la Fiera Letteraria - XIII - n. 50 - 14 dicembre 1958
Domenica 14 dicembre 1958 LA FIERA LETTÉR'AR•IA Pag. 5 LA SIGNORINA Dt-ch anni che pN'.'ccdono la con quei t~cchì orlOJ)C'd1ciche a.do: ~sccnza, \i~•roo non con- batt('i\·~no un doppio colpo, ~e,rn,·.t che ro<:111ricordi. Gli uno ~oniro i: 11:rH~iino. e l~ltro. Nano .rim•-:::-tc. più. che- altro. più sor<lo, contro il calca~no dt'llC nostaliti<' o \':1.'.11.Ì'l"C tene- a-rrossato ~z.z.e che ,:.li ca,>il;wa di ri- Da qucl ,gtorno cr~no d-- 1·ncco11 to di * ALBEH'l'O BEIIIL.4CQUA · Giuho. rid('l\"--8 In continuità. tato inerte 'i!UI .'inocchi. un!l ba&tava una sc1occhczza. Ed mano fl prot<'zionc de2:l! occhi C'ra con quel riso - che la !issi dove l'aereo era cad-uto ~offocava. punto da f;lrilli - e l''alzava del fumo e J.!li che, si 1;:r.sciai\.-a rovcscia•re. scoppi conunua,vano. Gluha. M.Ji.rco notava che- la coppia senza scar,pc e c<>nl'in~ombro s'allontenava d.a lui sempre della "~le stretta contro ~,1 tro,·are a~lorehè r1tornà,'>:I nel- ,·enuti molto anuci. Non p;i~– la sua città c $Ì m(.lava nl?- s:wa domcnic:1, i> c11z"o che ~ll:-tretti bo11gh1 dt'I roo rione Giu.lia J>O':-tar<sc ).la.:-eo non ~è. ,-e,ochio. C'c,r.1110 pa,laut otto- I pa<;se,l!:gisi rip21;wmo in– c<'nh.'sc-hi. ariosi nei colori vtriabilmc-ntc uguali. L:\ do– i-ommc--si. Le porh:', p1ccole e mcn:ca mallma ~i and:awi al p~anli. i>i aprl\·ano rnr.imcn- cimite-N. Ernno vi~'.tc !cnt'.' tC'. :.'Ila !'lt' si aprivano. si po- ç minuzio~<'. Non ~i usch-o tcvano scòrj?.cr-e conr>idoi !un- mal. Quanti. morti ,:wcva G u- 1,!ht"'slmi ('. o\ d! là. ~'.ardini Ila Acq~ista·va, atr cnt:•ata, folti e fioriti nrnr.zi di fiori colli ~;,andi che terminabile' p~rete delli\ ca- l'orecchio di M..rco e. puntan- fatto ~~-ut-e ~ul gri;.dino. die– ..-ci,11~. Incomlciati dalredN;i, do l'indice diel'ro il riparo tro l'uscio d\ c<1n ~oo. dietro la ;rM\la di una fin<'- della bor.;ctta. vole,·.a UJ>t.""l"<' « Pen~a un po·,, 01\·C\·acon– strd!a -buia, si sporgc,\·ano il ,i!rado dcJ?li u-ffi~'.ali più c-luSO Giulia ,..er;i. urio fP~– J'uno accanto ell'altro i volti alti <', di solito. più biond1. ,'t-nto d'uomo e non era nc-m- de: co11sci:?nati. Fac,.."••ano sbu- «Quello?,,. meno ufficillle. Che !>fronta- C'l'J\'.! e dondolar(' I(' braccia, «TC'ncntl' ... ter.za ! ... ~1~l'~Pl~t~?~tt~~<' m~~~~'.!:!~ L~ ~i?. quell'altro. qucll'al- se~l.i::i!~~,gc~~:&.~·ci~~\;fo aie part tanto di llnJ::UJ ,a quei r!chia- « SottOt<'nente ,.. ncst-re di Giulia. ma la si- SullC' str.1d~ n'l':<lmncntc sci- non le ~t:t-vano nelle br,1Ccia. eia!(' trabn.11 :wa.no malr<'nni Camminava po.! n li:ltica. con ca,~oni colmi d1 ~hla:a e di quel p!'s,o sul petto. pe,r la sabbia. I ~naioli si app-:N- @'hiaictta dei viali. Sulle vam– l.:ffano ool carico, con il eap- p!' dei j!arof.ani il Suo volto pello a punta e il t1b;;:-ro si pbga\·a un poeo in ei>rca alzato fin sotto gli ocebi. co- di una ll<'tccolta ml'slizia. Spa– mo vecchi maland1rini. Per I rivano allora I<' ro~sctte ri– fidanz:\t!. poi, il luoi,:o pi~ denti ai lati della sua bocca e (uori d! mano Cl'.1uno .;piazzo H colore delle J:Uance lasc!n– un te.mpo coltivato a @Tano. vano il po--to ad un amaro dietro -un porticato e l'anlica pallore. li biondo dei capelli ehicsa dei ca1>puceini, di Wm- 1,pari\·.a sotto un ,·elo nc-ro. co .alle 1,cuol,::,liceali. In quel M.ircQ allun)Za""-'' il passo riOnC' c-ro nato. un\>i:.-tatc dt-1 attaceato a quc-lle ~ottane e millenovecl'nto1tX'ntr1quattru. I pr.:wava 1.ma stretta ::il cuore. nonni matc-rni l'rano i t:oli a Si ~entiva ~!o e sm~rrilo. :riamnwntal\lli. n volte. certe ma ;111-cheatl:-atto. C'era uno c<>t=.c della sua infonzia. li e-a- cmnpana che conlinu;wa a irattC'r~ de 11a nonna a,·e\"'l\ suonare sotto la statua al:. preso non pdco dall'aria pulita tissima di un aviatore morto e dìiznltosa dei palaz.z1 gcn- in J!UC'rra. nello. prima guer– t11izi in cui a,vcva tra:.rorso ra mondiale (svctta\•a una laT– la ..-ua vita, non già nel tTUolo la faccia b;n1buta: due spenti di padrona. ma di lavorante. ocohi di cotto dle fis,;:,avano mi ).far<:o ne provavn T)cna .. Dio che an)l:clo ... ,.. e tt1al- gnor'na. ;ippcna lo vedeva Giulin si commuoveva al tcn<'Vcl il riso con l" dita spunt1l.re , u~civa In un ,. San– concerto mllita-:-c. Tcn<'va ~ulle labbra. Gli uffdali si t'Iddio ., c-2u-ailnl'nte car.dido p:-onto l'indice. puntato nel- inf!lavano tra le pan-eh.ne . a e intoilCTantc. t> chiudeva rani,:olo d-t'I razzolcttino, e al due a <iue. <' tra I u--vohni b1111o.cnmentele J)<"rslane. momento buono se lo Infilava dC'l b.air. Studia.vano pazienti La ,gucr:-ra conferi un t:mido cn,e1ta sv<>ha ttia roct'h:.O e il lll0.3sc di cort("lttliO intorno s211so d'al\·ventura alla 1licoo– na..:o. in qu<'lla fossetta om- a.Ile bc-llè e le invita\'llno ;1 la storia di quei pas.,eggi do- bl'ata dal tru1..---co. ball:i.rC' . menicali. Le sirene d'allar- Ciò non impediva. tutta-via, Giulia ~c,tuiva in tralice- le me. 1,::H scos--om d'. cuore. Era eh<'. .stiunti al bivio d<'l viale. fa1i ;ralant('r<:c degli approcci appena pcrcctt.'.·bilc un ronzio si volt-a.cse più 1,pc-~ verso e Mareo intuh"-a il motivo di d'aereo in un angolo di cic– d'!'stra. Al di là di un pont~. que-1 fervore sulle sue g,uan- lo? BMtava que,;to, pcrehé comincia-va la sua ombrc-,!1'tia- et-, di quel fiato sospe.~o. Giulia tendesse aLhmnata lo ta discesa il giard:no duc<d<', A~pctta\·a a capo chmo. con orecchio <'. strini,:endosi un il Jda.rdano d1 "lar:a Lui.i::in. un broncio i11fantilc in cui seno. w.-idasse: .. M.adonn-a tnc \~~~<'i!o%s!i c'.':1:1~~;_:,nic :t ;l~~\~nl\~.is~i;n~la s~::~;c 8 on1a ~;;».i Al;~~ita,~:~:t~ a ,:-';!~~i La donna - Amelia ~ra il crudamente il ciclo. sotto gli suo nome - a,,eva cono.sc1uto occhinli alzati sul ca,,co). itieliavacca in gioventù e si li dmite-ro M~li ebrei. il ,·antava d"c&--cr stata testimo- cimitc-ro dei soldati. le ville ne. in un certo scnso. dèlla 1,i!enziose u-o j:h albo11l d:-.?tro nascita dr-lla celc-bre mazurca. il muro di cinta. al ciclo pu– compitata stcntatameiHe pc-r lito con il grnn sol<' d<'ll'c.;ta– anni d.<1 un'ost~r::o all'a\\.ra. te ~ui m11,mli. le ncl>b'.e d<'l– Prodiia nell:t sun cordialità. l':lutunno: una \'iccnda dì pronta ai rì,~c-ntimenli quanlo m<"Si. ~fa!'C<> portava -la f;ca– a.':li slanci ar!ett-uooi. r.A.m<'- to1a· dell'acqua per i fiori. 1ia cost1tn!va la pres-t?n:.~apiù anda-lJl.'l e Vt'n.~·a nnci'mand"O rt".1,!0l: :i.rc ne lla cns::i..Andava e dall;a· fontaua. Ln sosta più venh•a por le stanze. la.scian- hnl.gll avvcnh\l in faccia a do dietro di sè un (!liovanile una iillpidc nud.a. m•lcchinta profumo dl violctla. E :-e {lpJ>CIH\,(n un angolo. dalla qualcosa non and,wa. s'impun- immagine stinta di un uomo tava battendo il b:\stonc e di mezza età. con gli oc– volta\'o la testa caprloclo..a co- ohinli e '\m ber,rettonc di pc– mc una bambina punita. lo. FJm. il padre di Giulia? lime ca11r07.zcche poi doveva- Battt>vn la 1mnta dC'lla scarpa verso la fo;:..,'tldel più 'Vic:<no no ~parit'(' con la gu<':-ra. A s;.lila i,:hiafa. Sr- Marco la rifui;io, csploNi,va il ciclo con Ma:-co piacevano i ca\'aJii che os-3c,rva,-o. cc-rcava 11ronta- · gli oechi anstOt:i sotto la tran– s2roppnvauo 60tlo gli alberi. mente di dan;;i un t-ono. Sor- l,!<'lla rrb<'lle. come una bim– tra~c:nando ai~nori c0n il i>l- n\i<:l\·a. alza\•-a il bicd1ir-rc òa eh~ cercni il suo ,pallone nama alzato ~ulla troni? (te- onn'li \'UOto e ci ~uardrva ~parito lontano. La punta nuto cle,gantemt>ntc re-1cuocon nel fondo c<>n un occh10. Poi impertinente d<'l t":luonaso M:O– du.e- dit;i ~·.ul ca1>0) e Ja h~&a ne a,ppo~giava l'orlo alle lab- ~uiv•a la traiettoria dell'aereo pìt>,gata per il vento, e bra, 1 <' bl13 pe.r scolarnl' rumoro,a- .nvislbile e s'nbbass,wa sol– Si.!!nOrc ,P:"t"'Se da aeoaldate mente il liquido oml.ai ridotto tnnto allor,ché il rumore cr.a contemp'.azioni e i;ommo,,,:seè1J e poche goc-cc. pa~~ato del tutto. go:-idolini. Mnrco notava In quei mo- Nella prima-vera di que-l mii- In r on do allo ~!,radon-e. m>!nti quanto c:ulia rosse lcnoveccntoqua:-antadue. i h– splendE-va vet11:ic e sporco un mìnuta. t'.mida e inlim<!mcntc gli profum,:i:-ono pr1. •s.to <' il lnl!o artificial<'. La tristi! sto- ma!contC'nta. Er,1 soltanto un ciclo era scm'J)re pulito. Ne– ria di un cl~no n(':-O morto ~n,..;od<l.isfattodcsidc-r10 d"Rmo- gli ultimi i;iorni d'a1>rile f!i di dolore- per la fu~a d<'lla re la A1.1a l><'nasegreta? Marco svolse. ,giù pc-r i vinN dc-I ~~~n:.r~s:n:~~~ar; r~c~u;~~~ ~::~-~ .. ~\-~(!~~p~~· 0 J)~~so s~~e~~ ~\:l~:rci/~:~~- &~~~ i?W'~~~ sa~g-i coppie lnnamo,atC' ~•d.- sotto Jtli ili.:llmi e le ru)!h~ chi di Giulia e di ~·larco, t:'<'- 6k'S<' i:--otto l'orlo di barevni della r;Ua (ront<' do,·c brilla- duti su u:1a piccoh1. altura, marciti e comitive scanzon,'lte va-110i,:occiolind di sudore. l'asfalto nerC:?-ziò a lungo per con sonori t-Chiarfi di r<'lllO. E:-a un volto thc- s'imp:1- un robu..:to rlu1rc di )!iovani Sulla riv:t c'era il b·•:- ., Ginr- rava nd amare C\}n il pa~sasrc ~~e!:::r;,a;1~i i v~t'1·,,i 8 ;;iù ~ 1 ~~ 1/n~;i1~, 1 ~b~\'Olt Ò~~~~~/t~\ ~fi ifi~~i;:;;a:fo rit~~h~r~;:~~~ didamcnte a morte in Inni vi- storti sul svsl(\gnO, come r:,ul Cos.-..ctte !ug,gent.L E bastava rulcntii. Continuarono per una L'Amelia parla\'.O volent'.<>ri Ma non <'l'a tror,1>0 j!°iOvanc? de-ili an,ri in oui Marco non Un suo fnstcllo? O. a ripen– And:\,·a ancora n scuola e por- sa.rei. un ,;;uu ani.iute? tava i O'l-pe,lli b!ondi come un Giuliia metteva un ginoc– tcd.c:;-co. bello al punto che chio a terra. si raccoglie\'a. le s.llrnorc si fe,rmnv;uio pcr li gomito lasciava ..-<'mpre una i.tra.da a -contc.rnpl:.rlo. ad ac- m:><cchia roso;a 9ull'altro gi– -::,arf'zzirngli il mento e un fo- nocch!o nb..ato, scope-rio dallo toi.?mfo teneva in mo,,;t.Nt la .;ottana llroppo stretta. Un t-00 imm,oginc in unll vctnne "':\men» e In pala si infi– de! con-o 1)rinci1>alc. U nonno 1am nel tor,riccio umido. pc,r ar::t::'~J~<'va eh~ ìylarco, iià ~!zare I<' radici dc-I\(' crbac– all'ctà di t:<'i anni. N:'l In j!l'a- cc. Si u;:,eiva poco prima che ~i~tll~t~vi rid~~scl~f~cl~li. s;f~~ ~c1fta~~a:~~ c~lil~\~\~! ic~i:;~ a colonn-cllo (una scuola di Oj:nl ,•oltn gli ult..mi Dovc– appl:.OOzionc c,r,a a quel tem- vano rorirere per a,rri•varc in ~cail~. ~:~zi{i~!~ci~~i df~~~~:~~ !?1YK~8o 11 it~~~rc ~~sJ~:~ t~~t mente conte-gnosi. belle divise t'<'ncva il custode dni!a dop– e squilli dj tromba a volontà). pia mnndata d1 c1lia,vc. Ba- Maxo ridcvn ascoltnndo e;tava attcndc-r,c poci1i minuli ~:1~:~c:l1~~ 0 1\· inn al~~~~ntf~ \';;er7)~c,;h;pu;~~~ld~\~~n ~~~~ che nc-ssuno M~rcbbc potuto cam,pa~na e 1>0rtava doirctta– rifcrirc.lL di unn _giO\'l'.ln<" don- mente in città. na: qu~.;i unll rag ,11.za ancoro. Giulia faceva i blcglicttl. Bra 1.111 ricordo ~uo. QW:'"to. Marco ~•attaccM·a Ili vetri. gelo,u,mentc portnto 1w:inti ne- Dietro Il muro. i loouli illu– S:li anni. incon!cssato. Giulia minati ov-c•v1ano l'ar\n di un Sta\·a in un.'I luce un po· os- alvèarc Infuocato. ì\forco si purda. in!:?'<'ll!\1~1;id un tc-111- addom,cntnva contro Il \'<'t,ro, po di9!nc·11Hata. Marco avrcb- esausto per la oammin-ata. Si b<' potuto discj!na,rc la sua~ svc-gli,wa lun.i::o le lt'.' di fiS?ur;i, tanto nitidam<'nte la casa ~un. pic,g._'ltosulle i,p3\le con~t'l'\"..lV.a d,innauzi agh oc- d! Giulia. Era forse. a sve– ohi, e a ,·olte appunto la d1- gliarlo, quella canzone che ~,_21n:n-a. nei momenti di ozio la 1>li,:norina intona ... ·o per !a-r– nostnl.{:ico. ?.<bbozzandoln do- si sentire dalla mad,rc. Un ve c;:r.pita-,·a. Gi-ulia con i ca- moth•o che d'un tratto a\·C,"1 pelli g,:allini <' ta,1i11ti co.rtL unn 1>nusri. una pa;,z-m pc-,r ri– sllr,,.1nu,mc-ntcper I.i moda di prendere fi,110. e poi rialla<'– ;i.llo-r:ci.. le mani dietro la schic- el1}'a con l'un:oa fr,1sc che na un po' c-u1•v,1 e Il na~o ì\farco rni,,rci\•a a tl'IH.'rc a llppuntit-o pl'"r a rin, nl'lla sJn- mcntt•: « ... Con te Liii M.:,r– po;;l abittlal:-. Un cnpJ)OIIO lèn "· azzum-o, t;1~liato in u't10 Sl"ltll- ~<'I ponwri~i,:i te-stivi era polo di t:toff.a milit re .... 1 Rd- IUUo cb'"'C'rso. Mutav11 ,il trn- punto di vola·r \'ia. Un :i1to– dic-tf\-a a! t:-"'llO conx, ~:-az'.o- .i::ttto e Giulrn n... ~uaneva un JH1rlanl-<' po-rt,wn il to>J..>110 di t-«mrntc minuto, ar~ai più dd- 1>.1sso ..-b:irauino ,., :,Jlc,gro. un g:-1111unofouo fino nl con– le · v<"'sl': cstn•c o p:-un.weri_li. La signorina. fi<>chi;:ando ro- fini della città. Si potl'va bal– tr<>1>pol:ff~h~' tutte e di so- bu~tamente come lNl ma..;chio. lare c~ì di frontc- al ba:-. nel lit'> m·1\ stirai('. \'Clli\':t a battere all'u~c~o di Pjl!>CO. ~u di una pist:l adibitll. La 1!1-l'~r:-ac-rn nelrar\o. al- Maorco poco doPu 11 p1"(111zo. nc,i restanti !l"iorm dl'lla s<'tti– l<>rch! Mn.._.-o In conobbe. In ResistC'va t>Ulla so!!!ia. rifiu- mana. al p;1ttina~Jio a rotl':Ic. que~lt ;rnni inlOrno al qu:i- tandosi di ent.r:irc, Cont!:rna- G:uli:1. scc-,c:li<'Wl il tnNlino ranta. la famis:li:1 di M ,xo ,,a a .;;ouvterc nC'~at.vanwntc ,più appn:·tato, Si a).!!!.iU._t,:iva ave\'a 1rasl0cato d1·'.\'01t~ctor- la tt•~ta. confu.,-;a. le mani ..-tret- mcticolos.,mcnlt' la .-:Jttn:1~ rc-lllt> e s\m acccs,,,-aw :n una te sul manìev dclln lx>rsctta c:>ulh•,:?inocchia. ordi1un-a doc v1::1dC'I quartiere nuO\'O delta posala 1>11! venir<' . ..,J?cr cnrità. cas,--,atc mpìtip\icnnòo !(' l":~;(', C'ittà. nCi pressi della st;1z10,:1c. pc-r 1.."0rità ... dit:t..ti•bc-r('i ,i, ri- e si ~filava i !-!Ua•:iti. Dalk finc-sl':·c di un appa•rta- petcva. , Gli innamorali che and.wa– m~nto al secondo piano. ~; Allo1X'ilé l\·l3r<'O :-puntava no \'i;t sckai,1ti S)UI fon.:l,1 dc-i vcdl"\':llli) i tr•ni an,tn:-e t' dalla t-Ull cc:.ciwra vestii<) a barconi. h.• f,w<'vano allunl-!arc– \'Cnir,,. L;i si)lnodna Giulia e I l)Untl:10. l..1 rai!noi<na_ utclva i!:>aziooam"l.'lltl'il co:10 con un;1 sua m;,d- ·e abil•l\·:tno nt"l\': ,p- in un sospiro di t:01!1c\10. Lt• cunos1\à eh~ le imporpor:wa partamt•:ito di fronll' Ma o. punte d<'llc dita n<'l:,1 ch•:-tra Il' gmuh~c. Voll.,1,•a h t.•-t•l un mntt1no. ,.;'c-r,1t-1'uvato G u- gu.ant 1 lt1l di Gmlia l\lnrco si fin t•hc la baro.1 n->n era t,pa– lia fuori dt•ll\:, •:io: ~-dc-\·~• :i.u IIMciava portare. J>l'H1:1ato dì rila, poi sospi,a\"a nrnlc,>ll\t'll- f~. u~~l;r~~~ 110 ri~~:01~ia~~ ::~~;·~i [ ~l 1 ~~s~~ll~d r1~ 0 \o_:~, i~~ ~;~lf~ 1 ~:'.:: ~~tau~·.~ 1 ::~~ofi~~,~~ 1 :-~-~!i:1;u; 1ncollat.1 ~-,.1:lafr.. rnt1.'. la ~-li~ $ima (q~<'l , 1 t•i-1ito che t'Ua una clo..-.:a r.'.1>:>lle.Le danze n<'lla nl<llhl e l;l t-Ottana dio? maci 1 ro! s'in1c,,.tj 1 :-d,\':1 a ra:· ,i.rh le fissa\'\1 in L'..<:tatico~.:cn– n<>n a:-:-i,•;wa a. ri~•op:-i:-e lt.> indos:;arc o,gni d,'m•'nica, b::-n- zio, con ti mento $U pollice e J,:,ill '('l.'hia !u•ide e S1..'nv;lL<'. co- ('hé i pant,:1loni. d1\'.,,.nut.: t:-op- ind:ce e un dondoho ò~l ca– m. dJc ro~:i c-iottol J(,•i,r.:tll po ia,"~lu nel giro d~ due anni. p,. D1 )d I\:'O ,:,i ricord1\'a a ,. La s:~norma la\·,. • ai mi11a.ceia~1."ro di ~,nd<>rgli irati i. Nmt' t--t·uotendo.•·i da ~;'a~~~-~~;.;:!~Zti~~.n~~ ~~:~: ·i ;I:; ). il 2inOC'\.~JllO ad O!illi ~~1..r::::~~- 6~l!~!~za~~;·cti'tn~~ voli a... :l\'::--va p:-l':1sal.J $llJ Un v··ale att.r,1vt'r.::ava d-{lun bo c!-U! iinoc,ciii e dwt"'••:a: « Sei mad1~ sopr,;,1~)!it•::.gt'ndo. e il capo al!'alLro la città. C'f'z,ano stanco. C'Ìl, M..,rcuc;:10'! Porta bimbo. allo: a. n"~•v11i.;:tin:l\-a- I :t'.be:-i e linde c<>~truz,on: stile pazienza. va là, \'~rai. adesso ~~~~~!; ~~ 1ll~~~l;u l~~~l,~~/il';~~~ ~\ 1 ~:~~r'';d ~Il J)::~it~~~~,1~:~~· p;!= a:-;:~~:c;I ;~:l~t}:~~~;1i~~a·;c di sp. ttnt.l di b"lrnb.:,lr il'::.::1, ._.p- pr'o lii vì!lta d{'l!t• eas,' ve<'- ,b;,1on 11.r.1..io. Lo confo:-ta,,·a r('~!l)~!li f~:~i:-~:i 1 :i 81 .\1 \)~;_-,;~}:i~ j~~~:e t~l~i~%~ 1 !1 a:,oft:~\~: tJ!~ ~f 1 !ujJ/~!li~~~\':.<'~~a ~j';!li~ ~\fft~"Zll~~;;!;~·'. 11 ~u~~.~:~;:,,~,-~~~ i :l~~ni~t~. ~ì•r1~~::o·~·c-a~~('l~~e•i1~~ 1 ~1v.:,!,a tl~,~~m pi~~:.~:· p~i~ pc:- nuno alrA neli;l <' oj:n: ·pi ce p,>rlt.!ato 111!, lato nei '!..'nt-.1. quclra-:-1a incert« e YOlt:t a comp:-a:-!' ~iOC-<1ttJ.li. 1 muri di ,urw casPrma. S'aprì~•a. !lOttìle in cui tre ,·oci femmi– S1 r,anunent•3n1 µ.,:-f 11am~111e --... ,bit,:, oopo, un~ spiazzo a,b- n:li si fondevano pCir mto– la d1~10.•a;,:i 111<:? d1•l r pa:-t..> bJ~li.alo dal ,,.-..., e d~ fronte nare la .-to!'ia d1 un uomo che ;o inte~c,,: av:i. con i b·~,. nlla !"~alinata del lllL'l;eo eh 1 i- ..... alto e gro~o co•i... ». ~hi a~~~ 1 i1~:ti 11~} l>;i1~ 1 !:>l~:l<l:-: l~'. ~· 1~1~\:~d~,!~o~~~~" g ;i~~~ bt:.~1:,~~~;'~~~,/~~r~;,!11 1 ~~i di!:'tN. le l',;nnrn0 ;<' ili m vi- v•Jlmt~:11~ il P/m<':- •_~)!.io senza altro rit.nnore festÌ\"\), ·e le m..:nto com.> bai! ·:nè" :.c-1 sp.?o:<l"?":'t'una lira. LJ bsnda porte d<'"lla souola d 'appl.ca - ~r:c~~~.~ !~~~di t~ 1:1~i;mi'? "· ~1;~:11~~~Os;;~ci~lnii~ ilrt:f:C~i f/~~l;a Siu,_:JitnJ:;•ìtOu&~\at~ av!'va l"'1-C Il Giuli:1. c. ;1,··- (:x,ntt'. Att:-a\'·:-,o l'l b:x."C'Cia Prontllmente il 1>a-rcv pc-rd-c\·,1 \•ii do,·utv :- 1 p te , : .. Q ·.1 ~ il ,da un muro b.o,..~:ata da un la sua atmosfera di g.a.ez7,.1ei– t-UQ nom<'. <'h. bt'l binniin>? rc-tic.:,l.ato. ,;,i ,·<"\.i '\';mo le di- vile Pl"r ,.,._-iu,,.'11e1 1 n un·:i:tra T'h1:n t•l;.:\ -, 1 ) la 1Ln----J:.1'', v H' scdr<' ill!:.!nlPJ)att.> sulla _g3J.une l~ milita-.:-csca. Nello . l\lJITO c.. ,1 :i.>:-t ,n.:-011- di:1..-~:1~lvc,:·o~:i. Ad un tr,11- inNociarsi dei- $aiuti sotto le ~ti~ 11 f1;:~o sci;~~ "'fi~t, v(~;:fl~~j ht·~.'n~:ti-m 1 ~ 1 ;,i:~t~\u,~ 1 ~f' ~' 1 u ~ ~~~t;e u~?'.,~'?· lal,Jb·~~~~·e"'1~= av<.\·:tno_ ra.'\!om.:1.•.hìat.:,cii di- po. si mu.ov. (,,-a c... ~.~nzanao il IE<C1av.a.sc1vv.are. d. d,.scon-o. e così r"p~t~ Y:l. p .. •hé - di- p11-;;o e ~!le\•anno p::>lvc;c. .,.lh) ma~~rad". su qu_el cer!" <:C\·ano _ m IIC\'3 111 aJ._,_ !:!h otton. lam;)e~1av.ano eda odo:-e Cli guerra eh e-ra i,:1à g:-i1ll. Inf-atti Gioi a <I\ ,;v;.i .~u:-,·a. Tra maree .e marc2tte. neu·a:-1a da. un pP.zz\). Cl! riso e i! tirabaci. lll'lll) scat- qu,lchc <J,:-::: \''- I\1.iana cc la occni d: G1uha. un•ece. s, to di burr J.110:c . .,:,,~:.vol:.rn infi'1vano ~c-:r•?~- -a.xtndé<\'ano _pt."r una· gaieZpl ,·ra. 'era ,.mf 1sJ n<'\l:1 b P q.1. ~la :-a:?JO?"!C: la ~ra- farti\',\. Seg-1..11,·a. a boc,ca .;:pa– d1 •~•·:"<'olad~i cape! i :-r~f- "iin_t;i del _mu.•:u ~,vicJ era !.anc:ata._l'1n~ede_re elegan.te d_i fati. La .-i!,!nOt111al'c.\·M·i ,·.J. ogm p.>me-r1~j!10 ..t,ollata. La qu:1 gi.0\~;1110\t.: fa.i,,c1.J_h d .. Iulo ~u!le- 2inoco'.1ia <' :\h"CO 2c~te :'li co~tendeva i posti sci.arpe az~u11re. impetilll. qu,.1- s'c:u ·tro,·ato st:x>-tto dli bra•'- !nìgli,>:i p:-oprio co1:1ç nel IQ;g~ si :;cccalt per l'amm,razionc eia c,~ 1 !; l' o .,aJ.c ~-u qu J ~ion~ d. un teat:-o. Marco, s1 c~e sollev~vano I loro pa;::sa!?– t:eno caldo (,•i !ut:-a\·cjcya la anno1a\'a con . 11 c•lpJ ne.la ~:. o:"igQJhosamcnte_ cadenza: sua di~-::esa nel piz1.v) e lc-!l:- mano. Por d1SINH'~1. _alza\'~ 11 ~ull': pu:1_1c degli _st1valo111 g<':-nwnte aff· u· t<>. •p!>o:so lo s~m,:-do al. d, là d~ !l('ricchiolant1. La s1.1tnoraJ1a. ., E io mi chi mo Gwli q:.tc-11;1dì2'r-•:ìantt> d1-i1e~a d! ~1nnd, lo ~::-~ai:--...io. >1)0N!'Vfl Pro~·a un po· a r, p~t:-, .. G1u- p)pJlane tr-.::tc c~mT10;;:>, di 11 l•lbb:-o <' s~uole\·;:t la m· •10 lla. Giuha ,,, e la s11:::n.;.:-m•· 1 vo~i intonS1-:1ti.d· m:m1 p:ont~· comt> p-.?r far . mtend..:?re: oanticchia:1ò.o. li:lyeva p.,:-tato ,ll'aJ?pl-a-uso. e ,g-t.'Elrda_va in !SU « Quant,:, son belli"'· P1Cj!'.l– in braoc 1o giù pe.: le scale, m t)U, lru.ngo la ,grigia e Ul- \·a contl.lluamente la teiSla sul- Hcnzo Ulasion: ., C:uc bolognesi,. un )!<'t':lo. un tr,1:-:;ilim,:mto pc-r capi rnt> ln p1•01l\;1 t<:'ncx:,.za Eppur<'. c-'UGmlia umìlmcn– te ansiosa e appartatn. !(' g•l· hrntcric dc-,;li urt:ciah l1on i.i po..--..,vano mal (la si.1mor<'.na se n~ -and-:i"a sempl'C' con una elzat\3 di spa!lc <' Mnrco pN– va"a tri~tezza pc-r h•I (' il dC-.$idt'r'Odi .strinj!Crlc !O"."I(' la nnno. c.>mt' f>Cr confò:'t 1 :-la). P.:'t ('$Scr<' p:-t'Cisi, tuttavia. quako!ll\ .una ,"Olla c.ra acca– duto. U:ta S'f"IH di f<>..st· i.la -:era di San Giovanni. A :\far– co e a G'.ulia. t-t.. '-dttli ;;; ,ro– l!to tavohnu. s·<'1:t avvic1n.ito liii u,:,mo in dinBa e uno p..1' a\'anti d'<'tà. più v:cino ai qua,ranta eh~• 61 lrl'lita. D1 pic– co!a statu'.'<I. tarchl~to. indos- 1,ava con p,xo g,·<>:IOO ~li abiti m:l1tal'i. Baffi ~ott:11 ri~wv~mo. in J)('f'f<"tt.aori1.zontale. il suo ,-o!to rotondo e $ang-u·gno. pu:ne,i.r.i::i>.1tb di fo:"iuncoli d 1.i qu11i la punta ludda e ro-<:$1>!– cia del na~ si ci1stin)!U1?\'a soltanto J)(':' una ca:-nosità lc2- ~nnente p.ù tur,gid,1. Però. visto cosi impalato tr.a l'om– bra e i lampi dei fuooh.1 d. artifizio. 'Pareva oì.1vvcru Wl uf!icialc. "Signorin;i io l'ho se,:uita molte vo.te vonrc1 pr.:ip:-io che lei mi penn!'tte-"!le d. co– noS<X'rla sarebbc- per 11 sutto– :i,c,:-itto un grande vno:-c è la ,era ci:. S:rn Giovanni si po– trebbe and-are a prl.'ndcre la :-,ug;:3da insieme che bei l>3'!Tt– b1110 ... ». o"\''l?'\'a C-~OI\.'lltO,de– glute.:-ido. tutto d'un Ii;,tto. con un pit?Jio m"'ridi"nale e la vo– ce e,:,oz,onata. sul punto di t-trozur-$:. Giulia se ne 1,ta\•a evn gli occhi incantali su di una g·•ran.:lola di fuoco. Presa <Jlla ~pro,•\•ist.a . .ave\'a dapp::'.– ma voltato le spalle. Qumdi. prontY.nente pentita. mentre d militare s'al\ontanav.;. tra l..1 iente pe:- \Ul lllt"ZZO g-1:·.:, tat1ico. aveva p:'-còo Marco da p3!"\('. "Mat\c';;:cio .. i:!\·eva chiesto .•dimm: un 'J)O·. che g:-:.,,:1) ha qut'.'ì sie:no-re? ... li bimbo 'nveva scirutato le mamchc dell'uomo e poi il $UO benroetto. Avl'ebbe ,-oluto racconti re una bJ.gia -e d'.-5l:-e la \'e-r:tà con un sospiro e ~uaxbndo la polvere. .. ~on è un ufficiale. è un :-erl-!ente ... Giulia c'era rima– dia male. s'era dato un evi– petto ::ulle ciocche ribelli. li ~c-ngente e,:--a tor,nato alla c;:i,– rica e lei. se-ocata, gli aveva voltato con una scrollata le spalle. ,. Rue:iad.a un corno. Antipatico che non è alt-ro! ». L'a"·c,va scandito a cap0 fiero e senzll rc>mi.-.a:one, andando– :-cnl' con 11 b1mbri pC'r man.:,. M -xo. gualcile l?'i<>rno dOJ>J. ave-v.a sentito Giulia e una -arnica che discoa-r-eva:.no del ora buona a sf'-riPC!l~illre tra le niuolc fiorite Marco oone<?pÌ innocl'ntl'"– mcntc il sosp<"'lto che lC' ca– micie nere. s1>1tritc alla cur-– ,,1 in tondo al v!alc. non ui~li:-$t;frQnffatto dal (r~Ritto, ma contìnuM-.~ro in\'N:C nel @:il'O, in modo da a•p1>,.i,~ire di uuovo alla c-u,"'•a d'i:-•zrcsso. ma:,taM cambiati l'Inno <' il ~r~li~:-detto. pe-r ;,,Lment1l:-e il rluSc-;O della sfilata e ,:.ab– ba:-c bt'.'llnmcntc )Zii a~tant: t'ntu~iaist!. Calmatosi un l)Oeo il l'Nlm– bu,::to. I.a po!·vNe dirn,iò nel– Faria e le c,lmicie n<":'<'.tf'r– ~ndosi il sud-Or<'. !Il p:>rs(',ro I ~:i In e<.'llte. Le bracx-la si nccchiv'lltto spuntando comt' lance i-opra le tc~te. M,·wco <' Giul!a se ne !lta\·ano m un ;:,,z-olo, a guard~re dov~ i mo,-..::h('lli vcn:,·a:to allinc-ati cont:-o il m•J:-o e i ga'i!•:ia:-– d<'lti am•nucehiati uno sull'al– tro. F'u il f-r.en ;i.:-ed1 rapidi .,-;h ,,,,ioni :;ulla )!Òiaia <' un scnoro :-.cont:>::ir.Y'. d•i tac.:hi. a t:i,:-!1!$C8:'l:i-re ;I. lrl.to. Un uo– mo 'i!'li i,tava in faccia. petto in fuo:-i e braccio teso. Era anziano la sua pa,rte. La non– na di Mareo. l'Amelia.. capace di arfibiarc l'età j:iusta anche al primo venuto. w fos.~<'stnta li pro,;ente av:- be az1..a.rdato mia cifr,a 11011 molto lontana d.:il nv•zzo <!-ecolo. Ogni Ci)ro b-nllava su quel– la f~ur-a g-1à sui punto d. cede:-e ad una pronw10:·<\ta pini,:uedine: dal cint-urone al pu.~nalc -bo.rchiato, dall'aquila e dall'oro dei fregi alle b:-m– d,e dei calzoni. La f-r-ani:i•l .j,ell'orbaee ricadeva sulla fe– dina ro9:,icc1.a. dalla quale il "U\.ip,re sc,?ndeva. rigando la gotà r,asata. ,. $,91uto al dtJcc », esordi lo uomo in tono t-eherzoso. Ab– bandonò l'attenti e, riciendo, po:-sc !-a mano. ., Santo cielo! Vo:?,. e Giu– lia contemplò. con un sorriso confuso per la so.rpresa. qu:?-l lucido oranio piegato in un inchino def-erentc. "E già. io in 'Pl,'.r.;ona. Vi fa piacere. spc.ro ». ,. Non mi par vero ... Vi sa– pevo !uo-l'Ì. c.ttà.. Dio. che bella d• :vi.sa che &\·ete. Scm– :>:·atc un figurino». .. S-Ottocap..:>..-nanipolo. signo– rina, e fra poco c-a-pùmanipo– lo e. ch1t;sà. anche centurio– ne. Per ser,vir,vi! » e tornò a òalutarc romanamente e a battere i tacchi. "Ufficiale? ... chiese Giulia all;;i.,iandò ~li occhi con belle ~peranze. .. Uffio· aie. ce-rto: u!t:cia;e della miliz:i.1: ». 5ul volto d1 G1ulh. l@ fo:s- E-clt,c ritna~ero più a :"Un.(O del solito. ,. Mi confondete ... disse alzando ~raziosam<'nte le spaJl~. À1nm1ratA). E lmp;i:r~u t-d obbedire, a cred.cr ,- in qual– ch,e cosa,... tralasciò il com– battere, ma. in compenso, scandì l'insè6"amcnto con d:– s~rmante •convmzione, le pun- 1<' dl indice <' pollice unite nCof'\'O,,llment(' In aria, comc– cl fo,.,,c appc.;;o un Wo a piombo. I ~1Òp~cos~!J:~· ~rct.~ crm!~: riet~~:11~n~~ b~.~:~· ~~~t:~e~ spudi. allungata sull'erlba che le ave- ,. Vi ho ma-:-ldllto una ca:-– t~na. Giulia. Ricordate? Un lll<'SC fa da Roma. Sapete. c·cro pe-r !"ultima aduna:a ocesn.i– ca. Un 2r,an ~uccesso. l\11 ln– solamo perde-re ... Un1'\·o 11 mio indirizzo e vi pr(\fa'\·o umil– mente di ris-pondcrmi. Basta– va tin t3'.lluto. "i'l"la YI si<'tc ~a.rd· 1tt;i. b<'nc dal farlo. C'è un moli\'O? », e dopo una pau– .;ia. facendo p:ù malizioso il sorriso: « Vi mand; \'O tanti baci. .. ». Gtulia ~rro~i. .. Ma \'i prc– ~o. c·è il bambino»· S'in– camminò. ..-Fu proprio per questo. se lo volete snp<>,:-c. Siete stato co,ì llrdito. Ho crcòuto. come dire ... t<Ì. ecco ... che volest<' buda-rvi d1 mc. Pi:ot~nqn~e:~a ,iric•Ìia. bu:-lar- m dt voi. di ur:a donna. Una camicia nera non farobÌX" ma-i un-a co.:a del genere. si.i::no– rin'l.. Prend<-rc in :;::iro una donna. una masc1lzonata. Nc,anchq a parlairnc! ». e si battè il petto. sc-nz.a C't;ser-c, tutta\·ia. troppo convinto ne– gli ocehL .. Da-vvero? Dite eul serio? Ma se ci t;lam vii-11. santo Dio. soltonto una volta. Non vi par tropp, poco. 'PN dire oorte C06c'! Insisto nell'a!.fcr– mare che e-iel<' stato troppo a-rd1to... L'avc-sse vi,.,ta mia matlrc. quella ca-rto-hna ... " e Giulia mina-ct-iò con la mano. .. Una volta so)J.'? Ma che dite? Due \·oltc ci s-i,,m vi– sti. due volt<'. Una alla f!::ta. e J'all'ra al ballo della GIL. Non vi ricord.ate? .. «Il bai!<> della GlL, ~ià» ammise Giulill dispinciula. "'Abbiamo fatto un ballo solo. Voi eravàte coo:i ammiMtò. Vi stavano hlttc into-rno ... ». ,, M;i almc:-io », concluse « al duce Rii ,·uoi bene?». .. Non• lo so., anunls~ il b!mbo. C'Vi!Ondo di i::uardarc Giulia. che era li pront11, a mcttNlo sulla strada J:i~ta. con quel ic-uo sguarido a~ar– mato. Cor1ress..-:opronto una frase che ~li SM»brò lropPo storta e "Non l'ho mai vi– sto., mormorò reusnndo,--1. An– dnrono sù per la Elllita e Marco camminò tra i due, tra fra,.;;I che s·inorociavano sopr.i. la sua ll'6ta i~noran– dolo. L'uomo parlava di @ucrra. dcll"inva~ionc della Grel'ia e dC'IJ'In~hiltc,:,:-R. di vittoria imminente. Grnlia diceWt di si' a tutto. Marco si ~ntì mollo solo. ..\\,robbc pestato t,11110 volentieri un piede a quell'uomo. eh<' con inrilguar– dosa invadenza c,ra pic,,.~uto dal ciclo per -sostituirlo nelle atoonzioni di t;.iulia . Il 1,ignor DllNide Bruno. rot– toc.:ip0111anipolo impit"lg'ato co– n"\'Unalc e sciar,>ll Littwio. gli ru e g.\i rimase niente .aI!atto t-impatico. Giulia tornava dal ,gr.and.i masrnzzini al batte-re d-cl nl<'z– zogio11no. Spente le sirene dcl- i e f<Mhbriche, la ooa Hgum np– pariw1 alla ourva: il cal)pot– tino ..1zi,urro d'inverno e. in– to:·no ai riccioli. lo ~ciallc della madre. con I fiocchi C1hc le balLwnno m1l seno - d'estate una t.rrno per cami– cetta e il uornalc ».\wto 6'Ul ca-po -contro il riverbero dei muri e il c---ole !':ui tetti. L'ac– ciottolato mina-cciava, ahimé. la_punta e il tac.co sottili del– lo sue scatJ)<' dclln -!est::r. Per qu-eslo SÌ3\'Ventu.rnvn e-aula. o mc/,!lio r,altC'llt1va, J )ropr.io co– me se il wo piOO~ ror:sp a contatto \Ilvo oon il s;\!>OO ro– vente. l\-1:trco la i,con; :c.vn tra le stc-cche d('ll<' Jtl'lo.;!c e nl– lora s'infi!,wa d1.1editn ..-otto la llng,un cd <:'m('thw~, un fl– i:chio che d<1Mravnq\Jl!\nto Il fioto )H.'i suol polmoni. Pro- 1>rio com(' la signorina le IWl'\lll ins~.i::nato. linE /g:~~~c af~~tyc::~:;e~/ i 1 ~= d('~li verso quC'I rich'.amo, quello i;:palllnc.t?1SI f('IStoso· di finestr;:a, oon le _l!eloslc che 1$b:lttCl\·anocontro il muro. fa– c('ndo ill'PlZZirc di ION'()r(! il canarino oh!uso nella g~biil upp(!é>a con un gancio Bdlto lt' stcechc mobili. :\fa dal gior-' no i.ucc<'SS1vo a quello della sfilnta . .i::liocchi di 'j.iulla non si alzarono 1>iù. ).for'Co notò. fin dalla prima \•Olt<l. .ali, n,ninc,g.:[i del si~nor Dnovide. Prl'Ccdi'va e on scrrupolosn CS.ltlC'7.Z11 l':ippnrirc di Glull;l, Arriv:wn a rbalzi htagoro~! su di una moto con t>idccar, di lipo militare. alt('n:i.mcntc in.al– bc11ato davanti ad un manu– -brio a CO!'lla di C('f\•O. Si apriva un-a J)i:tzzctta parroc– chiale, prima della curva del b<>-nJ,to. 11 si.i::nor Da1v.:dc e! gi Infilo.va 1>littando. s'addo.,--i5ava ot mu,ro. 11<'IrcttanJ,1010 d'om– bra clw c.;_i,d{"',·a d~1l l<'tlO. Era quasi sempre In d•ivisa. Mani Aui fianchi e jllllllbC la11She. aspC'ttll'Va proprio cornc un d•l.K'f'. Il sottocapo:11 ;,nipolo non Glulia pai;s;i\'a vkt con la p,>té non r;onriclc,:·c compia- sua 0011\('ntezi,, tutta nella ciuto. ammirand.::>SJ la punta Cò(fa,dcll'ucchlo. Il signor Da– delle · scar,pc_ .. Sarà ,·<'ro..... ,·'.dc In rai,:J,tiun~cva alle S'J)al– dissc alla!'\,!ando le braccia co- Jr: saltando PUI sc>d-ile per mc pc,r dir<> - onc vo!ctc via dc,gli ~ohi del telaio mi f.arci è una lc-0~e - .. ma non 9'l~i. I' n-ccompagna\fa pian avc-\-O OCOOiche per v.:il. V~ pinuo fino n c21.m. lo assi<"'trrO ». A fi,~hia,re. :1.1a,reo ci provò G, ulia non Sfl'J)c-VU dove po- an-cora una o d•uc volle. Era sa?X! Jo s~uar<lo. Su Mirco? inutile. Giulia 11011staccava ~~:l 1 ci?(.'f)Su:f1cc~~~cac~il p~1:T; fi1i t:~~t~~ if1 1 ~a~itor~~o;~i 1 ~:: <'hc i-;a,:,ltnva lont; :r.no? Anda- tutt'al più. o 1,muovc:-e la va a.van\1. tornava sui euoi coda di qoolche cane o a _stua– pass1. cQ6tr:ln1.!t'endol'uomo - stargli il sonno nc-.lfa calura, che s·('lra i111estard1to a la- P.:>r questo non fischiò più. sciarle la desttra a,i o,i:ni co- I pa~)l:gi festivi non fu– sto - a ['11.IOtarlcintorno in 1-ono più tali. ma vorc con;c complicate manovr,::> pazze sulla motocicletta del ..,Vada là. lei. eh!! l::l Sfl sott,,>e-apomanipolo. Giulia im– c,mta-re .... , e· Giul"a. · tradendo mer.;a nel èidccar. Mr.rco tra il voi. m(l-l"~<' a mano in do!- le jambc d; G-~ul!,a. cc rimpro\·ero. Pai:-.;;ec:giarono L'aria csfNza, 0 a il viso. to– un po'. Vcn'nc fuori, &d un glieva it rcs,piro. La cforada certo )>unto. eh~ il sottocapo- volava via, nelle d~Ccsc man– manipolo <'l'a di Cìvit.ayecc"hia cavn Li cu~. Il sli:nor Da-vide e si chiàin-ava Bmmo. Oì no- fitav.a pi~to sltl manu-brio. in mc? No. cli c.'.>16nomc.Brllno atteggiaf\lento di corsa. con di cògn<>mc e Da,vid-C'di no- J:li occhialoni che J"'('ndc.vano me. Fu a•! pie-di della salita cupa l'.alte-:1!gia del suo volto. che porta.,·a Ili ponte, che \;i. Si voltava a scatti. acccnn:wa camicia n"."'ra. sivanita la jt.8- un mezzo sorriso. e allor.a !ante eccitazione dei pnmi Giulia l:Y.lttcva le mani. ro– momcnti. n-ovò i! modo di \'eSCiava il capo (che i;olo in"C'rrssarsi di ì\larco spOrj:cva dall'orlo fiammante ...No. non è mio fratello». del sidecar) e rid<'va di cuo– prccicò Giulia ... No. no. nem- re. i ca'J}('lli al vento. ln meno Cllg<:no .,, Giulia svani pC"n::!no il ronro- ,. Par<'nl::> allorn? ». Te dei bombaridamenti. Pote- .. Nemmeno parente». va trascol'rere in ciclo la mac- ,. E' un bel blmbìno,.. am- chia di formazioni minacci06e m:se l'uomo infilando una o udir.si di lontano l'-a,•vio mano tra i ca1,c:-Li di :\1arco. nostalgico dell'allarme: la mo- « Sei balilla. dl? ... lO VOl3'\'a sempre. « La camicia ce !"ho e an- Le mete di quelle corse che le bra,.-:he .. rispose il bim- si !cace,·a.~o sempre più lon– bo preso 1>er il mento. senza I tane. Pr.ma i bor2"hi della alza:-e lo sgua!'do. <• Ma alle periferia. poi le t:tiradine di m,J.•r-ce io non ci vado mic;i. campagnn o i greti dei tor. E' la mamma che mc lo im- renti. infine gli angini delta pedisce. Vuole eh~ non sudi. forro,·io. Dice che sono debole di co- Ar<rivati. sc-d-cvano sull'c-r– -.;titU>Z:onc e che da picC'Olo ba. li signor Davide e GtUlia. m'ha· preso anche una punta l'uno a fiane<i dell'altra. le ~~;~~-al~. t~~~~:N1~~~1,fc~e 11~~ f~~n~cc~~~~Ìa~-f.c, m:gi f:~= !a dà lui la ~alut<:o ...... L'uomo chi furtivi, rul .seno della ra- incupì lo sg,uilrdo ... ~'la,,co! » J:atz.a. PcI Marco c11auno ero- implorò Giulia cc. lì. umiliato in un angolo, .,.Cile brutte co.cc che ti in- con una gran voglia di tor– ~na tua mad,re ... protestò nar.sene a casa e il cuor.e in il sottooapoma11ipolo. m.icc1- pena. Il signor David\! non la so se r:\'.l.cre o star se:-io. .s.mettev~ di parlare: ,. io qui. « Pessimo s:Stema d'educa-zio- io là». A volte azzs,rdava an– n<' ». notò. ,, E' in que.;;ta ma- ohe lo echerzo cb mano e niera e,he ,:;i gua,:tano i figli. affe,r,rava Giulia J)C1" i capelli. Polso !ermo ci \~uolc. I ra- rovesciandola in modo d.a gazzi doncib,bel'( cres.."Cre al- t-arle i:.t!ora,:-c l'erba con le l'~ia liberti. capito tu?. al- ~palle. Se Gil.l'Jia non si OPPo- i'a,I_""ìa I ibera far ginna- neva. Ma,rco trasa!i,,,.a. Smet- stica ... ». t<',-a di baloccarsi con i sa$i, .. Io sono esonerato ... ►• pro- pu,nta\-a l'oc.chio ansioso. Dove vò a dire tlm'.d:\mcnte J,llar- H -bel candore dì Giu'\1-a? Dove co. ma l 'a4t.ro ÌlOn ci badò. la sua ten,c,,rezza per lui? Scm- " Stattene qui buono, Mar- va arrot.Sato la pelle. Quando ouccio .,, lo pregava Giulia si mise a piar.gc -rc cor,rendo ml'ttcndo~li una caramella in vcMO la sl.rad;i, lo 1-lnconicro mano. .. torniamo !11.i'blto ,... E <' q-1ulia lo aobbracclò. Marco an<'hc quelle ar::scnzc s'.allun- non sopportò quell'umida ca– :S!a\·ano: Pa~va un treno. ne rczza tiUI volto. pi:-.sa"a un altro. Marco non Str3'ppò la manO 00 qliclla ;;ibbandona,·a con ,stli occhi Il di Giulia. C<'SPU.' {lio.ma n~u·no A'f)pa- « Non verrò più con voi,.., riva. La pena t:I muta·va s-pcs- ,gridò, .,.Io so quello che fat-e... 60 ln J)'3ura. Nella c;impagna PN qualche tC'll'l'PO,Marco non un'anima. solo quei tre- trascorse in ca~ le t.uc. do– ni che sactta-wmo _ quel fi- menk--he. Uscendo di chiua. i>chlo. quel lamp0 di suono scorgc,·a G~ulia ap~;iat11. nc,zli orecchi - <' facc,.vano all"ani:e'lo del portale e 11 fc-nma-rc il cuore. Ma:I1Co pronta e supplicar!() con ili 3'\'rcbb<' voluto corrC'rc. chia- occhi. Tirava via t;V'Clto con ma:·c. :\\~rebbe !atto qualun- unit stretta al -cuore. Quanta que cosa. pur di rompe~ il tenerezza nd suo nom<' pro– silcnzio. Ma c'er,a un prcscn- nunciato ali.e spalll', ma <a– limento a trattenerlo. lntui,,:i ce-v.a finta di non f'ìoCntlre. che dietro il ccspujl'.lio avve- Con la signorina s'mcontravll nh·ll 1m rito di cui non do- le volte che l;:i. madTe lo vcva, a ncsc:-un costo, CS-$<."rmandava p('r un prl?stlto n<'l- 1-Ntimone. 11 cCtipuglio· ei tra- l'appartam<'nto di tronte. Do– sforma,·a. nel suo s,zouardo, in po cena, Glulla ~e ne 11•;1\-~ una prc.-.enza mifltcriosamcnte con la lampada a-b~ata PI.Ù p;i,lpitantc. che lo intimoriva capo a lacca·(\.,\ le un1;h!e. (quell:t mano di Giulia spun- Un odore di acetone nclh tata una \''Olla all'improvviso stan-za e. dietro quelle gor-a– sulle fo)l"lie, quella mano sola, ciii spalle ,mrcolate. I tr.ad– le bianche dita aperte e tese celi! che s'a0b;i.ss6,·ano. come in atto di protesta). in una soffitta. vc.'rso l'ue ,. Non '\~rrò prù .,, si dice,,a piccole fino-tre 'Pl,lntC:!Zta.li>< M.areo. ·,. No. non '\•errò più. dalle luci 'del borio. Entran– Pc-rché dowci \•enirc? Giulia do, lo accoglieva un sorriso non mii ,,uolc più bene». Ma a:l qua'lc si dorza-\·a di non la si,gnoriua insi~te\'a o~ni rispondelX". Ma non d-urò a domenica. Lo andM·a ad ~"P<"'I- lull!{O. Una sera. M;.1ico. non tare nit" uscita dalla rn<'~a poté fare a: meno di vollll.rsi delle undici. Lo pro~.ava con sull'uscio. Giulia lo !lUardava. un v:.,C'tto sempre più m~ro and:l'r via con il pennellino a. e le lacrime -3'2li occhi. Come mezz'aria e un bronc:o 1.1111i- ·oppo11re un rifiuto? liato. .. E,oco, ma'». diceva Giulia. ,. Addio. ì\hreo ,. d1~. .. Sol;i? ». chicde,-.a la madre. .. Non mi vuoi prop:-io J'}lù invisibile dietro l:1. ~I1'3ndc b<!-nc. <.'h?,.., <' ~i chinò @\'l'lta testiera di noce del lclto In a sorr1ar sulle unch1e, pM cui cl"'a ammalata d-.a anni. non f,1r \"edere ehe le bril– "'Non ~ola, mamma, con ì\tar- lao,·a nclll:111-;olo dozli occhi. CO» ... Mc lo ,:!uri?-►-. «Pa.ro- Bastò perché Ma.reo !'C ,·ola~.se I.a», <' la ragaz7.a inorocìa\a n<'lle braro:a. Jl,11 indici e ci baciava OOl>t'a. Ricominciò. prcss'a poco. la Solo cosi poOOva prendere la etoria di prima. ma soltanto via dell 1 uscio. con qùcl _;ma- per poche dom<'mche. terno « Tonna presto, mi r~1C- La nobbia sccndc,y;i, i,>\llia comando, non fam,i stare .in città e vcnso le quattro la Pt'na" che la inso~iva st.1n- luce non c'c-M ::!là più. ì\tll..,~o cam(lute 1,::iùpc,r le scale Ec- tornò a cacnmin;ire si-retto 1.:-a oo In ro-gionc per cui Marco Giulia e il sii.nor Da\'lde. si lasc!av•a attirare nella pc- Ma o:-a si catnmin;.-.,\·a ad·,i10. nosa c0111,plic1tà:,.•rn per amo- lungo traJ?itti affollatt. per I ro di Glulh1. per l,l voglia, viali dcll'oltr('tòt1rcntc .SI ar– c-hc a,vc-,·,1 .st'mprc <1dd0&,--o, rivm-o fmo .Ki ~111 c,,ffé. a!lo di vcdC'rla contenta. Attende- Imbocco d('!~a vl.<1FJm1\ia Ci va pN·eiò pazi<'nlementt•. c('r- <'r~, un comodo rofà. in una cando ~i confinare Il pianto atmo3fera tranquilla. EntrRYa– in ~oln. che il Nlc comincias- no ooprattutto. con uno ~ml– Si' n cal:u'c s-ulla e,.,mpa:gna, lo della 'POrtn. tl'anv1eri m– SI ribraivo Infine lo luce d;1i rrcddoliti. Ma perché il c-iiznor biondi pendii d,e~li angini. dai Da,·,id..:? ~·era flltto cosi blci– va~oni 1wc-nt1\.1ti nel bmario, turno? Por.ché nessuna luce, tnOO"lo. Giulia era la prima nemmeno di malizio..--a· attcn– ad appa·rirc. Si a~giusta,,a la zionc, si Acè-cndcv., più nel ca-lz.a e::UI .glnocohto, ... -ollc,"Elndo suo sgual'do, or,a Sl'hivo e lo v!'sti con la (2'razia di un-a in~o(forentc. le v o 1 te che lbal\erina. Il signo.r Da·vidl.! Giulia s'aoccalorava nei suol scj:ulva 50f!lando, pllllido e 1J)ro1,::cttl infantili'/ A testa ~:1:~1i.~p~~~~1 1 ~~~ 1 ~f;: 1 rt1i ~rti~ia~cU'1 1 ~Jm~;;fuW{ 1 :\~aP.!~~ tacco del souoèa.ponianlpoio e a,"C,'"tl N~ldcnt<:'mentc ~ltri 1,i motoèiclctta c.ra «vviata. "J)"Uslcri p("r Il capo. Come Nemmeno Il tempo, pc,r A'lar- rfncc-va, Giulia. a non acooT– co di una parolo a G1ulin: ~l'Si che le ~e ch1acch1cre la RIMdn tornava a c-~parlt·c erano sopportate di 1na)l1VO– oolto i pnt'Ullll.Oticl. glia? li si,1:nior Di,•Vide t"ra S'a1vvlcinò 1n fmc dcll'~t\i- arrivato pc~ino a comporlM'-l te. L:1 storia ebbe, d'Jmi>rov- con ostcntatn lneduc.az~ one. viro. un temporaneo muto- Era 1>t.a1auna rr;:is<' di Giu– mento. Fu una delle prime \in, az7J1,rdata 0011 una p.c.i::a domeniche di .settembre. Il candida dt-1 capo <' Marco ,'<'nto portò l'allarme dalla str-ctto sul seno. ,. Un b:crbo città, dalla J),'l•rtcdel solC' che cosi. come 11nrcll\.-<:lo"· ;...,_·r-vn <'rll già sul pu,nto di abba..-- detto « non lo vorrC'sti ancl!e &arsi sull'orizzonte. Nl'I si- tu tale, e qunlc? Con quesh lcnzlo che se-g.ui . Marco alzò capcll\ e qu<'<'lti occhi, .i::u;;.r– i.:11 occhi e tese l'orc<'<.'lhioper d.1'1i. <'hia·ri come l'aequa'? ..... 1ocalizza-rC' il solito pass;~,i.rlo Più eh<' z.illita. il s.:mor di bombardieri lontani c quic- Oravid<' l'ove-va umiliatn, con ti. Salivano soo1pr(' da <'st. un « 1'"'!nit:cila. 1X'rd(1'. una l- 1 u Invece dalln parte oppo- buona volta!» e un'alzat.<1 in– .,-;t;1che. e;cnza ,pr-:::oM~\·!t-o. un solcntc del braccio. Lasciando d~oi;~rif Pi°:si~~1~ 11 ~h 1 ~~~~ 1 ~1:: ~·c~~C7;~d~!o s~ 1 ~r1v~~:~c;~ !d c,rono. uno due tre. e si aspettarli fuori. nella t-troda prcci,p\tarono radendo il trac- nC'bbiOt<a. ciato della lorrow1. Mtt.rco Glulia e li l:lOltocapomani– ebbc a,ppcna il tempo di strin- polo c-rano soliti incontra~! .itcrsi i pui;t:ni su~ll orecchi. Un alle quattro nel p;i3ualc d-(>l– atr:mo. Gli ac.rei passarono la t:tazion<'. Con l"a\."';lnz;are via come om.b're cnom1i, pa- d_ell'ouhtnno. 1\ si.i::nor D,wide rallcli sulla c&rr(J)agna. Ma s1 fece semJ)re mcn_o pun– prima di spa,rir-c. \l'Ilo s'im- \lt'lle. E quel J?ionno d1 02nis– pcnnò con un sibilo ferito. dal santi non venne per niente. filo dcll'or:l21.onte r,chizzò dcn- Giulia e Marco cammlnaco– tro il ciclo e là in alto, co- no m sù e In giù dh1....sàper mc un fuoco d'6Ttifizio. "'apri qu.anto tempo., .!n una fiammata t>Cappiantc. . "'"'Verrà. vc-rrà .,. npctM .. '\ Fu una cod;i infuocata che Giulia ,. Non può non veni.re .,, declinò sc-mprc più vicina. e punta-va gli occhi nella nc-b– Prim:i ane()rn che anr:vassc ad bla. tra.:;alendo all':W\'ic1oorsi lnablssan;i con un tonfQ d!e- di oiml motocicletta miht~re. tro i filari delle vili, Marco Fu solo. quando l'o:iltoparlante si buttò ne:1·crbo con un grl- anh'l.lac10 dai 'binari il :'-1Iil:ino– do. il 6angue davanti a,:!li Roma delle dic!otto, che Giu– occhi. Implorando Giulia. si lia sj .;•Niò a capo chino ver– affannò da un cc.s,pu.glio Al- so ~a~. l'altro, trovandosi ogni volta P1angt'va, fo~--e, sotto la. in faccia al,Ja campagna dc- soia.rpa alzata .fino o!l'altez– serts. Poi un fazzolettino che za de~li occhi? Ce-rto che spuntao\•.:i In un an~olo. una qu<:lla mano guantata che gli macchia azi;urra s,ull'cnba fai- stru1:gcva le dita, Mar-e-o la f!at~~~tf!~s~~ri~·Ò p~ù n~nn l!i ~~~t1p\ùen~t:~rc.faf1:5~/~id se~= accorsc-ro nemmeno dt lui. Si bandon "l.rc la p:-esa. per bat– voltò l!'Ubito. ma a,vcva ,già tore desolata sul hanco. visto. I! 6i)?nor Da-vide- pun- ALBERTO BEVlLACQUA • I Fra pochi giorni Almanacco « DC>\~:-ebbe-ro con<>-.C:.>re pre- br;i.vano una storia di tanto i-to la fat'ca. com<' l'hQ co- tempo a<ld1ctro. li "ignor Da– nb.ic1uta io. che ll'JlÌ'ltcnevo vide. benché lo volesse 3d la fmiiglia ifà a diee-1 anni, o~ni co~to appari•re. nl",n era (Giulia uscì in una 6.ffiOriia p~ nulla. spl!I'i~o. Eppu..-e Bqmpiat?i
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