la Fiera Letteraria - XIV - n. 1 - 4 gennaio 1959

Pag. 4 LA FTERA LETTERARIA G:\' VOL \IE DEI CLA SICI DELLA FILO OFIA \ALE~IOLPIN~ PRESENT( I PRESO*CRATICI poesie di Mario Trufelli lo non credo che si pqs~a seriamente stabilire una certa geografia della poesia ove si possano tte– gnare con colori intensi ,1 numero più atto dei poeti e con tondini. marcati ie capitali della poe&ia. Le varie coordinate - del .rud o Iiouri. lombarde o toacane - .TO~O piit speno illazioni d'un certo pre– supposto stor-tco--4mbientale che Testringe il signi– ficato uLtimo., la figura definita del poeta. Se è pur vero che m ragione deU'nmbiente potrà e.s.serci un denominatore comune esterno (di colore, di occa– none e cultura) è però altrett.anto vero che alla fine la poesia diventa comunicazione strettamente per.sonali..Hica, per La grazia insomma di tanti fatti (di vita di cultura di sen.sibilità di orecchio. etc.) straordinariamente realizzati. nell'espressione. Non dovrei iniziare la presentazione delle poc1ic di Mario Trufelli (che usciranno prestissimo in volume) con queata premessa perché il suo lavoro nasce proprio in una precisa cond'i.zion.e ambientale: ma è propri.o per non confonderla in un giuoco pericoloso di polemiche, per non attribuire solo alla moralità. di uomo det su.d la su.a presenza di poeta eh.e mi pare necessa rio distingue-re fra it valore temperale, la radi.ce e il mondo eh.e offrono cerri stimoli, e it condizi onamento di ogni. possibilitd poetica ai medesimi che .,.,.gnifica poi ridurre la poesia ad una scmplicist~ca tecnica letteraria. Le immagini del pae&aggio familiare, la vita semplice, quotidiana, penano avere luc.e piiL o meno sugge– stiva per il dono caro di civiltà e dolore deUa terra del sud; ma lo sono sempre in ragione della. auten– ticità di chi le investe con la forza della propria anima, al dramma o aUa rassegnazione, alla rivolta o all'inoocazione. Trufelli giovane, ma con maturate esperienze di vita, con la figura austera della sua Lucania ci dd sopratutto il diario della sua anima scn.sibile e gli interrogativi che generosamente sa non ap– partenere ,ottanta a ,e ,tesso ed è per questo che nei versi torna frequentissimo il e noi>: Da noi la malvorosa è in fiore che trema col basilico sulle finestre tarlate Da noi si riposa il falco e la civetta che segna la nostra morte. Se quindi leggèndoli la prima immagine che troviamo è queLla di un mondo legato ad un antico dolore ove pouono appena intTavvedersi i segn: deUa speranza per scoprirne il vero significato dob– biamo sopratutto misurare la tona.!ità sentimentale del giovane peeta che ra=cogUe questi elementi e1te-rni per comporre una storia che potrà essere anche emblematica ma nata dalla sua acuta intima reazione. Ecco perchè di fronte all'aridità di certi paesaggi toccanti sino nei colori più crudeli Tru– feUi contrapp<>ne un tinguaggio curato talvolta sino alla finezza e comunque assai piU rispondente al– l'abbandono patetico del EU.O cuore restato adole– scente che all'immediatezza degli clementi deJfa crona ca esterna. F ra l'entusiasmo giovanile per la sua responsabili.td nei conjronti del mondo e la indub itabile apert ura lirica la scelta sostanzialP è compiuta netl'unica direzione pessibile e cioè nel– l'a.uorbimento di tutti gli spiriti volontaristici. e culturali. nella decisione peetica; per questo a me sembrano assai più 1i.gnificative quelle composi. zioni che muouono da un'immediata sollecitazione piuttosto che da un- bi.sogno descrittivo-sperimentale che implica i ri.schi di una narrazione non det tutto sostenuta. Det resto, senza voler 51ratificare Trtt– felU di un presuntuoso ed inutile invito al compro- messo mi p'Ire che proprio attraverso la sua natura commossa_ egli. può consegnarci la più. concreta rap– pre,entaz~ne della ,ua terra alla quale ogni poeta, co~e ogn~ uomo, resta fedele net hmih della vo– cazione, ctoè nei modi della vera libertd anche per un poeta. Si leggano soprattutto l.e composizioni che stan– no a chiusura del Libretto; nella loro a.,ciutta e breve comunica:ione indicano più. efficacemente la con– quista che TrufeUi ha già compiuto nell'ambito della la prima proi:a: confeuioni preziose e deci1ivc come questa: Se un amore mi tocc.1 io m"abbandono. Ma se. quest'amore mi durasse oh. se questa pena mi durasse io non andrei contro il silenzio che mi angustia insonne lutle le notti. Sono il termine di un primo equilibrio fra le occasioni corali. e l'io; fra l'uomo del md, attivo ai richiami storici. e i.l poeta che S? entrare soprattutto nella propria storia interiore. VALERIO VOLPINI * .\/io padre il paese la lww L"ultimo bicchiere ti ha perduto, padre mio. Stanotte sei compare della luna e te la porti insieme nell"aria più quieta del paese. li tuo cuore è allegro !ra le case ha memorie di gridi, di canzoni. )Iia madre nel suo !etto non ha voce Xon bussare ai suoi piedi. padre mio chè lei non è perduta, giorno per giorno ti muore a fianco. L"attesa )Iia madre ha visioni di tempo nelle mani la sua immagine in me non e mutata. Non ha più luce mia madre che gira tutto il giorno per la casa. La sua vita è l'attesa e cresce giorno e notte al focolare. Statue di pietra Bevono il sole i pini di Matera al di là dei palazzi di tufo. Desolati i Sassi alla Gravina sono statue di pie!.ra crocifisse ad una sola croce e si danno sommessi la voce d'una strana paura che ro,·ina ai fossati spaventosi. Addio da Alonte Mario Hai disteso i cieli, città le tue serenate e adesso vuoi !anni morire sotto gli occhi delle tue donne. Ma stanotte me ne andrò. Torno alle prostitute vergognose dei miei paesi. E sono un tenero fuggiasco coi panni della festa. MARIO TRUFELLI * La collezione dei Cianici I tre filoni: dossograftco, Kranz tche dà Immutato 11te– della Filosofia.• Istituita dal- biograflco e cronologico con- sto della quinta. con gli ag– l'editore torinese Giulio Et- fulscono in un Jlbro famoso. e giornamenti, le aggiunte e Je neud1 e diretta da Giorgio cioè nelle Vite e opinioni dei correzioni riportate nelle ap– Colli, è ora al suo terz.o tltolo JilMOfi iUu.,tri di Diogene pendicJ e ciascun volume). te– (primo fu la Critica deUa ra· Leerzio, che Federico N'.etz- nendo conto delle ed1z:ont gione puTa, secondo l'Oroa- sche preferiva alla Filo.sofia perz.~ll dei varf ftlo,oft e del– non) con i Presocratlci, cura- dd Greci dello Zeller; libro la vasta letterature moderna ti da Angelo Pasquinelli, mor- dedicato ed una ~eguece di suJl'argomcnto. escludendo l to improvvisamente a Zurigo Platone e considerato la p:6 frammenti dell'antich:c:.,;ma non ancora trentenne. bella opera dell'antichità sul- poesia cosmologica e astro!.,.. Merito grande della pub- la ftlosofle greca .. Essa, pu: gica. i sofhti, e • tutti quel ft– blicazione è aver dato per la presentando grevi difettr, e losofl di cui: p er lo tato del– prima volta tradotto in lta- Indispensabile allo st_Ud:oso le test ;mon:a.nz. e, non è pos– liano il complesso del tram- per la mole delle notizie ra~~ s1bile determina re il pens:ero menti e delle testimonianze colte; ed il suo cerat ere. p;u ? che hanno um~amente una della filosofia jonica. di Pila- lmportant,e e vitale consiste. ~mportanw funzionale e un d Il' 1 . 't . secondo 1 Autore della lntro- mteres~e per lo ,pec1allsta, e ~~r: e ,e an t~ pi ~gorisrro, duzione. « nell'esser l'esposi- come tali hanno un valore ~o– fi~e e~~ 1 f;e :ioso~!c !f~euc':.~ z!o~e di come un .greco. e non lo nel testo originale•· complesso di frammenti e te- s1 intendo solo il greco col- L'introduzione del Pasqu1- stimonianze concernenti quel ~f' v::r:~~e~: pr:~~:e:J~f:i~a~ nei111 è a~sai lmporta~te n~n r:~di~n~ ,?:~~t:1 1 ~~~~ della trattazione, che__passa ~~ o1:e~i:uf:~eel~~o v':~t: : presoc~tici •. . :~ofo~1;1C:n~~1!~ 1 :d~~~iz~~h~ ~~~~~= s~;~:~:;;;t~ :~~~ .Nella introduzione. 11com- zoso. si rivela allora una n~o- noi abbiamo sin qui compen– p:anto Autore. traccie la sto- va dimensione: quelle deu·:~- diato. ma anche per quanto na ~elle fonti .. nle~ando CO- teresse umano. concreto. v1- precede tal parte: su1geri– me I docume~ti ooginall del tale per il filosofo, interesse menti circa il modo col qua– filosofi antichi a noi perve- per cui la dottrina tende a di- le vanno tetti I frammenti e nuli abbiano subito ad opere ventere sentenza, detto me- le testimonianze. abolendo della !radWone un processo, moreblle, fonte inesauribile di cioè quegli schem! ftssi che 11 egli dice, di filtramento e di saggezza. e la not!zie. ?lografi- riferiscono e quanto ha eia– decantazione tale, da rendere ca acquista nuova vita nello borato il pensiero prima e impossibile le ricostruzione e.neddoto. La personalità del dopo; puntualizzazione della del contesto cui apparteneva- filosofo, nella esposizione di posizione dei presocratici ri– no. I primi storici sono, come Diogene, non scompare diet:-o spetto alla cultura mitologica, è noto, Platone, Aristotele• l'oggettività della scoperta fi- cosmogonica e cosmologica ~~~za~~~~Oe 1 ~~l~: ~~~v~ rad t~ losoflca, me anzi questa. è precedente e ella scienza 0 meno d!rettamente d:ile sempre vista come espress10- gr~c~moderna susseguente, Opinioni dei fisici di questo ne di quella: del filosofo non chre.ru~ entj sul significato da ultimo, 0 da epitomi di tale interessa solo quello che ba at_tribu ~r~t al razlonallstlco opera, da cui provengono pensato del primo principio o e 11lum101smo• jonlco; esorte– commenti, notizie, ecc. del sole, ma la sua posizione zione ad user cautela nel1'1n– In epoca più tarda sorge la verso I tiranni e I potenti. o terpretare globa_lmen.te la ft– letteratura biografica sui pre- verso la fama, le sue eJnbi- losofia greca (po,chè mterpre– socratici: le Successioni di So- zioni o la sua modestia. la sua tazioni del genere cristaUzz.a– zione, le Vite di Ermippo, di figura morale e II suo carat- no i testi, come avviene. ad Antigono, e di Satiro, che di- tere. Gli atti della vita, i det- esempio. per la scoperte ft– scende quaSi. ~1 plano del pe~- ti, i pensieri Si accentrano, tosoflca di Eraclito, che non è tegol~zzo nell usare, per !a va- come note discordanti e ar- quella del fiume del divenire, t~ d1 Empedocle: un !:_beli~ moniche. intorno al dato fon- o per quella di Parmenide. ~:~t 0 r;:a~~~~ol!~f 1 ,_!~:~~:~ <lamentale del carattere e del- che non è runo sferico), ab~ degli antichi! · la personalità •· bandonando i luoghi co~unt Nell'ambito della cultura I frammenti dei presocra- e tendendo a !ar propna la alessandrina nasce Ja lettera- tici vennero raccolti e ordi- vera ncchezz.a fllosofice del tura cronologica con le Cro- nati nel 1860-81 dal Mullach pensatori; illustrazione del1a nogTafia di Eratostene e le e nel 1903 dal Diels autore arte librerie nella Grecia an– Cronache di Apollodoro, ope- tro l'altro dei Fragm~nte der tica ... re in trimetri giambici della Vorsotratiker che hanno evu- E tralasciamo, per obbligata quale non abbiamo che tram- to sei edilzoni (l'ultima, cu- brevità. altre parti dell'lnlro– menti tratti da scrittori gre- rate dal Kranz., è del 1951) duzione. non meno di que11e ci e romani cui sono perve- e che rimangono tuttora il te- cui s·è accennato Interessanti nuti, come cl informa 1J Pe- sto fondamentale per la filo- ai fini di una utile e nuova squinelli, di seconda e terze sofla presocratica. lettura dei presocratici, scopo mano e qualche volta anche ti Pasquinelli si è basato precipo della pubbt!cazione. L----------------------------------------.J più indirettamente. sulla ediz.ione curate dal RESATO MUCCI Una scrittrice italo -francese * Govoni Storia del * di BIAGIA llARf~ITI Domenica 4 f?ennaio 1959 QUATTR POESIE di ALBERTO FRATTINI Ora che O/!ni pensiero ,i fa ,ogno 0:-• che ogx:.i pensic:o "' t .. soAno nella tenue pa:rvenz- dei.le forme. (dolce crista!lo su 1t~ rile a bi.sso è la vita. un di.scO:-rere col vento) ora è tempo di credere ai p:-odig1. I miei compagni dormono e a:ià il 50:e fa chiaro l'orillont~. Ognuno è chiu5o0 in una trama oscura di chimere. idoli ambigui. labili finzioni. Cosi. solo, cammino con la notte, g:-affita rupe dove leggo il ~nso dell'azzardo irrisolto (chi piU ferma i dadi sul tappeto?). SorUlea:io tremendo é cuore alla materia viva: e tempo o:mai di credere al prodia:L. Strane macchine ,1ridono leggere Strane macc:h:.ne stridono leg,a:ere, -egni di gesso inventano lo spazio e il moto, d. vuoto e il pieno. nesl arcani delle !orme. miracolo d"ipote1f. Punta d'acciaio la mente, sopra l'acqua, e il cuo:-e un vano refrigerio d'ombre. E tutto è scritto. !.tacchine pi\1 strane mag!camente assaltano la vita del cos=no. o:-dine e senso di 6~:-e. d'aria e luce. Nel sogno dei possibili nel silenzio del morti tutto è scritto e una meteo:-a e questo noSt:'o andare stupiti d'essere e guardarsi dentro. sulle facce del p:-isma che si leviga. sempre più chiaro. sempre più svanente. vita che ami. emblema d'ogni transito. Ho conosciuto il mondo quanto ba.sta Ho conosciuto il mondo quanto basta per non stupirmi più. so quanto occorre per sapere che nulla più mi resta di riccilezz.a che cercarmi. in quie~. trovar salute nel miraggio. quando il cuore è gonfio di spazio e di pianto. :-:on ho stupore che pel tuo sor:-iso di bont3 muta. fiore di te stessa, che di t.e m'arricchisce. E non sei mia che se mi resti per mano. incantata a questi doni. paga. nel silenzio. Terra bianca Tra moto e amore. lieti sul mio çiv-ere splendono i prati di gelo, nell'a!ba ha giocato la terra con la neve Se un passero saltella. se con ebbre mani un bimbo s'intride di candore. se un povero, sull'angolo, s'incanta. favola e infanzia adagio sì ridestano. Oltre le prode dei fossati il verde è spuma cli ritorni. si fan lievi le miserie di tutti. fumo nero che esala dai comignoli e si perde nel respiro d'un moodo senza gridi. ALBERTO Fll.,\rm, Mor;;~aute

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