della cerimonia: se pito eh~ il dolore del poeta gioUI. di tormento e di spe. da: Cercia. sia stato cioè Ungaretti o il non puo che av~e ~ma ca~~ ranza. . . _ _ Ventun anni dopo questo Sindaco di Cervia O Della p_rofondamente tnttma e tH- Pe_rche .-: e ~ra ~, due- inconrro. a Cen·ia. in una Monica O Cornello O l'EN.41.. ctna nel tempo. ders1 :- st e arrwat, a q'!-e• saletta dell"Asilo Infantile provinciale di Racenna. "."' Giuseppe Ungaretti segui- sto g~omo? Giusepp~ L n- es. Giuseppe,. Ton.i Cc>– va il merito di arer or-ganiz- ra così: e Credo. e occorre g_arett1 t·enne a Cerrw n_e~-mello e \\"alter Della Moni– zato la mani_festa:Z'ione. Certo c-reda.- che i miei amici di I agosto d_el 1935 per v1s 1 ~ ca davano t"ita alla loro ini. e che stagione prù adatta di Certaa r1on la mia persona tare. G:azia Deledda. che 1 =iatfra di divulgatori. di can. questa non si potet·a trotiare. abbiano voluto onorare. ma c~rv1e_s1av~cano roluro con- tori. di aedi di poesia. L 'ini– ln primavera e in autunno i la pQesia che merita difatti ctttadina d onore. Per quella ~· .. • . t . tt cervitsi sono impegnati nel- ooni onore. Essi già per ono- visita. la Deledda scrisse sul Ì:a:n a. or~at 7t'? a in tu a te saline. nei campi e sul ma- r0rla hanno fondato il Pre- Corriere della Sera di Mi- òa ~a e/7r ~-~ ~;cero. po~: re: in estate. con quel po' po· mio Cerda del Trebbo Poe- lano un ekeriro. mi pare 1 T bb O ~m .. ,o I nome. ' di 1bagnanti che affluiscono tiço. di quel Trebbo che per l'uhi mo. nel quale di Unga- e }e O 1 7'!' 1 co ~- termi~e da ogni parte d"ltalia e d'Eu. l'irruen:a del cuore e le de- ret~i era detto con_ tanta ~~~ ars ml~. l _anni prima a ropa. nessuno ha. un minuto licate=ze dell"ingegno di Co- cosi grande e con cosi gran- 0 pa r~cr. _ . di tempo. Ora int·ece. in pie- ,nello e per la rara giot·ialità de tt~iltà. che il poeta. ama- Passarono. p~chr mesi. 11 no inverno. la cinadina i! di Della Monica usa a sem- regp1ato a quel rempo da e ~rebbo »._ tns1en:1e con I.a calma. silen:iosa. familiar- plificare rerudi=ione lette- incomprensioni e da critiche A:-tenda dr Sogprorno .e il mente raccolta e modesta. raria ai 3 emplici np'i inri- sciocche e ingiuste. non potè Comu_ne ~t Cert•ta. ~and_1 un \'e lo immaginate voi che diabili uomini semplici. fa non consercarne un graro 1 premio d1 poesia. V~ picco. sarebbe accaduto se talp ce- risuonare nelle pia..:ze d'Tta- ri<'ordo. ' lo premio d1_ ce_nto~ula lire, rimonia fosse stata fatta in lìa. e torna a renderla fami- Gra..:ia Deledda, rra ral-' per uria_ po_esm tnedtta. (Ora un'altra stapione? Lasciate liare. la t·oce di mille anni di tro. scrivei.·a: e Abbiamo ri- il premio P_ !raro aume.ntaro che i.·e lo dica io che vit•o tradizione poetica italiana. cevuto la t•isita di un gran- ? mezzo rnihone; ques_tanno pochi chilometri lontano da tradizione presente ancora de Poeta. Non si sognat·a 1 ,concorrenti s?no Slall 492 )_. Cerria. Cna fi.era sarebbe nell'anima del nbstro popolo. neppure. fino a questa sera V_ngaretti. incitato. _accetto stara. una fiera della monda.! e clie basta erocare con H di domeni<'a. col cielo che si dr p:esie~ere la prnria Stil– nftà. della saccenteria. dPHoj sentimento neces .:ario P 11 (' fatto. quasi per l'occasio- la b1lm1c1a delle fortune del snobismo. dei falsi pudori, g.usto '!ecessario per s~nttrla ne. luminosamenre diafano e modesto_ ron<'Or!o. c-he sa_– degli omaggi ipocriri. delle r1st•ephars1 _ e 1ll!1mrnarlo. ric-~o d1 tutte _le sue costei- r~bbe rimasto u_n farro mi- vane esaltazioni. 'Chi ha as~1st1to_ at Trebbi. la=1on1. che Gwseppe l'nga- rumo. un at·t•en!menro p~e- S 1 d l p 1 __ C ha etsto gh occhi del popolo retti t·arcasse il nostro re- sano o al ma .:stmo prorin- 1 ~ a ~ z° az ... i° omrm~- farsi luminosi. occhi d'inno- cinto da Presepio. e la Sua ciale. l'ngarerti mise di slan.. c~ofo:/'cJ:/ ~!sf 0 d;rnfi:~~ morati•. _ figura. nell'u~iltà ~ell'aia. c-ir~ndec~~i:nerosità il suo tutte le sedie sono occ-upate. e Car'! Cerna -- h~ con- acca!llo al poz .. o patriarcale. g .. • _ 1r1 fondo. a destra e a sini- eluso L ngarett1 -. e uria dominasse _ lo sfondo. ~°!"e Se o(IQI 1I e Trebbo • ptto stra gente in piedi In prima consola..:io11e che non so mi- nei q1tadr1 de, pr,m1t11·1. leonre con tanta autor_ero– fila il Sindac-o di ·cert·ia. il ~urare .. essere q11i opgi. _1Yo~ E_ mai come qu!sta ~era._ 11_e~ lez=a il nome di_ C~n·1a a Prefetto di Rarenna e una e la prtma uolta che qur fm r_tbr~nt~ cercl110 dt _ sp1rit1 quello della poesm ~n tutte decina di inritari. Vn solo colmato dì bene. Qui incon- :rnn1t1. intorno a Lut. come le. tap'!e delle prop~1e pere. fotografo trai Grazia Deledda. e. su un r raggi della r~wta rnrorno grrnaz,onr .. questo <' dot·uto i,· _ · p1ornale doL'e non si era mai al pernio. abbmmo _sentito in granrlissrma parte. a Un- sion7. flf{~~~~e i~7n,~~l~d~i f~tto p~i_ma il mio no~e- e il_ m~stero_ dr_ for.:n. dt obbe- gar~tll. ~ loro compiacimento il Pre- s1 era 1110 "~-1 1935. e untrer- dte~._a, ~' p,o'.n. che la_ po- R1conosce,u? dunq_ue d1 sidente della Re ubblica. sa~mente 91a si_ sapern c~e ten_a d1 ..tenrm~enro d1 un Cer,_-ia per l illustre poeta il Ministro della i:,ttbblica esi~tero. ella. dt quell~ mm uomo _ptto _mu.01 e~e nel cuo- e _fiducia del poeta neglt Istruzione. il pittor Carrà. r!s1ra nella sua cas_a dt Cer- r_e det __ s1101 s111~1l1 .... La Sua a_~imarorr del e Trebbo, il maestro Giannandrea Ga- t·1a. roll e sul Corriere dell~ r;oc-e d-1mp~o1T1so s1 sollera. i_ rnc-ol? 11:a I due nobili sen– rnzzent. ali sc-rittori Titta Se_ra. far_e 1~11 racconro. ler agra e squrllante. e un ~uo t1ment1. l amore per Grazta Rosa. Soldini. Spnonoletti. il g,a_premw i\ob~l. che ~rHe: brere ris_o quasi be/huno Dcledda che qui._ su_ questo poeta Siro Anaeli. reditnrelneta d1 me un immaor~~ d1 rompe l'w11oce11te in<'anto ~are. fra questi _Ptnt. fra Mondadori ed "altri uomo_ alla_ ~uale dattero dei Suoi umili adoratori. l nnpetuo.aa e cordiale gen- Della Monica apre il ~~r~~:o~~:~:t\~-:e~r!~~:/:~~~ Semb~a sdeçmato di noi. di ~~ia~t~r:i~r:~:f lir:~~e ~~~ e T_rebbo > pres~n_tando_ "!'a g_hi da lei farri urlare di poe- essersi abbandonato al no- riposo e l"ispirazione della felice !celta dt ltrtche dt L n- sia. e non si s(accaca da me stra assalto: Eglt torno ad poesia. parettt. Toni Cornello _le re• - mentre la riconoscevo in essere il gigante. l'Uomo cita con quella maestria che :SEVIO )IAT'TEJ:SJ Dumrnirs 18 gennaio 1959 L\ '1 \CCHL\"A DELLA YERITA" * DISCORSO SUL )IETODO * di hLIO 'J'• .\.L.UHCO E" noto che il cardina?e Mezzofantl fra lingue e dia;etti. ne parlavo e ne .scriveva, quasi alla perfe– zione. circa una trentina: ma non sappiamo. né sa– premo mai. se iJ celebre ed Eminente porporato usasse. per suo conto, qua.1che specfa.le metodo di a~ prendimento: probabilmente, no: in questi casi si tratta quasi sempre di partieolari attirudmi. fenome– no spes..."0 irrepetibile: d".Jtronde occorrerebbe dimo– strare che un metodo è sufficiente per farsi una cultura. Ma quale metodo, poi? Uno, nessuno e cen– tomila, si può Mspondere con Pirandello: ogni me– todo è buono. per chi !"adotta. come ogni tecnica è buona per l'artista che sapp1t. Caria sua: presi di per ~ stessi, tecnica e metodo. sono parole astratte ad– dirittura prh-e di significato. Perché. natu.-almente. non c·è metodo - al pari dell.é. tecnica - che non presenti un lato negati\.-o: se non alt.'"O f confini. le strettoie, i limiti imposti dal binario sul quale de\e correre, dal punto di partenza al traguardo Cina!e: ché. se dirotta. se S\"icola, se apre delle inutili pa– rentesi. metodo non è più o - per lo meno - dì– ,·enta un metodo senza i rigori del metodo. Chi vo– glia. infatti. imparare davvero· una lingua moderna. si tro,·a. a un certo punto, da ... -anti a uno barriera in· superabile: egli è partito alla garibaldina. m compa– gnia dei classici, d'unici. d'insegnanti. dei massimi scritton contemporanei e. all"improvviso. si rit.""Ova solo. spaesato in un mondo sconosciuto: avanti non procede. indietro non ritorna. invano si dibatte aila ricerca di un spinglio di luce. Un metodo sarebbe necessario. d"accordo; ma quale? Quello che insis:e sulla grammatica o quello ohe preferisce immettere il discepolo nel ,;vo della lingua parlata? Quello che ,·a per !e spicce o quello che ,·t. per le lunghe? Quello che ti considera ap~~na un bambino balbet– tante o quello che ti pone austeramente sul piedi– stallo della cultura! Si racconta di quel giovane p.: .triz.io che non ;n-e– ,·a ,·oglia di studiare: e allora il suo maestro. come per gioco. gli disse che insieme avrebbero inventato un nuO\"O linguaggio per comunicare tra di loro sen– za che gli aJtri potessero cap:rli; e incom.'Dciarono daU"alfabeto. dal1a grafia cu.riosa ed inconsu~..:l. e il ragazzo, gio1no dopo giorno. si dl\"ertiva un mon· do e si appliCM"i: e dopo un anno sapeva a meravig!ia tutti i segreti della lingua greca: infatti non era st•– ro che un bel trucco. immaginato dal suo pedagogo per insegnargli la lingua d'Omero. Forse non è che unt. leggenda. che risulta, pe:-ò. dallo studio a;:p:-o– fondito dell'animo umano. Diceva Dk:kens che 11 ge– nio può definirsi « infinita assiduità ,.: oon vorrem– mo far torto a11a memoria dell"Em.inentissimo Car– dinale l\te?ZOfanti: ma !orse la sua bron1ra d"insig::le poliglotta trae,·a origine solo da una tenace.. costan– te applic.r.zfone. Ed ecco che un giovane professore. ~,ge Shen· ker, tenendo conto dell"idea d1 Dickens e affidandosi a un acuto senso psicologico. ha - già da qualche anno - ,-arato un efficacissimo metodo per l'inse– gnamento de14. lingua mglese: il suo metodo. che da lui naturalmente prende il nome. è originale per– chè non si accontenta di uno qualunque dei lati del problema ma tutti li a«-etta. per quel poco che han– no di buono. e tutti li ripudia. per quel lznto che hanno di catti,•o: non disdegna I modernissimi mez– zi oggi a disposizione di chiunque (e infatti le 1e– zioni sono registrate su nastri magnetici). non teme neppure che qualcuno possa accusarlo di ?4Doleria; insiste e batte, ~tte e msiste. sulla pronuncia. sul– la grammatica. sulla fraseologia con-ente. cerca di distrarre lo studente. lo diverte, lo blandlsce, 1o lu– singa. lo striglia se necessario. 10 richiamo al dove– re. lo invita a non es...-.erepago di se stesso. non lo ab– bandona mai. qualunque cosa accadt.. gli riempie la casa d'insegnanti inglesi e americani. lo accompagna - dz.lla prima battuta fino al perfezionamento - con un chiaro sorriso sulle labbra. sempre spronan– dolo. dandogli sempre la sensazione d'avere un ami– co al proprio fianco. Insomma. ogni discepolo è un po' come quel giovane patrizio che. assieme z. Mi– ster Shenker. inventa ora per ora. gio:-no per giorno, la più l:!Tlpida e tresca Engua inglese. Un metodo. logicamente. lo si <:iudica m base ai risultati: e i risultati sono eccellenti: perchè non so– lo gli intellettuali (e qui ne diamo notizia agli scrit– tori. ai letterati. come un a,·venimento culturale di estrema import..:.nza) :na perlina le persone spro,·– vedute. operai emigranti piccoli artigiani. riescono in poco tempo a esprimersi in inglese. a scrivere in ingleE-e. a leggere libri e giornali inglesi. Noi. che Ci siamo sempre occupati di psiC't,!ogia. dobbiamo esser gr.:ti a Mister Shenker perchè il suo metodo. unko tra mille. muove da presupposti diehiarat1ame.ote psico!ogic:. da una perfetta conoscenza di tutte le reazioni-tendenze de'.Ja vita quotidiano: abbiamo vo– luto parlarne per primi: siamo sicuri. infatti. che questo metodo segna una svolta fondamenta!e nello storia non -,.empre felice. detl"inc;.egnamE"Oto: quindi una svolta della cultura. :Mig!:or elogio non sapremmo fargli. ELIO TALARI CO onnai tutti gli ric-orioscono. Il pubblico si appassiona. ~i commuoue. applaude <'aloro. * HIIILIO'l'EC.I IH 1•1ETIUJ Cl.I/ATTI * L...-----------------------------....1 sani.ente. :Nl).'O YALERI: La lotta polit.l- se AF FA LE spersi ve e false esperienze del Giusepp~ Ungaretti non è te~ 1 -;.~~~t~~k.p~=~~~~ u ì\I o R E DI PE A COCK s!_ il ftlo.sofo e il poeta, ma ca ,n Italia dall'L.niià al 1925 re~ime. presenre. !\on ha potuto. non nel panorama letterario del- l l ce soprattutto una natlva r1c- ;e~d1i~~ i~Uc;t:i~~n~\~ 0 : ..JL~ 0 l f:O~::~ l:~ !!~~in~!: :il:·o!~to~::~n~;t~~ i~u~al~ l'Ottocento mglese. Si tro,·e- ~i:~r:i::s~~~!°~:a;~= PP- 6H. L. ~~- _ * re le_ntarne~te il ~1:ttore da_ ~iò Sindaco gli c~nsegna la per- ~~~~eleu~~~ ~? r~:~e.d~u; che ettacca\"a a fondo I poet1 ga altri ,·alori. sacnficando Peacock accomunate m una ca tura g1ov!ale. Per queste La pri~:.i ~~zi~ne ~ 1 qudesta ~n: ~ 8;;fl~-:a ~s.ior:t lpol_it:{ 3 gamena con l attestato della ~a romanz ere e saggista la rotrtant:c1 e che mdusse Shel- amb1z1om. concedendogli d1· Situazione romanzata di m- sue carattensllche, 1 perso- ~ri ~andi si~nifl~at:1:e/~; nost:-i migliori uomini politici zio st~~co. sp:;:i!~at: c::~g:;_ cill~ dinan.za onoraria. c~i fama 'si è f;tta str~da ley a rispondere con la nota plomi non richiesti: 1I caso d1 trecc,o leggero perche possa- neggi_ glt riescono Vlvi. quan- s:oria del nostro Paese. Ebbe di a:.!ora. Da :\lazzlni a Car- rico. sereno. Piccolo. un po' cu.rro. re- molto lentamente Solo dopo ed importante Defence of Peacock. che sopravvwe come no dimostrare. ciascuno par- to piu .~ar:ic~tu_ra~1- e b1ZZarn in quegli_anni un_g~a:ide _peso ducci. da Cavour a _Giustino . . . . , stil? di scuro. il poeia gira la mortè. infatti. ·ebbe il suo Poetry. 1:a _ancor prima era narratore mentre tenne sopra lando il proprio linguaggio. la tant~piu~ivi.col~1~ una lau- O_W, a distanza d1 circa la an- Fo~nato. ds F. S. _N'1tt1a ~1 ER~EJTO RAGt:SA, La ,\a~e raptdame~ue lo sguardo iri- posto nella letteratura ingle- stato proprio !homas. Lo.ve a tutto alla s~a opere di let~ :oro aberrazione di fondo: si tu.dine d1 UITH:l.mta_ che g1u– ~~r~a ~~\~:ifa m~~~~~~ean; !t~~~-/ad;-\·B~~~:t't~ ac~~; fJ 58 _h~~- 2 1.mL~u~ Pado,a. to_~no. po_r abbass~ gli occhi. se, e doveva passare quasi Peacoc.k,. sottohneano I b10- te:ato-poeta_. _e so~o un? dei ,•iene cosi _a dipingere. i.n Ca- sti.fica !e lo.ro e r;i-~e •, ce li quel sig:iiflcato. a Fari:li. ~linghetti e Jacini. da _v~?ess:!"o a~p:-o!ltare una I Ce tn lui ~.11 _ t·1rq1nale pudo- mezzo secolo perché qualcuno grafi. a_dmiondere nel gran~e mille. c1tab1lt. _Ne1 suoi. r°: stel ~amptno ro~ meglio che Ca anzi p1u a~.c1. __ E ~pesso. La ristampa è pressocchè s. Spa,,enta . a S-akatorelli. d1ch:araz1one d_i riser,.-a per re. una lento casla ch_econ- pensasse ad una ricostruzione po_et~ mglese. e non_ solo ~n manzi._ coi:npars1 a ~andi 1n m L °:bba.:w. _ dell incubo. una appena sbozzati g1a s1 pre– identica, se si eccettuaco lie- BonJi!.hi.Gioliai e _Crispi. da De questo au_tore aon~mmo _dire quidono. Quando il Sindaco della sua vita. In Italia Pee- lw. 11 gust~. forse e meglio •en:alh d1 tempo 1 uno dallo gallena di ritratti esilaranti, sentan~ come esatte. audacJ ,·t cor:-ezioni e ritocchi e qual- P:etis a_Salv!min1. da Tur:u_1a che !ssa e p~r la ci~~:scnz10- ha finito di parlare. tira fuo. cock era noto fino ad ora dire la passìone, ~r la let_te- altro e spesso sotto falso no- dove dialogano lo scettico e lo persomflcazioni. capaci di re– che a::gil}-'lta io_ appendice s1._1l Gtoacch!?o \ olpe. da Sonm_no n~ di un C?S! s~e:g~~i\ 0 tema:I ri piano piano dalla ta molto approssimativamente retura delle Grecia c_lass100 me, a segno della poca fidu- apatico. il funereo metafis;co stare_ in_mente .a letture fìni– t=t~e ep1}~~ci:\1:a ~= ~ 0 L~~~"\~;~:1el~'n:saal~oh, ! ~i 1 z;~~= c~~tÌ~ag-~f·'~ t~:!~. della giacca un foqlierro. s~ onde si presenta quasi co- che rese Shelley partec1pe d~! ua in essi npos1:9 dell au~ore. ~- il poeta sognante. 1_· 6 ~·aro e t~- p1em d'e~i e di significa· cuni inteÌlettu~ antifascisti m- Rosselli. Tuni nomi e scritti meg!.:o. che per lui aneb~e mani gli tremano. me une no,;tà la traduzione grande ~ogno gre:,c?· caratteri_ 1 ~:5onagg1 ~ra, esto~o fl~ure I mna_moreto, la f~nc1uda ro- ll; come _evV1ene d1 Scyt_ropo. • . t il ·-4s e il '-lS a che brillanteme::ite ries.cono .1 potu~o anre una ~et.a dl .;:v:- . _ di due suoi romanzi brevi. stico dei r~manhc1 e non an e p,u ancora ,dee dell amb,en- manttca e la manonetta ella d, ~'lanonetta. del signor ~e:~~o ~!J ., ~lanifesto deg:O ceot~are te_ ra_.a"tioni d_elia. ,otta luop1 imprevedibih. __ I d~ti di Trtst~, lento_. pacato dice: a\"allati da quel Priesley cui cara esaurito al tondo della te ingi.ese del tempo e s: pro- moda. capricciosa e svenevo- Apatico .. del dottor Folleotto, in:ellet:uali an•ifascisti .._ ~litica nf:t ~mquant a!lm e-be !attil _s~no : seg:uent1. la 1nco1- e Que~t an~~ e per ~e un si deve il saggio più recente e cultura europea. pongono _fre~~; alla lettur~ I! a seconda delle ocra.sioni. eroi dell ~urdo e del comico L'idea di compilare un tale ,a.,no dal! u:utà al fascismo . ocabd.tà s.onca del tema._ l_e ·anno tn/ellc1ss11no ed r fan- più sion:ficaL,·o su questo au- Tutto ciò a dimostrare per la ,·1,·ac1ta dei d:alogh1 Un baraccone d, tlp1 pstcolo- m\'olontano. !a,·oro venn~ a11_·a~1tor;qua:•~~ L/pt"'r: ha ~na __ impota~!~, ;;~~r:r~acr~lo~~~h~~~:!!~c:~l;i n.o nel Qu_-ale mi fe-"'tPgpiano. to:-e ~:- molti ,·ersi unico ne! quanto vh·o. cult~ralmente e - c~e ,·arrebbero una_ rie~u~ gici. in ~o~clusion.e. ~uidati _n _1:ttore che abbia fami– !!I co~;J:~~ 0 di 1 ~ll~;r 1 enas'I'~~~ ~: ~~in~~:i:nr:a~n~r qu~st"o'g:-atuito. Ernesto Ragusa è riu- .\on lo dtro P_er r,lerare . ._.e suo genere. che _tanto in11u1 umanamente. f.u I_uomo: e_ ba~ maztone come tea,ro _d1 dalla malmo5e regia di Pea- ghanta COf! la letteratura ~n– d'e!J~t•~sti.lità co~ la G~rmania ele:ico di nomi t:-a quelli che ~c;t_a, a su~rare t~_tte -~'!es ~ re rie fosse o,sopno. !"ironia sui contemporanei. sopr~ttut- sterebbe forse tl solo pregio d1 idee_> -. per la forte carica cock. soggetti al suo sberleffo g!ese potra agevolmente. ,gt– di Hitler e si atte!lde\·a !'arri- più hanno improntato della lo- m:s1d.~. _tu,t1 'que~,1 c:_h d1 che. nelle apparenze e nella to su SheB_ey. e per dir_etto questa . ce.m~g;1a greca a i_r~m~ ma. s~prattutto. per la e decantati daJ suo buonumo- trenrso Peacock. meglio ,·o degli alleati. ro pe:-:s.lnahta que, momenti b~:-atr, "'g cu. pu;eh ha ~~- i:oi:tan-a è in turro L d. contatto p;u che in ragione salvarlo dallobllo. Ma Pea· ,.,e,az1one d. quel buonumo- re. su di essi l'autore fa ca- comprendere e. forse. add.irit- ll proposito era di riillumi- poli:ici del __ no$t:-o_Paese. Essa mipatt fa ,:ema!.c e. 1? 1~b,!: ~ ~ -. ' . 1 · t ~co della sua ooera lettere.ria. cock sopravd\·e. ed occupa un ré intellettuale. per d;rla con dere e una specie d poesia tura inquadrare più compi-.i- nare. porta.-idola alla_ luce dei sa da:-e u: 1 mimae:i;1e_n_on p_re-:!~t~t~che :;i ~!nt~t"~eu;,;"" 1 P~~ pe_r s-pzegare ' pere " el D: Peacock appa;ono dun- posto ben determinato nella Pnes.ey. molto raro :n ogm do'ce d-ff · 1 · temente il ,·alare letterano di me~o vecchi. 1:11Jlfl:1a.!rn~ d1 una I !~~~i!~-'t.~. d~lw;i~-~h;n~~;~~ lii!n~ d: \:e,; altarn'.en;E' attua:i. m~o consenso alle fe .:.re Se la que n:ea.- Co'.lezione di cJa 3- '.~tte.raturn anglosassone. per tempo ed ,n og~i letteratura. . ' .e I usa co~e un rag: grandi autori. da Shaw ed I~_1a pnva .d1 .. ~ u.ra: mi_ 00 .1!1:· 1-p:-4ctaiio•:i st->riofrafiche ma la cui emb!emat:cità. pot:-ebbe mia poesia Ilo qualche t·alo- sici :ngles'. di Garzanti. diret- nrtu dei suoi romanz,. della c~e penne_tt_e ali auto:-e. d1_ag- gio di sole su u~ circo eque Huxley, la cui parentela con s~1c~-~ toz:-es,te~i• ~bd itr,; 1 _s,. e mettend->ne _a N:i_ironto_ uns de.stare suftrazi da tutte le,----............ ta da Sah·atore Rosati. i due sua opera dunque. e torse g1rars1 d1smvolto. sp1ghato. stre. che conferisce loro un Peacock potrebbe forse iscri– a r;:11acciare r1. fili d i a ~-l~a più :uns:3 sene poss1bi:e d1 ogni partL Le t:-asposiz:on:. di Ra- se B I TT lì RI 'romanzi, L'abba:LQ deU'incubo della non più apprezzata da canzonatore. m un mondo d1 fascino smgolare ». preciso \"ersi in conto di at l fi– ;:;se ~p:~ ~t;~\a,~·en~~-d~t corre:i_te e_ di o:ni tradizi->nt"'. !~~res~~~~ U~~m;:?:i?;h: a<1.~ U- c~e dà ;I. Ltolo allintere ed'.· :ui, eh~ fu poeta _elegante ed fl:oso!em~ e di a~su_rdità. in- non senza malizia Priestley. liaz.ione. In tal m~o, ~~= ed fascismo. R1pen~e c10~ all_e! O>m1 ,~apitolo e fa~t~ prec~- 2:-ess:,·o. ;1 suo nt"So ampio. lntere,.,.,.anr1u\'i ,.iubbii ... ,... z1ooe ital:ana e Castel Rampi- :ndubb1amente smcero. ma ~ell_ettual~. da nd0 •.nsieme un.a ono figure che non valgo- un intrinseco valore letterario ~~od~ll~t~li~ ;;~1~~~strl~,~~=-: ~a q~~le c~:"~ 0 1 ~-:~~t~i tragico: _lemurico._ Zanott? :n d1ffonrler~ \·o--rr~ oper~ no, apparsi l'uno quando l au- minore. oltre c_heau.tore d: un i7~~f;e d. umamta e di equ.- no ad ~gni modo come t~pi ~ al _pìacere di una comme- te,·ano ancora dare ai poLiti- o:-ient.:.re o di spieia:e o d! una a.~,ettan_to,. \mpevi:;a h! f,~obs1~de~;1a ~fud1 ~c tare. trentenn~. era . an~ora poema narratn·o .. il ~hod~- . .- - :schemattci. mezzi deffautore ~1a ?• ~ratteri nuova per canti de! \"enten!lio nel nesso sintetirza::-e le co:1clus1om e 1 ~:t\~e.o~~t v~;;ta~~on:iu.,,7.:f'ca- • PRUVRA-'l.'1A :.e r \ , -i., c1l_la n~rca di un imp.ego daphne. pressoche d1ment1- 1 due ro~anzt _b:e, 1 • 0 _rac per dimostrare certe sue in- l _Ite11a. i romanzi del nostro della loro im.po :tanza_ storica: ~_p.usa~~ - da_ lL'"I :110!11ent1? al- z!one. ne ba ,-i.;to le ~de,·e· EOITORL\LJ » fi~_o- e l_alt_ro._nel 1831. a tre- cato tranne che dallo storico. c~mt;. lun?h1. sc~a1 per l_ed1- tenzioni. certe sue teorie Jet- rivestono grande intereS3e gli anni risorgimentali e post- I altro. ~mo \ alen s1 è d1mo- • . . -; X - uò I e 11 bando d, con,vl"!-to d:c1 annt d1 d,stanze. quando S ced lt h z1one Itahana. Si caratterizza- . _ . . . anche per la storia delle idee risorgim~tali, quell! più densi,~u·ato ~n chia:-o.. sto~co~ oltr~ ,r,~i!do~;! p;ro~u!~ti Pd ;i~~ all'Edll ST-\-'1PA OOla;1 e:-a or:11-ai matu:-o. accasato e uc e_mo o_spesso e e un no proprio per questo dimo- terane. ~nd1 prodotti duna Sono molti. come si vede j di ..Stona .. nella vita del no- che pe, queste note tnt udut .~a , qu' ·a~ 0 nob'lmen·e ac- defin;tl\·amente a~s::uno pres- autore SI affidi ad una tra le strato potere di com 110rre sa- mente di lettera o: Peacock pregi d' t • stra :aese. ara:tere anto- ~~~~,/ 1 :te~e t~· .i~i' :>~•r,;~~: 1 ·~·~:l~.,~•1nati ~~ rui:uro· non 'c-a1do. K~,~~AG 8 Ue Ro,;.--i. s, so :a East India Company. ~ue ,~pe:e- le più e-ara. forsE" 1:_re piece\"o:issime d·un am- non è un c:piglioso moralista nM."Ont'~~~~s :a;l:co;::r~ ••~ lo~~c~~l~ra h~~olta di b~ni ~ tto,-LJr:·p al.Ì.o : .,, .ii 10n e"~ d resultat.. Tel. 857.l20 <fondata 19381 }I Aveva _solle,-~to _clamore. ,a p.u r,spon~ente al c_aratt~ ~ie~t~. t personaggi sono in e neppure un_co_nvinto bandi• Peacoc.k. ':-.- i p!U interes..<(ill:1 seni ~ 1 ;?.i->,llni 'lnc-o·a 1 ·-~t·t· .1, .\ di- 1 GlUSEPPE l'EDESCBI , . nel 1820, il sagg10 di Peacock re, e che po1 il tempo 1mpon ,ehna figure del tempo d1 tare d1 nonta; m lui ci sono PlETRO CDIArn

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