la Fiera Letteraria - XIII - n. 50 - 14 dicembre 1958

Domenica 14 dicembre 1958 LA FIERA LETTERARIA Pag. 7 CORRISPONDENZE LETTERARIE DALL'ITAl_JIA Avete provato a Le radici d Napoli * Le nostre ciltà ham10 tutte un singoìare destino culturale: c·e sempre, nella storia di ognuna di esse, la fioritura d'una stagione sµlendida e ricchissima, alla quale poi si sopravvive per una specie di inerzia. Così Milano ha avuto col roman.i-::1smo, da Manzoni agii scapigliati. il suo radioso ml.)mento, e Firenze e stata la capitale lett~raria nell'.Jrco che va dalla Voce a Solari.a, e Torino ha vissuto la "rivoluzione liberale,. de! gruppo Gobctti. A Napo'.ì. il periodo letteraria– mente più vìvo (non cultur,1lmente. perché allora biso-~ gnerebbe parlare di Croce e del crocianc~imo) è -stato senza dubbio quello dell'ultimo scorcio dei secolo pas– sato e i nomi, fr-a gli altò\·i,della Serao e di Di Giacomo, di Scarfoglio e di Gemilo, di Gig-ante e di Mancini, di Bideri e di Pierro, .son lì a :·icordarc..?lo. Ora qucJ pel'iodo è passato: sono mutate anche le condizioni, storiche e ambientali, che lo giustifica\.iano e lo alimentavano, ma -ad esso la città, come gusto ed orientamento della coSiddetta opinione pubblica, so• pravvive forse nella maniera più provinciale, queli'3 di uno sterile rirr.pianto che alla lunga ha finito ine– vitabilmente col guastare la sua facoltà di giudizio e col farle chiudere gli occhi davanti a tutto quanto al· trave sì produce. Da questo atteggiamento nascono m parte quello fò:latodi estrema solitudine in cui si trova a operare oggi a Napoli un arlista, e in parte la mancanza d'una 5ocietà letteraria o anche solo d'un clan m cui si pos• 5ano ritrovare e riconoscersi qu-anti colti\'ano interessi più vasti. A Napoli non ci sono giornali, ne dvistc. nt? rotocalchi: non ci sono gruppi, e perciò siamo tutti delle isole, e finiremo cqn 1'essere lutti, 1rrimediabil· mente, dei personaggi. e continuare i'equivoco della "macchietta•· Perché poi si è dato il caso che per una serie di coincidenze o confluenze (e tr-a le con– cause di questo fenomen,o met1eremo in conto anche la retorica del documento) Napoli sia st.;ita la citlà cavia di questo dopoguerra, artisticamente parlando: una specie di '"Scoperta, di..:rnmo pure napoletanamente una pacchia, c la città C diventata un cliché, una for– mula buona per gli stranied che ancora credono al Vesuvio col pennacchio o agli sc;ugnizzi che mangiano senza forchetta gli spaghetti alle vongole, ·e, pur– troppo, quanti di noi. dico di noi napoletani, scrittor.. cinematografari, artisti. potremn.o essere accusati di correità se mai si facesse un processo ali.a e Napoli milionaria•. Eppure, quanto di imprevisto, di inedito, di nuovo, nella su,1 realtà conosa d~lla vita quotidiana ofTi•e ancorn questa città: quanto cii patetico, e" di poetico. vibra in quella miseria che dignitosamente cerca di nascondersi dietro una patina di decoro (e per l'occhio più superficiale diventa colore locale); e che struggente malinconia in certe sue pbzzette come fermate nei tempo, e che preziosa tessi~ura cromatica di molti esterni o, a certe ore, di ..:1.11eJ cielo inesorabi\men~e condannato dalle canzonette ad essere azzurro o tra– punto di stelle, in questa dttà la cui storia è una storia di dinastie più che di popolo. E come tutto questo, all'osservatore che visiti la mostra pcrsonille di Gen– naro Borrclii presentato ja Haffael!o Causa alla gal· leria Medea appare vivo ed autentico. Giardino a Poutecorvo. arco di. S. Gaudioso. largllctto di Santa Palrizia, via delle tlnt.icagli.e, ie cenlo Came– relle, vico S. Geronimo alle monache. Sono i titoli, fra gli altri, dei quadri esposti: singolari Drnmaris perso· noe d'una città troppo e !r0ppo malamente saccheg· giata. Una città che Borrelli, nato e vissuto in una tra· versa di Spaccanapoli nel quartiere di S. Lorenzo, dove il paravento delle case nasconde la cinta aragonese che ricalca le mura della città duca!<? e quindi quelle della città greca, conosce non solo nella sua storia. ma i\lJCHELE PRISCO (contlnu~·pag. 8) linautoritratto diEdn1ondo De Amicis * <li LIIAIIIQ l!ERD0/1/E nel cent~1i~rio dc•llà nasci· sta schiera di edu.catori. or- gine dell"arte narrativa ot- si. - Né avrò mai attro la, è tornato al ricordo De mai spettri, che dovrebbe tocentesca >. Anche se si di µi,t. dolce tn nnra - Amicjs, e profilr1.ndone gli essere impossH·,ile schernire riscontrano in De Amicis che . d'asciugar te tasche uni l'apostolato sociale. la- (anche se v'è chi dichiara e tutti i di Celti di una certa agli Editori - e sposar mentandone gli altri l'aspet- che H e Cuore> Io fa ride- facilità sentimentale>. t'angioletto cbe m'ispira. lo più ingenuo del~a sua ar- re>: ~ppartiene Edmondo Dc r limiti dell'arte di De La composizione e unila. te, ~redendo altn che la Am1c1.s. . Amicis furono previsli e ri· nell'autografo, a un secondo ?oes1a .d~1;>~a.n::isc~re dalla Se 11suo sentimento Cosse conosciuti dallo stesso scrit- sonetto, dedicalo A•••, che lf!lpass1~1li~a. ~ !acile _anche stato. sostenuto_ da ui:ia co- tore. Ne è testimonianza un appare nella edizione Tre– ai nostn g1orru crudeli, con- struz1one orgamca. e 11sen- sonetto. da me rinvenuto ves delle e Poesie• di De trassegnati d~llo scetticismo. timentalismo è sentimento nella Biblioteca Comunale Amicis col titolo e L'amore d! 11011 cogl!ere I~ vera e senza costruzione. l'ope7a ~i di Siena, il quale traccia un al tramonto•· Nell'edizione d altronde c1rco_s~ntta por· Edmondo avrebbe oggi. bi;- ritratto. un po' scanzonato. Treves si riscontrano ,·a– lata_ del De Am~cis. _ _ sogno d! :same ben d1ffe- ma preciso. dell'artista a ri-anti ai versi quarto. de· V1 so~o no1!11 mmorz. e rente. Lunitata al bozzetto, ventinove anni. Nell'imme- cimo e tredicesimo, che lo p1_-essoche innumerevol~. po- alla impressione diaristica, diate dopoguerra lo pubbli- raITreddano percettibilmen– n1a,~10. nella nostra pittur~ 1al giorn_alismo, in un~ co~- cai nella rivista di Luigi te. Eccolo, invee~. nella più ?ell oltocento. che _non c1 templaz1one prcssoche ab1- Fiorentino e: Ausonia•· con- accentuata fam1liantà del rnteressano_ che per 11 docu- tudinaria del bene. è facile siderandolo inedito. e rìten- testo originale: n!en~o lasci~to_ alle genera- cogliere in essa i toni enfa· io di doverlo ricordare an- Ta/or, sor,11a11do, mi rac– zion, ~osterion .. Allo s_Lesso lici. le debolezze allusive e che ai lettori della e: Fiera•· colgo anch'io - sopra la mo~o- ti bozzetli_smo eh D~ stilistiche. il mondo spiri- per molti dei quali sarà cima d·1w ridente clivo. A_ 1 !llcis e. uno ~e1 document.i tua le cii-coscritto e poco pro- z,imasto sconosciuto. - in uria villa taClta, e ld piu cal~1 ~ell ll3:hella _che fondo. che poi sono anche E' dedicato e a Francesco vivo - chittso con. te, le fu: cogli em_,grant1 che pian- i difetti di tutte le !orme d'Ovidio, critico•. e porta mle memorie e Dio. - In. g°:no sul ncordo. d~ll~ pa- di sentimentalismo. la data del 9 ottobre 1875. questo nido solitano e pio t~1a e le gellf~r~zLon_,mt_ere Educativi e documentari Eccone il testo: - riposa H nostro cor del di ial~ntuo_mm! (bt~e~li. e sembrano pertanto i veri Ch'io torni dal Marocco o mondo scltìvo: - tu go- ?laestri, _sc1'1va!11e_ufl 1c1a1l~, valori del De Amicis. t\la da Pec11ilio - caro d'Ovi- verni la casa, io penso e 1 • soldal! raggianti al~e n- in e: Cuore,. il bozzettista e dio. sarà sempre Edmon- scrivo, - io scm.pre net \'!~le dello Sl~tuto e gh op~- moralista è anche narratore. do: - fido a te - fido at trio cuore e tu. net mto. - rn.i commossi al passaggio Francesco Flora. nella sua libri - orso col mo 11 do. - Cosi trascorre sino aU'ul- del ..sovrano. _ Era una com~ e Storia della letteratura ila- 101 po' frate - un po' don- tim.'ora - la nostra dolce i:1oz1 <;> 11 e . nazionale. _perche liana• lo considera uno dei na - e 1111 po' bambino. - vita ignota al mondo - e 1 I_taha sera desra,. il_ paese più felici narratori dell'ot: Non sapr0 mai 11 é il greco il tramonto è più bello a\•evn raggi_unto I_unita d~- tocento: e I ragazzi d'oggi 111? il latino - né avrò mai. dell'a1trora; - tu chini U po tant? piant.o, 1 baffi-di: possono ancora trovare in fama di scrittor pro/on- capo bicrnco e vacittantc Ed111011do Dc Amicis al tem110 capeccluo ~e n erano _andall •·cuore'' un limpido esem- do; _ sar0 sempre in- - sul fido petto del tiw dcli:~ .. Vita militare•· e. la bandiera e1,a _simbolo plare di prosa. I grandi rac- q11foto e vagabondo - Vecchio Edmo11do. - ed io Quando una lettura eleva eh :utta la_ lot_ta dei _cai-bo- conti __mensili (Dagli Ap- sempr~ senza la cro~e d'un palpito ancor come un lo spirito e ispirn sentimenti nari e_ de_i nnlle., dei con- pennm1 alle A~de, Sangue quat~rrno. _ Amcl'O sem- amante. . . nobili e cora iosi _ affer· da~ 11~all_ ~ c~pes~io ~ alle roma~nolo. La piccola_ \:edet- pre I c_ritici_ pi~losi -_ H N?n l~o nf71:1to dei .due s_o- .1 L J~,: _ prig_1om.• , t1ans1to di un_a ta lombarda) costruiti con buon vrno. i miei versi. i netti g1ovnnl11 - ,z,ovanile ~~:v~aJ ce~ar~u)n~:~un·ai~~-~ st<;>na ~norevole_ c.ont~add1~ drammatica sem~~icità disti- miei lettori, _ Firenze, i ì\IAR10 VERDONE regola pe~ giudicar~a: ~ buo- jit~';ft~~\~d~~~~l~ s~~~~ ~ie~ le. sono tra le p1u belle pa- bimbi eri i Promessi Spo- (contln~ par. 8) na _e ne siamo deb1ton a un vacarcene spesso la cronaca. scrivere con la L.ettera 22 ? I .IYll1• p1n11\o c~• con pochi ore di pr•tlc. ur,t, llb1rl d•gli1mp,ccl d11!111crltt11r,•m1no? P1r la corl'l1oond1nu ouotldl1n1, ptr docu!T'!cntl • do!T'!1nd1. p1r,crlttldl1c11ol1, ogn11nolnc11111n111Yràbl10ono. E 111110 In 111gln1,ordln1t1, In p1rol1 prcc1u.1n mo1l1 copi,. ), Olivetti Lettera 22 Per ogni 1cr1tto. In ogni luooo, l•m1cchln11p1r1crlYtri1port1t11«. modello LL llre 42.000 -HG 1:. N1l n1gozt O!lv,ttl ed In qu1III di m1cchln1 01r11fflclo,1l1ttro– dof1111Ucl I cartol1rl1. artista. Anche Rousseau non i\Ia vi sono altresì scrit· i;_apen, immaginare che un tori ed artisti il cui compi– libro potesse esser e: buo- to. al mondo. pare che non no• s~ no_n fac_eva dh~entar sia stato che quello di se· ~ buom • _1su~1 letto!·•: !na minare il bene: e pur asse– in epoca. in cm ~.\ndre_ G1de gnati, talvolta. alla seconda h_a ass~nto che ~ e b_e, sen- schiera dei poeti. sembra· TAUUUINO DI VIAGGIO l1menti fan~10 la c_att1va Jet- no nati tutta,·ia per versare * JIT1ILTElt il:IONIC1l teratu_ra.,,• 1! destino pos_tt~- la vita in ciò che amarono. mo di bdmondo De Amicis restando accanto e avanti a 11011 può_, e~sere .molto !or: loro la superba e sprezzante tunato_. ~ si c~pisce perch~ inte~ligenza_. che spesso e AREZZO. - Nella Calte· tra anni· Per lui, un vero pri- precipitoso, rinfrancato, to- nerano alcuna impressione. commento nel trebbi Sere– non si. ~ 1a. ~eicato _che_ P~ 1 s~enle. e incapace da sola drale, per amnurarvi, e la malo assoluto di sosta. gliendomi dalle mani il no- Quando vengono sotto la ni - ml torna pure adesso P?CO di coi tegge~e 11 giudi: dt gettare il seme del bene pnma volta, gli affreschi di Ma già, da qualche tempo, tes e sfogliando le prime penna, il cervello e il cuore alle labbra. Non posso far zio del _Ca,'.dU~c, contro 1 nel mondo. Sono i poeti che Piero della F'rancesca. sta meditando di alzare le pagine. sono tranquilli.-. Né ti è dato niente per impedirlo. Mi vie- e languon_ cl_, _Edmon~lo•· e sanno essere anche i bene- Lo scorrer dell'occhio, len- vele, per condurre la sua - Quelli della citazione di sentire ne' suoi versi una ne fuori cosi, spontanea, ini- c~Hne_ 81121 si sia pei;s 111 ? ar- fattori dell'umanità. Sono lo e indagatore, seziona n- n,;ivicclla di uomo che n~viga Shakaspeare. tragedia sua, le sue agitazioM spiegabilmente, nei momen- nvati. per volontà di _un gli -autori che suscitano nei gurc da figure, distribuite ancor.a (sta già scendendo la L'ho quasi -.unmazZatol ni. Le reminiscenze, le idee li di più dichiarato pessi- f.ovez:nod 'ilorte ~: a _band1 re lettori più umili il .senti- nell'~ffresco c~e c_i sta da- china), in qualche lido nuo- Poi, d.a quel gentlema_n. che In voga gli tengono luogo di mismo. 0 P,_~ 1 a .. e O sci_,tto,e __ corne n_1ento dell'onore (parol..i. co· vant1. Sono 111cl)iodat9._,davo, aperto aqe su,e non do- è. si riprende, si strisc_le con Ispirazione... e Europa Europa ... •. se ~ 1 li~lta~se ~ 1 un _ 11 be\1? !SI ottoc~ntesca e consumat,1: tanta realtil fissata~ PCI' serri- mate"' fnquiotud,ini. Vive so- due Cita i bafft·, s\ alza. Mi Migliori poeti sono quelli Può darsi che cl" si 'po5Sa, ~~/ rioie (I bei sentnnenti. d_eiunicìsia~a): che (illln? de- pre,,. nell'ass~1luto. . .. lo. in liberlà, ed è sempre pr~nde sottobraccio e mi che scrivono senza guardare _e fissare,. su di una parola? a ti.. ~assono __far~ anch~ s1derare d1 essere animati C ~ un_ v1~0 p01 che p.1_uun po' «altrove,._ chiede, andandocene, di as- all'effetto e senza pretensio- Anche 'st'estate ho piantato ~- cattna _~olitica)._ qu:si dagli stessi impulsi racchiusi degh al~r.1m'11npe~na l'~cch10 Affettuosamente lo chiamo solverlo da questo grave pecM ne, a diletto e a sfogo eco- due tabelle con quel norr.e, _,.uto c apo,_o to c he_mde 0 ~ e fermentati sulla pagin_a: e e lo SJ?ll'lto, e mi_ dà l_oI·ga= con un verso di Ren~o _Lau- c~~o «eh~ non _commetter~ me viene. Anche nelle poesie lungo_ il viale principale del Il_,a, ed~ ica:z.ione nazionale e eh~ prosp~t!ano allo spirito si_no d1 _una pross11na ~ivela r~no: «g~nfalone dc~ giova- p1u ~ 1 rec1ta_ndogh_ un po' di più rozze trovi bei movimen Camping_ presso cui lavoro. gio,entu. . _ dei sempl1c1. altraveri-o ,Ii z-ione, di una sc?pert.a. )ll an- Ili,., E_ m1 è gnito d1 ques~o ,·ers1, a lt11 parucolannente ti di affetto e d' immagina :z.io- E perche? Non saprei spie- ln occasione del cmquan- esempi. la possibilità di es- teprlma. se c~1 posso dire. oma~g10 che smentisce, m cari, dell'Imtò di Essenin, ne con una gentilezza e l eg- garlo• Ma -trovo che, a pro- tenario della sua morte. e sere mi~liori di quello che Sono tentato ch1c~ére s?~cor- 1T.amera spavalda. la ,forte tratto dal Pugacev: gi~dria di forma che viene nunciarla, ottengo un effetto ,____________________ . lo stesso a,·venne nel 1946, in realtà non furono. A que- so, trovare. ne~.h am1c1 la calvizie e i bianchi capelli e ••• Io voglio vivere vi- dal di dentro. Sono più vicini per cosi dire prestigioso e _________________________________________ 1 confcrma dt c10 _che vedo che lo fanno semb1·are più vere - vi.vere sino al mate, al sentimento popolare e al- magico, quasi un'invocazione L '1J 'I' 'I' l!J Il ..l DA ~A POl,1 e yro,·o -~ssai~dom1 su _quei avanti_ col "fu.sto• d1 ciò che sin_o al rimorso, si110 alla la natura. Ma.·. quando ti che ml calma. O è che il suo vbo- E p1u m1 _fisso, p~u ml non sia effettivamente. noia: - anche da ladro, da accosti a quella poesia ... ti fascino mi viene dai versi esaspero nella nc_erca d1_quel Lo ntrovo spes_so ~uori Ra- minator~. in qualtt11Q1te trovi già lontano dal vero e angos7iosi di Sereni cui è le- qualcosa che m, emoziona, vcnna e gh faccio, m quelle umano mferno· .. •. dalla natura ed hai tutt'i gala m e: Italiano in Grecia.• eh~ s'agita dentro me, vivo occasioni, un muc_chio. di fe- LETTURE IN TRENO. _ difetti di un'a scuola poeti- del « Diario d'Algeria•?: e mtenso. . . . ste come (osse molto 11 tem- E invece c'è della gente, Jet- ca nata e formata fuori « Europa. Europa che mi * Dove sono i.poeti? ,-Da quel ,~1so_d,._donna:_ 1T'.1 po c~e non _lo incontro. ~a tera ti O quasi di professione, d'Italia ..-•. guardi I scendere _inerme '1cn fatto. d cstiaue al101 a 11 sua, mvece, e una (esla di- che si ostina! a differenza del ORTA. - Proiettati da Mi- e assorto ... •. * P.ersonaggio che r-afrig.ura, e rei contenuta, dignitosa, da mio amico Muio s. a non !ano a Orta con una macchi- Le nove e venti. La plaza, ncollocarlo G protagomst~ di uonw d~ mondo. quasi stac· capire che scrivere ~•ersi un na pilotata da una donna che da qui vedo benissimo, è quella sacra rnppresentaz1one cala, inavv,ertibile. d~, gen- po' lecenli e un'impresa as- magra, nervosa, simpatica- Incredibilmente zeppa di gen_ dei XV sec. _che co1_nprcn~e ileman. come foss~ p1u che sai ardua, e che è ridicolo mente ospitale. te. Cornello è pronto per sca– c La oonv:,rslOnc di M~1~ia n::itm·~le . dovars1 tnconll•at·e scrivere, in cambio, versi che Ed eccomi qui, appoggiato tenarsL Alla fine, commuo- fv!.addal~na ~e. la "Resu11cM semp1c m . quakhe posto, sono una sfacciata ovidentis- all.a balaustrata del piccolo verà il poeta del e Diario di z10ne d1 Lazz.,10 •l- senza stupon, senza sorprese. sima hr.itazione di cci·ta poe- 1 h h . 1 Algeria• e tutto il pubblico di FHA~c•~sco BHUi\◄ t Su)la sc?n;: Marta eh:. di- . Con,1:è st~to _Pil~ c~e n~lu- sia contemporanea .anglosas· i:~l~lt~ enel a rr~~om~~~sc:~ che chie-derà di bissare, capi– ~7s:: Ge~,;i bello e gra-i,~so ,aie pc.1:lu~, dmm. g1ori:11fa,_ sone e, con più precisione, di carico di ville e un campa- te?, di bissare La ragazza di Il problema della Poesia, a nando e 1mpone11do dal Se1-1essa. 1l suo vigore d, una splendido rttogoio, perchè • e d 1 fdalcn.a c~e ,ie- dopo piu di quattro anni che quella di Dylan Thomas. nile e sembra quasi sul pun- Atene- Napo!i. non iconfina ancora cento m poi Ma le rnfor- volta e dwe111ata trascnz.10- poch1.ss1ma può ewrimere di ~e presa fa a c_ur~osit mor- ci frequentiam~, che conser- Ho fra le mam, appunto, to cÌi salpare Un vero trionfo della poe– •dat termini SI Orici ed csretic1 maz-10,H J)l!Ì. accreditate SOi/O ne vernacola. 110111enclatura suo e di lltC011fo11dibile- ,~:~ e ec~;:~ictn~re;;~e _e "? u~ suo. dia_r~o di ?uerra ~ una raccolta di ~uesti versi. Già i lumi. sono accesi alle sia in tutti i 5ensi, anche per dei vecchi moduli e canoni quelle che interessano In no- folkloristica e scialba. Quella lingua è diventata tut t pb Il '. . . ie di pnglo~,a IISOlt? m ver:51. che figurava. nell elenco del- sponde che insaccano lo spec. la mia povera anacronistica della letteratura dialettale e srrn epoca. pur così insrabile Era q1wsro il pericolo. al dialcrto e non ha pii, fori.a ~u1~ °ved~-à O nef f!~~sfo vi~ .. ~ano nn:ias~? di. s_asso 10~ le opere J?arte~ipanti_ a!l'ulti- chio scuro d ell'acqua. I bat- invocazione. • ottocc>11rcsca. e incerta- Quale accer111ava Bene.dello di cor1servare una :sita aufO- E r . d. h _, P, ' ~I e ~mec~. Mai p:u avi:ei pens~ mo Premio Viareggio. Ed è tellt pigra.no il ritorno. OdoM PARIGI. - Alla Bi.bHotè- Non lta torto Alberto c.:on- f,{_oi. che appre::nmmo la Croce. qttando avvertiva il nomia ed una sua i11rlipe11- m~{izf;.~~~n~ia, ~- 0 \e te a, 1 °. che la I?0 e:~a ~l~~rgasse m stato I?crlomeno ingenuo, per re di Svizzera nell'aria, nello qu.e Natio,nate sono conserva- .srgtio. qua11rlo fa coi11ciricrit Anrologia del Consiglio. il pnssnggio dal dia/etio ulla dc11:a. provoca:snte e~t. s t~l a, a : dm, ~omo md rttal ie_facce_n= non ~ire altr~, che qualcuno scenario, nei caffè, nella te, com'è noto,le miniature di la lrngtt<i 11 npoletnna con il I qt1ale era riuscito a raccoglie- liugun 11az1011ale. 11 sua. t•ol· La lingtw 11nzio11alc.come mincia a ;·cdic;~- esu / 0 el a Ia~cen a 0 ·. e, Pt°:fess,o. l'abbia presa m qualche con- gente. San Severo raffiguranti sce- desti11a dql Heg. 110 del/e Duel 1 re u1w mcs.~e considercuole di ta. Luigi Russo culcrwa alla risultai.o definitivo dei seu- le caso· ia le· ~~ se~~f ar· na 111 t·s~· ~~mpioned_dt le~f siderazione come ho letto S!amo in attesa di dare il ne dell'Apocali$1Se. Risalgo- Sici/ie. Ma de/l"A111ologin cw versi diale11a/i. osservn1111110tesi e11t111ciatadal Croce. time111i popolari e dei moti ani <d'i~soffere:lzaa s~ 1 ~~os!- ai~u~~ 1 .. rr we e I cavi 1 da qualche parte. via al trebbo dedicato a Vit- no all'XI sec. raia dal_ Co11.s1glin ci siamo e/te la Can:one 1i,ipo!ern11a Nfo fu spccirt/me111e Adria• intimi del pensiero, è u11 ;i agita sbuffa e ' 11 ~ 11 asco~t~ pi~c te uia L s . 1 tt d" _A questo qualcuno e a_l- torio Sereni che è venuto, Osservando per bene que-· già a!UJ)l(lllll?IHC'occupati e dopo le cime raggiunte COI! ,10 Tilgll.cr a dicltinrare con- fallo compiuto: come ,un una soi-a par~la del <pr d"- I. 0 . vf r~n a~~ 1 ~ o I _lauto_re de.Ila r·accolta 1_nfra noi, a questa sua festa. ste rr.iniature, sembra di ri- 11011 meli e co_nto ora ripren• /'opera di Sa/untore Di Gia- eluso il ciclo della Poesia evc1110. storicamente definito. calore perchè Egli ap u~t~ ~• 1 9-h lii\ 0 Se Jn t ~igo, rr.~ _queshon~, offra:, tp . cambi? Sono le nove, e non c'è trovarvi, in una, nella cao– dere la vc>cchrn q11cst1011e dei como. Ferdinando Russo a dialc11nle. dopo le manifesra- è /'unità politica e morale non s'è ancora ac~ort pdell~ ~e ~e c ~ afldese po u_~~_:- d:clla lettura di _quei vei.:s1, una sola persona che abbia tka distribuzione delle sue dialetti regionali. _ Rocco Galdieri. dopo le conM ..::io11i poetiche pi!ì. sig11ifìca1i- raggiunta dal popolo italiano. sua presenza. Eppoi O fatal- m~nti \e~ r~~,z~ co'. n·e~ 1_ que st o •_flore» ncavat<;> ~al preso posto nel luogo, el- drammatiche figure, scara- A Napoli. intn1110._si è srnr- q1tiste più recenri, elle ci ri- ue dell'ultimo ci11qua11tetwio. Si: la 1radiiìo11c detln Cun• mente .,.li sguat·di s'i~contra- sare ~Ycut up:nt:' 0 ~cl 1 1 ' 8 De.Sanclls, augurandomi, slll· l'aperto, ove si svolgerà il ventate a terra, urlanti di-. to. sia pure con di fCrc.:-rnnc corda110 i nomi di Bovìo e Tilgller saste11eva che 11011 .:011e 11apolcta11a è n11cora vi- no. e ~1:';_ddalena subisce dol· vita· 1 1 a sua cei:a?1ent_e, pos~ in seguito trebbo. Ho un'inquetudine sper_azi?ne, i segni esatti di (non tttfti 80 ,10 d'nccordo 111- Mario, Ila cominciato n sdruc- poteva sussistere In pos.sibi• va ed opern111e. perchè affi- cemcnte e violentemente il Cosi una sera on grc- setvire ~,a al pmno come al addosso che comincia salir- certi importanti particolari torno alle abusale fornwle di ciolnrc sui ~enlieri ~egli ac- 1110 di u11a ~etterawra regio- data ~d autori ~cli~ vecchia fascino di Gesù che la porte- tezz..a {e Mi racc~m:ndose non seco nd0 - _ _ _ mi ~Ila tesla. che li dil·est_i presi a p~estito un. rcahsmo verf!a.::olo come comodamenr, nd ogni costo e ,iole. dopo ti Setw111a. dopo guardia. come s1 dice comtt- rà all.a nota conversione. l'ha mai lett nessuno' N ~ Essen~o idee, sentunenll M1 fisso ancora sull'acqua, da Pablo P~casso per 11 suo umco risorsa . 111_vt'11/wa . e dei _compromessi. di 11arura /'u111ficai"i011e spirit1~ale del 11e111e11te. E Mario pttO difen- Ora, una i\Iaddalena così parlarne 'nep;ure in sogno~~ e 1mmagmi una merce bella alle luci del lago, per non c~lebre, e giustamente Guer- crcatwa) che P1cdigrollC1 e rn prar1ca e co11ve11:?1011nle. _ paese. Ed aveva rag1011_c. dere e snste11ere ~,re11uame11- sianìficativa cosi vera così mi passa un notes dalla co- e fatta, na:n trovata e lavo- guardare quel vuoto dell e se· mca.. crisi pe_r le sue Can:r.mi. e/te Come Ila pa1111? Co11sigha .E_. A. Mano_ ,~on_puo con- ,e_ quesra 1ra?izio11~. v_~rcliè atluale, così' iiderente ai per- pertina giallo-stinto, con su 1~atada n01,,si tr~vano messe die, quell~ d~solata, 5~ ual.li- (Ma fra_ tante Apocaliss~ 11011 attrngot10. come ~11 tem- "!c11c;e ~cca_nto a, cap~/avon dividere le ~p11110111 espresse lui_ .'!lesso ne e ora il pm co- sonaggio, non può non essere, stampato: e Air Mail'. h, c_ome to,te d1 peso, con da plaz~, 1_nut1lm~nte nsch1a- succed~tes1 da__ a~lora, ormai po. la condi::rnne ar11~~1c~: e d1 1en sc1~1_r1 e slombar, ~om- da <?roce pn'.110 e da Russo sp1cuo ~appre!enta111e. pei: me, quella dipinta da _ Che e il titolo? _ gE mamfe~to contrast~... Sono rata d~1 nfletton. no~ sa1e_bbe p1u 11caso l?ar– propno Ques_t·a,1110. 11e1_g1or- p_o111111c11t1 '" L·eruaco1~ di og- e_ T1~gllcr po,. da u.11 p,wto Propn_o cosi:_ dopo Muro.lo. Piero Delia Francesca qui, faccio. c?nceth scompa~natt dai sen- e: Eu1opa Europa ..-,- .ecco l~1e_ d1 certe combma- nali_ cirlndnu, mollo s, e po gt? Fnr;:e d1e ~e ~orti delle d1 v1srn_ s1re11ame~11e perso- dop~ N1colard1. _dopo ChtuM ad Arezzo: con il peccato c;he _Mano, non Cominciamo t~rrento che h p1odusse, e che c~e 13: parola - che m1 sta z1001!...). lemtzzato. . c~11w11ct1e p1ed1gro1t<'sc;,]1e 11ale. Dice .eh~ _Tilgher era r~.:::n.?opo quelli che _da 011- ancora adombra quel giova- a scherzare! E' il tipo, il 11 produsse, e che non gc· Ofisess1onandù da quando WALTER DELLA l'llONICA Ad ngitnr~, d, p,u e s,aro sw110 da co11fo11dere con le un "filosofo frigido 1). 111 res1s10 110 e fanno 11 bello nissimo viso, equivoco e hn- marchio della carta che ci il poc1a E. A. M"no at1101·eopere poeti(' h e vere e Ma il poeta Mario 11or1 e catlivo tempo. in piazza. bronciato. c!Je non sa.i se si passavano in prigionia. della celebre Le~grnd.i del proprie'.' • penso clw egli couclude, co11che rimane della importante sia deflntivamente concesso Apro: una. lunga citazione Piave e rii tante Cr111.::0111_ dr- Le_ rapio11t della !lcc~d:,!· l~ suo vena /~nera ria e mtt- ~ ~bbo1!da11_te l~tteratura di alla conversione così presto, di Shakaspcare e una dedi- venraie famose e JJopo!an :a odierna lta remore on~n'': Mcate. un ciclo veramente 1en? Gli ep1gon, 11011polra.n• che non sai se convenga fi- catol'ia per una donna. Volto Mario /ta nv1110 /'11nrabili- percl1è do alcuui deceum g/1 glorioso della Poesia 11npu- 110 pumelinre seriamente un darti subito O meno. ·pag 111 a e Ja raccolta poetica, tO di ri/<'rirsi ad uu JHFtro aurori 11011 fanno nitro elle /etmw! edificio .che uacitla e serie- Scusaiemi, ma io quella scritta tutta a mano, ha inizio. articolo apparsa nella Piera ripetere motivi co11s11111idi Oggi è 1111'cdtracosa: tan- cliio/a da tre111·a,nlì almeno. Maddalena di P.D.F·, - ecco Con calma, prendo a legge– Letteraria. in cui. pre11<ic11do realismo r Jolklorismo par- to vero clw 1111 poco 1111ri aw Ln verilò è che. cnduta in ciò che per me è una gr::mde re le 50 paginette. Lui sta lì, lo spu.nt.o dal/'A11rolog10. clei wnopeo. _ . . dw,nu facendo _le nostre ri- crisi la Poesia dialettale. an- scoperta - la rivedo oggi, In difronte a me, e fuma, e mi Poeti NC1polet"11i comp1latn La Poe.sw e scaduta 111 /('C• sert><-': e le andwmo facendo che la Canz-one, clic è trna carne e ossa, parlo proprio spia. Non faccio, di proposi· da A/berlo Con~iglio. lamen- nica. iu se11rime11folismo ro- iu considera:ione elle la let- rumijica?io11e (110n vogliamo dei tratti sorr.alici del viso to, una piegii che mi scopra. tailamo la care11:a di belle e mantitamente e,<.JVe~so, si ~ terarura dialettale par1e110. dire tW .sotloprodotto) di e della SUè! ambiguità, in Impassibile continuo a Jeg– ispirate Can:-011i in Dialc110. trasfarmntn in parodia. St pea lw dierro di sè .alle s11e quella Poesia. e in cnsi. Si quella pericolosa e agltata gere. Lo Jasc.io, cosi. sino al- E 11011 bnsta: Mnrio Ilo n· prorlttca110. e vero. ancorn co- spalle, unn gr,rnde 1radi:10· tratta invero di una crisi creatura che è simbolo della la fine, senza un gesto, senza pre,to l'argo111c11to success11;0 .<.edignitose e so.<.t.enurc; mn 11e arti_sti_ca. profonda. c/ie anticipa i -~in- femminilità più aggressiva una parola, niente- E' una mente. con calmn e .~c>re1111d rloue ~0110 gli accenti ong;- Co11s1gi10. che e stata fin romi della fine tata/e di 1tna dei nostri giorni: Brigitle crudeltà nuova, questa. un svolgendo rn una silloge illu 1tali di ieri'. qua11do gli scrit- troppo oeneroso con gli ntt• esperic11:a poetica di per se C-ardot. supplizio nuovo che non co– .-strata, e/te comprende noti- tori cercavano di irituire con tori vivcnri. avevn soste11tdo ste.<.sa esn1trira. V'rnvHo, amici, a contro!- nascevo. E la tengo li. la mia =ie. aneddoti 1:ari. campo,:i~ immerliate:za aurorale la una cosn esatta: che la liw Nondimeno, nncora qualche lare vittima, come il cane punta zioni poetiche e mu~icali. e rt>ahò. ~forzmidosi di usare gua 11apoletnna era la linguu barlume .si intravede quo e (Quanto alla conversione la quaglia. E' una sottile tra– che riguarda da vici110- l'a!/1- Ull li11g1wggio veramente nn- del Rcg110 Mpo/erano; non là. Non è det10 che voci poi, è tutta un'altra fac- gedia, un piccolo raffinato vitd nrristica e /eneraria dei tivo e materno? 1111 ùialello. c11dndi, come schierte e sincere non siano cenda ...). capolavoro di cattiveria. Napolerani. La pubb/ica21one Gli e che. raggìtwto l'u11ità rant, alt.ri. Ed e vero. per alzarsi. di tonto in tnnto. RAVENNA. - Mario S., - Per me, gli dico, facen– s'infttola oppumo p ':.'dìgrotta politica e geografica dello Ma. fi 111to il Regno d i Na- e per 1estimo11in,..e che Pie- potentino di nascita, nomade do cadere una parola ogni (Napoli, 1956) e reca tpl vn 11azio11e. i r:Hateui 11011 'ta.n- poli. la ~tessa li11g1w 110.po~ diprorta rimane sempre una di vocazione e per trasferi- 1Y.inuto, gli unici versi che fido contributo nlla .-;tori<1no ora la funzione che ebb7- letana si e n11dara mano ma-1grnnde i,:tituc:io11p dell'animo menti d'ufficio, e impiegato in salvo stanno proprio a1- ~:lesiC~~~~niv:~:~:11de~:~~~:1;~al~::al~a~:io~e:d~,.°~ ::~~: ;~ ~~e;tu:t:~a s~lolo~~tn::~(anora F~a;~~~:~~ BRUNO ~no :n~~~~~aà~ 1 :1;~ ~~:~: l'i~zIQuall 6000? - mi ta, Andrea. C1,ta-Ia.no:• CanaJe dl Gr•do •• t

RkJQdWJsaXNoZXIy