la Fiera Letteraria - XIV - n. 1 - 4 gennaio 1959
Pag. G di la!teia:"fTli nel buio, E'cuotrndosi di d.:>r..i:o Ja Poh'erc. mi di~:-c clle dan·ero sarebbe F"ato contento l'indomani di portare in– sieme Elda e il prt'tc: non so ~ \"ì !~e sothnt~o il calcolo di non inimican;i nes– suno dei du(' o una sincera speranza di conciliazione. Tornai a c.a10a: Irene sta\'a a...cora ncitando i1 rosarìo. che è pure un metteI\!:i in ,iagj"io. ~tì ricordai un \"<'!"!W> d~I L:bro: « Io me ne sto solo 1\no al tt'm– po del mio passaggio ... E dUn -tratto quel dClSider:o frustrato del vi-.:gio usu.ripatoml da,i::li altri si trasformò in richiamo verso la terra O\'e mio padre ave\'a invano te-n– tato fortuna. mi nacque nOt'!ta)jgia di c,m;_ gre.re do,·e lui era fallito. Appunto perché falliti ne-ll'ambiziòne di arricchire. in mia madre era sorto poi il proposito di c:1iu– denni in seminario. )li stanca cercare di d .fendermi. Chis~à 1H' per v1,·cre è necessario essere sempre u::::10 e lo stesso. lo ho prO'\·ato .1 cam– bia:-e. dicci anni fa. e di que.:ito mi accu– Eano. anche se une eoe.rema fonnale, sol– tanto di a-bito, S.J ohe ,soddisfa i miei pen;ccutorl D.lll'altra parte. Elda mi im– pone di rispettare la scelta vissuta in questi dieei anni. F.d io dunque donei o espia~ e placare l'ombra dt mia medre on-.ero tt– guitare la ribellione: nes9uno mi domanda che con io ,·oglia essere. Di tale sch:a– vitù che mi echiaccia nel momento che. in,•itandomi alla complicità con i loro di– segni. tentano di impormi la lo:o hbertà, mi sono già lamentato da ieri varie vo!te. :\la il lamento è in,-(!iC'aoe. è EOio una pausa. un rinYio, uno ,spazio vuoto. Cosa tf'O\•erò dopo" La realtà adesso è che io 11onoqui in cucina teso a O'!ni rumore sosi,étto. nau– seato dagli odori che v1 hanno lasciat o le bigotte '\-e:'IUte e vi6itare mia mo.ii: l:e. in una casa c he pe n~avo mia e destinata come tutte le e.se di Valica a crescere delle vite umane e che im·ece è .già qua,;;i una tomba. Irene di ropra, su.I letto o in ginocchio. sgrana il suo rosario. Cosl nessuno di noi aiuta o etL-etta una s.:,lu_ zione .. Aspettiamo il ritorno da Roma del prete e il ritorno di Elda .. U:ia solaz'.one. d:co. Aprire la porta e gridare. Gridare: ,,.Si.,gnore. ohe non abbia a ,-crgo..,Tflarmidt a\."IE?rtin\'ocato, .. DANTE TROISI LA FIERA LETTERARIA Arnaldo Frateili al cintrua POESIE diAngelo Narducci Il nuovo 11., I...IHRO DI CL"I SI * P .\ R I,.\ romanzo di Arnaldo Frateili * FRAMME1YTI PER [;1YA APOCALI E ALLA VIGILIA DELL"ANNO NU01'0 Ritorna un lungo inverno sulle case Piove a scrosci Amore non mi aspetti più al balcone 11 bene andato non ritorna più Onda non è che batte e si divincola Che scava irrefrenabile Che spazza l'alga mort;, il guscio vuoto Amore amore come è :riste il vento Amore non m'aspetti più al balcone Amore se mi baci sulla bocca Io non mi desterò Xon tormentarti pallida al balcone lo ricord" ·era - tutti una sera nella memoria - con all 1i, frusciare di foglie e d'im·e ,ami già secchi. lo ricordo una sera e veniva una voce di piano da una strada deserta. una sera come stasera che la luna è velata e tu chiedi. mi chiedo ma è inutile dire. la risposta è negli alberi secchi. nella luna veh1ta. nel vento che soma da Xord e si insinua tra i panni e andiamo come co1wiene a chi non ha nulla da fare e ha mille cose da !are da dire ma tace. o ricorda che a Lussemburgo pioveva quell"anno. Ti chiedi. mi chiedo. abbiamo un anno davanti una dta da prend~re e dare e la luna e un poco \"f'lata e ricordi una sera mlrOrne con la nebbia alla cintola e un"altra a Bruxelles dove un uomo dormH•a per strada tra gattì e bottiglie di latte - e il silenzio e ~ià ,·oce e il rumore d'una foglia che cade ci fa abbrividire. Quanto tempo è passato, quanto altro ne andrà tra i barconi del Tc,·e:-e e le chiatte alla Senna. come ognuno si illude che sia lutlò importante. libri. giornali - e sarà come stasera che la luna è ,·elata e tu ed io andiamo senza parlare e il rumore d'una foglia che cade ci mozza il respiro e sostiamo finche lunghe \Oci ,·erranno a destarci da un sonno dt sabbi:-i .\;<,i"GELO NAROUCCI * ,li FEIUJITA ,·no· VIRDI l Col suo nUO\'O romanzo. di te_mpo stesi.o tempestosi al· perte erano nella nuova pro- burocratismo e nel suo as– recente appar~o presso l'edi- l'interno per l'onda ango- sa post-rondista. e come esse surdo conformismo. in una tare Bompiam. Nf:~bia bas- sciosa delle passioni che san. servissero allo scrittore per società che ha dimenticato sa. Arnaldo Frate1h ritorna no muo"ere. e trnnquilli al- riuscire a creare attorno al i valori morali essenziali. ancora una volta all'ambien- l'esterno, ~ulla pagina. per- difficile amore dei suoi due Non soltanto Serra è un uo– te. al. mon_do. ali~ situa~ioni ché non è loro possibile nar- protagonisti una atmosfera mo amareggiato e deluso. ma che. a1 suoi (edeh lettor:1 ap. rare se non con ordine. con compiutamente italiana, la di fronte a lui la giovane panrannt? molto_ \'icine a assoluto rigore formale. con oscura e tragica solitudine collega e sua ex alunna Li• quelle d1 Capogtro. il ro- tutt_o il rispetto do\'uto alla dell'intellettuale italiano di via è una donna psicologi manzo che ebbe molto e mc- ragione. alla logica. alla in- fronte all'impossibilità di camente alla deriva. perché ri~ato succ~sso ~ressa il pub- telligenza. alla cultura. In vivere - specie in quegli uppunto sopraffatta dalla bhco negh anni tra le due Frateili. quella forma men- anni sotto il regime fascista, vita: ma è dul loro incontro guerre. ma che forse non fu iis umanistica ~i incontra re- - su un piano di sincerità che può in\'ece muovere app~ezzato com~ . av.reb_be licemente con la diretta con- anche nella sua vita privata. quella vita nuo\'a o almeno meritato dalla critica 1taha- suetudine con una narrati,·a così oggi con Nebbia bassa. quel barlume di speranza in na. anche per alcuni equi- europea. francese. inglese. impostare In e storia di un unn vita nUO\'a che sia ca– \'OCi di carattere. polemico tedesca il cui spuzio nelle umore• significa per Fratei- pace di aprire uno spiraglio e per quelle fatali diffiden- storie letterarie :sta a un di- li evocare tutto un dramma nel loro avvenire. Che poi ze verso un romanzo e di presso tra Bourget e Alnin del conformismo ital iano che ciò non accada. rientra in intreccio• che furon~ in Fournier. tr a Hardy e Lo- è sottinteso allo s.te~ so dram. un arcano gioco. delle esi– certo senso il .frutto d1 una wrence. t.ra Hauptmann e 11 ma dei protagon1st1. stenze. perchè L1v1asarà tra atmosfc:3 e d1 un'educazio- :\lann d1 Bucldenbrook e Sia in quell'ormai lontano volta da un suo dramma par. ne rondista delle le\'e lette- delta Montagna iricanrara. e romanzo che in questo re- ticolare. uscirà dalla vita. rarie che tennero il càmpo magari tra lbsen e Pirnn• centissimo il protngonist3 e non sarà che ricordo: mn verso il 193~. Il curioso l' dello non senza incursioni un professo1e di scuole me- pure nel bre,·e incontro t' che il Frate11i dc,·e essere m Jo~·ce e Proust d1e e lo sfondo dcll3 e storia maturato qualco~a di serio considerato tuttnltro che un Tematica desueta ed an- d'amore• che lo ha al suo e di \'ivo. il sentirhento d1 narratore e documentario•· che desueto modo di narra- centro è la scuola italiana una vita m orale che non ab– un narratore do tranche dc re. se non_ altro u causa del Dure esperienze gra\'nno ~in bandone.rà più il protngoni– vie. e un contenutista•. un sopra\·,·emrc quasi senza so. sul primo che sul secondo: sta . 1I bisogno di \"i\"ere ne– neorealista ante litteram. La ste ~i n~ove _bpirazio_ni_. di se il primo è_ nella ~i~na gli alt~i e per gli altri che suu narrutiva inclina quasi modi e d1 mode 1~arr~t1,·1. ed delusa matunt~- ~rma1 1so- \'mccra per ~empre la sua semp_rc ed in. modo partico ~;1~~0 dcw~~~~:~~ p~ 1 i~o~~1~ :~;~sa'1~-;~~o1~ 111 /t 1 :~ 0 e 1~~~~~ so~:u~:~:- che Qlll'Sla è, ap. lare m quel ~uo lont_ano_ro- ca connessa allo .studio d1 tro con la fanc1ulln che gli punto una matenn e dcsue– manzo come m quest ultimo. c~rti rapporti s0<."rnl1- dn offre la su:t trcpid:rnte de- t;\ •· pressoch inattuale nel ad offrirci 1I quadro di una dh•erse accentuazioni delle dizione. è nello :-tesso tem- la -nnrrati,•a contemporanea. borghesi8 intellettuale ita- storie raccontate. da divcr- 1>0 tentati\·o di evasione e che diffida ~oprattutto di liana srndiuta nel vivo deì se disposizioni alla scoperta eh ricostruire una realtà al tutto cìò che può ricordare. suoi pili amari e difficili d, taluni gangli_ ne~\'Osi, o cli _fuori di uno schema or. appun_to. la. presema di un.1 rapporti ambientali e fami- d1 talune ne\'ros_1 sociali; n_,a mai ~enza ulcuna risponden tematica_ di sent1mc-nt1. di liari. il quad:o dt len~e frat. ~:~ ~~~ 1 ~u~,;:~t;:;i u~g ~~~,~ ~f1 ~ 1 ra~~~ 1 d~~ 1 :::ici~ri~tJ~;'. ~~:~:~ nd ~f~~1; 1 /e~ r~~ 0 J~~iot~~ ture che ali imprO\'VISO di- Puccini. come :,.1oretti. co- la moglie coinciderà col ,·o- umana. disint('J,trando quasi mostrano tutt.a la loro dram. me Tecchi. come Suparich) to della gio\'ane amante. cioe sempre l'una dall'altra e mutica ineluttabilità. il tra- meno moderne e attuali ap- con l'estrema scoperta del proiettandola su una problc boccurc di passioni extra- punto per un"acuta sensibi- peccato come Calto operante matica che ne~a sostanziai matrimoniali o comunque lità dello scrittore non tan- oltre la stessa lubilità uma- mente i fatti di coscienza Il non più cicatrìzzabili nel cli- to verso le forme ester!ori na). Nel protagonista del se· valore di un romanzo. ('Ome ma degli affetti familiari. te- con le quali ess!' si ma1~1fc condo. giunto ormai al di là questo del Frat_e1h. m1 sem stimon!a_nze quasi sempre di ~t!ra(: sse"~~sl~cel d~c:;~~1~1~~ ~~ll~r~~1!urJ~~Ìain,.~~el~~ ~~; ~:1~td;~~ec!si1;;~~oa n~l\13 \~~1 una cris, latente appunto in duli d'espressione e di certi uo mo d o\'e la solitudine di- umtà nella coscien1.a del un mo~do. in una società. in mezzi di inda~ine non t-. cht• \"<' n.ta una barriera insu~- l\10~10 che la sua ste~sa te– taluni ishtut1. di confhtt1 con- una ripro,·a d1 conformismo rab1le. l'amore d1 una g10- mat1ca comporta e nella sua nessi con l'impossibilità di estetico) quanto Hrso la so- \'One donna è un fatto mi- carica polemica contenuta reggere a un certo clima tan- stanza di una cultura con- racoloso e vivificante. no_n in una analisi dellu vita ita– lo più soffocante quanto più t~mpor~nea e_\'erso re~pres- più una_ ruga ~alla realta, hnna. cor:iprnta ~ttr~\·erso limitato da bre,·i orizzonti s1one .d1. certi prob!em, che ma _un 1~provnso e dram- ~rs_onagg1 e amb1ei:it_1 stu- umani: unu picco_la c!ttà. una ~~::ioix:~~~a all~/0~1:ltà 1~~~: m~~co dr•c~~il~~i \1l~::~=~t;, ~~~~~i;t~:nlo:eori:~~ri:a s:~; scuola. un c~rchio d1 _casate: quando appar\'C Capogiro. il anni il professore \"irgilio per dire con l'accorata se– Si tratta, è mutale dirlo. di romanzo poté sembrare a Serra. arrronta In nuova rietà dt un·artistn cosciente una narrativa che si diparte molti tra coloro che Cace- esperienza con piena co- di quella che è la propria da situazioni psicologiche il nmo professione di critica scienza della carica di do- visione della \'ita e del mon– cui archetipo primo (u nella come _l'espr_essione: di und lare che essa comporta per do. L"amara poesin d_i que– flaubertiana :\ladame Bova- narrativa d'1ntrecc10 che _e~-se stesso e per la donna che sto romanzo e 1~fine in una ry. n~tural~entc trasportato'. ~~~e~a df ~!~~~~f~~~nd~r~\~~ :r°"ru~~o e~si3li~~it~r~sien~~ ~~ag~~f1/e~;;;1t~m~~ozl~·nt~uc~i quell archetipo. nel .cuore eh che in quel tempo si richie- fallimento che e nella sua Li\'i3. di questo suo uscire u~rn culturn che \"i ha ug- de,·uno anche alla narrazio- ,•ita. quasi un rl\'crbero del- alla ,·ita. proprio quando giunto altri documenti. più ne. dimenticando che impo- la vita italiana. fallimento ellu sta per superare le sue ._ __________________ __, scaltri e più acuti nell"inda- stando una storia compiuta- di una missione di educatore. contraddizioni mterne. quan- 1111,111,.11,.11,.11,11.,,,..11, .. 1 ...... , .. 111,1111111111111,111111,1111,111" gine psicologica. anche se n1ente romanzabile il_Fratei- in una_ scuoln _che non la- d.o. ella nel suo nuovo e an. non altrettanto persuasivi ~i non tralasc1a,·.a d1. porre scia più margine alla co-: t1co amore per Ser_r_a avrà sul piano dell'arte e della m atto qu_anto di sott1lmen- st1en~a. schematizzata ormai r1.tro,·ato la sua p1u \'en oesia te .e~press1\·o .. qu~nte possi- da pili di trent'anni _ncl~a ,·1tal1ta p Occ~rre anche aggiunge- bilita d1 allus1on1 e di sco- routine del suo autontario FERDIN"A;<,i'DO \'IROIA re che si trattu altresi di una Domenica 4 gennaio 1959 'l'.\(,'(;LJ-'O DEU,O S\'A4 •.\TO * Una villaa Frascati * ,I i GIQllGIQ Call•llQ.U La parte del poeta giovialone , gran Corchetta e buon gargarozzo oltre che forbita penna. che a tavola ci sguazza •nelle saisette e nei vinicelll) come il ra– noçchlo nel botro, Rragragrando storiella– ne grasse a risatone che ranno buoh ~ngue • tro i colici alzati alla Musa (la quale, po\'era ragazzina spaurita. chissà dov"è andata a rimpiattarsi in quel mo– mento) confesso che mi è sempre andata pochissimo a genio. anche se talvolta mi !iOn trovato in obbligo, per dovere o·ospi– talità. di recitarla nel miglior modo pos– sibile: vale a dire nel peggiore dei modi. caricando le tinte, come per !orza succe– de a chiunque s'in\'esta d'un ruolo che non è il suo, il volto già martoriato. per lo sforzo. dall'ine\'itabile e stupido mal– dicapo dell'indomani. Ha niente malditesta. anzi una fronte fresca come un prato d"erba e sentimenti chiari come re~orgive. l'indomani della ce– netta !atta a Frascati e tro veri amici , dove pure non mancò di scorrere 1 ma biondo, ma mite ma teneramente remmi– nile) il mal\'a~ia di Memmo Tonelli, che con Mario Barucca e Franco Vittore sono stati I generosi sostenitori dello serata. E dove pu1·e non son mancate. dopo le sa– pidissime poesie romanesche (meglio sa- 1-ebbe dir rrasoo.tane) del cuoco Pio Fllip– poni. le storiellone così innocenti (e lo eran da,·vero. nella loro elementarità), che a ripeterle qui ci sarebbe da farsi licen– ziar su due piedi. Il cappello. che subito mi tolgo di fron– te ai lettori !or:sc impensieriti doll·avvlo• non ha avuto lo scopo d'introdurre in uno dei soliti articoletti di colore, ma soprat– tutto l"altro di sooldarmi un poco le. ma– no. e di liquidare in bre\'e i conti con la cronaca. prima di dire più giudiziosamen- 1e come sia ancora possibile oggi, a due pessi dalla città che chiamano Roma. sta– re insieme giovani e meno giovani, e tut– ti con lo stesso baco poetico nell'ossa. sen– w tagliare i panni addosso a nessuno. A Giuseppe TofTenello. dunque. diret– tore del mensile frascatano Tuiicolo. che dal 1empo della t·endemmia, quando si cominciò a parlare della svinatura . on– da,·a meditando un poetico incontro rn can1ina, ira le bolli in fila lungo le pareti. e i boccoli di terraco11a sui grossi bigonci. capovolti , secondo la testlmonlan1.a di quel raro poe1a in di\'isa blu e di quel l'Q– ro e caro cuore silenziosamente 2cncroso ch'è il nostro Antonio Seccarecc:a (Il qua– }c, !"intera serata, se n'è rimasto zitto zillo ad a!-.collare gli altri. col suo mite sorriso dolente) il primo ~razie spontaneo. non fos!-e che per la pro\'a a,•uta. mi piace ri– petere. di come si posso ancor OliU(i, per pur~ e disrnteressa!o amor di poesia, e non per tornaconto, sune insieme davanti alla be\'anda (' nllu vlvando. umici dalle più diverse origini e tcnden,.e (c'era \lbc-rto Be\'ilacq Hl. venuto appost;1. da!IJ ducale Parma a !ilgillore la bt>llo lezione– di stile ncll'allegrln). e senzn ~entire il minimo bisogno - come più spci-:so ac– cade: cosi. per dariii un tono - di dimi– nuire con le lnsinuozlonl e i pettegolezzi gli .US!-.enti. Cosa volete rare! se son rimasto com– mol-sO. io che pure ho fotto il callo a tonte cose ma che per Istinto ho sempre prc· ferito schi\'Ol' certi spassi. vedendo olla medesima tavolata veramente e civilmen– te poetica {accanto a giovani e meno gio– vani come Lamberto Sontilll. conettl~si– mo come un clergyma II pur lasciando tra– '-i>ar!re la contcnte1.1..a per il successo del suo recente Spazio, come Aldo Accattatts, Franco Simongini. Ugo Reale, Massimo Grillandil il comandante di Antonio Sec– coreccia, cioè il fecondo e simpaticissimo Ruggero Santini, e (flgul'8tevi se Il sotto– scritto non ha approfittato dell'occasione per prenderselo a braccetto e per spillar– gli flor di promesse) addirittura l'Amml– mstratore della Fiera Vincenzo Prepara– ta, unicamente lì, diciamo subito a scorno dei maligni. perchè frascatano. insieme con il cognato dott. Evaristo Dantlni. an– ch'egli da semplice, ma necessario, invi– tato. Caro Elio, ci !ossi stato anche tu, tradi– tore che non sei altro. avresti capito ipso facto perchè, proprio a quella civica tavo– lata, ho !ermiss\mamcnte deciso, come t"ho telegrafato. di cederti a rate la mia villa monteverdina, per costruirne un'al– tra più grandiosa ancol'8 (Preparata me l'ha preparata anticipando· i milioncini e i soldi dei francobolli per mandarti le mie prime tu.sculanae), appunto lì a 'Fra– scati. lontano dalla cacamaroderre (ah li genio del Proto, quando ci si mette!) ro– mana. Sarà lì, d'ora in poì, che custodirò i pre– ziosi incunaboli poetici che da ogni regio– ne d'Italia mi giungono con la loro più o meno grande rottura. e sta' certo che ne avrò tanto religioso rispetto. da lasciar che le 1'8gnatele li avvolgano nell"argentea trama del loro silenzio, soltanto perché fra cent"anni tu ed io. in un'altra sere.te fra amici come questi. possiamo leg gerceli avaramente tutti per noi e soltanto per noi, finalmente invecchiati (gli incunaboli) quasi più di quanto non lo fossero quando fu steso il loro atto di nascita Nel frattempo, se mi verrai o tro\'ar qualche volta. li mostrerò le cose e le genti !rascatane. le quali ultime guardan– do veramente dolralto la città che chia– mano Roma - e tante altre città ancore della bella Italia amate sponde, - mi han– no dimostrato di saper trattore con tanta gentilezza la poesia, e con tanta purezze d'animo, da rar arrossire come papaveri tutti i pappagallucci che le fanno la corte cosi, soltanto con lo nascosta speranz.iella (molto losca in fondo) di poterla sfruttar bene o male ai fini d'un successo che do– potutto. in un mondo industrialmente or– ganizzato come quello d'oggi, è sempre un successo da far ridere i polli. top. Ché doll"omobile (colpa delle can– tine di Santilli senior) sono Inavvertita– mente trascorso oll"asciu110, co!-a sconsi– gliata da qualsiasi buongustaio o intendi· tore (o zitellone dell'arte•· direbbe Proust), gente che tuttalpiù ammette a malincuore (se proprio non se ne può fare a meno) il pa~soggio contrario. Morale della Cavolo, cari amlct di Fra– scati, ancora e sempre grazie per le sere– no !ternta. E state certi, certissimi, che scberzo fino a un certo punto quando dico che le vo~tra urbanità e onestà non le di– menticherò campassi fino al duemila. così come nel Giorno del Giudizio non dimen– ticherò il debito che ho vuso di voi. non fosse che per la possibilità che ml avete dato di scrivere Onnlmente In buona fede. ,almeno nel titolo d: questo •taccuino• pili che mal svagato (ma ci sono di mezzo le Feste: lo ~ente ·comprenderà), Una \'1Ua a FraJl('Ofl di GIORGIO C..\ PRONI Amici {rueatanl, a,r11un10 In postM:rlptum PNC'll~ non fondate un bel premio pa11bllc In c-uore e In \•lno? lo, che 11ono astc:-!a. ml con– tcnl('re! di entrare nelùi Giuria pt-r berne un altro l[<'l('C!o tra Vt'II. ' 'e:.- ~ . ..J ...1~ . .. Da ~lnistra: Vl_ncen7o Prepa.rata, (?ior,io Caproni, Alberto Bevila.equa, Lamberto Santilll, Aldo Accallat,~. Franco Snnongmi. E, 1 51rlsto Oantlni, Ugo Reale, Massimo Grillandi, Antonio cccart'cCla BOOKCLUBS tematica ormai piuttosto desueta nella narrati,·a oc– cidentale. e desueta oltretut– to nella forma di indagine psicologica nel cuore di cer– te situazioni pussionali. par– ticolarmente connessu allu educazione letteraria del Frateili e alle correnti di pensiero che le animano. educazione letteraria inseri– ta in lui particolarmente sul fondo di una complessa pre– parazione umanistica che si rh·eln soprattutto nelratten– la ~ensibilità per la forma. nella precisione di linguag– gio e di scrittura. in una chiarezza di stile che è pro– pria di certi scrittori della generazione di Frateili: si ;)en:-i a Umberto Fracchia. a :\1ario Puccini. a :\!arino :\fo. retti. a Tecchi. a Stuparich. portatori di simili inclinazio. ni psicologiche. scrittori al Lettera romana: CONCLUSIONE SU BECl(ETT Lo Dlnlale tntztatwa e •lato reaoua,a 111 110,10 ctaa11 AH I l'I 1,111:110 I CUI aderenti 1ndnnn del ~C'Uf'O[l Of'Of'flCI a) ♦ •e.ngono tenuti au corrente oe1 non di m"!H!POI .:suo cesso attraverso l'Invio jltatu,to del nnt1%111.rio men11il,. edito daall • 4.mict del llhro •: b) ♦ nctvono li dom1c1llo. a m~ oo~~"'- 1 •llhn del mbr-> da loro richi,.~ti: e) ♦ ncr,onu In prrmlu uo •llbrv de.I mci.e• • •urv .1ccll11 dd ,•alorf' mt.dio du:h :1c11u1~1, pf'r orni dur •llhr1 dM mdif'.- da lnro acqui~t:111. d) ♦ usutnuscono ae.1 .ser-v1%10 gn,1u1to dJ coniiulonz,a Il brafia offerto daizli •Amic-1 dl"I hhr11•: 1) ♦ rnusounu 01uuo .:.curuo .$Ulllmvurtu aell'ttnt>nnv.mPntn • nvi,:-tf' e iz1nmali d1 car"tTPr• 1 .. rr,.r11r1n L'adesione aJ J:Sout Cluo lhu111n1.1 t uoe.r• e ,(n1tu1hi e effettua con l'acquuto d.J un •lihr,· del m.-k• · Gli ade.r,n tl chf' p reien11tno trf' nun,,, ......... or1111uf111nnti diritto • 1cc1he.re. rrahutam ...ntr an • r1hro itel mf'_Cf'• RichtelUre ,e n~ im pegno dettoollatCJ p,09,amma e ~chedo dJ ad~one aoll Amici d~I 1,1brY"1 lrJIP rJPIJ, \f1/•n• Rnrn, EDIZIONI ClNZiA · FinENZE Ultimi Successi: Renzo Laurano presenta . ISA MIRA: DA - Una viuzza che porta •l mere - Liriche . Un voiume d1 pagine 11111111111111111 ,111111111111111111111 XL\ì:-82, L. IGO. . . • . L· /GJORS.-\LE Artistico Lettera- 1\ll~A ç.APRI - L UOfi!O diterso Racct,nt~ opera no cerca nuon !>Crlttori. mu- pr1ma d1 un~ sconcertante ra~azza del no:.tro tempQ. sicisll, pittori, et neo laureati. Un v~lume d1 pag. 84~_ L. 600. _ ambo~essi: Scrivere: Approdo Ordmaz1om a Edizioni Cmz1a, via Alfani 27, CtC Po:.tale jdel Sud. Lungo Teatro Nuo- 6/11312, Fuenze l. ,·o, 29, Napolt. ' . « eppu .·e s1 ,.-onvinca dell'eccellenza di ciò che pub– blica. - e. del resto. è il solo nd essE;rlo - l"editore non può fare a meno di i)referire gl'inediti più sca brasi: quelli che gli conquistano immt?diatamentc una -.pecìalc :-e,:uta1ionr e !"ostilità della maggioranza dei librai. oppure l'accusa d'avere att<?ntalCJ alle istitu– zioni. In verità pubblicare il libro e che ci si aspet– ta\·a • non è male. ma non appartiene precisamente all"attività editoriale. perché e una ristampa ... •. Queste e poche altre parole sono premesse all'ultimo· catalogo delle e Editions de :,.I inuit~. e !:-embrerebl>,· quusi che \'Oglìano rappresentare. nell'intenzione di chi le ha scritte. e J. L. •. un manifestino di cert:,; editoria d"avanguardia. la quale è giustamente con– sapevole dell"importanza 1i c16 che ha pubblicato. sfidando l'opinione comune .?d espanendosi a non pachi rischi economici: a sfogliare le pagine dì que 1 catalogo si tro,·ano infatti i nomi di Bataille. di Robbe-Grillet. della Sarrsu1e. della Duras. di Butor. di Simon. ossia degli es~nenti del cosiddetto e nuo– ,·o romanzo•. so,-rastati :.la quel Beckett che. pu~ non essendo francese e di tutti coloro che ho ram. mentato essendo colui che ta regis' rare meno ven dite (eccezion fatta per €11 auenda11t Godot). rap– presenta una delle maggiori glorie delle letter•• francesi. e senza dubbio la maggiore delle Editions de :\1inuit. \"orrei concludere le bre,·i note rhe ho dedicato alla trilogia di Beckett con .:1.lcune ossen·azioni ele– mentari a proposito del tono da lui usato. come si può rile\•arlo. per esempio. confrontando grinizi dei tre romanzi. Molloy: e Sono nella camera di mia madre. Ora ci '\"i\·o io. ·on so come vi sia giunto. Forse in una ambulanza. di certo in un qualunque \·eicolo. !\l"han– no aiutato. Da solo non .;.Hei riuscito ad arrl\•arci Forse sono qui grazie all'u,1mo che ,·ien qui tutte le settimane. Lui dice di no. :\li dà qualche soldo, e porta via i togli. Tanti togli, tanto denaro. Si, ora * ,li .11.llllQ ,,,cc111 10 Ia,·oro. un po· come un tempo. ma non so più la\'orare. Sembrerebbe che ciò non abbia importan– za. Io vorrei parlare delle cose che mi restano. fare gli addii. finir di morire. Loro non vogliono: si. si direbbe .che siano molti. ma e sempre lo ~tesso che ,·ien qui. Lo farete dopo. •ni dice. Va bene. Vedete che non ho pili volontà .. • ~- q_uasi in.utile ripetere che. con queste poche frasi. siamo già penetrati. e profondamente. nella atm_osfera del dramma: tutto quel che \'errà dopo aggiungerà soltanto qualche coloritu:-a. o anche mol– te coloriture. alla fig~ra del personaggio già defìniLo nelle sue carat1erist1che essenziali. ed al tono del libro. anch"esso ben precisato. Pur essendoci una poesia misteriosa e. quasi nnfferrabile. tra queste pagine. c·e anche. 111 tutte. una certa dose di noia associata a quel potere ipnoLico d1 cui parla\"a Hick~ dovuti alla mancanza d'azione esteriore ed alla con– centrazione esclusiva ed ossessiva su un solo arg". mento. li confronto con l'inizio degli altri due libri mostra come essi non siano altro che tre variazioni sullo stesso tema Malone muore: e Presto •Drò completamente mor– to. finalmente. Forse il me.,;e pros.simo. In questo caso sarebbe il mese d"aprile. o di maggio. L"aniio. difatti, è poco inoltrato. me lo dicono mille piccoli indizi. Può darsi ch'io mi sbagli e che riesca a su– perare san Gio\'anni ed anche 1114 lugho, festa della libertà. Che dico. son cap'.lce d'arrivare fino allJ Trasfigurazione. certo che !o "iOno. "ppure all'Assun– zione. :\la non credo di ,bagliarm1. non credo, di– cendo che quest'anno quelle fe~te st faranno sen– za d1 me ... ~- L_'uno C \'i\•o. J"altr('I sta per morire. il terzo [orse è! gia morto: ma in sostanza si tratta della stessa persona. e dello stesso momento della suo vita, od ;,nche di tutta la sua vita, non c·e differenza: un uomo per il_ quale tutto e indiffernnte. poverta .:, ricchezza. \'Ila o morte. e per cui soltanto paiono 3\'ere una. q_ualchc attrattiva le parole. ed i giochi che ~-poss1~tlc ~are con esse (quando ne ha voglia). L rnnomrnab1le: e Dove ora? Quando ora? Chi ora_? Senza. chiedermelo. Dire io. Senza pensarlo. ~hrnmare ciò questioni. ip:nesi. Andare col vento in poçp,. Può d;m,1 che un giorno io vi sia rimasto laddo\·e. invece J1 u::c1te. <.econdo una ,·ec– ch1a abitudine. per_ passare ,oorno e notte pili lon– tano che sia poss1b1le da ca~a mia. non era lontano. Sarà potuto cominciare cosi. Non mi farò più domande .. • Qui_ si capisce meno. non si riescono ad afferrare 1 part:colari. ma il µaes.,g~io e :-iconoscibilissimo nell'assieme. il \'olto e ,empre uguale: quello d'un u_omo stanco s\'ughato. che riesce a brontolare con– tmuamente e di tanto in tanto a sorridere e a far sorridere. gio_cando co~ significato delle parole o col loro suono, cli uno scnttore che sembra sempre aver vuotato 11 sacco. ma che ,empre trova dell"altro da dire. che si rivolge ad un pubblico limitatissimo 0 a volte inesistente. ma che pure riesce a trasmettere 11 suo sconsolato messaggio dalle platee di tutto H mondo. Ad ogni ulte:-iore o~ra. sembra che la scom– mes~a non poss~ durare, o:he il monologo intermi– n~bile ~on .sia pili formato jj parole intelligibili, ma d1 suon1. E molto che Beckett no~ scnve pili· tutti grnrano che non ha più nulla da dire, e non sa' come dirlo. che_ .si e r.inchiuso in una trappola dalla quale non sa p1u uscire: ed ecco che \'ÌPn fuori un'altra commedia. si annuncia un'alt:-o libro: sullo stesso argomento. con lo ste:sso personaggio, còn lo ste.,. so tono. ~lARIO PICCIU
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